lunedì 27 aprile 2020

[Recensione] "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley

In un periodo normale non mi vedreste leggere così tanti chick-lit e soprattutto non mi vedreste leggerli uno di seguito all'altro. Ma questo non è un periodo normale e questo è comunque il penultimo chick-lit che ho preso in prestito tramite Kindle Unlimited. 

Questo è anche il secondo romanzo che ho letto di Felicia Kingsley e, sebbene sia andata leggermente meglio rispetto al precedente, tante altre cose mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo.


Titolo: Stronze si nasce
Autrice: Felicia Kingsley
Data di uscita: 15 febbraio 2018
Pagine: 444 (Kindle Edition)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/2Va9Nay

Trama: Allegra Hill è brillante, onesta e altruista. Ma anche un’eterna seconda. Fin dagli anni della scuola c’è sempre qualcuno che la precede. Sempre. E senza dimenticarsi di umiliarla anche un po’. Chi è costei? Ma la classica stronza! Quella di Allegra si chiama Sparkle Jones. Non solo la vita di Sparkle è perfetta, ma la biondissima e splendente ragazza riesce a ottenere sempre tutto ciò che vuole. Ma il tempo passa e a ventisei anni Allegra ha finalmente una casa tutta per sé e un lavoro nell’agenzia immobiliare più prestigiosa di Londra. Il passato, però, non sembra volerla dimenticare e mette di nuovo Sparkle Jones sulla sua strada. Questa volta le cose sembrano andare diversamente e la nemica di una vita le appare sotto un’altra luce… E tutto questo proprio quando l’incontro con un bellissimo imprevisto dagli occhi verdi come smeraldi sembra in grado di sparigliare le carte. Tra feste, intrighi e cene non proprio a lume di candela, in corsa tra le strade di una Londra magnifica, forse, per Allegra è arrivato il momento di scoprire se davvero quello che vuole è la felicità. Questa volta non può lasciare l’ultima mano alla sua adorabile, odiata stronza numero uno!


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Non so, forse dipende dalla zona in cui si cresce. 
Forse la differenza sta nel fatto se abiti in città oppure in un paesino o addirittura in campagna - e fidatevi che nella prima adolescenza conta tantissimo la differenza tra paesino di neanche cinquemila anime e campagna sette chilometri più in là. 

Nella mia vita io non ho avuto la classica stronza, quella descritta nel romanzo della Kingsley - la nemesi che Sparkle rappresenta per Allegra. 
Nella mia vita non c'è stata una persona in particolare - sconosciuta, perlopiù - che sembrava ottenere tutto in maniera facile mentre io me lo dovevo sudare, che aveva tutti che si giravano al suo passaggio mentre io finivo come eterna seconda. 

No, le stronze della mia vita prima erano tutte mie amiche. 
E sì, ci sono state quelle che hanno ottenuto quello che volevo io. Quelle che attiravano l'attenzione di tutti al loro passaggio mentre io venivo puntualmente ignorata. Quelle che, come sapevano che mi interessava un ragazzo, eccole subito là a provarci senza neanche passare dal via. Il punto era che le conoscevo, che erano mie amiche - una scottatura che non si dimentica facilmente. 

E a diciott'anni poi mi sono svegliata, sono diventata diffidente e lo sono rimasta - tanto che pure le mie amiche ogni tanto mi devono estorcere le cose di bocca con le pinze, tanto che sono sempre scettica e malfidente quando qualcuno dice di ricordarsi di me alle superiori oppure mi ritrovo una richiesta di amicizia su Facebook da parte di chi ho sempre trovato antipatico perché mi ignorava oppure mi prendeva in giro quando ero adolescente. Non mi faccio più abbindolare dalla popolarità passata o attuale, ma ne capisco il fascino - diamine, l'ho subìto anche io. Quella che io molto simpaticamente chiamo "la sindrome da cheerleader-wannabe" l'ho avuta anche io - e pesante.

Solo una volta ho cambiato idea e mi sono ricreduta: quella che oggi è una delle mie più care amiche, all'epoca delle medie non la potevo neanche vedere. La verità è che ero invidiosa della sua popolarità ma la sua, a differenza di quella di Sparkle, non era usata per scopi reconditi o per ulteriori vantaggi. E l'ho capito quando l'ho avuta in classe per cinque anni al liceo e l'ho conosciuta - lei un po' come Sparkle all'inizio manco mi considerava, ma non era cattiveria; semplicemente avevamo giri diversi. 

Ecco perché avrei voluto scrollare Allegra per le spalle per tutto il romanzo: capisco cadere nella rete della Sparkliness quando sei adolescente, ma non a ventisette anni quando dovresti aver capito come funziona il mondo. Ma in parte ci sta perché Allegra è una che dà seconde chance a tutti - io no.

La verità è che stronza ci nasci e Allegra non ci è nata. 
Lei, nonostante provenga da una famiglia con i soldi e abbia agganci nel jet-set di quelli che contano, ha sempre voluto essere economicamente indipendente dai suoi genitori e seguire il suo percorso. Lei poi compra gli abiti ai mercatini dell'usato e adotta gli animali rotti - quei cani e quei gatti un po' vecchiotti e con qualche problema di salute per dare loro una casa quando nessun altro sarebbe disposta a dargliela. 

E poi nella sua vita rientra Sparkle quando se la ritrova come collega e Allegra, ingenua com'è, ci casca con tutte le scarpe. Sparkle vuole passare del tempo con lei, sembra preferirla a tutte le altre ragazze della sua "corte" e Allegra continua a passare sopra ai colpi bassi giustificando Sparkle e credendola sua amica. Quello che Sparkle vuole, Sparkle ottiene e questo comprende pure Tristan, il ragazzo con cui Allegra si è scontrata per strada un giorno e che crede il suo principe azzurro - motivo per il quale Allegra decide di diventare una stronza a sua volta e di vendicarsi di Sparkle con gli interessi. 


Allegra di sicuro non è una delle mie protagoniste preferite perché continua a farsi fregare anche quando è evidente al mondo intero che Sparkle la stia soltanto usando e prendendosi gioco di lei. Per frequentare Sparkle oltretutto Allegra abbandona e snobba Dots, la sua migliore amica di una vita - ma ne ho anche per lei, eh. 

Con l'aiuto di Duke, il migliore amico di Tristan, Allegra ha tutte le intenzioni di riprendersi Tristan e di rubarlo di nuovo a Sparkle. Ora, io capisco il desiderio di vendetta e lo capisco bene, ma ci sono state tante cose in questo che mi hanno irritata. 
In primis, sono dell'idea che nessuno può rubare qualcuno - semmai è questo qualcuno che si fa rubare quindi non è solo colpa di Sparkle, ma anche di Tristan che è profondo quanto una pozzanghera. E poi? Per quanto Allegra si professi innamorata di Tristan, è chiaro che la sua è solo voglia di rivalsa e, per quanto mi riguarda, io poi non vorrei mai stare con uno che ha tradito la sua ragazza per venire a letto con me. Chi mi dice che poi non farà lo stesso ai miei danni? Sarà perché io sono molto intransigente su questa cosa e perdo interesse dopo un po' se la persona che mi piace si mette con un'altra - e fidatevi, parlo per esperienza. Ricordate l'amica a cui accennavo sopra? Lei ci ha provato, lui ci è stato e io poi non l'ho più guardato. Chi me lo faceva fare di rincorrere qualcuno che non aveva alcun interesse per me?

Ricapitolando: Allegra è tanto, ma tanto ingenua e quando fai la stronza anche se non è nella tua natura, poi ti vengono i sensi di colpa (parlo per esperienza anche qui); Sparkle è egocentrica e manipolatrice e Tristan è il suo degno compare; Dots mi ha ricordato tantissimo una mia ex-amica, sembrava il suo ritratto sputato - moralista, intransigente, arroccata sulle sue posizioni, per niente accomodante e conciliatoria e in questo sono stata un po' dalla parte/nei panni di Allegra perché ho fatto la medesima cosa quando l'ho allontanata. Ehi, non ho mai detto di non essere anche io un po' stronza. 

A salvare il tutto c'è stato Duke Swaneson: bello, divertente, sarcastico, pungente, irriverente e sexy - aspettavo sempre con trepidazione il momento in cui sarebbe entrato in scena perché lui vede Allegra per quella che è: la ragazza che non ha bisogno di capi firmati per fare colpo, che è creativa e che ama gli animali rotti e mangia i biscotti rotti perché non vuol dire che siano meno buoni degli altri. Veniva sul serio voglia di mandare Allegra a farsi un giro e tenersi stretto Duke. 

Ho sicuramente apprezzato un po' di più Stronze si nasce che il precedente Matrimonio di convenienza, ma se devo essere sincera mi aspettavo di più una storia su una rivincita in campo femminile e non una storia virata fin da subito sul romance e che ruotasse interamente attorno ad un uomo - che, tra parentesi, manco mi è sembrato così irresistibile fin dal principio. I capitoli brevi e lo stile semplice però rendono il libro davvero scorrevole - ciò che ho amato sul serio sono state tutte le citazioni all'inizio di ogni capitolo tratte da film, serie televisive, personaggi realmente esistiti o di fantasia. 

E mi ero detta che sarebbe stata una recensione breve, ma come al solito l'ho infarcita di fatti personali... ops. 

4 commenti:

  1. Ciao Alice! Che combinazione, pure io oggi ho recensito un romanzo della Kingsley (Due cuori in affitto). Non so perché, ma anche a me, quando recensisco romance o storie con protagonisti miei coetanei, capita molto di più di infarcire la recensione con fatti personali (mentre non sempre questo mi capita con gialli, thriller o simili). Anche io mi sono fidata di amiche che al liceo si sono rivelate poi delle stronze… ma è tutta gente che non ho rivisto e non ci tengo a rivedere, e sinceramente boh… non me ne frega niente neanche di quello che fanno. E di sicuro se una tornasse nella mia vita penserei che ha un secondo fine e resterei saldamente attaccata alle mie vere amiche. Quindi no, mi sa che nemmeno io capirei Allegra… e poi, a trent'anni, i ragazzi che "si fanno rubare" è meglio perderli che trovarli, principalmente perché no, proprio ragazzi non lo sono più. Insomma, credo che se leggessi questo libro penserei le stesse cose che hai pensato tu...

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    1. Ciao Silvia! Pensa che quello che hai recensito tu oggi - tra un po' passo da te - è l'unico della Kingsley che mi hanno davvero consigliato.
      Ahahaha, vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda - concordo su tutto!

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  2. Purtroppo non ho ancora avuto modo di leggere nulla della Kingsley e dunque non posso fare paragoni, ma dalla trama questo romanzo sembra promettere bene!
    Magari prima o poi lo recupererò, ma dopo aver letto la tua recensione diciamo che non credo lo utilizzerò come trampolino di lancio per scoprire i libri di questa autrice 🙈

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    1. Dicono che il migliore sia Due cuori in affitto - quello con il cactus in copertina, per intenderci - ma devo ancora leggerlo. :)

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