lunedì 24 dicembre 2018

[Recensione] "Voglio vivere prima di morire" di Jenny Downham

Buona Vigilia di Natale a tutti voi, mentre io vi scrivo tra le lacrime - questo perché tra il libro che ho finito sabato notte e il film che ne è stato tratto che ho guardato ieri pomeriggio, di lacrime ne ho versate parecchie.


Titolo: Voglio vivere prima di morire
Titolo originale: Before I Die
Autrice: Jenny Downham
Data di uscita: 5 marzo 2008
Data di uscita originale: 5 luglio 2007
Pagine: 343 (copertina flessibile)
Editore: Bompiani
Link Amazon: https://amzn.to/2RU7ofZ

Trama: Tessa ha sedici anni ed è condannata dalla leucemia. Sapendo di avere a disposizione solo qualche mese di vita e con tutta la rabbia del caso, decide di stilare una lista di cose da fare prima di morire, che la facciano sentire viva e le diano l'impressione di avere avuto una vita completa. In questa lista, la cosa n. 1 è fare sesso. Poi c'è provare qualche droga; passare un giorno a fare shopping senza limiti, comprandosi tutto quello che vuole; viaggiare; rivedere i suoi genitori (separati) di nuovo insieme. A condividere con lei questi mesi e questi desideri, c'è Zoey, una sua amica un po' "sbandata", che vuole sempre trasgredire e superare i limiti e che Tessa adora perché è l'unica che non la tratta da malata, ma anzi, cerca di farla "sballare" con lei. Inizia così la corsa di Tessa contro il tempo, fra sesso, discoteche, droghe, piccoli furti. Fino al fatale incontro con Adam e con l'amore che strapperà Tessa da ogni paura.


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Questo libro è stato nella mia libreria per tre anni prima che avessi il coraggio di leggerlo - questo perché so che libri con certi argomenti devo affrontarli quando mi sento pronta psicologicamente e per questo motivo il libro della Downham è solamente il quarto che leggo a riguardo: come YA ci sono stati The Fault in Our Stars di John Green e A Time for Dancing di Davida Wills Hurwin e come contemporaneo c'è stato Fai buon viaggio, Rabbit Hayes di Anna McPartlin.

In questo la protagonista è Tessa Scott, sedici anni e da quattro di questi anni lotta contro la leucemia e la guerra è ormai persa: lei lo sa e lo anche suo padre, sebbene continui a negarlo e a cercare nuove cure su internet. 
Per questo Tessa crea una lista di cose da fare prima di morire e chiede l'aiuto della sua amica Zoey: vuole fare sesso, vuole assumere droghe, vuole fare qualcosa di illegale, vuole fare quante più cose possibili. 
E quando Zoey, presa dai suoi problemi, non potrà allora verrà in suo aiuto Adam, il ragazzo che abita nella casa a fianco. E forse l'amore non era nella lista, ma a questo punto potrebbe benissimo entrarci. 


Il cancro è qualcosa che ho vissuto nella mia famiglia con mio nonno nel 2003 e leggere dei sintomi di Tessa è stato difficile senza ricordare quei mesi. 

Non è la stessa cosa ovviamente ed è anche vero che Tessa spesso manipola chi la circonda per ottenere ciò che vuole, esasperando anche suo padre - ma gliene si può fare una colpa? Penso a come dev'essere avere sedici anni e rendersi conto che non hai più tutto il tempo che credevi di avere a disposizione - probabilmente cercherei anche io di condensare quante più esperienze di vita possibili nel poco tempo rimasto. 
E forse Zoey aveva un po' ragione quando l'accusava di voler sempre portare il discorso su di lei, ma vista l'estate che ho passato non ho potuto non capire Tessa mentre osserva gli altri fare cose che lei non potrà fare e vivere una vita che lei non avrà. Ovviamente nel mio caso è stata molto meno tragica, ma cinque giorni in ospedale mi avevano messa a dura prova.

E ho avuto seri problemi con Zoey per il suo essere rude e maleducata e cieca ed egoista. Poi mi sono accorta che la stavo giudicando dall'alto dei miei quasi trent'anni e che questo era sbagliato perché poi ho ripensato alla me stessa quattordicenne e ho ricordato di essere stata uguale: di essere stata una ragazzina cieca ed egoista, ancora convinta che il "per sempre" si stendesse davanti ai suoi piedi e che il concetto di morte era qualcosa che non l'aveva mai sfiorata. Il suo essere brusca con Tessa mi aveva infastidita perché sembrava che si aspettasse che la condizione di Tessa non fosse permanente - e poi sono rinsavita e ho ricordato che avevo pensato la medesima cosa con mio nonno. 

È un romanzo che ci fa stare dentro la testa di Tessa - Tessa che è arrabbiata, invidiosa e rassegnata nei confronti di chi è sano e di chi va avanti con la propria vita. Tessa che ormai ha accettato quello che sta per accadere ma che ricorda momenti di quando non era malata, che affronta il rapporto difficile con sua madre che inizia ad essere presente solamente ora, che conserva gelosamente i momenti in cui si è sentita viva e felice, che passa del tempo con il suo fratellino Cal, che fa del suo meglio per ottenere il massimo da ciò che le è rimasto, che non vuole andarsene ma sa che ormai il momento è arrivato. 

Le ultime cinquanta pagine sono quelle che mi hanno fatta scoppiare a piangere, quando ormai i pensieri di Tessa diventano un flusso di coscienza che salta da un argomento all'altro - da un ricordo all'altro - e che nei momenti di lucidità si aggrappa ad Adam e alla sua famiglia per non avere paura. 

A differenza del libro di Green, qui non ci si concentra affatto sulla storia d'amore tra Tessa e Adam perché la vita di Tessa contiene molte più cose e relazioni che prendono spazio - ed è soprattutto il concetto stesso di vita protagonista dei pensieri di Tessa e del romanzo. 

Le ultime cinquanta pagine per me sono state micidiali perché sono state quelle che più mi hanno fatta pensare a mio nonno. Quando ho iniziato a leggere il romanzo, lo dico sinceramente, non pensavo che avrei pianto - in fondo, la protagonista ha sedici anni e mio nonno ne aveva settantatré, cosa potevano avere in comune? 
Eppure in comune avevano la vita che è finita in un modo doloroso e ingiusto e prima del dovuto, avevano affetti che hanno lasciato indietro e che ancora soffrono e che li ricorderanno per sempre. 

Se volete leggerlo, vi consiglio di essere sicuri di essere nel periodo - e nello stato mentale - giusto per farlo. 



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Titolo: Now Is Good
Regista: Ol Parker
Attori: Dakota Fanning, Jeremy Irvine, Paddy Considine, Olivia Williams, Kaya Scodelario
Durata: 103 minuti
Uscita UK: 25 Maggio 2012

Trama: La sedicenne Tessa è afflitta da una grave forma di leucemia. Sapendo di avere a disposizione solo qualche mese di vita e con tutta la rabbia del caso, la ragazza decide di stilare una lista di cose da fare prima di morire, cose che la facciano sentire viva e le diano l'impressione di avere avuto una vita completa. In questa lista la prima cosa è fare sesso. Poi provare qualche droga, passare un giorno a fare shopping senza limiti, comprandosi tutto quello che si vuole, viaggiare, rivedere i genitori separati di nuovo insieme. A condividere con lei questi mesi e questi desideri c'è Zoey, un'amica sbandata che Tessa adora perché è l'unica che non la tratta da malata. Inizia così la corsa di Tessa contro il tempo, fra sesso, discoteche, droghe, piccoli furti fino al fatale incontro con Adam e con l'amore che strapperà Tessa da ogni paura.

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Ovviamente è impossibile aspettarsi che il film sia una copia sputata del libro, ma l'essenza del romanzo è stata pienamente colta.  

Ci sono state più scene condensate in una, momenti tagliati, momenti modificati, scene anticipate rispetto alla narrazione - e alla lista di Tessa - nel romanzo, ma nel film ho rivisto il libro che avevo appena finito di leggere. 
La personalità aggressiva di Zoey è stata un po' smussata e al fratellino di Tessa sono stati tolti tre anni e alla storia tra Tessa e Adam è stato dato forse più peso e spazio di quanto ne abbia nel libro, ma è stata una mossa necessaria perché nel romanzo c'era molto di non detto - pensieri di Tessa che dovevano avere in qualche modo una rappresentazione visiva. Infatti tante frasi che Tessa teneva solo nella sua mente, qui vengono dette a voce alta dalla sua interprete Dakota Fanning. 

Nonostante quei piccoli cambiamenti, il film è comunque fedelissimo al libro e mi sembra quasi inutile dire che negli ultimi venti minuti ho iniziato a piangere e non ho più smesso fino alla fine dei titoli di coda.

8 commenti:

  1. Che storia commovente, davvero!
    Tanti auguri di buon Natale Alice, di cuore <3

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    1. Tantissimi auguri di buone feste anche a te, cara Silvia. <3

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  2. Il film mi aveva devastato.
    Il romanzo è già in lista!

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  3. Voglio vivere prima di morire è un libro che anche io ho nella libreria da molto tempo e come te sto aspettando il momento giusto per leggerlo.
    Non sapevo che ci fosse anche il film, ma lo guarderò solo dopo aver letto il libro.

    Colgo questo spazio per farti tantissimi auguri!^_^

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    1. Onestamente non so se il film l'abbiano mai doppiato/portato in Italia - io ho visto il DVD UK. >.<
      PS: Tantissimi auguri anche a te! :*

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  4. Leggere la tua recensione, rende benissimo l'idea di ciò che è il libro. Della consapevolezza della protagonista nei confronti della vita. E' quella consapevolezza che noi dovremmo avere ogni giorno, la coscienza di essere vivi ed apprezzare ogni piccola cosa, ogni gesto, ogni cosa bella. Un abbraccio forte forte!
    Buone feste :*

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    1. Hai colto tutto perfettamente!
      Un abbraccio anche a te e tanti auguri di buone feste! :*

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