lunedì 23 aprile 2018

BRT: Breve Riassunto della Trama - Special Edition #2: "Wayward Pines" di Blake Crouch

Solita introduzione: se è la prima volta che capitate qui sul mio blog oppure vi siete persi la prima puntata e non avete ancora capito esattamente di che rubrica si tratti, potete leggere il mio monologo su come mi sia venuta l'idea e da dove sia nato il titolo QUI

BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di cinque - o quasi, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.

Bene, bene, bene. Perché special edition
La risposta è presto data.

I libri protagonisti di questo post si prestano ad una variante di questa rubrica - io e il mio blog alla fine siamo un po' come le scale a Hogwarts, ci piace cambiare.

Ecco quindi la special edition, un qualcosa che va a collocarsi in mezzo tra la sinteticità di BRT: Breve Riassunto della Trama e la (quasi perenne) prolissità delle mie recensioni.

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Perché il terzo e ultimo volume della serie Wayward Pines di Blake Crouch non ha una recensione come tutti gli altri?
Dal momento che la mia lettura dei libri precedenti risale a prima che io aprissi il blog - I misteri l'ho letto nel 2014 e Il bosco nel 2015 - ho pensato di fare un post spoiler-free in cui parlo un po' di tutti e tre. 

Ma lasciate che vi racconti prima una storia. 

Era la primavera del 2014 ed essendo io appassionata di serie televisive, attendevo con ansia gli upfronts delle broadcast statunitensi per sapere quali serie sarebbero state cancellate, rinnovate, ordinate. 
E avevo visto il promo di Wayward Pines, che sarebbe andato in midseason l'anno successivo, e quando ho visto il libro al centro commerciale un paio di mesi più tardi non ho saputo resistere - ricordo che insieme a lui avevo preso anche House of Cards di Michael Dobbs. 

E posso dire di essere la fiera detentrice della prima edizione della Sperling & Kupfer, prima che questa sospendesse momentaneamente la serie e pubblicasse l'anno successivo di nuovo il primo volume insieme agli altri due con una grafica diversa e con il font usato per il logo della serie televisiva. 
Ovviamente tutto questo è solo per farmi coraggio, per convincermi che è una gran cosa e per tentare di chiudere un occhio su come i tre libri insieme stonino perché il primo è diverso - santo cielo, che vita difficile quella del lettore. 

Comunque. 

Avevo letto il primo nel settembre del 2014 e l'avevo divorato, l'avevo amato. 
Ho acquistato il secondo e il terzo insieme l'anno successivo e nell'estate del 2015 ho letto il secondo in due giorni. 
Perché quindi non ho letto anche il terzo? Presto detto. 
Inavvertitamente mi ero spoilerata una cosa dell'ultimo volume e quindi ho deciso di lasciar passare del tempo per cercare di dimenticare quanto avevo saputo, in attesa che arrivasse il giorno per concludere la trilogia. 
E il giorno è finalmente arrivato.

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Titolo: I misteri di Wayward Pines
Titolo originale: Pines

Serie: Wayward Pines #1
Autore: Blake Crouch
Data di uscita: 22 aprile 2014
Data di uscita originale: 21 agosto 2012
Pagine: 348 (copertina rigida)
Editore: Sperling & Kupfer
Link Amazon: https://amzn.to/2JOwU2K

Trama: Wayward Pines, Idaho, parrebbe la tipica cittadina americana. Ma l'agente dei Servizi Segreti Ethan Burke, che ci arriva alla ricerca di due federali scomparsi, capisce presto che qualcosa non va. Finito in ospedale per un grave incidente, Ethan si ritrova stranamente senza documenti né cellulare. E poi la sua indagine sulla sparizione dei colleghi, invece di risolvere il mistero, solleva domande sempre più inquietanti. Perché Burke non riesce a mettersi in contatto col mondo esterno? Perché tutti dubitano della sua identità? E qual è lo scopo della recinzione elettrificata che circonda la città? Serve a non far uscire gli abitanti... o a non far entrare qualcos'altro? Ogni passo verso la verità conduce Ethan più lontano dal mondo che conosce, sino a quando dovrà affrontare l'orrenda possibilità di non poter mai più lasciare Wayward Pines. Vivo.



Ethan Burke si risveglia ferito, confuso e intontito in seguito ad un incidente stradale. Ricorda solo di trovarsi a Wayward Pines, una cittadina nell'Idaho, per indagare su due colleghi scomparsi - e uno degli agenti scomparsi è la sua ex-partner, prima del trasferimento nella sede di Boise. 
Ma c'è qualcosa di strano a Wayward Pines. Immersi in un'atmosfera anni '50, gli abitanti della cittadina si comportano in maniera strana nei suoi confronti e lo sceriffo non sembra affatto d'aiuto e anche una volta trovato un telefono, per Ethan è impossibile mettersi in contatto con la sua famiglia a Seattle. 
Perché sembra impossibile andarsene da Wayward Pines, questa valle circondata da montagne e da una rete elettrificata? Perché improvvisamente tutti gli danno la caccia senza fornirgli nessuna risposta?

Questo primo libro è molto... solitario. Ethan è per la maggior parte del tempo solo con se stesso, con la sua paura, la sua rabbia, la sua frustrazione, il suo dolore fisico e psicologico. Siamo sempre con lui mentre tenta di fuggire da quello che sta dentro il filo spinato, ma anche da quello che sta fuori.
Wayward Pines non è per niente quello che sembra e alla fine dei giochi, Ethan dovrà scegliere se restare o se tentare la sorte in un mondo che diverso da come ricorda.

Per la prima volta dopo anni, questo libro mi aveva dato un serio caso di "ansia da lettura" - quello in cui temi per la vita del protagonista, quello in cui ti fai mille viaggi mentali su quello che può essere successo e che ci ha portati a questo punto, quello in cui i colpi di scena ti costringono a girare pagina non importa se hai altro che dovresti fare in quel momento. 
Blake Crouch gioca con il lettore, gli fornisce informazioni che non sa come collocare fino al momento in cui i pezzi si incastrano e i capitoli brevi, dalle frasi secche e corte, spingono il lettore ad andare avanti con una sensazione di acqua alla gola. 
Quasi come se fossimo noi Ethan mentre tentiamo la fuga da Wayward Pines.

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Titolo: Il bosco
Titolo originale: Wayward 
Serie: Wayward Pines #2
Autore: Blake Crouch
Data di uscita: 5 maggio 2015
Data di uscita originale: 17 settembre 2013
Pagine: 343 (copertina rigida)
Editore: Sperling & Kupfer
Link Amazon: https://amzn.to/2J04em5

 


Per il secondo e il terzo volume ho scelto di non riportare la trama così come la si trova sul libro perché spoilera cose importanti della città di Wayward Pines se non vi siete mai avvicinati a questa trilogia.

Ethan Burke ha scelto di restare - e questo non è uno spoiler, altrimenti come ve li sareste spiegati altri due libri? - ed è uno dei pochi a conoscere la verità sul mondo in cui vive. In cui vivono tutti. 
Seppure con reticenza, si appresta a fare il suo lavoro e il suo dovere - quello di mantenere i cittadini al sicuro. Ma è la scelta giusta quella di tacere la verità?
Fino a quando qualcosa cambia, fino a quando è costretto a fare il doppio gioco e capisce quanto il libero arbitrio sia importante - ma forse non ha pensato bene alle conseguenze e a quello che avrebbero comportato. 

Questo non ha il ritmo accelerato che aveva il primo volume, ma l'avevo letto comunque tutto d'un fiato. Le dinamiche sono cambiate, l'inizio è un po' più lento - e come Ethan ci dobbiamo abituare a questa vita - ma poi va in crescendo e il bisogno di sapere cosa nasconde e implica il colpo di scena diventa impellente. 
E tutti e due i titoli sono perfettamente azzecati: quello italiano perché molta dell'azione e delle scoperte di Ethan avvengono fuori città e quello originale perché ad un certo punto Ethan assume proprio quell'atteggiamento - wayward, ostinato, ribelle, che non ci sta a piegarsi alle regole.

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Titolo: L'ultima città
Titolo originale: The Last Town

Serie: Wayward Pines #3
Autore: Blake Crouch
Data di uscita: 5 maggio 2015
Data di uscita originale: 15 luglio 2014
Pagine: 343 (copertina rigida)
Editore: Sperling & Kupfer
Link Amazon: https://amzn.to/2qpoUfF

 


Il terzo volume è quello più... grafico. E nonostante tutta la violenza e l'orrore al suo interno è impossibile metterlo giù, ma resta anche quello più umano di tutti.
Ci sono state conseguenze disastrose che Ethan non aveva previsto, eventi di cui si addossa la colpa, persone con il complesso di Dio così piene di se stesse da non vedere oltre il proprio naso e che vedono il tradimento anche nella minima cosa ma anche amore, solidarietà, voglia di ricominciare, scelte difficili e necessità di sopravvivenza.

I lunghi flashback aiutano a chiarire tutto quello che ancora non aveva trovato risposta nei volumi precedenti oppure semplicemente forniscono nuove informazioni e nuove sfumature ai personaggi e anche questa volta il ritmo è forsennato, ma poi rallenta nell'ultima parte - quella in cui è necessario fare il punto della situazione. 
È una riflessione sul genere umano come specie, su quello che siamo in grado di fare anche quando messi sotto pressione e a dura prova. È un inno alla speranza, a non mollare - ci saranno tempi migliori. 

Il finale non è aperto, di più - è apertissimo
Ammetto di aver sclerato un pochino perché, andiamo Blake, almeno un indizio potevi lasciarcelo! Ma volendo scegliere la strada della speranza, volendo avere la fiducia che ha Ethan Burke, sono sicura che il genere umano saprà sempre riprendersi da qualsiasi cosa la vita gli getti addosso. 

Si tratta comunque di una buonissima conclusione per questa trilogia e mi pento di non aver letto L'ultima città subito dopo Il bosco quando ero ancora nel mood perfetto per il paradiso sinistro che è Wayward Pines: me lo sarei goduta molto, ma molto di più e nonostante mia madre mi avesse riassunto il secondo, lo stesso sono andata a ripescare personalmente I misteri e Il bosco per farmi una rilettura super-accelerata di alcuni eventi e persone che avevo dimenticato - e davvero, nessun punto viene lasciato il sospeso, non ci sono plot-holes.

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Ammetto di non essere stata per niente esaustiva nel raccontarvi di Wayward Pines, ma cercando di non fare spoilers magari sono finita con il dire niente in tutto. 
Come saprete la fantascienza non è un genere che di solito leggo, ma questa serie è godibilissima - con personaggi imperfetti che fanno scelte che ho spesso contestato, ma che mi ha sempre tenuta con il fiato sospeso perché non sapevi mai cosa sarebbe accaduto o dietro quale sorriso si sarebbe nascosta una fila di denti aguzzi pronti a sbranarti.

C'è un limite oltre il quale l'uomo non può e non dovrebbe spingersi? 
Oppure in nome della scienza e dell'ambizione tutto è concesso? 

4 commenti:

  1. Io adoro la fantascienza, you know, e infatti ho guardato la serie tv XD
    Non mi sono approcciata ai libri, per ora tengo le due cose separate anche perchè mi pare abbiano preso strade diverse, ma sicuramente un giorno forse prima o poi chissà....
    #Laduravitadellettore1: formati di libri diversi, causa conclusione di trilogie durante boom mediatico per cause esterne (come film che fanno improvvisamente cambiare le cover e i formati vecchi)
    #Laduravitadellettore2: ogni giorno si aggiungono 3 libri alla wishlist
    (dovremmo farci una rubrica con sto titolo)

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    1. Io la serie non l'ho guardata, ma da quello che ho letto su Wikipedia sì, sono proprio due cose diverse.
      Cioè, la prima stagione rispecchia bene o male i libri - anche perché mi pare di aver letto che hanno iniziato la produzione prima ancora che uscisse il terzo e ultimo libro - ma la seconda è totalmente inventata.
      Oddio sì, in caso di rubrica conta pure su di me! xD

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  2. una trilogia che voglio sicuramente leggere! ho visto la serie tv e non mi è dispiaciuta. immagino che i libri però siano meglio e da come ne parli mi hai fatto aumentare la voglia di leggerli!

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    1. Sì, visto che comunque la seconda stagione ha una storia completamente inventata e che non c'entra con i libri di Crouch, la trilogia è tutta un'altra cosa!

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