martedì 31 dicembre 2024

[Recensione] "Cold Day in the Sun" di Sara Biren

E con la recensione del sessantesimo libro dell'anno chiudiamo qui il 2024 - ma non definitivamente eh, perché domani arriva il recap di dicembre e venerdì arriva il recap degli ultimi 366 giorni.


Titolo: Cold Day in the Sun
Autrice: Sara Biren
Data di uscita: 12 marzo 2019
Durata:
8H 32Min
Editore: Amulet Books
Link Amazon: https://amzn.to/4j8xhpJ

Trama [tradotta da me]: Holland Delviss vuole essere conosciuta per il suo talento di giocatrice di hockey, non come un giocatore di hockey che casualmente è anche una ragazza. Ma quando la sua squadra viene selezionata per essere filmata e partecipare all'HockeyFest, il suo status di unica ragazza in un team di maschi la fa diventare la notizia principale. Non tutti sono entusiasti della nuova fama di Holland, ma c'è una persona che la sostiene con orgoglio ed è l'ultima persona che si sarebbe aspettata (e decisamente l'ultima persona della quale si dovrebbe innamorare): il suo prepotente capitano, Wes.
 
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TRIGGER WARNING: linguaggio sessista e misoginia, slut-shaming.


Dalle premesse e dalla trama mi ricordava molto Michigan vs. the Boys di Carrie S. Allen perché quello è stato l'unico altro libro che io abbia mai letto in cui un ragazza fa parte di una squadra maschile di hockey. Ma le somiglianze si fermano qui. 

La storia di Michigan parte dalla premessa che la sua squadra femminile di hockey è stata sciolta per mancanza di fondi scolastici e quindi, non potendosi permettere di spostarsi e giocare nella squadra di un'altra scuola in un'altra città, Michigan si intestardisce e decide di entrare nella squadra maschile - da qui ne conseguono nonnismo, molestie, misoginia, sessismo, bullismo e via discorrendo. 

Qui invece bisogna fare un atto di fede e attuare un po' di sospensione dell'incredulità perché la squadra femminile di hockey esiste ed è anche composta da giocatrici molto capaci, ma Holland non ci gioca semplicemente perché lei da sempre e fin da quando sapeva fare a malapena a camminare ha sempre giocato con dei maschi, i suoi tre fratelli, e discende da una "stirpe" di campioni e quindi per lei è sempre stato naturale provare - e riuscire - ad entrare nella squadra maschile. E va bene a tutti, tutti la amano e tutti la rispettano. Vaaaaa beeeene. Diciamo che la gente a cui non va bene la nuova fama di Holland a cui si accenna nella trama sono gli uomini vecchio stampo del paese in cui vivono e un giornalista che deve intervistarla per la sua partecipazione all'HockeyFest - che poi questo tizio fa anche domande sensate, sebbene Holland si indigni e si scaldi un po,' ma ribadisco, sospensione dell'incredulità. 

Anche dalla storia con Wes mi aspettavo di più - molto di più. E con un nome del genere, praticamente mi aspettavo un altro sogno ma no, questo Wes non è degno neanche di indossare i calzini dell'altro Wes che mi ha rubato il cuore - sì, Wes Bennett, sto parlando proprio di te. Mi aspettavo più enemies-to-lovers, più battibecchi - sebbene io abbia trovato adorabile che lui la chiami sempre Dutch (non solo in riferimento al suo nome, ma anche in riferimento ad un altro atleta) e quando è lui ad innamorarsi per primo a me manca sempre un battito. Però non c'è costruzione, non c'è slow burn, non c'è quasi tensione - si passa quasi subito da zero a cento e le ragioni di Holland per non voler inizialmente cedere e successivamente uscire allo scoperto come coppia erano tutte ragionevolissime e comprensibili e invece Wes quasi la forza a rendere la loro storia pubblica prima che lei abbia superato le sue insicurezze sul suo effettivo valore come giocatrice e sul ruolo in squadra.

Di base non c'è quasi accenno a quei temi che invece nel libro di Michigan erano preponderanti - e se se ne parla, è sempre più in riferimento alla storia d'amore e alle conseguenze di stare con il capitano giocando nella stessa squadra che alla questione vera e propria dell'essere una donna in un mondo di uomini, oltretutto giocando anche ad hockey, lo sport forse con la reputazione e l'ambiente più maschilista e tossico che ci sia. 

Punti bonus questo libro se li prende per i gusti musicali dei protagonisti - go metal

Insomma, non ho finito l'anno col botto ma poteva andare sicuramente peggio - anche questo, come il precedente, aveva le carte per diventare uno dei miei nuovi preferiti e invece la resa, sebbene di intrattenimento, non è stata all'altezza. 

venerdì 27 dicembre 2024

[Recensione] "Out of the Fire" di Andrea Contos

Era da molto tempo che non finivo un libro in soli due giorni - miracolo.
 
 
Titolo: Out of the Fire
Autrice: Andrea Contos
Data di uscita: 19 ottobre 2021
Durata: 9H 14Min (Audible Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/49U8u4n

Trama [tradotta da me]: Eravamo come il fuoco, noi quattro. Alimentavamo le scintille l'una delle altre fino a quando le fiamme crescevano, si diffondevano, divampavano al di fuori di ogni nostro controllo.

Abbiamo inflitto loro lo stesso danno che essi ci avevano procurato, gli abbiamo buttato addosso il peso del nostro dolore.

Potremo anche essere spezzate in questo momento, ma lasceremo loro scottati e carbonizzati per sempre.

Cenere alla cenere.


Non è stato il rapimento che ha rovinato la vita di Cass Adams. Sono state le lettere che sono arrivate dopo. Le buste rosa che hanno cominciato ad apparire nella sua macchina, nel suo armadietto, nella sua camera da letto. Biglietti da parte dell'uomo da cui è riuscita a scappare, che le dicono che lui è sempre lì - che osserva sempre.

E che un giorno tornerà a prenderla.

La polizia dice che non c'è niente che possa fare e Cass si è rassegnata a vivere nella paura fino a quando non riallaccia i rapporti con tre vecchie amiche - tre ragazze pronte ad esercitare vendetta contro quelli che hanno fatto loro dei torti.

Ma più a fondo Cass scava, più la verità diventa scioccante - specialmente quando scopre che la persona che le ha rovinato la vita potrebbe essere l'unica in grado di salvargliela.

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TRIGGER WARNING: tentato rapimento, stalking, molestie, razzismo, minacce, intimidazione, violenza, sangue. 


Cinque mesi fa, la vita di Cass è stata sconvolta da un tentato rapimento - è riuscita fisicamente a liberarsi e a mettersi in salvo, ma mentalmente e psicologicamente è ancora intrappolata e ferma a quel giorno. Ha mollato lo sport e abbandonato i suoi amici, ha paura ad uscire di casa e si guarda costantemente alle spalle perché il suo rapitore è anche diventato il suo stalker e gioca con lei come il gatto con il topo, lasciandole sempre lettere e biglietti in buste rosa e facendole sapere che è sempre lì ad osservarla, aspettando soltanto il momento giusto per riprovarci. 

L'incontro con una vecchia amica, il segreto che un'altra amica le confessa e la paura che legge negli occhi di una compagna di scuola portano le quattro ragazze ad avere uno scopo comune e a cementare un patto di sorellanza e vendetta: hanno smesso di essere vittime ed è ora di far provare la stessa paura che provano loro anche ai loro carnefici. 


Dunque, le premesse di questo libro mi ricordavano molto Foul Is Fair di Hannah Capin per quanto riguarda la vendetta e il fattore sorellanza/femminismo e Jane Anonymous e The Last Secret You'll Ever Keep di Laurie Faria Stolarz per quanto riguarda il rapimento. Ho pensato che le due cose unite mi avrebbero regalato un altro libro preferito, ma è andata a finire che una storyline è andata poi a discapito dell'altra. 

La verità è che ho trovato questo libro un po' confusionario - inizia con una determinata scena, poi torna indietro e inizia un conto alla rovescia che però non è esattamente un conto alla rovescia e spesso un capitolo è ambientato nello stesso giorno del precedente, ma non si capisce esattamente quanto durino queste giornate. Ma questo è il meno. 

Da una parte vorrei dire che questa storia è costruita così bene che si arriva alla fine senza aver indovinato niente - niente colpi di scena telegrafati, niente personaggi che girano con un cartello appiccicato alla schiena con scritto "il colpevole sono io"; dall'altra fa dei giri immensi e coinvolge così tante persone che ad un certo punto ho perso il filo della storia e delle connessioni tra i vari personaggi e con i vari moventi, di quale evento è stato la causa degli altri e di cosa effettivamente ha messo in moto tutto e come si legavano i vari elementi. 

C'è stata meno sorellanza di quanto mi sarei aspettata, molti meno momenti insieme a pianificare vendette che invece sarebbero stati necessari e fondamentali - Nomi, Margot e Ori sono descritte e approfondite quel tanto che basta perché il lettore sappia per cosa si devono vendicare, ma tutto il resto della scena se lo prende Cass e va bene che è lei la protagonista però mi sarei aspettata molto di più, soprattutto per quanto riguarda le vendette che sono fatte per motivi anche piuttosto pesanti e invece sono pianificate off-screen ed eseguite in quattro e quattr'otto. 
 
Mi è mancato quel senso di tensione e di angoscia al ritrovamento di una nuova lettera - è chiaro che lo stalker riesce ad arrivare dappertutto rubando anche cose estremamente personali e facendo sapere di essere testimone anche di momenti intimi, ma l'autrice ci dice che Cass ha paura più che mostrarcela e cercare di farla provare anche a noi.

C'è una sorta di triangolo amoroso che poi alla fine non è un vero triangolo, ma che mi ha comunque messa in difficoltà inizialmente tra classico bravo ragazzo e bad boy di turno perché entrambi sanno essere molto affascinanti. 

Diciamo che per certi aspetti questo libro mi è piaciuto e lo stile e la voce della narratrice hanno di certo aiutato, ma per altri non è stato per niente come me lo sarei aspettato. In realtà, se avessi tempo e voglia, sarebbe uno di quei libri da rileggere con annotazioni e schemini per riuscire a tirare le fila della storia e avere ben chiare tutte le relazioni tra i personaggi e per vedere se c'erano indizi palesi che sono invece sfuggiti la prima volta. 
 
Diciamo anche che i libri citati all'inizio per me sono stati letture estremamente coinvolgenti, appassionanti e ben fatte, pertanto è difficile fare meglio o comunque arrivare a quel livello.  

mercoledì 25 dicembre 2024

[Recensione] "The Glare" di Margot Harrison

Buon Natale a tutti - e sì, sono ancora viva. 

Pensavo che il mese di dicembre sarebbe stata una replica di novembre in quanto a quantità di letture invece, per un motivo o per l'altro, mi sono arenata. Ne parleremo presto nel recap, ma sappiate che c'entrano blocco del lettore e mancanza di concentrazione e anche una salute a dir poco pessima. 
 
 
Titolo: The Glare
Autrice: Margot Harrison
Data di uscita: 14 luglio 2020
Durata: 9H 44Min (Audible Edition)
Editore: Little, Brown Books for Young Readers
Link Amazon: https://amzn.to/41pt36l

Trama [tradotta da me]: Dopo dieci anni trascorsi vivendo in un ranch isolato e privo di tecnologia con sua madre, la sedicenne Hedda sta per tornare nel mondo del Glare - la sua parola per cellulari, computer e tablet. A Hedda è stato insegnato ad avere paura della tecnologia, paura che le sarebbe entrata nella mente e le avrebbe fatto del male. Ma ora sta per andare a vivere con suo padre in California, dove è nata, ed è finalmente pronta ad essere una ragazza normale. Non andrà "fuori di testa" come sua madre dice che ha fatto quando era bambina.

Una volta arrivata, Hedda si sente finalmente come se avesse il controllo. Si ricongiunge con vecchi amici e instaura un rapporto con la sua matrigna e il suo fratellastro. Gli incubi terrificanti e le visioni che cominciano a tornarle alla mente non importano - non sono reali.

Ma poi Hedda riscopre il Glare - il vero Glare, un gioco spara-tutto in prima persona emerso dal Dark Web che la spaventava quando era più giovane. Dicono che se muori tredici volte al tredicesimo livello, poi muori nella vita reale. E mentre Hedda comincia a giocare al cosiddetto "gioco della morte" - e il gioco comincia a diffondersi tra i suoi amici - comincia anche a capire che i suoi incubi sono anche più distorti di quanto avrebbe potuto immaginare. E se vuole fermare il Glare, dovrà prima confrontarsi con l'oscurità dentro se stessa.

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TRIGGER WARNING: autolesionismo, uso di alcol e droga da parte di minori, mostri, violenza, dubbia realtà.
 
 
Avevo grandi aspettative per questo libro - soprattutto dopo aver letto una recensione entusiasta su Goodreads. Ma forse mi ha beccata in un momento in cui non avevo voglia di fare altro se non dormire per smaltire stanchezza e malattia e comunque non avevo tempo nemmeno per fare quello - e forse c'era pure qualcosa nella voce della narratrice che mi disturbava e che non mi coinvolgeva per niente, tanto che non avevo mai voglia di andare avanti sebbene le premesse fossero intriganti. 
 
Mi piaceva molto l'idea di un videogioco che, arrivati ad un certo livello, la leggenda urbana dice che ti ucciderà - insomma, solleticava la parte nostalgica della me stessa appassionata di Supernatural. E io non sono mai stata una gamer - se escludiamo quando da giovane giocavo a Oddworld alla Playstation - perché so che mi fisserei con cose come battere il record, superare il livello e ancora solo un'altra partita e via di questo passo. Quindi, non facendolo nella realtà perché so come diventerei, l'idea di un videogioco horror killer mi attirava un sacco. 

 
Hedda è nervosa all'idea di tornare in mezzo alla gente e soprattutto in mezzo alla tecnologia, soprattutto dopo aver vissuto gli ultimi dieci anni in un ranch nel deserto dell'Arizona con sua madre. Questo per tenerla lontana da qualsiasi tipo di schermo perché, a sentire sua madre, quando era piccola aveva sempre gli occhi attaccati al tablet per giocare e ad un certo punto ha perso letteralmente il controllo. 

Ma ora Hedda si sente pronta e vuole essere una ragazza normale - ma forse non è tanto normale che abbia ancora gli incubi e che, ritrovando la sua bambola di quando era piccola, sulla sua pancia di stoffa trovi scritto un indirizzo del Dark Web che porta ad un gioco che ha le stesse atmosfere dei suoi incubi. 
 
Ma il gioco è come una droga, livello dopo livello, e, come una droga, inizia a diffondersi tra i suoi nuovi amici...


Sarò sincera, data la leggenda urbana che circonda il gioco The Glare mi aspettavo qualcosa di molto diverso - e soprattutto di sovrannaturale. Sebbene le atmosfere descritte del videogioco dipingano una foresta inquietante e dei mostri da far venire la pelle d'oca e la tensione cresca piano piano, lo stesso mi è mancato qualcosa. Mi è mancato quel qualcosa che mi tenesse sulle spine, che mi facesse voglia di saperne di più e di non staccarmi dalla pagine - o dalle cuffie, in questo caso - pur di saperne di più. Il fatto che alcune cose mi avessero fatto suonare un campanello d'allarme e messo la pulce nell'orecchio su che piega avrebbe preso la storia non ha aiutato.

La verità è che la storia si butta un po' troppo dalla parte dell'insegnamento - e ok, se ci fermiamo a rifletterci sul serio, questo romanzo mostra come in realtà siamo dipendenti da telefoni e computer, come siamo facilmente influenzabili dalle strategie di marketing e dall'ingenieria sociale, come siamo portati ad essere manipolati psicologicamente per acquistare di più o giocare un'altra partita - come tutto giochi con le nostre emozioni sfruttando traumi, voglia di rivalsa, delusioni in un tira e molla di premio per la vittoria e umiliazione per la sconfitta.

Quindi sì, il fatto della manipolazione psicologica è la cosa veramente spaventosa di questo libro quando ci si ferma a rifletterci sopra - ma se iniziate la lettura aspettandovi solo intrattenimento e jump scares dovuti al sovrannaturale, allora resterete delusi.

sabato 7 dicembre 2024

[Recensione] "The Liar's Daughter" di Megan Cooley Peterson

Questa è stata una settimana alquanto terrificante, pertanto ci ho messo più tempo del previsto a finire questo libro.
 
 
Titolo: The Liar's Daughter
Autrice: Megan Cooley Peterson
Data di uscita: 10 settembre 2019
Durata: 7H 7Min (Audible Edition)
Editore: Holiday House
Link Amazon: https://amzn.to/3B70qjG

Trama [tradotta da me]:  Piper è stata cresciuta in una setta.
Solo che Piper non lo sa.


La diciassettenne Piper sa che suo Padre è un Profeta. Infallibile. Il prescelto.

Lei farebbe di tutto per suo Padre. È per questo che si prende cura di tutte i suoi fratelli più piccoli. È per questo che si sottopone a tutte le esercitazioni di preparazione alla fine del mondo. È per questo che non fa mai domande. Perché suo Padre sa cos'è meglio per tutti.

Fino al giorno in cui non è così. Fino al giorno in cui il governo fa irruzione nel complesso e separa Piper dai suoi fratelli, da sua Madre, dalle Zie, da tutti i seguaci di suo Padre--anche da Caspian, il ragazzo che lei ama.

Ora Piper vive Fuori. In mezzo a Loro.

Con una donna che Loro sostengono sia la sua vera madre--una donna da cui secondo Loro suo Padre l'avrebbe portata via.

Ma Piper sa la verità. E Piper riuscirà a scappare.

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TRIGGER WARNING: sette, lavaggio del cervello, manipolazione psicologica, abusi fisici. 


Come dissi già quando lessi The Project di Courtney Summers, mi sono sempre ritenuta una persona razionale e diffidente di chiunque sia pronto ad offrirti la salvezza dell'anima in cambio di qualcosa - dalla fede e devozione cieca alle donazioni in denaro. 

The Project mi aveva portata a dubitare di queste certezze perché forse, date determinate persone e circostanze e vissuto personale, si può essere portati ad entrare in qualcosa che sembra innocuo a prima vista e che poi si rivela essere un incubo pieno di orrori. 

Ma se invece nasci all'interno di una setta? Se invece vieni rapita così piccola, portata via dai tuoi genitori naturali e ti viene fatto il lavaggio del cervello tanto che l'unico modo in cui il tuo inconscio ha di proteggersi è quello di credere alla nuova realtà? 

Narrato in alternanza tra PRIMA e DOPO, vediamo sia Piper che vive la sua vita all'interno di The Community che Piper che sente le mancanza dei suoi genitori e di sente prigioniera nella sua nuova vita dopo che è stata fatta irruzione nel complesso ed è stata portata via e separata dagli altri. 
 
Non scopriamo mai come funziona esattamente la setta di Curtis perché il tutto è narrato in prima persona da Piper e anche se noi vediamo gli orrori a cui tutti sono sottoposti perché persone esterne, per Piper invece rappresentano la normalità perché lei ha una fede cieca in suo Padre e la sua parola è legge. 

Sono rimasta subito invischiata dalla storia di Piper fin dalle prime righe - nel PRIMA avrei voluto dirle di non fidarsi, di aprire gli occhi di fronte a tutto ciò che io vedevo sbagliato e nel DOPO volevo dirle che finalmente era tornata a casa sua. Ma per Piper la sua casa era il parco divertimenti vicino al lago in cui è cresciuta e Piper è un personaggio che suscita comprensione ed empatia, ma è anche estremamente forte e combattiva perché non vuole arrendersi a questa nuova vita che va contro tutti gli insegnamenti di suo Padre. Non è debole e vulnerabile come ci si aspetterebbe da una vittima di rapimento perché lei non sa di essere stata rapita - o meglio, crede di esserlo stata adesso e adesso è grande perché era arrivato finalmente il momento della sua Iniziazione e ora ha più fede che mai che suo Padre tornerà a salvarla. Pertanto è estremamente crudele con Jeannie, la sua vera madre, colpevole di averla portata via dalla sua famiglia e perché Piper è cresciuta bramando approvazione e adorazione, anche se questo significava fare la spia sulle persone della Comunità che secondo lei mettevano in dubbio suo Padre. 

Questo romanzo però secondo me avrebbe potuto essere più lungo perché certe scene chiave e certi momenti fondamentali sono stati un po' tralasciati - avrei voluto vedere più scene di Piper dallo psicologo, più scene in cui la sua confusione prendeva il sopravvento e i ricordi della sua vera vita precedente si mescolavano a quelli che credeva reali e non sapeva più cosa potesse essere vero o meno. Tutta la fase di deprogrammazione che attraversa una persona coinvolta in una setta non si vede - dopo tutto quello abbiamo visto della vita di Piper, a lei basta vedere i posti in cui è stata portata appena rapita e rivedere il posto in cui è cresciuta smantellato per rendersi conto di quale sia la verità. Ho apprezzato che i suoi sentimenti per Curtis e Angela rimanessero ambivalenti e che Jeannie e Rich non fossero diventati improvvisamente "mamma" e "papà", ma ho avuto comunque la sensazione che mi mancasse qualcosa. 

In ogni caso, se siete affascinati dal mondo delle sette o anche semplicemente incuriositi, The Liar's Daughter è un ottimo punto di partenza. 

martedì 3 dicembre 2024

[Recensione] "In Case You Missed It" di Sarah Darer Littman

Devo tenere duro solo tre settimane e poi finalmente arriveranno le vacanze di Natale.
 
 
Titolo: In Case You Missed It
Autrice: Sarah Darer Littman
Data di uscita: 10 ottobre 2016
Durata: 7H 39Min (Audible Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/3Ow5cKw

Trama [tradotta da me]: Tutti hanno dei segreti—fino a quando questi non diventano virali.

Sammy Wallach ha dei piani grandiosi per la fine del penultimo anno di scuola: sgattaiolare in città per vedere la sua band preferita, fare in modo che quello schianto di Jamie Moss la inviti al ballo, primeggiare in tutti gli esami (soprattutto quelli dei corsi avanzati e quello di guida).

Grazie ad un paio di bugie bianche, un po' di fascino irresistibile e tanta pratica, Sammy ha tutto sotto controllo. O almeno lo è fino a quando la banca internazionale per la quale suo padre lavora è attaccata da un gruppo di hacktivisti, il quale riesce a rubare tutto ciò che esiste nel cloud privato della famiglia Wallach - compresa l'intera vita digitale di Sammy. Adesso letteralmente tutto il mondo ha accesso alle sue email, ai messaggi, alle foto e, cosa peggiore di tutte, al suo diario.

La. Vita. È. Finita.

Ora le migliori amiche di Sammy sono furiose per le cose che ha scritto, Jamie pensa che lei sia una disperata e Sammy può a malapena mostrare la sua faccia a scuola - in più i suoi genitori sono a conoscenza di tutte le regole che ha infranto. Ma Sammy non è l'unica con dei segreti—la sua famiglia ne ha un paio che potrebbero cambiare tutto. E se dicono che la verità rende liberi, nessuno ha però mai detto che la cosa non sarà dolorosa - o, nel caso di Sammy, privata.

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TRIGGER WARNING: razzismo, misoginia. 
 
 
Le intenzioni di questo libro sono nobili - e nonostante siano passati otto anni, alcuni dei temi messi in scena sono purtroppo ancora attuali e radicati. 
 
Un altro "purtroppo" è la sua esecuzione: dovrebbe essere uno young adult, ma a livello di linguaggio, espressione e dimensionalità dei personaggi arriva al lettore come un middle grade. E non c'è nulla di male in un middle grade, parliamoci chiaro, perché anche i middle grade sono grandi portatori di lezioni morali e umane, ma il target di questo libro sarebbe dovuto essere un altro e allora il suo messaggio avrebbe avuto più impatto.  

Da un certo punto di vista, Sammy arriva come la tipica adolescente riportata anche in maniera realistica: è una brava ragazza che studia perché è quello che ci si aspetta da lei, nasconde alcune cose ai suoi genitori e vuole fare cose da grandi - e per questo è costretta a bugie e scappatoie. 

Ma quando la banca di suo padre - il CEO - viene presa di mira e con essa anche lui stesso e ciò che rappresenta, anche il cloud privato della famiglia viene hackerato e messo online. E tra le cose che diventano virali, oltre agli scheletri di famiglia, anche il diario online di Sammy viene messo a disposizione del mondo intero. 

Sammy si rende quindi conto che non solo la sua cotta e i suoi pensieri più privati ora sono di dominio pubblico, ma anche tutti gli sfoghi che aveva scritto contro anche le sue migliori amiche in momenti di frustrazione ora sono la causa di rottura di rapporti che credeva sarebbero durati una vita. Perché chi non ha mai avuto qualcosa di brutto da dire anche contro chi ama in un momento di rabbia o cattivo umore? Ma Sammy si rende anche conto, da come glielo sbattono in faccia, che molti dei suoi pensieri sono anche velati di razzismo interiorizzato e che di questo non era mai stata consapevole. 

Soprattutto Sammy non riconosce suo padre: il padre che ha sempre ripetuto fino alla nausea quanto Sammy si dovesse impegnare e studiare, che con l'impegno non c'era nulla che non avrebbe potuto ottenere, alla fine è il primo che - grazie alle email aziendali trapelate - si macchia di misoginia e razzismo. 

Non so, il tutto resta molto "basico", ad un livello quasi superficiale. E per dare al tutto un lieto fine - compresa una potenziale love story con un ragazzo di cui sappiamo pochissimo - molte conversazioni importanti vengono lasciate in sospeso. O meglio, Sammy si confronta sia con la sua amica Rosa che con suo padre, ma soprattutto con questo non si arriva per me ad un livello soddisfacente di risposte perché anche messo di fronte alla sua ipocrisia da sua figlia, di fatto non ho visto vero rimorso o propensione al cambiamento - non ho visto profondità ed è proprio la profondità che manca a questo romanzo. 

Parliamoci chiaro, se fosse rivolto ad un target di middle grade questo basterebbe per cominciare ad introdurre il concetto, ma se si vuole rivolgere ad un pubblico young adult allora no. In compenso i conflitti di un'adolescente con i propri genitori sono resi molto bene: i genitori non capiscono i loro figli e impongono loro regole che agli occhi di una sedicenne sono troppo rigide o senza senso mentre gli adolescenti pensano sempre che i genitori siano lì per rovinare loro la vita - e io, a onor del vero, mi sono immedesimata molto nei panni di Sammy perché vedevo un'ipocrisia nei loro discorsi e nei loro dettami che mi faceva prudere le mani. 
 
È un romanzo carino, scorrevole, ma ammetto che mi aspettavo di più - forse più conflitto, sia in famiglia che a scuola, e più approfondimento invece della mono-dimensionalità di alcuni personaggi. 

domenica 1 dicembre 2024

Monthly Recap | Novembre 2024

Incredibile che manchino solo tre settimane a Natale - tre settimane lavorative, si intende, e quanto ho bisogno delle vacanze voi proprio non ne avete idea. 

Audible è stato la salvezza di questo mese appena trascorso - peccato che il periodo gratis della Vodafone è quasi scaduto e io ogni tanto vorrei avere il coraggio di spendere quei soldi mensili in Audible o Storytel, ma poi mi frena sempre la paura che il blocco o gli impegni mi impediscano di ascoltare e che quindi diventino tutti soldi buttati. 
 
*sospira*

Ma veniamo a noi e vediamo novembre com'è andata. 



LETTURE

https://www.goodreads.com/book/show/210423888-guida-al-trattamento-dei-vampiri-per-casalinghe-the-southern-book-club  https://www.goodreads.com/book/show/211891004-vendesi-casa-infestata  https://www.goodreads.com/book/show/195659500-icebreaker

https://www.goodreads.com/book/show/219448108-wildfire  https://www.goodreads.com/book/show/26393351-fight-or-flee  https://www.goodreads.com/book/show/60021376-come-dinosauri-dopo-l-asteroide

https://www.goodreads.com/book/show/43870918-just-lucky  https://www.goodreads.com/book/show/29241303-in-case-you-missed-it
 
Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe di Grady Hendrix
Vendesi casa infestata di Grady Hendrix
Icebreaker di Hannah Grace
Wildfire di Hannah Grace
Fight or Flee di Patrick Jones
Come dinosauri dopo l'asteroide di Gayle Forman
Just Lucky di Melanie Florence
In Case You Missed It di Sarah Darer Littman


CRONACHE DI AUSPICABILI BUONI PROPOSITI - ovvero cercare di leggere almeno due cartacei e due eARC al mese.

Cartacei: n/a
eARC: n/a
 
 
BRT: BREVE RIASSUNTO DELLA TRAMA
 
 
 
ACQUISTI
 

A Thousand Broken Pieces di Tillie Cole
La prima bugia vince di Ashley Elston
Il ritorno di Rachel Price di Holly Jackson
Nessuna nuvola all'orizzonte di Rachel Lynn Solomon
Nothing Like the Movies di Lynn Painter
Vorrei che tu fossi qui di Dustin Thao
Upgrade di Blake Crouch
The Midnight Game di Cynthia Murphy
Win Lose Kill Die di Cynthia Murphy
 
Il bottino di questo mese è offerto da un buono Mondadori, da un drastico calo di prezzi su Amazon e da un paio di occasioni su Libraccio - che poi "offerto" non è proprio la parola adatta visto che ho pagato tutto di tasca mia. 
 
 
SERIE TV
 
STO SEGUENDO:
 
  • 9-1-1 - stagione 6 [11/18]
  • 9-1-1: Lone Star - stagione 4 [11/18]
  • The Big Bang Theory - stagione 8 [15/24]
 
HO INIZIATO:
 
  • S.W.A.T. - stagione 7 [3/13]
 
HO TERMINATO:
 
  • Fire Country - stagione 2
  • NCIS - stagione 21
  • NCIS: Hawai'i - stagione 3 [ultima]
 
TIME WASTED:
 
  • THEN: 2 years, 2 months, 4 days, 1 hour, 36 minutes
  • NOW: 2 years, 2 months, 4 days, 21 hours, 40 minutes
 
 
 
FILM

https://movieplayer.it/film/gladiator-2_51270/
 
  • Il Gladiatore II
 
Avrei voluto vedere anche Wicked, ma tra tutte le persone che conosco sono l'unica che ama i musical... 
 
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Novembre si conclude qui, molto più felice a livello di letture ma meno a livello di film - vedrò di recuperare perché mi manca vedere dei film e ne avrei un sacco nella watchlist di Prime Video. 
 
Il vostro novembre com'è stato?

mercoledì 27 novembre 2024

[Recensione] "Just Lucky" di Melanie Florence

Il ritmo ormai è rallentato di brutto e il periodo gratis di Audible è in scadenza, sigh.
 
 
Titolo: Just Lucky
Autrice: Melanie Florence
Data di uscita: 17 settembre 2019
Durata: 4H 41Min (Audible Edition)
Editore: Second Story Press
Link Amazon: https://amzn.to/3OIjIPP

Trama [tradotta da me]: La quindicenne Lucky ama i suoi nonni. È vero, sua nonna si dimentica le cose, come spegnere il fuoco sotto la pentola oppure il nome di Lucky, ma suo nonno si prende così tanta cura di loro che Lucky di quanto le cose stiano andando veramente male... questo fino a quando non perde suo nonno e si ritrova sola ad accudire sua nonna. Ma quando sua nonna manda a fuoco la cucina, Lucky non può più nascondere quello che sta succedendo e viene data in affidamento - imparando velocemente che alcune famiglie sono okay e altre meno. E alcune proprio, ma proprio non lo sono. Nessuna di loro la fa sentire come a casa. E certamente non sono la sua famiglia.
 
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TRIGGER WARNING: Alzheimer, incendio, linguaggio razzista e omofobo, slut-shaming, aggressione verbale e fisica, molestie, tentata violenza sessuale, pedofilia.


Lucky ha sempre vissuto con i suoi nonni perché sua madre, quando ha capito che non poteva portarsi il suo "portafortuna" nei casinò per giocare d'azzardo e consumare crack, ha ben deciso di lasciarla ai suoi genitori. 

E Lucky è cresciuta amata da due nonni forti e giusti valori - tanto che sono stati i primi a difendere il suo migliore amico Ryan quando questo ha fatto coming out con i suoi genitori ed è stato picchiato e rifiutato. 

E sì, la nonna ha qualche problema di memoria, ma è la vecchiaia... no? Suo nonno le dice che non è così grave e che c'è lui a prendersi cura di loro, ma un giorno all'improvviso il nonno muore e ora sono solo sua nonna e Lucky. E la nonna comincia a peggiorare velocemente e Lucky non può essere sempre presente, quindi ad un certo punto accade l'inevitabile: la nonna deve essere ricoverata per accertamenti e non essendoci altri famigliari a disposizione, l'unica opzione per Lucky è quella di essere collocata presso dei genitori affidatari. 

Ma non tutti i genitori affidatari rispecchiano davvero l'immagine che danno al mondo esterno e agli assistenti sociali e Lucky ha solo se stessa su cui contare. 


Nella sua relativa brevità non ho trovato la narrazione frettolosa come forse mi sarei aspettata inizialmente, ma c'è stato comunque... qualcosa che mi ha impedito di dargli un voto più alto. 

Lucky ha quindici anni, ma nella maggior parte delle occasioni non li dimostra - né in un senso e neanche nell'altro. Ogni tanto ha delle uscite molto immature, ma nelle altre occasioni parla in maniera molto matura - dimostrando molto più dei quindici anni che dovrebbe avere, ma ci potrebbe anche stare essendo cresciuta con i nonni. 

Per fortuna non ho esperienze di genitori affidati e case temporanee, ma molte volte mi è sembrato che Lucky avesse fin troppa libertà di movimento - soprattutto considerato che ha solo quindici anni. A parte la prima casa - in cui ho trovato anche qui inverosimile il fatto che gli assistenti sociali "permettessero" che a Lucky venisse fatta scuola in casa insieme al figlio naturale della coppia invece che frequentare una scuola vera e propria come aveva fatto fino al giorno prima - in generale Lucky può andare e venire come pare (ma tornando per cena) senza che nessuno si preoccupi che possa scappare di casa. O forse contano sul fatto che non lascerebbe mai la nonna e quindi la potrebbero trovare sicuramente nella sua vecchia casa oppure al capezzale di Daisy Robinson. 

Ad un certo punto in una famiglia lega con un bambina piccola - di cui non viene detta l'età - e Lucky promette sempre che la andrà a trovare e resteranno in contatto, ma non so se una cosa del genere sia effettivamente possibile. 

In generale comunque mi è piaciuto - come dicevo prima, nella sua brevità le esperienze diverse vissute da Lucky sono ben narrate e descritte senza risultare né troppo esasperate e neanche troppo trattate all'acqua di rose. L'unica cosa che ho trovato troppo esasperata è l'ostilità mostrata da una ragazza nella nuova scuola frequentata da Lucky solo perché la prima è infatuata del nuovo fratello adottivo della seconda. Mostra subito una cattiveria, un razzismo e uno slut-shaming forse troppo esagerato perché okay essere gelose, ma datti una calmata che questa è appena arrivata e sta passando l'inferno - però è grazie a queste Elyse che scopriamo che Lucky è di origine nativo-americana. Non che fosse un dettaglio necessario da sapere quello della sua eredità genetica, ma un po' di background iniziale non avrebbe guastato. 

Carino, ma mi è mancato quel qualcosa in più.

lunedì 25 novembre 2024

[Recensione] "Come dinosauri dopo l'asteroide" di Gayle Forman

Con questo libro ho rallentato un po' il ritmo, complici forse sia la storia che gli impegni e la stanchezza di quest'ultima settimana.
 
 
Titolo: Come dinosauri dopo l'asteroide
Titolo originale: We Are Inevitable
Autrice: Gayle Forman
Data di uscita: 18 gennaio 2022
Data di uscita originale: 1 giugno 2021
Durata: 7H 24Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/4eFJA9b

Trama: C’è stato un tempo in cui Aaron Stein credeva che i libri fossero dei piccoli miracoli. Ci avete mai pensato? Con sole ventisei lettere e qualche segno di interpunzione, di pagina in pagina, nei libri prendono forma parole infinite e infiniti mondi. Ora, però, Aaron non la pensa più così. A dirla tutta, l’unico libro che riesce a leggere è un saggio sull’estinzione dei dinosauri. Un avvenimento che lui capisce fin troppo bene, ora che sia suo fratello sia sua madre se ne sono andati e tutti gli amici lo hanno abbandonato, lasciando da soli lui e il suo confusionario padre Ira a occuparsi della libreria in una sperduta cittadina di montagna dove nessuno sembra più sapere cosa sia la lettura.

Così, quando intravede l’opportunità di liberarsi del negozio, Aaron non ha esitazioni. Non ha fatto i conti però con Chad, un vecchio conoscente animato da un inspiegabile ottimismo, né con un gruppo di taglialegna che fanno del salvataggio della libreria sull’orlo del fallimento il loro progetto speciale. E di certo non poteva immaginare che avrebbe incontrato Hannah, una musicista bellissima e coraggiosa che, come un asteroide, sconvolgerà la sua esistenza già parecchio complicata…

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TRIGGER WARNING: abuso di sostanze stupefacenti (da parte di un personaggio secondario), morte per overdose (antecedente all'inizio del romanzo).
 
 
Ho detestato il protagonista - letteralmente. 
Non so dire se la Forman lo abbia scritto apposta così oppure se sia stato un effetto collaterale involontario, ma Aaron Stein è un personaggio che vorresti prendere a badilate dall'inizio alla fine. 
 
Pensavo inizialmente che fosse un romanzo young adult, invece Aaron ha un'età un po' indefinita per certi versi - ha finito le superiori, ma non ha ancora l'età legale per bere alcolici. E, per come si comporta, di anni potrebbe averne addirittura dieci per l'immaturità che dimostra in certe occasioni oppure settanta per il fatalismo di alcune sue esternazioni. 
 
Aaron una volta amava i libri, ma dopo gli eventi che hanno distrutto la sua famiglia e lo hanno lasciato intestatario e proprietario della libreria che i suoi genitori avevano aperto insieme, i libri hanno perso qualsiasi attrattiva e non ne legge uno da anni. L'unica cosa che è in grado di leggere ad oltranza è un libro sui dinosauri e sull'asteroide che ne ha causato l'estinzione e Aaron sente che lui, suo padre e la libreria sono quei dinosauri e chissà se i dinosauri sapevano che stavano per estinguersi, se avevano capito che quell'asteroide sarebbe stato la causa della loro fine - Aaron di sicuro sa qual è stato il loro asteroide ed è stanco di aspettare la fine, per questo decide di vendere il negozio all'insaputa del padre. 

Ma poi una serie di circostanze lo mettono sulla strada di un vecchio conoscente di suo fratello determinato a passare del tempo insieme a lui e la presenza di Chad e delle sue iniziative porteranno un gruppo di uomini alla libreria determinati a riportare il negozio ai suoi antichi splendori con un nuovo aspetto di modernità. Peccato che nessuno di loro sappia che Aaron ha venduto il negozio e che quindi il loro sarà tutto un lavoro inutile. 

E infine c'è Hannah e Aaron sente che anche loro sono inevitabili, proprio come la fine dei dinosauri è stata inevitabile a causa dell'asteroide. 


Come dicevo prima, ho detestato Aaron - è pieno di sé, irritante, pomposo, spesso reagisce in maniera spropositata in parecchie situazioni e tratta tutti malissimo, cominciando dall'accondiscendenza mostrata verso il padre e andando all'astio verso sua madre e suo fratello. Verso i tre quarti del romanzo migliora un po' perché si capisce da dove arriva quella sua frustrazione, quel suo senso di perdita e incapacità di vedere un futuro, quella sensazione di essere solo e alla deriva e senza alcuna speranza. Ogni sua frase precedente a quel momento però, ogni sua interazione con chiunque, è permeata di quel pessimismo e fatalismo che lo portano ad essere estremamente pesante fino a quando non si rende conto che il tanto citato asteroide che rovina tutto non è stato quanto accaduto alla sua famiglia, ma che è lui stesso a distruggere ciò che lo circonda.

Chad, Ira e il gruppo di falegnami sono stati i personaggi migliori del romanzo con il loro ottimismo e le loro buone intenzioni, mettendosi tutti insieme di buona lena all'opera per progettare un nuovo futuro per la libreria e donando alla storia una sensazione di comunità e famiglia acquisita confortante. 

La storia d'amore è stata assolutamente blanda e inutile. Basata praticamente sul nulla cosmico, Aaron già dopo quattro incontri con Hannah afferma di essere innamorato di lei e sebbene lei si renda conto di quanto questo instalove sia completamente saltato fuori dal niente (e almeno questo glielo concedo), quello che proprio non capisco è cosa lei veda in Aaron da trovarlo interessante. 

Questa però è una storia che tratta di dipendenze e in svariate forme. 
La vita e la famiglia di Aaron sono state stravolte dalla dipendenza di suo fratello, tutto quello che Aaron affronta è in realtà prima una negazione verso la sua morte e poi un modo per elaborarne il lutto. E per quanto detesti sentirsi dire che per alcuni versi gli assomigli, alla fine quello che prova verso Hannah e il modo in cui glielo confessa è proprio sintomo di una dipendenza - di un attaccamento tale a qualcosa che senti che quel qualcosa è la tua ragione di vita e che senza non potresti vivere. 

Ho alzato gli occhi al cielo per tre quarti di libro e questa non è stata proprio la storia che mi aspettavo dopo aver letto la trama, ma credo che forse sia qualcosa che si fa apprezzare volutamente solo nel finale. 

giovedì 21 novembre 2024

[Recensione] "Fight or Flee" di Patrick Jones

Attirata dalla corta durata, a quanto pare questo romanzo fa parte di una serie che rivede in maniera moderna alcune opere di Shakespeare - oltre a questo ci sono anche Heart or Mind/Romeo & Juliet, Friend or Foe/Othello e Duty or Desire/Antony & Cleopatra.
 
 
Titolo: Fight or Flee
Serie: Unbarred
Autore: Patrick Jones
Data di uscita: 1 gennaio 2016
Durata: 1H 40Min (Audible Edition)
Editore: Darby Creek
Link Amazon: https://amzn.to/3Zb7R2K

Trama [tradotta da me]: Commetti il crimine, trascorri il tempo dietro le sbarre. Ma una volta che sei stato dentro può essere difficile restarne fuori.

Quando Hinton Helsinger lascia il Centro di Correzione Minorile, il ragazzo è determinato a cercare di frenare i suoi modi impulsivi. Ma una volta a casa scopre che le cose sono cambiate: suo padre è stato ucciso, sua madre ha sposato suo zio e proprio suo zio è il nuovo capo famiglia della loro gang che controlla il traffico di droga della città. Minacciato dal suo ritorno, lo zio di Hinton architetta un piano sinistro usando la ragazza del nipote, Olivia, come una pedina.

Mentre Hinton è diviso tra l'impulso di vendicare la morte di suo padre e il desiderio di cercare una via di fuga da quella vita corrotta, si imbarca in una spirale discendente di vendetta e follia dalla quale lui e quelli che ama difficilmente riusciranno ad uscire. 
 
Questa versione moderna dell'Amleto di Shakespeare esplora i temi di riforma, vendetta e autodistruzione.

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TRIGGER WARNING: morte per avvelenamento, combattimento all'ultimo sangue, suicidio. 


Non ho mai studiato l'Amleto, neanche letto se è per questo - se mi sono imbattuta in retelling di Shakespeare, negli ultimi anni è stato soprattutto di Macbeth e quanto è stato memorabile Foul Is Fair di Hannah Capin. 

Pertanto, a parte sapere che l'interesse amoroso di Amleto si chiama Ofelia e che la tragedia contiene la famosa battuta "c'è del marcio in Danimarca", di Amleto ero proprio digiuna e prima di iniziare questo twist moderno sono andata a leggermi la trama su Wikipedia. 

Che dire? 

I nomi vengono cambiati e storpiati, ma non così tanto da non capire chi corrisponde a chi nella tragedia originale - per chi ha appena letto la trama o per chi conosce a menadito la tragedia. Questo storia vuole ambientare la tragedia in epoca attuale e urbana, con tanto di gang rivali che spacciano droga e si litigano il territorio e adolescenti che finiscono in riformatorio e ascoltano musica rap, trap ed elettronica. 

Per certi versi, credo che l'abbinamento Amleto/impero criminale funzioni molto bene - dopotutto è una storia famigliare di ambizione e vendetta, di eredità (morale) e di gerarchie di potere. 

Già il fatto che l'audiolibro duri poco più di un'ora e mezza dovrebbe però dirvi quanto le cose siano stringate e ridotte all'osso. I dialoghi pure sono quasi mozzati, suonano meccanici e macchinosi e le battute vengono sempre strillate come se fossimo al mercato del pesce - invece del senso di tragedia che dovrebbero trasmettere comunicano un tono melodrammatico da scena isterica e infatti il narratore non mi ha fatta impazzire. 

C'è poco background in generale - perché Hinton sia finito in riformatorio è detto solo en passant, non si percepisce nulla di questo grande amore che lo dovrebbe legare ad Olivia, degli affari di famiglia non si sa praticamente nulla, lo zio e nuovo patriarca è ridotto ad una macchietta che non vuole il nipote intorno a prescindere prima ancora che inizi a sospettare che il nipote sappia delle sue nefandezze. 

L'ho trovata molto sbrigativa come storia, un po' raffazzonata - ricalca bene la sequenza di eventi e morti dell'Amleto originale, ma manca di pathos e coinvolgimento perché non c'è sviluppo psicologico o indagine interiore. Inoltre, non so se sia un problema del libro in sé oppure del narratore e del modo in cui leggeva, ma la scena cambiava improvvisamente ed erano altri personaggi a parlare, quindi mi ritrovavo spesso confusa a cercare di capire se avessimo cambiato ambiente e dove fossimo e con chi. 

Se avete un bel retelling di Amleto da consigliarmi, sono tutta orecchi perché questo direi che è bocciato. 

lunedì 18 novembre 2024

[Recensione] "Wildfire" di Hannah Grace

Ew, sta cominciando un'altra settimana lavorativa - e tutto quello che vorrei fare è stare rannicchiata a letto oppure in poltrona ad ascoltare gente che mi legge dei libri.


Titolo: Wildfire
Titolo originale: Wildfire
Serie: Maple Hills #2
Autrice: Hannah Grace
Data di uscita: 24 settembre 2024
Data di uscita originale: 3 ottobre 2023
Durata: 10H 59Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/40YuKI3

Trama: Durante la festa di fine anno accademico a Maple Hills, Russ Callaghan e Aurora Roberts prendono parte a un gioco alcolico che li porta a trascorrere insieme una notte di passione. Ma al mattino Aurora scappa via prima ancora che Russ abbia la possibilità di chiederle il nome completo. Nessuno dei due poteva immaginare che presto si sarebbero incontrati di nuovo al campo estivo, dove entrambi hanno deciso di prestare servizio sperando di sfuggire alle loro complicate vite domestiche. Russ non vuole affrontare le ripercussioni della dipendenza dal gioco d'azzardo del padre; Aurora è stanca di reclamare attenzioni e di essere considerata l'ultima ruota del carro in famiglia. Russ sa che infrangendo la rigida regola del campo "non si fraternizza con il personale" rischia di tornare a Maple Hills prima che l'estate sia finita, ma sfortunatamente per lui Aurora non è mai stata brava a rispettare le regole. Sapranno imparare a convivere pacificamente? O la loro unica notte insieme ha innescato un incendio che non possono spegnere?
 
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Questo secondo volume mi è piaciuto leggermente meno del primo, sebbene mi abbia comunque coinvolta nell'ascolto e non mi abbia fatto venire voglia di lanciare qualcosa fuori dalla finestra come fanno tanti romanzi new adult.

 
Sia Aurora che Russ hanno situazioni famigliare complicate che non amano sbandierare in giro - anche se Aurora ha più di Russ una tendenza al melodramma e a straparlare specialmente quando esagera con l'alcol, usando la la condivisione di certi bagagli emotivi come una sorta di meccanismo di autodifesa per non essere ferita. Se gli altri sanno già quanto sei complicata e che hai dei problemi, di certo non ti potranno fare del male più di quanto tu stessa e la tua famiglia non facciate già, no?

Il campo estivo doveva essere una fuga da tutto per entrambi, una pausa dalle loro vite e soprattutto dalle loro famiglie - tranne quando i problemi beccano quell'unico momento in cui il telefono ha ricezione e riescono ad infilarsi in quella bolla perfetta. Per non parlare dell'imbarazzo di rivedersi dopo una notte di sesso e prima ancora di sapere del piccolo problema di cattiva comunicazione tra loro - Aurora è fuggita dalla stanza mentre Russ era in bagno a motivarsi, lui incredulo di aver attirato l'attenzione di una come Aurora e lei convinta che quello che fosse il modo di lui di darle il benservito. 

Ma l'attrazione c'è ancora, peccato che al campo ci sia anche il divieto di fraternizzazione... 


Anche questo romanzo l'ho trovato un po' troppo lungo per godermelo a pieno - un paio di capitoli in meno, soprattutto nel mezzo quando sembra non succedere nulla, avrebbero aiutato. E anche le scene di sesso, sebbene non tante quante in Icebreaker, qui mi sono sembrate inserite soltanto per rendere più spicy il romanzo e come "scusa" per fermarsi e non andare avanti con la storia - come se nel frattempo servisse qualche momento per raccogliere le idee. 

Ho però apprezzato la crescita personale che entrambi fanno, sia personalmente che in coppia - anche se questa sul finale dà più l'idea del "io ti salverò". Sia Aurora che Russ prendono finalmente in mano le loro vite, puntando i piedi contro genitori che se ne fregano oppure che pretendono cose che un genitore non dovrebbe chiedere al proprio figlio - e nel caso di Russ ho detestato in particolar modo suo fratello Ethan. 

Abituata anche a certe dinamiche dei new adult, sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che anche questa volta Hannah Grace faccia parlare i suoi personaggi e non tiri silenzi, mutismi e incomprensioni per le lunghe - c'è stato un momento in cui ho temuto il peggio, in cui mi sono immaginata questa grossa scenata che sarebbe arrivata e il solito personaggio che avrebbe dovuto strisciare e implorare perdono perché "l'ho fatto solo per proteggerti", ma qui tutti e due affrontano le difficoltà con grande maturità. 

Nathan e Anastasia mi avevano presa di più con le loro schermaglie - Aurora e Russ invece sono molto più tranquilli e dolcini, tanto che a volte sono stata a rischio diabete e come al solito il personaggio maschile è troppo perfetto per essere vero, ma ogni tanto è bello e fa bene sognare.

E ho adorato - adorato - tutti i personaggi di contorno, gli amici già esistenti di Aurora e Russ e quelli che si fanno al campo. Anche qui ritorna il tema della found family e se c'era qualcuno che in questa serie ne aveva bisogno, questi erano proprio Aurora e Russ. 

giovedì 14 novembre 2024

[Recensione] "Icebreaker" di Hannah Grace

Sto macinando libri come forse non ho fatto in un intero anno, ma ho la scadenza del mese gratuito di Audibile che incombe e quindi devo approfittarne.
 
 
Titolo: Icebreaker
Titolo originale: Icebreaker
Serie: Maple Hills #1
Autrice: Hannah Grace
Data di uscita: 17 ottobre 2023
Data di uscita originale: 23 agosto 2022
Durata: 14H 9Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3UJZVD0

Trama: Anastasia Allen si allena da una vita per entrare nella nazionale americana di pattinaggio. E tutto sembra andare per il meglio quando ottiene una borsa di studio per l'Università della California e un posto nella loro squadra di pattinaggio artistico. Nulla potrà fermarla. Neppure il capitano della squadra di hockey, Nate Hawkins. I due chiaramente non si possono soffrire, ma sono costretti a condividere il palazzetto del ghiaccio in cui allenarsi... e molto di più.
 
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Avete presente quando un libro vi piace, gli date anche un bel voto, ma poi non sentite l'esigenza di comprarlo e di averne una copia cartacea tutta per voi? 
 
Se vogliamo dirla tutta, ho voluto leggere questo libro perché mi dava le vibes da From Lukov with Love - sebbene nel libro della Zapata i protagonisti siano entrambi pattinatori e qui invece la protagonista femminile sia una pattinatrice e il protagonista maschile sia un giocatore di hockey. 

Dalla trama c'era anche quella componente di enemies-to-lovers che mi stuzzicava proprio come nel libro della Zapata, ma avrei dovuto immaginare che se non mi ci sono buttata sin dall'inizio - esordio inglese o italiano che fosse - era perché inconsciamente sapevo che non sarebbe stato come leggere di Jasmine e Ivan. 

E sappiamo anche che io e i libri new adult spesso tendiamo a fare seriamente a botte. 

Icebreaker mi è piaciuto, mettiamo in chiaro le cose. 
Non mi ha annoiata, ero coinvolta, non avevo voglia di smettere di ascoltare in nessun punto - sebbene magari ci siano certe parti che avrebbero potuto essere un po' accorciate o addirittura tagliate. 

Nathan Hawkins è la versione golden retriever di Ivan Lukov - anche se Ivan ha sempre il mio cuore da qui all'eternità. In questo libro è lui ad avere la personalità sunshine e lei la personalità grumpy; lui è quello che si innamora per primo e non ha paura di mostrare i suoi sentimenti e rincorrere quello che vuole. Nathan Hawkins è stato un sogno meraviglioso da cui non volevo svegliarmi. 

Con Anastasia ho avuto già più problemi perché in alcuni momenti ha alcune uscite infelici, fa troppo presto a giudicare e ad emettere sentenze e, nonostante sia in terapia, è proprio cieca di fronte all'atteggiamento tossico e abusivo del suo partner di pattinaggio. 

Diciamo che la trama promette schermaglie e rivalità, ma dura solo un paio di capitoli all'inizio perché Nathan perde subito la testa per lei e Anastasia - nonostante tutto il suo atteggiamento da persona fredda e dura che non è fatta per le relazioni - lo segue a ruota quasi subito e, anche se rifiuta qualsiasi etichetta, smette presto di dire che non lo può soffrire e non lo può vedere. Mi aspettavo molto più slow burn da questo punto di vista.

Essendo un new adult ovviamente non mancano le scene di sesso ma, stranamente, questa volta non mi hanno dato fastidio come succede di solito. Sono comunque tante, è vero, e spesso non succede niente se non Nathan e Anastasia che vanno a letto insieme, ma le ho trovate scritte bene ed eccitanti nel complesso. Diciamo che ho visto scene di sesso più gratuite in altri romanzi. 
 
Altra cosa che ho apprezzato - a differenza di altri new adult - è che qui, quando c'è un problema, Nathan e Anastasia parlano. Affrontano subito l'argomento, non lasciano passare silenzi e musi lunghi - e Nathan non ricorre subito ai pugni come un cavernicolo quando un ragazzo si avvicina ad Anastasia.

Mi sono piaciuti i personaggi di contorno, mi è piaciuta la found family che Nathan e Anastasia si ritrovano in qualche modo ad accudire - sebbene a volte fossi un po' scettica di tutta questa adorazione che la squadra di hockey ha per Anastasia. 

Insomma, non è From Lukov with Love, Nathan non è Ivan ma gli si avvicina - non è stata la lettura che mi aspettavo, non ho trovato tutto quello che cercavo, ma sono rimasta comunque soddisfatta.