lunedì 11 novembre 2024

[Recensione] "Vendesi casa infestata" di Grady Hendrix

La mia parentesi horror con Grady Hendrix al momento termina qui, ma tornerà prossimamente su questi schermi perché non ho ancora finito di leggere i suoi romanzi - Gruppo sostegno ragazze sopravvissute in primis.
 
 
Titolo: Vendesi casa infestata
Titolo originale: How to Sell a Haunted House
Autore: Grady Hendrix
Data di uscita: 14 maggio 2024
Data di uscita originale: 17 gennaio 2023
Durata: 14H 47Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/40rC26L

Trama: Quando Louise viene a sapere della morte improvvisa dei suoi genitori, l'ultima cosa che vorrebbe fare è tornare nella loro casa di famiglia. I motivi sono prima di tutto, non vuole lasciare la figlia piccola con il suo ex compagno e volare a Charleston. In secondo luogo, non vuole affrontare quella casa, piena zeppa dei ricordi della carriera accademica del padre, e di burattini e bambole da cui sua madre era ossessionata. Inoltre, non vuole rassegnarsi a vivere senza le due persone che meglio di chiunque altro al mondo l'hanno conosciuta e amata. Soprattutto, però, non vuole avere a che fare con suo fratello Mark, che non ha mai lasciato la loro città natale, che ha collezionato un licenziamento dopo l'altro e che non sopporta il successo della sorella. Sfortunatamente, ben presto, Louise capisce di aver bisogno dell'aiuto di Mark per preparare la casa alla vendita, poiché non basteranno una riverniciatura alle pareti e uno sgombero radicale di una vita di ricordi per poter mettere l'immobile sul mercato.

Ma alcune case proprio non vogliono essere vendute...
 
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TRIGGER WARNING: lutto in famiglia, incidente d'auto, incendio, sangue, body horror, gory details, bambole e burattini (sì, perché anche loro sono un trigger warning a sé).


La trama spiega già a sufficienza di cosa parla questo libro, pertanto mi limiterò questa volta al mio commento. Questo di Hendrix era forse uno dei libri che mi interessava meno dalla trama - ma sicuramente mi interessava più di Horrorstör - e devo ammettere che sebbene partissi già con meno entusiasmo rispetto ai suoi romanzi precedenti che ho letto, alla fine l'istinto mi ha dato ragione perché mi ha spaventata molto meno di quanto mi sarei aspettata. 

In alcuni punti è troppo lungo e prolisso - tuttavia effettivamente alcune di queste parti servono a fare luce su alcuni eventi passati e ad appianare il rapporto tra i due fratelli, ma altre si sarebbero potute accorciare un po'. Ad un certo punto cambia poi anche il narratore e da Louise si passa a Mark, ma nella versione audio la voce di chi legge non ha effettuato un grosso cambiamento di timbro e registro e quindi sul momento ero rimasta alquanto confusa da ciò che stavo ascoltando. Mark è forse il personaggio più complesso in questo romanzo perché si passa dal detestarlo nella maniera più assoluta al comprendere il perché di certi comportamenti e certe azioni, scoprendo che entrambi i fratelli hanno ricordi molto diversi delle loro infanzie e di certi eventi e dei rispettivi rapporti con entrambi i genitori. 

Ma, come dicevo, me l'aspettavo molto più spaventoso. 

Intanto mi aspettavo che passassero molto più tempo nella casa di quanto hanno effettivamente fatto e sia il titolo originale che quello tradotto portano il lettore a pensare che sia proprio la casa in sé ad essere il problema - anche se ammetto che "casa infestata" suggerisce che sia qualcosa al suo interno ad abitarla e a causare problemi. Però ecco, forse mi aspettavo che succedessero cose più terrificanti e soprannaturali - ma resta comunque il fatto che se non siete fan di bambole e burattini (e io non lo sono in moderata misura) di sicuro passerete alcuni brutti quarti d'ora in certi momenti. 

Diciamo che questo romanzo ha più le vibes da Piccoli Brividi e Supernatural che da vero e proprio lungometraggio horror. 

Il vero cuore di questo romanzo è però la famiglia e l'amore che essa trasmette e lascia anche addosso come un marchio a persone e oggetti e c'è stato un momento verso la fine, quando si arriva alla resa dei conti e alla risoluzione del problema, in cui mi sono anche fortemente commossa e mi sono scesi grossi lacrimoni perché si trattava di un aspetto del lutto in famiglia che ha colpito anche la mia di famiglia prima ancora che io nascessi. 

Non sono quattro stelle piene - è più un 3,75 come valutazione - e sebbene sia quello che forse mi ha coinvolta meno dei tre romanzi di Hendrix che ho letto, il suo stile di scrittura e narrazione horror misto a humor è sempre capace di catturarmi e intrattenermi. 

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