giovedì 7 novembre 2024

[Recensione] "Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe" di Grady Hendrix

Ho solo un mese gratis su Audibile, quindi devo approfittarne il più possibile - era pure da una vita intera che non scrivevo una recensione così lunga.
 
 
Titolo: Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe
Titolo originale: The Southern Book Club's Guide to Slaying Vampires
Autore: Grady Hendrix
Data di uscita: 19 marzo 2024
Data di uscita originale:
7 aprile 2020
Durata: 13H 43Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3AxAy00

Trama: Difficile la vita di Patricia Campbell: divisa tra un marito troppo impegnato col lavoro, i figli e l'anziana suocera, la sua unica oasi felice è un gruppo di lettura di libri true crime. Un giorno al gruppo si unisce James Harris, bello, misterioso e sensibile, che fa sentire alla donna cose ormai non provate da anni. Eppure c'è qualcosa di strano in lui: non ha un conto in banca, non esce durante il giorno e la suocera di Patricia sostiene di averlo conosciuto da ragazza. Quando alcuni bambini scompaiono senza che la polizia faccia nulla, Patricia e le amiche sospettano che James sia un serial killer. Sono loro ad aver letto troppi libri true crime o quello che si aggira nelle loro case è un mostro vero?

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TRIGGER WARNING: razzismo, gaslighting, grooming, abuso sessuale, violenza domestica, sangue, gory details, morte, menzione di suicidio. 


Ad un anno di distanza ho letto il mio secondo libro di Grady Hendrix, in realtà il primo suo romanzo che avessi mai sentito nominare - e mi ha fatta uscire dal blocco del lettore. 

Non è un sequel di My Best Friend's Exorcism ma, come spiega l'autore nella nota iniziale, è ambientato nella stessa città e nello stesso quartiere di Charleston in South Carolina e inizia nello stesso anno: il 1988. Non è un sequel, ma sono collegati da un filo sottile: nel primo romanzo erano protagonisti adolescenti che si ribellavano ai genitori e li vedevano come i loro nemici personali, qui invece sono i genitori a voler fare di tutto per proteggere i figli dai nemici esterni. 


Patricia Campbell è una madre e casalinga del Sud: c'è un marito da tenere contento e a cui preparare cena e vestiti, una casa da tenere puliti, figli da nutrire e da portare a scuola e alle attività extra-scolastiche, una suocera sulla via della demenza senile in pianta stabile nel garage. C'è anche un club del libro fondato da una donna snob che però ha scelto solo libri che rientrassero in certi parametri, quindi quando un'altra madre e casalinga del Sud le propone di fondarne uno tutto loro e scegliere insieme i libri, dopo un'iniziale esitazione Patricia accetta. 

Patricia, Kitty, Slick, Grace e Maryellen si riuniscono una volta al mese per parlare sì, dei grandi libri americani, ma anche dei thriller e dei libri di cronaca nera basati su storie vere di cui sono grandi appassionate. E forse Patricia si fa un po' troppo trasportare, forse desiderare qualcosa di più che smuova la noia dell'Old Village è un po' azzardato... e, come si dice, attenta a quello che desideri. 

In seguito a circostanze traumatiche, Patricia fa la conoscenza di James Harris - un uomo che si è appena trasferito nella casa in fondo alla via per badare all'anziana e malata prozia. Patricia nota subito che anche lui sta un po' male e il suo istinto di infermiera prende il sopravvento insieme alla tipica cordialità del Sud - pertanto aiutarlo e invitarlo ad unirsi alla loro cerchia e comunità le sembra quasi un dovere. 

Ma James Harris è pieno di contraddizioni riguardo al suo passato, iniziano ad accadere cose strane da quando lui è arrivato, alcuni bambini neri dei quartieri poveri iniziano a sparire e la cosa sembra non importare a nessuno, sua suocera dà di matto ogni volta che lo vede e non importa che Patricia sia convinta che qualcosa non vada - tutti sono talmente affascinati da James Harris che sicuramente Patricia si sta sbagliando e si è fatta troppo influenzare dai libri che lei e le sue amiche leggono. 

Oppure no? 


Come l'altro romanzo che ho letto di Hendrix, anche questo è pieno di cose disgustose che fanno accapponare la pelle ma venate di un sottile humor nero assolutamente irresistibile. E forse proprio per questo, come è accaduto in precedenza, anche questo romanzo mi è piaciuto un sacco. 

Per quanto possa sembrare paradossale, James Harris non è il vero mostro e il vero villain del romanzo. Ovviamente fa cose terribili, schifose e assolutamente imperdonabili, ma a farmi salire la pressione è stato ben altro perché l'intento di Hendrix non era creare un cattivo memorabile o pauroso o che fosse il vero protagonista/antagonista - no, il suo intento era dipingere le vite di cinque donne del South Carolina a cavallo tra gli anni '80 e '90 e James Harris è solo la metafora di ciò che succhiava loro la vita e la dignità.

Ho detestato i loro mariti con l'intensità di mille soli - uomini che non ascoltano, uomini che non vogliono prendersi colpe e responsabilità, uomini che trattano con accondiscendenza le mogli e fanno gaslighting e mansplaining, uomini pronti a dar loro delle pazze e a rinchiuderle i psichiatria mettendo loro contro i figli, uomini che pretendono obbedienza e silenzio e arrivano a mettere le mani addosso se non li ottengono. Uomini che trattano le proprie mogli come pezze da piedi, come se fosse loro tutto dovuto, uomini che "sei una madre casalinga che sta a casa a far niente tutto il giorno, cosa vuol dire che non hai tempo per fare questa cosa?", uomini che "vi credete tanto intelligenti e furbe solo perché avete un club del libro, ma sicuramente leggete spazzatura oppure passate il tempo a spettegolare".

E sì, queste donne sono madri casalinghe e non sono eroine badass con sempre la soluzione in mano oppure il piano più geniale in mente, ma sono donne reali con problemi reali. James Harris è l'incarnazione dell'uomo bianco avido che vuole sempre di più e ha sempre fame, la rappresentazione del patriarcato e della misoginia e, non a caso, tutti gli uomini bianchi vogliono essergli amici e fare affari con lui e le donne rimangono affascinate, dubitando che un uomo come lui sia capace di fare alcun male. 

Patricia e le altre donne del club - più Mrs. Greene - non hanno solo un vampiro da combattere, ma hanno contro un'intera società e se alcune alla fine trovano l'emancipazione ad altre sta bene la situazione in cui sono - lo stesso a legarle è un'amicizia che regge nel tempo tra alti e bassi e si dimostra solida quando la situazione lo richiede. Sono donne che persistono, che da sole non ce la farebbero ma che insieme possono ribaltare la situazione.

Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe è un ritratto realistico di come le donne venissero considerate e di come i neri venissero considerati ancora meno, di come la scomparsa di alcuni di loro non facesse neanche notizia - come se adesso fosse ancora diverso, in realtà. 

Patricia era, è e resta una madre casalinga disposta a tutto per proteggere i suoi figli - persino a sfidare e uccidere un vampiro e tutto ciò che rappresenta. 

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