martedì 9 novembre 2021

[Recensione] "I Am Winter" di Denise Brown

Lo so, voi la state leggendo di mercoledì mattina - probabilmente poco prima del WWW Wednesday - ma l'ho lasciata retrodatata perché, se fossi stata brava, avrei finito il libro lunedì e avreste avuto la recensione nella data e nell'orario promessi da questo post. 
Ma poi lunedì pomeriggio ho dormito in poltrona, così ho finito il libro ieri verso sera e dopo cena sono andata al cinema a vedere Eternals e quindi eccoci qui, con la recensione finita di scrivere quasi alle tre di notte di mercoledì. Con ancora il WWW da scrivere.
 
Grazie a NetGalley e alla CE per la copia digitale in anteprima e la disponibilità.
 
 
Titolo: I Am Winter
Autrice: Denise Brown
Data di uscita: 11 novembre 2021
Pagine: 234 (Kindle Edition)
Editore: Hashtag Press
Link Amazon: https://amzn.to/3n2HOq2

Trama [tradotta da me]: Quando la migliore amica di Summer, Cee, muore per un arresto cardiaco dopo che entrambe le ragazze hanno preso delle pasticche, le accuse sui social media cominciano ad infuriare e mentre gli atti di bullismo si intensificano, Summer diventa sempre più vicina a smascherare il segreto che entrambe le famiglie stanno nascondendo.
 
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TRIGGER WARNING: uso di alcol e droga da parte di minorenni, minacce verbali, violenza domestica, abbandono parentale.
 
 
Da quelle poche righe di trama sembra un mystery young adult - ed è vero che un piccolo mistero è presente, ma non è così ampio e invasivo come potrebbe sembrare all'inizio. 
 
Per quanto io ami l'ambientazione americana, devo dire che quando mi ritrovo a leggere di storie ambientate in Gran Bretagna mi sento già più nel mio elemento - non so, forse è questione dello stesso continente, questione di storie e modi di fare simili. Per esempio, diventiamo tutti maggiorenni a 18 anni e non a 21 anni come accade negli USA - e se sei un'adolescente è più facile sembrare più matura della tua età quel tanto che basta oppure avere un amico maggiorenne che ti procura l'alcol, cosa invece più difficile se devi colmare il divario fino ai 21 anni. 
 
E ci ho visto molto delle vite degli adolescenti europei in Summer e Cee, abituate ad uscire con il fratello più grande di Cee - Ritchie, di cui Summer è innamorata da sempre - e la sua compagnia, a ritrovarsi al parco per fare festa e avere quasi sempre dell'alcol a portata di mano. Sul serio, è stato tutto perfettamente credibile ai miei occhi - agli occhi della me stessa quattordicenne che già beveva alcol a bassa gradazione, alla me stessa sedicenne che andava a ballare e già beveva perché addirittura nel 2005 non esisteva ancora la legge che vietava la vendita di alcolici ai minori di diciotto anni.  
 
Summer e Cee, pur non avendo iniziato subito il loro percorso insieme come migliori amiche, lo sono diventate poi e hanno trovato l'una nell'altra la persona che più le capiva. Entrambe hanno situazioni famigliari difficili: Summer ha una madre che raramente si comporta come tale e la sua priorità sono i suoi fidanzati e neanche adesso che sta con Mac da diverso tempo e ha avuto un secondo figlio, Jonah, riesce ad essere all'altezza del ruolo; Cee invece ha una madre che lei chiama "the Ovary" e che fa un figlio sempre con un uomo diverso e questi figli poi tocca a Cee crescerli. La scuola viene vista come una perdita di tempo, tanto che pure gli insegnanti si sono arresi e non chiamano più a casa per segnalare l'assenza - per Summer e Cee l'importante è uscire con i ragazzi, andare nei locali e trovare sollievo dove possono in una vita che detestano. 
 
Ma una sera Summer esce con un ragazzo conosciuto da poco e non si aspettava che Tom si portasse dietro un amico, così prega Cee di raggiungerla. Summer sa di essere lamentosa e sempre bisognosa della sua amica e alla fine riesce a convincere Cee - Cee la raggiunge con una bottiglia di gin e delle pasticche, c'è Drake alla radio e sembra andare tutto bene, ma in un istante la macchina sbanda e nello stesso preciso momento Summer vede le labbra di Cee diventare blu. 
 
Al suo risveglio in ospedale tante cose sono cambiate, la prima delle quali è che Cee è morta. Perché Summer non sapeva che Cee avesse problemi cardiaci? La madre di Cee la incolpa della morte della figlia perché l'ha fatta uscire di casa, sui social la attaccano e dicono che le sue lacrime sono finte, le amiche di sempre la evitano e in fondo tutti pensano che sia stata lei a procurare le pasticche che hanno ucciso Cee - ma non è vero, è stata Cee a portarle. E Cee dove le aveva prese?
 
 
La parte delle pasticche e la loro provenienza - sebbene resti una domanda latente nella mente di Summer per quasi tutto il libro - trova sì una risposta alla fine, ma non è il focus principale di questa storia. 
 
I Am Winter è un romanzo alquanto introspettivo, che ci fa immergere nella vita famigliare di Summer e ci mostra da vicino la spirale di depressione e sensi di colpa in cui cade. Se solo non l'avesse chiamata quella notte, se solo non fosse stata così lagnosa... E non è solo per i suoi sensi di colpa che Summer cade in depressione, ma vediamo anche come diventi prigioniera della sua stessa casa a causa delle minacce che le vengono rivolte non solo online, ma anche attraverso la buca della posta. 
 
Ho apprezzato come Summer continui a "vedere" e a "parlare" con Cee in camera sua - come la sua mancanza sia qualcosa di tangibile. Ho apprezzato come ritrovi un vecchio amico di infanzia, Kofi, e come scopra un'altra anima affine alla sua. Ho apprezzato come i tagli alla sua vecchia vita e alle sue vecchie abitudini le abbiano fatto riscoprire il fratellino con la sindrome di Down e i suoi bisogni, rendendola anche più attenta agli sbalzi di umore di sua madre e alle litigate furiose che quest'ultima ha con il compagno Mac. 
 
Mi sono rivista molto nelle sue riflessioni sull'amicizia, soprattutto quando hai un'unica amica speciale da cui in qualche modo dipendi per svariate cose - alla fine di tutto, le altre persone ti erano davvero amiche o lo erano perché prima di tutto erano amiche con la tua amica e in fondo tu non gli eri poi così simpatica?
 
Ho apprezzato meno il modo in cui certi eventi del passato, specialmente nella prima metà, sono stati inseriti nella narrazione: molto spesso non si capiva se erano cose avvenute tempo fa o se erano cose appena successe oppure contemporanee. Sicuramente sarà dipeso dal fatto che ho letto una copia non corretta, ma certi punti non filavano esattamente lisci come l'olio e il ritmo si inceppava. 
 
Altra cosa che mi è stata poco chiara è l'animale che Summer definisce come sua protettrice e che vive nei boschi, in un incavo di quercia dove Summer si rifugiava al bisogno e nascondeva i suoi tesori. Era reale? Esiste? Summer la chiama per tutto il libro la sua "bear-wolf" perché da piccola non sapeva identificare le specie ma, oltre al dubbio sulla sua esistenza o meno, resta anche il dubbio sul tipo di animale.
 
Avrei anche gradito qualche momento iniziale in più dedicato allo sviluppo dell'amicizia tra Summer e Cee - nel prologo sono compagne di classe e vicine di case che incidentalmente passano un pomeriggio insieme quando i loro soliti amichetti non sono disponibili, la pagina dopo le ritroviamo quindicenni amiche per la pelle con Cee che passa quasi tutte le notti a dormire a casa di Summer per sfuggire a sua madre. 
 
La provenienza delle pasticche poi mi ha totalmente colta di sorpresa, ma anche di questo scopriamo il minimo necessario e non c'è un confronto vero e proprio che ci spieghi il perché e il percome - se è stato un caso da parte di questa persona oppure se è un'abitudine, visto anche un episodio di cui Summer è testimone. 
 
In generale ho apprezzato I Am Winter: fornisce un disegno più che accurato dell'adolescenza in cui ho rivisto anche parte della mia, ha al suo interno tematiche importanti e in tante occasioni mi è dispiaciuto tanto per Summer che deve comportarsi da adulta quando i veri adulti sono concentrati solo su stessi e non sui bisogni dei figli - ho fatto il tifo per lei quando trova la forza di ribellarsi, anche se non scopriamo esattamente come va dato il finale aperto. Peccato per il ritmo che si inceppa in più di un'occasione e per certe circostanze e dinamiche che avrei voluto vedere un po' più approfondite. 

2 commenti:

  1. Non è il mio genere, ma sono contenta che nell'insieme ti sia piaciuto :)

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    1. Sì, tutto sommato sì - anche se dalle premesse proprio mi aspettavo altro. :)

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