sabato 9 marzo 2019

[Recensione] "Save Me" di Jenny Anastan

Avrei voluto fare uscire questa recensione ieri ma poi, complici diverse cose da fare e il fatto che ci abbia dovuto pensare parecchio sul voto che gli volevo dare, non avevo neanche iniziato a scriverla prima di questa mattina. 

Ovviamente si ringrazia Federica di L'ennesimo Book Blog per la lettura condivisa e la compagnia - ormai andiamo avanti a suon di "idem", sia quando finisco prima io un libro che quando lo finisce lei e io seguo a ruota.


Titolo: Save me
Autrice: Jenny Anastan
Data di uscita: 18 febbraio 2019
Pagine: 214 (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/2VnPGCS

Trama: New York.
Savannah sembra avere tutto ciò che desidera: un bel fidanzato, soldi e un futuro assicurato nell’élite di Manhattan. Ma l’apparenza è spesso bugiarda, e lei custodisce gelosamente due segreti che nessuno dovrà mai scoprire.
Certe macchie però sono difficili da cancellare, e ad accorgersi che qualcosa non va è l’ultima persona che si sarebbe mai immaginata: Ryan, il migliore amico del suo fidanzato.
Ryan non è come loro: è cresciuto nei bassifondi, in bilico tra ciò che è stato e ciò che vorrebbe essere, in costante lotta con se stesso per costruire quel futuro che a lungo gli è stato negato.
Ma basta una notte, un errore, e tutto cambia per entrambi in modo definitivo, perché il sapore del peccato non è così facile da dimenticare.
Lei lo trascina nel suo inferno.
Lui vorrebbe proteggerla, ma al contempo distruggerla.
Chi riuscirà a salvarsi?


--- ---

Che potenziale aveva questo libro - ma no, prima che vi allarmiate vi dico che non ho sentito puzza di bruciato fin da subito come con la Iezzi. 

Innanzitutto è veramente scorrevole - l'ho letto in due giorni. 
Però passata la metà, passato l'evento cardine, si è un po' andati in calando. 

Immaginatevi questa storia un po' alla Gossip Girl, in versione meno trash e un po' più oscura. Abbiamo i classici ragazzi ricchi, quelli che volenti o nolenti si sentono in obbligo di seguire le orme dei genitori perché è quello che ci si aspetta da loro - quelli il cui status arriva prima della loro personalità agli occhi di tutti, nonostante abbiano anche loro aspirazioni e desideri. 

Savannah è all'ultimo anno di liceo e sta da due con Matthew, che studia alla Columbia ed è figlio di un senatore. Sta bene con lui, frequentano i migliori club, hanno un sacco di amici - anche se non capisce come Matt possa avere un amico come Ryan, spuntato dal nulla qualche anno prima e proveniente da un altro ambiente rispetto al loro. 
Lei non ha mai chiesto cosa li legasse e ha rispettato comunque la loro amicizia; Ryan, dal canto suo, si è sempre tenuto a distanza da lei. 

Savannah però ha un segreto, un inferno tutto suo nel quale vive e dal quale cerca sollievo attraverso la cocaina. E anche la cocaina è un segreto, se non fosse che Ryan ne riconosce tutti i segnali a causa del suo passato familiare e affronta Savannah credendo di aver capito tutto di lei. 
Peccato che non sia così, ma Savannah ha paura di parlare e Ryan comunque non sembra incline ad ascoltare. 

Se non fosse che però quella sera nel vicolo si è accesa la miccia ed è fin troppo facile sostituire una dipendenza con un'altra, specialmente con qualcuno che ha riconosciuto la falsità del tuo sorriso di fronte a tutti. 


Savannah mi è piaciuta davvero tanto e nonostante background ed esperienze totalmente diverse, ho riconosciuto molte mie sfumature in lei. 
Io sono contraria al tradimento in tutte le sue forme e sebbene io non l'abbia giustificata, allo stesso tempo non ho potuto fare a meno di capirla - perché quando indossi una maschera tutto il tempo e sorridi ma quel sorriso non raggiunge i tuoi occhi e nessuno se ne accorge, quello è sempre un passo in più e in avanti verso le tue pessime abitudini. E quando invece una persona se ne accorge... ti ci aggrappi anche se forse non vorresti, cerchi una salvezza in altri che sai dovrà in realtà venire da dentro di te. 
E Savannah mi è piaciuta anche per questo: si è salvata da sola. 

Ryan, condizionato dal suo passato, ha tantissimi pregiudizi verso Savannah e non gli viene mai in mente di metterli in dubbio: lui vede e sente cose, le mette tutte in colonna e fa il suo totale senza prendere in considerazione altri fattori. 
Solo in seguito all'evento cardine che segna un prima e un dopo si rende conto di quanto l'ha trattata male e della portata del suo errore - e però sembra non maturare mai.

In generale ho trovato che troppo venga detto e troppo poco venga mostrato.
Questo libro mi ha ricordato - ognuno per un aspetto diverso - gli ultimi due libri di Bianca Marconero, ma non c'è stato nemmeno paragone: Save Me è troppo affrettato e non mi è piaciuta la quasi assenza di conseguenze visibili su Savannah. Nove mesi passano nel giro di cinque righe e anche dopo non c'è quasi traccia di disturbo da stress post-traumatico e la si vede interagire solo con Ryan - e anche qui... parliamone. 

Ed è qui che è andata in calando, secondo me, la storia: troppi tira e molla che anche uno di meno avrebbe fatto la differenza (e sentivo i fantasmi di Tessa e Hardin che mi alitavano sul collo), tutte sensazioni e sentimenti detti ma non mostrati o addirittura supposti dall'altro, dialoghi che vedono solo loro due chiusi dentro quattro mura in cui di fatto non affrontano le cose davvero importanti - sembrano parlare di tutto tranne che di quello che li ha divisi e che li ha portati a farsi del male arrivando a quel punto delle loro vite. E soprattutto dall'angst siamo passati alle dichiarazioni d'amore ogni due secondi in un lasso di tempo così breve da far girare la testa. 

Avrei voluto dargli un voto più alto perché la prima parte mi è piaciuta molto - Savannah mi è piaciuta molto - ma c'è sempre stato qualcosa in sottofondo che non mi ha mai convinta del tutto. E poi la fretta di molti passaggi e l'assenza di molte descrizioni che avrebbero aiutato la storia ad avere più atmosfera hanno ridimensionato il mio giudizio. 

6 commenti:

  1. Ho letto tre libri di quest'autrice. Due mi sono piaciuti mentre il terzo un pò meno. Questo devo dire mi incuriosisce poco fin da quando l'ho visto e dopo aver letto la tua recensione sono convinta ancor più a passare avanti. La nota positiva però di quest'autrice è che scrive in maniera scorrevole, infatti i suoi libri si leggono velocemente ed è un pregio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me è stato il primo invece, degli altri non credo neanche di aver mai letto le trame.
      Comunque sì, non mi sarei aspettata di leggerlo così velocemnete!

      Elimina
  2. Ma che bellissima recensione Ali *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma davvero? E dire che credevo che la mancanza di voglia di mettermi al computer si sentisse visto che è più corta del solito. >.<

      Elimina
  3. Sono curiosa nonostante tutto di leggerlo. Mi piace l'angst anche se non mi piace quando alla fine diventa banale e superfluo. Voglio dargli comunque un'opportunità e poi la cover è davvero bella XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti va prova a leggerlo, magari tu non troverai quei difetti che abbiamo trovato noi! :)

      Elimina