sabato 30 marzo 2019

[Recensione] "Lo sbaglio" di Elle Kennedy

E con questa recensione che arriva di sabato chiudiamo anche il mese di marzo - ma non la serie di cui il libro fa parte visto che si tratta del secondo di quattro.


Titolo: Lo sbaglio
Titolo originale: The Mistake
Serie: Off-Campus #2
Autrice: Elle Kennedy
Data di uscita: 30 agosto 2018
Data di uscita originale: 6 maggio 2015
Pagine: 314 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/2TyiaNZ

Trama: John Logan, tra i ragazzi più popolari dell'università, può avere qualsiasi ragazza. È una stella dell'hockey, ha fascino da vendere e nessuno ha il coraggio di negargli nulla. Ma dietro il suo sorriso assassino e quei modi di ragazzo sicuro di sé, si nasconde una crescente disperazione per quello che lo aspetta dopo la laurea. Una strada senza uscita e il progetto di una vita in cui non si riconosce. Un incontro sexy con la matricola Grace Ivers è la distrazione perfetta per non pensare al futuro, ma quando per un banale errore manda a monte la loro avventura, Logan decide che trascorrerà l'ultimo anno cercando di ottenere una seconda possibilità. Questa volta però le regole del gioco le detta lei, e non ci saranno concessioni né scorciatoie...


--- ---

L'ho già detto, ma lo ripeto: Logan è uno dei miei nomi maschili preferiti - e questo da forse quasi vent'anni, da quando lessi per la prima volta da ragazzina il numero 10 del Club delle Babysitter in cui Mary Anne conosceva Logan e ci si metteva insieme. 
Forse perché mi sono sempre sentita un po' la Mary Anne della situazione: quella timida che arrossisce sempre, un po' anonima con gli occhiali. 
E quindi immaginavo di incontrare anche io un Logan. 

COMUNQUE. 

Tutto questo per dire che, anche se qui Logan è il cognome, viene usato praticamente sempre e questo mi farà sempre tremare un po' le ginocchia - obiettività e dignità, queste sconosciute. Qui poi ha anche capelli scuri e occhi azzurri e ciao proprio.


Pur avendo comunque i suoi momenti ironici e divertenti che credo facciano parte dello stile della Kennedy, Lo sbaglio è più serio del Contratto.

Qui conosciamo meglio Logan, il migliore amico di Garrett, che nel romanzo precedente ci era stato presentato come un ragazzo scanzonato e totalmente disinteressato a qualsivoglia relazione ma sempre pronto a flirtare. 

Ma John Logan è anche qualcosa di più perché ha una situazione famigliare a casa che lo ha spinto a cercare di ottenere il massimo dalla vita universitaria prima che la vita reale gli venga a presentare il conto e gli chieda parte del suo futuro. 
E nonostante le apparenze, Logan è anche incredibilmente leale e pronto a fare la cosa giusta - sotto quell'aspetto grande e grosso da giocatore di hockey batte un cuore di marshmallow morbido morbido.

In fondo è un po' questo il mio problema con i romance: ragazzi così belli, ma anche incredibilmente dolci e gentili che sai benissimo non esistono nella realtà e allo stesso tempo ti fanno perdere la testa. 
Quando leggo un romance, la mia parte razionale fa sempre a pugni con tutto il resto e cerca sempre di instillare cinismo nei miei occhi - motivo per il quale dico sempre che non sono capace di recensire romance perché vorrei accettare la fantasia, ma una parte di me continua a chiedere a gran voce il realismo e quindi me lo impedisce, sgomitando per voler stroncare tutto.

Grace è una ragazza come tante, niente drammi alle spalle e una vita normale. 
Al suo primo anno di università è ancora vergine, ma è una di quelle che hanno un atteggiamento rilassato verso il sesso - finora non è ancora capitato anche perché è una gran chiacchierona e i suoi momenti di nervosismo quando conosce qualcuno tendono a far scappare i ragazzi, ma non sta per forza aspettando "quello giusto". 
E non gliene si può fare una colpa quando la vita le mette Logan sulla strada - o meglio, sulla porta - e le cose si surriscaldano anche abbastanza in fretta. 


Non saprei esattamente indicare il motivo o su cosa puntare il dito, ma questa mi è sembrata una storia più matura rispetto a quella del libro precedente - forse per le dinamiche, forse per come sono state affrontate certe situazioni. 
Non so, questa aveva già un sapore più "adulto".

Ma se da una parte avevo apprezzato moltissimo il tempo che Hannah e Garrett si sono presi per sviluppare il loro rapporto, qui le cose tra Logan e Grace sono inizialmente troppo veloci - ed è vero che normalmente in un new adult detesto quando i due protagonisti in quattro e quattr'otto finiscono a letto e già si giurano amore eterno, ma qui non è nemmeno questo il caso. 

L'ho trovato sì troppo veloce sotto alcuni aspetti - il modo in cui si conoscono e subito passato al lato fisico e già dopo poco c'è questo "sbaglio" del titolo che porta alla separazione - ma sotto altri ha avuto anche senso: Logan è abituato ad avere sempre una ragazza diversa a sera specialmente ad inizio romanzo per ragioni riconducibili al libro precedente e Grace è attratta da lui perché lo ritiene il più figo del campus e per tutte le ragioni citate in precedenza ho trovato anche naturale che agissero in tal senso e assecondassero la loro attrazione. 
È quello che segue dopo - lo "sviluppo" del tempo e delle situazioni che dovrebbero portare a voler approfondire la conoscenza di una persona oltre quella fisica e superficiale - che ho trovato un po' troppo veloce prima che arrivi ad assumere un ritmo già più credibile. Dopo quel momento poi non ci sono stati problemi.

Se da un lato mi era piaciuto lo slow build tra Hannah e Garrett e tutte le loro battute pungenti, qui invece ho visto due personaggi costruiti in modo forse migliore e più approfondito - mi è stato più facile capire sia Grace che Logan e vedere qualcosa di me in entrambi per motivi diversi. E vabbè, poi qui c'è un Logan - e ciao ciao obiettività quando di mezzo c'è un Logan. 

Lo stile della Kennedy è sempre scorrevole e seppure meno pungente del precedente, anche questo romanzo riesce a strappare diversi sorrisi e risate. 
Non mancano i refusi - e non sono pochi - e io e il dirty talk in lingua italiana continuiamo a non andare d'accordo. E credo non lo faremo mai. 

Finora non ho preferito un romanzo all'altro perché secondo i miei gusti si compensano - nel primo ho forse preferito il lento sviluppo della relazione, qui invece i personaggi. 

Il prossimo è Dean e se da una parte mi ha sempre fatta ridere in quel modo in cui ti schiafferesti una mano in faccia per quello che stai ascoltando, dall'altra credo mi irriterà a morte perché nella vita reale non ce la potrei mai fare a sopportare uno così - ma spero comunque di sbagliarmi.

2 commenti:

  1. Mi trovi d'accordo su tutto, tranne la parte "ragazzi così belli, ma anche incredibilmente dolci e gentili che sai benissimo non esistono nella realtà" perché nella realtà esistono, solo che la bellezza non è spesso quella canonica del giocatore di hockey xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahaha, diciamo che volevo fare un discorso generale sui romance! xD

      Elimina