lunedì 8 ottobre 2018

[Recensione] "Mentre noi restiamo qui" di Patrick Ness

Sembra una cosa fatta apposta - più un libro è breve, più io sembro metterci tempo a finirlo. Non avevo forse detto che sarebbero state le mie ultime parole famose?

Buon inizio di settimana, lettori - cominciamo subito con una recensione.


Titolo: Mentre noi restiamo qui
Titolo originale: The Rest of Us Just Live Here
Autore: Patrick Ness
Data di uscita: 5 giugno 2018
Data di uscita originale: 27 agosto 2015
Pagine: 240 (copertina rigida)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/2zu8xEr

Trama: Mentre i coraggiosi Prescelti - gli indie, con i capelli perfetti e i vestiti vintage - tentano di salvare il mondo dall'Apocalisse, in uno sperduto paesino di provincia Michael, un ragazzo normale che studia e che, al massimo, combatte contro la noia, ha desideri più semplici: per esempio riuscire a baciare Henna, di cui è innamorato da sempre, aiutare la sua problematica sorella Mel, e studiare per gli esami senza perdere l'amicizia con Jared, il migliore amico che sembra nascondergli più di un segreto. Tra apparizioni di daini dagli occhi illuminati d'azzurro, attacchi di zombie e misteriose morti dei Prescelti, Michael scoprirà che, anche se tutto attorno a lui sembra avvicinarsi alla catastrofe, le vite ordinarie come la sua possono rivelarsi le più straordinarie di tutte.


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Tutti conosciamo Harry Potter, tutti conosciamo almeno un'opera - che sia un libro, un film oppure una serie televisiva - in cui i protagonisti devono salvare il mondo (o, in scala ridotta, la loro città) dai cattivi di turno. 
Con Teen Wolf - di cui sono stata una grande fan principalmente per il personaggio di Stiles interpretato da Dylan O'Brien - potrei elencarvene una vagonata. Non solo di cattivi di turno, ma anche di persone comuni che vivevano la loro vita - forse consapevoli o forse ignari di quello che intanto stava succedendo - e di adulti che ricorrevano alle scuse più implausibili per giustificare quello che in realtà accadeva sotto i loro occhi. 

Ma questo libro, pur avendo una parte fantasy/paranormal o comunque la vogliate chiamare che viene raccontata all'inizio di ogni capitolo, non parla dei Prescelti - o degli hipster oppure degli indie, a seconda del nome che va al momento di moda. 

Mentre noi restiamo qui racconta di quei ragazzi che stanno tra le comparse, quelli che sono consapevoli che qualcosa sta accadendo ma che non spetta a loro risolverlo, quelli che a volte ci sbattono contro quasi per caso e giustamente se la danno a gambe - perché di solito negli altri romanzi i Prescelti sono quelli che devono salvare il mondo, ma se la cavano (quasi) sempre e tutti gli altri sono gli effetti collaterali che li spingono ad andare avanti. Qui invece gli indie sono proprio loro gli obiettivi, ai cattivi di oggi la gente comune non interessa. 

E qui si collocano i nostri Mike, Mel, Henna e Jared - e con l'ultimo arrivato Nathan che a Mike sta parecchio sulle scatole. 
Ma non credete che solo perché non sono indie e quindi non sono destinati a salvare il mondo oppure a morire provandoci, non abbiano comunque dei problemi a cui pensare - anche vivere una vita normale è una lotta quotidiana. 

Abbiamo prima di tutto il nostro protagonista, Mike Mitchell: una madre tutta presa dalla carriera politica e un padre un po' furfante e un po' troppo attaccato alla bottiglia, una sorellina - Meredith - fin troppo intelligente che però stravede per una boyband costruita a tavolino dall'industria musicale e una sorella più grande - Mel - ancora in classe con lui all'ultimo anno a causa dei problemi di anoressia che le hanno fatto perdere un anno durante la precedente campagna elettorale della madre, ma che si sta faticosamente riappropriando dei chili persi per tornare a vivere la vita che vuole vivere. 

E non dimentichiamo che lui stesso ha seri problemi ossessivo-compulsivi ed è innamorato da una vita di Henna - cosa che sembrano sapere tutti tranne la diretta interessata. Oppure lo sa? 

Vogliamo poi parlare di Jared, il suo migliore amico gay che sua madre non vede affatto di buon occhio non certo per l'orientamento sessuale di quest'ultimo, ma perché suo padre è il suo avversario politico da sempre? Come se fosse facile poi per Jared essere per un quarto divinità - ma quella storia risale a quando la loro piccola cittadina è stata invasa dagli Dei, prima dei fantasmi divoratori di anime e dei vampiri dopo. 

Anche ai nostri ragazzi comuni i problemi non mancano, anche loro cercano di sopravvivere come possono - perché la vita è già complicata di suo senza che l'elemento paranormale arrivi a disturbare. 
Ad un passo dal diploma e dalle loro esistenze che stanno per cambiare, c'è il ballo di fine anno a cui pensare e al modo di passare quanto più tempo possibile insieme prima di prendere ognuno la propria strada. Ci sono segreti ancora taciuti, ci sono le paure del futuro e dei cambiamenti, il disagio di non vedere i propri amici tutti i giorni come prima, ci sono le insicurezze, ci sono le spirali ossessive che prendono Mike in ostaggio e che gli rendono difficile gestire la propria vita senza dover chiedere aiuto alla fine. 

Ma per fortuna ci sono gli amici, la famiglia che ti sei scelto e mentre Mike combatte per affrontare le sue spirali ossessive e ci racconta tutto questo - perché lo fa, perché si rivolge direttamente al lettore - è quasi inevitabile tornare a sentirsi un po' adolescenti. 


Mentre noi restiamo qui è un po'... strano. Si tratta del primo libro di Patrick Ness che leggo e sebbene io l'abbia definito "strano", ne è decisamente valsa la pena. 
Vi avviso che se però vi aspettate di comprendere del tutto gli aspetti paranormali o la storia degli indie che viene raccontata in segmenti, allora non troverete quello che cercate. Questi segmenti sono tuttavia dotati di un umorismo sottile - di una certa sagacia - che prende forse un po' in giro i classici clichés che si possono trovare nel genere, ma che io ho particolamente apprezzato.

Per me è cominciato in sordina, senza che un personaggio prevalesse sull'altro per conquistarsi i miei affetti. 
E poi Mike ha svelato i suoi tratti ossessivo-compulsivi e lì ho iniziato ad intravedere qualcosa - non chiedetemi quante volte al giorno mi lavo le mani. 
E poi Mel ha detto certe cose riferendosi a se stessa e alle sue cicatrici che resteranno per sempre in cui mi sono identificata - sebbene per un motivo diverso dal suo. 
E poi Jared ha detto certe frasi a Mike e lì c'è stato un altro spiraglio. 
E poi è arrivato il capitolo sedici e di quel capitolo ho praticamente sottolineato ogni parola perché per me è stato come un calcio nello stomaco - perché le parole di Mike e le domande che gli venivano rivolte sembravano prese direttamente da uno qualsiasi dei miei pensieri o da uno qualsiasi dei miei post sul mio blog personale. 

Mentre noi restiamo qui è un libro che - con la sincerità di chi ce lo narra - tra amore, amicizia, accettazione, paure, insicurezze, passato e futuro ci ricorda di vivere e goderci il presente e racconta un po' di tutti noi. 
Di noi che non siamo i Prescelti, di noi che forse non salveremo mai il mondo in maniera eclatante - di noi che siamo comunque eroi in un modo o nell'altro nella vita di tutti i giorni e in quella di chi ci sta accanto.

e ½

18 commenti:

  1. Ciao! Se questo romanzo è riuscito a toccarti nel profondo, allora di sicuro ha qualcosa di buono :-)
    Mi sembra un'ottima idea anche prendere in giro gli Indie/Hipster, ultimamente qui in Italia se la stanno tirando un po' troppo!

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    1. Diciamo che pur nella sua stranezza, quel capitolo 16 ha avuto su di me l'effetto di sfondare una porta aperta - è stato quello ad alzargli il voto nel finale.

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  2. Non so se fa per me... è troppo strano forse, non mi attira, ma chissà...

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    1. Strano è strano, non mi viene in mente un altro aggettivo per descriverlo perché proprio non saprei come etichettarlo.
      Credo sia uno di quei libri che vanno molto "a sentimento" - per dirla come la dico io.

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  3. Il Ness che ho meno preferito, probabilmente, ma che ho trovato pur sempre degno di nota. Concordo anche sul tuo voto.

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    1. Per me è stato il primo, quindi non ho paragoni da poter fare - ma ho sempre quel A Monster Calls in wishlist e chissà che stavolta a Natale non sia la volta buona.
      Per me quel capitolo 16 ha fatto proprio la differenza.

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  4. Continuo a essere convinta che se mai leggerò qualcosa di questo autore, sarà la trilogia Caos

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    1. Dai, così poi io leggo la tua opinione su quella!

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  5. l'ho letto nel mese di settembre con un gruppo di lettura, quindi lentamente. Questo ha aiutato perché mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmato del tutto. Strano è un eufemismo ma comunque interessante

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    1. Sì, ha qualcosa che ti lascia... perplesso credo, lungo tutto il corso della lettura. Però ci sono state parti che mi sono molto piaciute.

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  6. Ce l'ho in WL da quando è uscito in inglese, e nonostante le recensioni perplesse continua ad attirarmi moltissimo. E metterò strano in conto ;)

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    1. Allora leggilo presto che sono curiosa di conoscere la tua opinione in merito! :)

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  7. Questo lo punto da una vita e dopo aver letto la tua recensione sono ancora più curiosa e muoio dalla voglia di iniziarlo! In compenso proprio questa mattina ho iniziato un altro libro di questo autore... Magari prima o poi riuscirò anche ad iniziare quello giusto!

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    1. Sono curiosa di sapere quale stai leggendo - chissà che poi non finisca in wishlist! xD

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    2. Ho iniziato l'ultimo volume della trilogia Chaos. Il primo mi era piaciuto ma il secondo non mi aveva fatto impazzire...

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    3. Allora aspetto di sapere l'impressione generale! >.<

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  8. Mi piace la tua recensione, e mi piace di come ne parli. E' una storia interessante, con dei personaggi interessanti. Aggiunto nella lista dei libri da prendere, per ora in e-book.

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