lunedì 12 settembre 2022

[Recensione] "Un cuore bugiardo" di Katie McGarry

Mentre voi leggete questa recensione, io oggi sono in attesa di una telefonata che mi dirà se ricomincio a lavorare oppure no.
 
 
Titolo: Un cuore bugiardo
Titolo originale: Take Me On
Serie: Pushing the Limits #4
Autrice: Katie McGarry
Data di uscita: 9 maggio 2017
Data di uscita originale: 27 maggio 2014
Pagine: 474 (copertina rigida)
Editore: DeAgostini
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Trama: Lunghi capelli castani, occhi penetranti, fisico atletico e una passione per la kick boxing. Haley non è una ragazza come le altre. Ma dalla tragica notte in cui, per difendersi da un’aggressione, ha perso il controllo pestando a sangue il suo ex, ha giurato di rinunciare a tutto. Non rimetterà mai più piede sul ring. Poi però incontra West e non riesce a smettere di pensare a lui. West è un vero e proprio golden boy: ricco, affascinante e leale. Talmente leale che per difenderla accetta di battersi in un incontro di arti marziali. Eppure West non sa nulla di lotta e senza l’aiuto di Haley rischia di farsi davvero male. Haley accetta di allenarlo e stringe con lui un patto. Un patto basato su un castello di bugie che, se crollasse, distruggerebbe per sempre il sentimento che sta nascendo tra loro.

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È passata una vita da quando ho letto Una sfida come te - per la precisione, sei anni - e sono dovuta andarmi a ripassare parecchie cose perché buona parte di questo libro avviene in parallelo agli eventi finali del libro precedente e copre il buco tra l'ultimo capitolo della storia di Rachel e Isaiah e il loro epilogo. 

Questo quarto volume ha per protagonista West, il fratello poco più grande di Rachel, preda dei sensi di colpa per aver rubato dei soldi alla sorella e causa quindi degli eventi che le sono capitati. Da sempre la disgrazia di famiglia, avvezzo a fumo e alcol e risse e sospensioni, dopo l'ennesima lite con il padre si trova a dover arrangiarsi ed è qui che la sua strada incrocia quella di Haley. 

Haley e la sua famiglia hanno perso tutto: da quando il padre ha perso il lavoro, la famiglia ha poi perso la casa e hanno un tetto sopra la testa solo perché hanno dovuto supplicare il fratellastro del padre - che gliele fa pesare tutte e impone persino un coprifuoco a tutti quanti. Come se non bastasse, Haley una volta era una combattente di nome e di fatto, ma da quando ha rotto con il suo ex-ragazzo Matt e non ha voluto confessare di essere stata picchiata per evitare ritorsioni e proteggere il fratello Kaden e il cugino Jax non ha solo ha perso il rispetto per se stessa, ma anche quello dei suoi famigliari. 

Ed è proprio una rissa a legare Haley e West, quando lui si mette in mezzo per proteggerla e lei è costretta ad intervenire per salvare lui in uno scontro impari. 
Presto entrambi diventano l'uno la casa dell'altro, quello che avevano perso, quello che non sapevano di star cercando e l'ancora di salvezza che li tiene a galla. 
Peccato che West abbia un segreto che non vuole confessare e che potrebbe rovinare il suo rapporto con Haley e Haley, dal canto suo, continua ad essere terrorizzata dalla presenza e dal fantasma di Matt. 


Ammetto che forse la McGarry mi fa andare un po' nel blocco del lettore perché i suoi libri ci metto sempre una vita a finirli. Non è che scriva male o cosa, è forse che i suoi libri - per quanto comunque pieni di eventi necessari alla crescita dei suoi due protagonisti del momento - mi sembrano sempre un po' troppo lunghi. 

Ho odiato la famiglia di West e Rachel come forse non avevo fatto neanche con il terzo volume. I suoi genitori sono qualcosa di veramente atroce e il mio rispetto per West - che non era altissimo visto l'inferno che aveva fatto patire a Rachel in precedenza - è cresciuto pian piano con lui mentre maturava e imparava dai suoi errori e a dominare gli impulsi. Certo, all'inizio è sempre sgradevole con Isaiah, ma questo perché appunto siamo nella parte parallela/lasciata in sospeso dal libro precedente prima dell'epilogo. 
 
West alla fine si dimostra un cuoricino che farebbe di tutto per chi ama e disposto anche a ricominciare da zero per espiare i suoi peccati. Certo è che tutti quelli attorno a lui non glielo rendono per niente facile.

Ho amato il crescere della sua relazione con Haley - Haley che però ogni tanto avrei voluto scuotere perché si mette a pensare troppo quando invece è il momento di agire. Senti da che pulpito viene la predica...
Anche la sua famiglia è terribile sotto certi punti di vista: per necessità sono costretti a sottostare alle regole e alle cattiverie di uno zio tiranno e nessuno di loro fa niente quando questo la bersaglia di insulti, nemmeno suo padre - assolutamente a terra e completamente privo di qualsiasi voglia di lottare o vivere. Anche Haley inizialmente è così, ma ha cominciato a piacermi quando - anche grazie a West - ritrova la voglia di combattere e di riconquistare di nuovo il rispetto per se stessa. 

È la tipica storia alla McGarry che ho comunque apprezzato e ora concluderò la serie con il romanzo finale - e se Abby ha sempre fatto vedere i sorci verdi a tutti, e specialmente qui a West, non vedo l'ora di vedere che combinerà da protagonista.

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