sabato 20 febbraio 2021

[Recensione] "Lucky Girl" di Amanda Maciel

Mentre voi starete leggendo questa recensione - che avrei sperato di pubblicare ieri, ma niente da fare perché ho finito il libro stanotte e no, non chiedetemi a che ora sono andata a dormire e a che ora mi sono alzata - io sarò ancora fuori per festeggiare il compleanno (in anticipo) di una mia amica. 

E per fortuna che abbiamo anticipato perché, quelle surprise, da domani torniamo in zona arancione e quindi, essendo in comuni diversi, non ci potremo vedere. 

Ma veniamo a noi.
 
 
Titolo: Lucky Girl
Autrice: Amanda Maciel
Data di uscita: 25 aprile 2017
Durata: 8H 35Min (Storytel Edition)
Editore: Balzer + Bray
Link Amazon: https://amzn.to/3cg2CGO

Trama [tradotta da me]: Essere una bella ragazza è chi Rosie sa di essere, ma è l'inizio di un nuovo anno scolastico e lei vuole essere di più - è cioè determinata ad essere un'amica migliore nei confronti della sua migliore amica Maddie, che è appena tornata da un corso estivo all'estero totalmente sbocciata nel suo aspetto. Rosie non è entusiasta quando Maddie entra in sintonia con un giocatore di football con cui Rosie si stava vedendo—ma se rende la sua amica felice, lei è pronta a guardare avanti. Inoltre qualcuno addirittura più interessante si è trasferito in città: Alex, che recentemente ha attirato l'attenzione mediatica dopo aver fermato un compagno di classe dal compiere una sparatoria nella sua vecchia scuola. Rosie è attratta da Alex in un modo che non ha mai sperimentato con nessun altro ragazzo—ed è sorpresa nello scoprire che, a differenza di tutti gli altri ragazzi, lui sembra vedere in lei molto più della sua bellezza.

Ma una sera, nel mezzo di una devastante tempesta, Rosie è vittima di un'aggressione che manda all'aria la sua vita e la sua amicizia con Maddie. Costretta ad affrontare scomode verità sulla bellezza, la reputazione e cosa significa davvero essere un'amica, Rosie capisce che il cambiamento non sempre accade nel modo in cui lo vuoi tu—ogni disastro ha delle conseguenze. Ma con molto aiuto e con le persone giuste accanto, ci può anche essere il modo di andare avanti.

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TRIGGER WARNING: dubbio consenso, aggressione, tentato stupro, stupro (nel passato di un personaggio secondario), slut-shaming.


Rosie sa di essere una ragazza fortunata: ha una famiglia, un tetto sopra la testa, due migliori amici che adora e soprattutto è bella. Può avere tutti i ragazzi che vuole, sin da quando ha cominciato a svilupparsi e ad interessarsi all'altro sesso le è sempre piaciuto flirtare, essere notata, attirare l'attenzione, essere ammirata. 

Il fatto che lei fosse la più bella tra lei e Maddie non è stato fonte di conflitto: Maddie è sempre stata più timida con i ragazzi, a volte in cerca dei consigli di Rosie che ha cominciato prima a fare esperienza, ma comunque più interessata al calcio femminile, alla scienza e al comitato scolastico. 

Con l'estate agli sgoccioli e Maddie di ritorno da un campeggio di scienze/calcio in Spagna, Rosie è pronta ad essere un'amica migliore per Maddie: sa che non è stata all'altezza del compito quando i genitori di Maddie si sono separati, non riuscendo a trovare le parole o i modi adatti per confortare la sua migliore amica. 

E Maddie ritorna dalla Spagna bellissima, più bella e cresciuta di quanto non fosse mai stata e Rosie si trova improvvisamente a provare gelosia nei suoi confronti. 
Ma si dice che è normale, che passerà. 
Quando poi scopre che Maddie anni fa aveva una cotta - e ce l'ha ancora - per Cory, il ragazzo che Rosie ha cominciato a vedere durante l'estate, Rosie pensa bene di farsi da parte: in fondo non prova nulla di che per Cory, non si è mai innamorata né ha mai provato le farfalle nello stomaco per nessuno e sanno tutti che la sua soglia di attenzione è sempre molto bassa quando si tratta di ragazzi. 

Ad una festa cambia tutto però: complice una tempesta e un blackout, complice l'alcol, complice il continuare a flirtare come una seconda natura, complice la gelosia e la paura di perdere i riflettori, Rosie si trova in una situazione in cui nessuna ragazza vorrebbe mai trovarsi. E la cosa peggiore accade quando non riesce a spiegare a Maddie come sono andate veramente le cose, specialmente quando la sua migliore amica la accusa di essere la "tipica" Rosie, che pensa solo a se stessa e ai ragazzi e vuole tutto e tutti per sé. 

Mai Rosie aveva pensato che un giorno avrebbe desiderato passare inosservata. 


Immagino cosa stiate pensando: Rosie è una protagonista estremamente antipatica, con cui è difficile entrare in sintonia e in empatia - sbagliato. 
O meglio, inizialmente lo è un po': si lamenta, è critica nei confronti degli altri ma senza quella malizia che di solito contraddistingue le classiche antagoniste dell'eroina di un libro - poi cresce e diventa più consapevole di molte cose. È innegabile che sia un po'... unlikeable, ma se vi devo dire la verità mi sono trovata quasi più coinvolta da lei che da Sara, la protagonista di Tease - e con lei sì che avevo cose in comune.

Perché sì, Rosie è bella e popolare, ma neanche troppo e soprattutto non è una mean girl. È semplicemente una ragazza a cui piace flirtare, a cui piacciono i ragazzi e scherzare e uscire con loro - non è cattiva, non sminuisce le altre ragazze con il proposito di buttarle giù alla "io sono meglio di te". 

Ora, io non sono bella e sotto questo punto di vista non sono riuscita a mettermi completamente nei panni di Rosie - non sono mai stata io quella che attirava l'attenzione dei ragazzi nel mio gruppo di amiche. Ma come ragazza so cosa vuol dire la gelosia, il volere le attenzioni per sé, il volere essere notata a discapito delle altre.

Rosie ci chiarisce subito che si sente a suo agio nel suo corpo, che non ha vergogna di mostrare un po' di pelle - le piace mettersi in tiro e mostrarsi al meglio. Ma ci dice anche che sono le occhiate dei suoi coetanei che cerca e che quelle degli uomini adulti che frequentano la gelateria dove lavora le danno fastidio. 
Però dopo quella festa a casa di un suo compagno di scuola, Rosie sente il bisogno di nascondersi  - di nascondere la pelle, di nascondere la vergogna, di nascondere quello che NON può essere accaduto, di nascondere se stessa e passare inosservata almeno per un po'. E con Alex, il ragazzo nuovo, sembra funzionare perché lui non sembra notare affatto quanto lei sia bella. 

La trama è fuorviante: non aspettatevi bullismo grafico o scontri fisici e verbali tra Rosie e Maddie - per quanto la loro amicizia sia un pilastro fondamentale di questa storia, è Rosie che la analizza nella sua mente e la rielabora quando vede Maddie a scuola. Il confronto tra loro arriva molto avanti e devo dire che, per quanto io sia sempre alla ricerca di storie di amicizie (tossiche) che vanno in frantumi o esplodono, non è questo il caso: ho apprezzato molto il modo in cui è stata sviluppata e sviscerata la loro amicizia, in relazione non solo all'aspetto estetico ma anche ai loro interessi personali e il modo in cui si sono sempre accettate così come sono. 

Anche la parte di Alex non prende molto spazio: non aspettatevi che il romance sia la parte principale di questo libro, non aspettatevi il ragazzo che arriva a salvare la protagonista. Anzi, Alex mi è rimasto anche alquanto indifferente e, se devo dire la verità, quello che comunque nasce tra loro mi è sembrato un po' campato sul nulla. Alex resta sempre marginale pur avendo un grosso trauma alle spalle che confida a Rosie in dettagli che in pochi sanno, ma resta poco sviluppato.
Alex è però uno dei catalizzatori (tra gli altri) che spingono Rosie a riflettere. 

A riflettere su stessa, su come si sente e vede e su come in realtà possono vederla e percepirla gli altri - ovvero come una ragazza a cui piace fare festa e che nessuno prende sul serio. Riflette sul modo in cui sua madre le sta sempre addosso per via dei ragazzi e sull'esempio che sta dando alla sua sorellina minore Ayla - che non si sente bella come Rosie o la loro madre e che per questo ogni tanto va in crisi. 
Rosie ha soprattutto a che fare con la colpa che si addossa per ciò che è successo avendo bevuto e flirtato con il suo aggressore, con lo slut-shaming di cui lei stessa si fa vittima, con il sentire di meritarselo per via dei sentimenti di gelosia e insicurezza che provava per Maddie e il modo in cui si sente indegna della loro amicizia, con l'improvviso senso di abbandono, con i dubbi su se stessa e il proprio valore, con la sensazione di panico e vergogna quando ora un ragazzo le si avvicina o anche solo la guarda. 

Quello di Rosie è un percorso di crescita e scoperta: un percorso che la porta a scoprire che è una ragazza fortunata anche in altri sensi perché non si è arrivato a quel peggio che invece è toccato ad altre ragazze - ma è stata comunque vittima di un'aggressione che ancora fatica ad accettare come tale e a pensare in quei termini. 
 
Lucky Girl è un romanzo sullo slut-shaming, sulla cultura dello stupro, su Rosie che prende coscienza che va bene volere le attenzioni e volere essere notate e guardate, ma che non va bene quando ciò oltrepassa i limiti che imponiamo - quando smettiamo di essere persone agli occhi di chi aggredisce, che ci vede solo alla stregua di parti da afferrare senza alcun riguardo.

Mi ha coinvolta parecchio, anche se non in maniera "intensa" e ammetto che ci sono stati romanzi sullo stesso tema che mi hanno fatta "arrabbiare" di più. 
E se in un primo momento un discorso della madre di Rosie può dare fastidio - le belle ragazze devono stare sempre più attente delle altre, sono le prime che possono finire in brutte situazioni, le prime a ricevere attenzioni sgradite - è anche vero, come dice dopo, che la bellezza non c'entra nulla quando qualcuno vuole prendersi qualcosa che non sei disposta a dargli perché è un problema universale che riguarda il potere che gli aggressori decidono di arrogarsi e imporre sugli altri. 

Tease era stato un romanzo che mi aveva fatta sentire molto in conflitto, pur avendo io tante cose in comune con la protagonista; la Rosie di Lucky Girl è quanto di più lontano possa esserci da me, eppure l'ho sentita vicina ed è stato molto facile empatizzare con lei - perciò direi che questo libro è consigliato.

2 commenti:

  1. oh wow che recensione, una storia intensa che sfiora la banalità e il sessismo ma che in fondo dice tanta verità.
    Ragazzine che si atteggiano da grandi, poi però esagerano e si ritrovano nei guai. Belle ragazze sfortunate che hanno la colpa di attirare le attenzioni senza volerlo... insomma la storia di tutti i giorni. Lucky Girl quindi perchè non si arriva allo stupro.

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