venerdì 28 febbraio 2020

[Recensione] "Sarah Smiles" di Sean-Paul Thomas

Quello che doveva essere il canonico ultimo giorno di febbraio è invece quest'anno il penultimo - e indovinate un po'? Domani è il compleanno del blog! 

Mi sorge un dubbio però: avendolo aperto il 29 febbraio 2016 - quindi in un anno bisestile che si ripete ogni quattro anni - quello di domani lo consideriamo come il compimento dei suoi quattro anni oppure ufficialmente, dato che appunto è la prima volta che ritorna un 29 febbraio da quando ho aperto il blog, quello di domani segna solo il suo primo anno di vita? Lo so, mi piace complicarmi la vita.

Fatemi sapere quante candeline dovrei mettere sulla torta - virtuale eh, che altrimenti poi ingrassiamo e già tra poco più di un mese è Pasqua e pioverà cioccolata.  


Titolo: Sarah Smiles
Autore: Sean-Paul Thomas
Data di uscita originale: 11 aprile 2012
Pagine: 200 (Kindle Edition)
Editore: Paul Thomas Publishing
Link Amazon: https://amzn.to/2I3Baf2

Trama [tradotta da me]: Un adolescente introverso fatica ad inserirsi nella sua nuova scuola quando è preso di mira da un bullo minaccioso. Ma quando la sua strada si incrocia con quella della misteriosa - e un po' maschiaccio - Sarah, lei immediatamente gli fa aprire gli occhi fino a quel momento chiusi su un mondo pieno di divertimento, drammi, tragedie e avventura. 


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TRIGGER WARNING: bullismo, linguaggio offensivo, violenza domestica, crudeltà sugli animali. 


Non è la prima volta che leggo ciò che scrive questo autore - e ancora una volta lo ringrazio per la copia digitale - quindi so che l'aspetto dark è sempre dietro l'angolo. 

Questa storia ambientata alla fine degli anni '80 è liberamente ispirata ad alcune esperienze della sua vita, in quanto anche lui - come il protagonista Liam - ha vissuto da ragazzino in una base militare a Cipro al seguito del padre. 


Sarah Smiles è una storia di formazione che vede protagonista Liam, tredicenne alle prese con un ennesimo nuovo giorno di scuola - stavolta a Cipro, dove la famiglia si è appena trasferita a causa del nuovo incarico nell'Esercito di suo padre. 

Immediatamente il suo sguardo viene catturato da Sarah, una ragazzina nella sua classe che è l'unica a non osservarlo mentre l'insegnante lo presenta agli altri. Però è Liam che cattura lo sguardo di qualcun altro: quello di Michael, che a scuola lo offende e lo prende in giro, urla ordini a tutti perché vuole che ogni cosa sia fatta come dice lui e nessuno ha il coraggio di andargli contro per paura delle botte che potrebbero seguire. 
Fuori da scuola Michael però gli vuole essere amico e inizialmente Liam è troppo spaventato per dirgli di no. 

Ed è proprio durante uno di questi pomeriggi in cui Liam si fa trascinare in giro che incrocia fuori dalla scuola Sarah, ma l'incontro non è esattamente dei più piacevoli. 

Ci vuole coraggio per prendere posizione e staccarsi dai bulli - specialmente se hai tredici anni e hai una cotta per una ragazzina su cui vorresti fare colpo. 
Però Liam pian piano trova quel coraggio: il coraggio di essere amico di una ragazza, il coraggio di sperimentare cose mai provate prima e di andare all'avventura, il coraggio di credere nelle proprie capacità, il coraggio di volere giustizia. 

Ci vuole coraggio, ma non è semplice - soprattutto se ci sono questioni molto più grandi in gioco e se i bulli l'umiliazione proprio non la tollerano. 


Quella di Sarah Smiles è una storia che mi ha fatta veramente arrabbiare, di quelle che senti proprio il sangue che ribolle nelle vene. E questo perché Michael è veramente un ragazzino orribile e crudele, senza alcun rispetto per la vita e senza alcuna morale. 
Pure Liam inizialmente non scherza quando gli va dietro e lo asseconda, ma ricordo anche bene quegli anni - ricordo com'era sentirsi assoggettati a qualcuno che fa la voce grossa, sentendoti quindi costretto a fare anche cose che non vuoi. 

Liam migliora quando diventa amico di Sarah, questa ragazzina che si occupa del fratellino minore da quando la madre se n'è andata lasciando suo padre per un altro uomo e che con le sue domande e le sue osservazioni spinge Liam a vedere le cose in modo diverso. 

Ma questa non è solo una storia di bullismo, ma si parla anche di violenza domestica e di quella rabbia a volte latente che però esplode incontrollata in alcune circostanze. 
Una storia in cui è chiaro chi sono i "buoni" e chi i sono "cattivi", che però molto spesso sfiora la zona grigia e ci si ritrova a chiedersi se la violenza generi altra violenza - se la cattiveria e la crudeltà non sono qualcosa con cui sei nato, ma "figlie" cresciute in cattività insieme a te nell'ambiente domestico.

La storia è stata recentemente rimaneggiata: rimangono ancora diversi errori (più che altro di battitura) e i nomi prima erano diversi - in un commento su Goodreads, da quello che ho letto, credo che prima Liam si chiamasse Paul e nel testo ho incontrato un Richard quando si stava parlando di Michael. 

È una storia che indubbiamente colpisce - e se avete lo stomaco debole, per carità, magari evitate perché con la crudeltà sugli animali mi sono sentita male - ma che forse non ho letto nel periodo giusto perché proprio non riuscivo a mantenere la concentrazione e c'era sempre qualcosa (forse l'ingenuità di Liam che ora a quasi trentun anni sento alquanto distante) che pungolava nel verso sbagliato. 

Con Michael poi si è risolta troppo in fretta e anche per quanto riguarda il resto - che non dirò per non fare spoiler - siamo finiti un po' troppo sul lato buonista. 
Oltretutto ho trovato un po' irrealistico che un tredicenne sia capace di affrontare un adulto a muso duro - ma io per fortuna quella situazione non l'ho mai vissuta, quindi magari non ho il diritto di parlare. 

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