venerdì 6 dicembre 2019

[Recensione] "Gus" di Kim Holden

Con il weekend alle porte - e se il cielo vuole stasera vedo le mie amiche perché ne ho veramente bisogno - vi lascio la recensione dell'ultimo libro che ho letto. 

Essendo il secondo volume di una serie, se prima non avete letto la mia recensione di Bright Side, allora è inevitabile che troverete dettagli di ciò che è avvenuto prima.


Titolo: Gus
Serie: Bright Side #2
Autrice: Kim Holden
Data di uscita: 19 maggio 2015
Pagine: 370 (Kindle Edition)
Editore: Do Epic LLC
Link Amazon: https://amzn.to/37nGa9F

Trama [della Leggereditore]: Lei non era solo la sua migliore amica, lei era la sua metà... L’altra metà del suo cervello e della sua coscienza, l’altra metà del suo senso dell’umorismo e della sua creatività, l’altra metà del suo cuore. Come si può tornare a essere ciò che si è stati, quando la parte più importante di noi se n’è andata per sempre? Gus è una rockstar, ma è anche un ragazzo fragile, arrabbiato con il mondo e con il destino che gli ha sottratto la persona più cara, colei che arricchiva la sua vita e dava linfa alla sua musica. A riempire le sue giornate ora ci sono l’alcol, le ore passate con la band e le avventure di una sera con qualcuna delle numerose fan, ma Gus sa che non risolverà così i suoi problemi e che niente di tutto questo potrà mai sostituire ciò che ha perduto. Svuotato e senza ispirazione, messo sotto pressione dalla sua casa discografica, Gus sente di aver toccato il fondo. Ed è in quel momento che il destino gli restituisce ciò che gli ha tolto facendogli incontrare Scout...

Ma chi è davvero quella ragazza, e cosa nasconde nel profondo del cuore? Una storia di caduta e rinascita, l’emozionante percorso di un protagonista eccezionale.


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Bright Side wasn’t only my best friend; she was like my other half ... the other half of my brain, the other half of my conscience, the other half of my sense of humor, the other half of my creativity, the other half of my heart. How do you go back to doing what you did before, when half of you is gone forever?

La storia di questo libro - la storia di Gus - comincia a ridosso del funerale di Kate. La sua migliore amica tanto amata, la sua Bright Side. 
Gus si sente perso senza di lei, perso nella rabbia e nel dolore e senza quasi il tempo di fermarsi ad elaborare il lutto perché il tour manager insiste affinché i Rook riprendano al più presto i concerti in Europa.  

Ma come può Gus essere quello di prima se parte della persona che è sempre stato è morta con Kate? 

Quindi è facile per Gus cedere alle troppe sigarette, cedere al sesso facile senza pensieri, cedere all'alcol di una bottiglia sempre a portata di mano, cedere anche a sostanze da cui aveva giurato di stare alla larga. Gus però si rende conto della persona che sta diventando e non gli piace neanche un po', eppure non riesce a risollevarsi dal suo buco nero di rabbia e tristezza e anche i concerti ne risentono. 

Per questo entra in scena Scout, che avrà il compito di tenerlo a freno e di essere la sua assistente personale. Scout è impaziente, rigida, indifferente alla vita da rock star ma determinata a portare a termine il suo compito. Non le piace stare lì, ma non ha scelta - è il suo modo di fuggire dalla sua vita, è il suo modo di andare incontro ad un futuro si spera più roseo. Ce la può fare a sopportare per nove settimane Gus Hawthorne, non deve piacerle per forza per fare il suo lavoro - e infatti non le piace, tanto che il loro modo di comunicare è attraverso messaggi sarcastici scritti su post-it. 

E Gus la prende come una sfida quella di abbattere i muri dietro cui Scout si è circondata. E Scout, una volta che inizia a fare pace con la sua vita, si rende conto che in fondo Gus Hawthorne non è poi così tanto male. 


Questa è la storia di Gus dopo la perdita di Bright Side. 
È la storia di come affronta il dolore anche arrivando quasi al punto di distruggersi, è la storia di come impara ad accettarlo e ad affrontarlo nei suoi tempi, è la storia di come ne esce e rinasce. Gus affronta tutte le fasi del lutto: la negazione, la rabbia, la contrattazione, la depressione e infine l'accettazione - piangendo per Kate ma arrivando poi a sorridere al suo ricordo e a tutto quello che gli ha comunque lasciato e continua a dargli pur non essendoci più fisicamente. 

Gus mi è piaciuto come mi era piaciuto nel primo libro: musicista straordinario, amico fedele e leale e ragazzo dolce e protettivo. 
Quello con Scout è uno slow burn - cosa che di solito mi fa impazzire. Ma come mi ero sentita distante da Kate, mi sono sentita forse ancora più distante da Scout. 

Scout non è l'opposto di Kate perché ha la stessa determinazione, la stessa forza, la stessa devozione verso chi ama come suo cugino Paxton. Però non ha quell'attitudine positiva che aveva Kate perché Scout è stata sfortunata fin dalla nascita e brutte esperienze anche recenti l'hanno indotta a nascondersi - sia fisicamente che emotivamente. Non ho condiviso molte delle sue scelte per quanto riguarda il suo ex-partner - per quanto lo stesso genere di pensieri avrebbe potuto portarmi forse nella medesima direzione, so che fino a quel punto io non ci sarei mai arrivata forse perché sono più paranoica o più vigliacca. 

Tutto lo scambio di post-it tra loro è molto carino ma, sarà che appunto non mi sono sentita coinvolta al 100% come era stato con l'altro libro o che essendo Gus il protagonista Scout appare meno, guardandomi indietro adesso credo di essermi persa la "scintilla" che ha dato il via a tutto. 
La cosa che però ho amato di Scout è che non fa mai scenate melodrammatiche: accetta che Kate sia stata importante per Gus e che l'abbia reso il ragazzo che è, accetta che non venga dimenticata e non vuole che sia cancellata dalla vita di coloro che l'hanno amata. È un atteggiamento super-positivo che ho apprezzato tantissimo. 

Gus e Scout sono due personaggi che si sono incontrati nel momento più basso delle loro vite e che grazie all'altro (e anche grazie all'aiuto degli amici che li circondavano) sono tornati a vivere il momento - il presente - godendo di ogni istante al massimo per rendere la vita qualcosa di epico ogni giorno. Do epic, come diceva sempre Kate. 

Ho adorato il rapporto di Gus con Paxton, ho adorato ancora di più le scene di Gus con Keller - ho adorato vedere come l'amore che entrambi provavano per Kate li abbia uniti e abbia creato un legame duraturo. Non so quanto sia credibile nella realtà che due uomini che hanno amato e perso la stessa donna possano avere un legame così stretto, ma qui è stato davvero bello vederlo. 

E poi c'è stato Franco, il batterista dei Rook e migliore amico di Gus, quello la cui personalità è sempre spiccata di più rispetto agli altri due membri della band sin dal primo libro. E ho adorato tutti i modi in cui lui e Gus si "insultano", ma anche i momenti più seri in cui Franco è sempre stato al suo fianco pronto a dargli il suo sostegno. 

Franco che già in questo libro ci informa in una conversazione con Gus di aver incontrato una ragazza, Gemma, in un bar e che questa ragazza è inglese e ama gli You Me At Six - Gemma, già mi sei simpatica solo per questo, io te lo dico. 
Poi alla fine l'autrice mette proprio anche una canzone degli YM@6 nella playlist di Gus e niente, quindi sono andata in brodo di giuggiole. 

Non sono le quattro stelle piene - come con il volume precedente sono 3.75 perché non mi sono sentita appunto pienamente coinvolta con i personaggi però ho apprezzato come anche questa storia, così come quella di Bright Side, racconti di emozioni e dolore e vita in maniera reale - lasciandoci poi sempre con un messaggio di speranza alla fine. 

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