Iniziamo la settimana, l'ultima prima del Natale, con la recensione di un libro che volevo leggere da molto tempo - che mi è piaciuto tantissimo e che sicuramente recupererò cartaceo prima o poi.
Titolo: Bull Mountain
Titolo originale: Bull Mountain
Serie: Bull Mountain #1
Autore: Brian Panowich
Data di uscita: 30 marzo 2017
Data di uscita originale: 7 luglio 2015
Pagine: 258 (Kindle Edition)
Editore: NN editore
Link Amazon: https://amzn.to/2XTH6P4
Trama: Clayton Burroughs appartiene a una famiglia di fuorilegge che, da generazioni, mantiene il controllo di Bull Mountain, trafficando whiskey di mais, marijuana e infine metanfetamina. Per lasciarsi alle spalle le sue origini, Clayton sposa la bella Kate e diventa lo sceriffo della città a valle. Ma quando l’agente federale Simon Holly minaccia di distruggere l’impero dei Burroughs, Clayton si trova a dover affrontare i ricordi, le paure, il disprezzo della famiglia e la volontà di redimere un passato di tradimenti, sangue e violenza.
Con un ritmo serrato, la storia della famiglia Burroughs viene raccontata a turno da tutti i personaggi, fino all’imprevedibile epilogo.
Paragonato ai mostri sacri del crime, del southern noir e delle saghe familiari, Bull Mountain ha una struttura che ricorda True Detective, dialoghi che rimandano a Breaking Bad e personaggi che sembrano usciti da Fargo. E con una scrittura luminosa ci parla dell’onestà e della fedeltà alle proprie radici, e di come a volte sia doloroso ma indispensabile distruggerle per poterle onorare e proteggere.
Questo libro è per chi ama camminare in montagna per arrivare a bucare le nuvole e a vedere l’immensità del cielo, per chi decide ogni giorno di smettere di fumare e di bere, per chi indossa camicie di flanella rosse e blu, e per chi ha capito che appartenere a una terra, a una famiglia o a una persona, non vuole dire possederla ma amarla con tutto il cuore.
Credo sia ormai assodato che questo genere di romanzi sia uno dei miei preferiti - anche se forse qui sul blog non compaiono spesso.
Però ricordo quanto avevo amato Una folle passione di Ron Rash che, a dispetto del titolo, è un romanzo sanguinoso di potere e controllo su tutto ciò che le montagne hanno da offrire. E i romanzi di Ron Rash narrano, sempre con sfumature diverse, la vita delle persone su quelle montagne - nel suo caso del North Carolina - e il modo in cui quella vita la vivono, spesso ricorrendo anche ad espedienti criminali.
E poi c'è stata la visione della serie televisiva Justified, che in sei stagioni ha esplorato tutti i problemi di sfruttamento delle montagne del Kentucky da parte degli uomini del nord, della mafia, del contrabbando di alcol e della produzione e spaccio di droga.
Bull Mountain, sebbene in un numero abbastanza esiguo di pagine rispetto a quanto un lettore si aspetterebbe, esplora tutto questo e anche di più della vita dei protagonisti sulle montagne della Georgia.
E a tutti gli aspetti di droga, alcol, contrabbando e corruzione si aggiunge anche l'aspetto famigliare perché i Burroughs ne sono i sovrani dall'inizio del Novecento.
Seguiamo tre generazioni di Burroughs, seguiamo tre di loro da vicino e vediamo come hanno segnato la storia della montagna e della valle sottostante.
Ci viene raccontato di come i primi Burroughs costruirono le baite su in montagna e di come si arrangiassero come potevano per portare il cibo in tavola. Vediamo come passano dall'alcol di contrabbando durante il Proibizionismo alla coltivazione di marijuana, allo smercio di armi e alla produzione di metanfetamine - in un'escalation criminale sempre più violenta e sanguinosa che non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai legami famigliari.
Seguiamo gli uomini della famiglia Burroughs, leggiamo delle loro scelte e delle loro azioni in nome del loro autoproclamato diritto di regnare sulla montagna e su tutto ciò che produce o frutta.
E seguiamo anche Clayton che, pur essendo un personaggio grigio, è diverso dal resto della sua famiglia - tanto che è diventato sceriffo, seppur diviso tra il dovere di proteggere la gente innocente della valle da ciò che accade sulla montagna e l'innegabile legame con i suoi fratelli e la stirpe dalla quale proviene.
Bull Mountain è un romanzo che mi è piaciuto tantissimo, con personaggi complessi e pieni di sfumature che avvolgono il lettore nella loro tela e non lo lasciano andare. È scorrevole, si legge in fretta ed è impossibile non lasciarsi catturare dalla storia criminale di questa famiglia, dai tentativi delle forze dell'ordine di abbattere un impero che dura da più di settant'anni e dall'inevitabile scontro che seguirà quando Clayton sarà messo di fronte ad una scelta.
Titolo originale: Bull Mountain
Serie: Bull Mountain #1
Autore: Brian Panowich
Data di uscita: 30 marzo 2017
Data di uscita originale: 7 luglio 2015
Pagine: 258 (Kindle Edition)
Editore: NN editore
Link Amazon: https://amzn.to/2XTH6P4
Trama: Clayton Burroughs appartiene a una famiglia di fuorilegge che, da generazioni, mantiene il controllo di Bull Mountain, trafficando whiskey di mais, marijuana e infine metanfetamina. Per lasciarsi alle spalle le sue origini, Clayton sposa la bella Kate e diventa lo sceriffo della città a valle. Ma quando l’agente federale Simon Holly minaccia di distruggere l’impero dei Burroughs, Clayton si trova a dover affrontare i ricordi, le paure, il disprezzo della famiglia e la volontà di redimere un passato di tradimenti, sangue e violenza.
Con un ritmo serrato, la storia della famiglia Burroughs viene raccontata a turno da tutti i personaggi, fino all’imprevedibile epilogo.
Paragonato ai mostri sacri del crime, del southern noir e delle saghe familiari, Bull Mountain ha una struttura che ricorda True Detective, dialoghi che rimandano a Breaking Bad e personaggi che sembrano usciti da Fargo. E con una scrittura luminosa ci parla dell’onestà e della fedeltà alle proprie radici, e di come a volte sia doloroso ma indispensabile distruggerle per poterle onorare e proteggere.
Questo libro è per chi ama camminare in montagna per arrivare a bucare le nuvole e a vedere l’immensità del cielo, per chi decide ogni giorno di smettere di fumare e di bere, per chi indossa camicie di flanella rosse e blu, e per chi ha capito che appartenere a una terra, a una famiglia o a una persona, non vuole dire possederla ma amarla con tutto il cuore.
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Credo sia ormai assodato che questo genere di romanzi sia uno dei miei preferiti - anche se forse qui sul blog non compaiono spesso.
Però ricordo quanto avevo amato Una folle passione di Ron Rash che, a dispetto del titolo, è un romanzo sanguinoso di potere e controllo su tutto ciò che le montagne hanno da offrire. E i romanzi di Ron Rash narrano, sempre con sfumature diverse, la vita delle persone su quelle montagne - nel suo caso del North Carolina - e il modo in cui quella vita la vivono, spesso ricorrendo anche ad espedienti criminali.
E poi c'è stata la visione della serie televisiva Justified, che in sei stagioni ha esplorato tutti i problemi di sfruttamento delle montagne del Kentucky da parte degli uomini del nord, della mafia, del contrabbando di alcol e della produzione e spaccio di droga.
Bull Mountain, sebbene in un numero abbastanza esiguo di pagine rispetto a quanto un lettore si aspetterebbe, esplora tutto questo e anche di più della vita dei protagonisti sulle montagne della Georgia.
E a tutti gli aspetti di droga, alcol, contrabbando e corruzione si aggiunge anche l'aspetto famigliare perché i Burroughs ne sono i sovrani dall'inizio del Novecento.
Seguiamo tre generazioni di Burroughs, seguiamo tre di loro da vicino e vediamo come hanno segnato la storia della montagna e della valle sottostante.
Ci viene raccontato di come i primi Burroughs costruirono le baite su in montagna e di come si arrangiassero come potevano per portare il cibo in tavola. Vediamo come passano dall'alcol di contrabbando durante il Proibizionismo alla coltivazione di marijuana, allo smercio di armi e alla produzione di metanfetamine - in un'escalation criminale sempre più violenta e sanguinosa che non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai legami famigliari.
Seguiamo gli uomini della famiglia Burroughs, leggiamo delle loro scelte e delle loro azioni in nome del loro autoproclamato diritto di regnare sulla montagna e su tutto ciò che produce o frutta.
E seguiamo anche Clayton che, pur essendo un personaggio grigio, è diverso dal resto della sua famiglia - tanto che è diventato sceriffo, seppur diviso tra il dovere di proteggere la gente innocente della valle da ciò che accade sulla montagna e l'innegabile legame con i suoi fratelli e la stirpe dalla quale proviene.
Bull Mountain è un romanzo che mi è piaciuto tantissimo, con personaggi complessi e pieni di sfumature che avvolgono il lettore nella loro tela e non lo lasciano andare. È scorrevole, si legge in fretta ed è impossibile non lasciarsi catturare dalla storia criminale di questa famiglia, dai tentativi delle forze dell'ordine di abbattere un impero che dura da più di settant'anni e dall'inevitabile scontro che seguirà quando Clayton sarà messo di fronte ad una scelta.
In lista, come tutte le meraviglie che sforna questa CE. ❤️
RispondiEliminaSono felice di saperlo! *-*
EliminaE questo finisce diretto in wish list.
RispondiEliminaSappi che non mi sento in colpa. u.u
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