venerdì 27 dicembre 2019

BRT: Breve Riassunto della Trama #9

Nono appuntamento con questa rubrica inventata da me e se siete nuovi di queste parti oppure vi siete sempre persi questa rubrica perché a prima vista la credevate una carrellata delle nuove uscite, potete leggere la divertente(?) origine del suo titolo QUI.

BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di tre o cinque, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.

The Comedian di Sean-Paul Thomas

Letto a ottobre e presente in questo WWW Wednesday
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Questa novella parla di Bill, un comico che rimette piede ad Edimburgo dopo decenni da quando l'ha lasciata per ricevere un premio in onore dei suoi 40 anni di carriera. Ma tornare ad Edimburgo significa affrontare i demoni del passato - demoni mai spariti nonostante sia sobrio da dieci anni, lontano da donne, alcol e droga e con una figlia che lo tiene a stretto guinzaglio. Significa rivedere la città in cui è nato e cresciuto, i luoghi che ha frequentato da giovane, i luoghi che hanno segnato l'inizio della sua carriera. E significa anche rivedere quella donna che è sempre stata l'amore della sua vita - la sua più grande fonte di rimpianti e dolore. E Bill, nonostante sia atteso per ricevere il premio, decide comunque di visitare di nuovo Edimburgo in compagnia di Charlene - in un viaggio dolceamaro volto a cercare il perdono per tutto quello che è andato storto. Conoscendo già altre opere dell'autore, avevo immaginato dove sarebbe andato a parare - tuttavia questo non ha affatto rovinato l'esperienza di lettura e, seppure breve, è stata intensa. 


The Letter di Sean-Paul Thomas

Letto a ottobre e presente in questo WWW Wednesday
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Protagonista di questa novella è Sarah, una donna che da bambina è stata cresciuta e istruita a casa da due genitori religiosi e iperprotettivi e che ha quindi sviluppato un'ansia sociale così forte da costringerla a passare rasente i muri andando e tornando dal lavoro pur di non dover incontrare persone e vicini di casa. La sua quiete e i suoi modi furtivi vengono scossi quando, sulla scala d'emergenza che nessun altro usa, una ragazzina di undici anni le chiede perché faccia così - inaspettatamente le due diventano amiche e sarà proprio quella ragazzina, saggia per la sua età, a suggerirle il modo giusto per conoscere l'uomo che ultimamente Sarah vede correre ogni mattina e che, con un semplice saluto, le ha ricordato di essere una persona reale e ancora viva. Questa novella mi è piaciuta di più di quella precedente - che avete appena letto sopra - e con un po' di umorismo nero e una piccola Cupido in azione, me la sono letta in un soffio.


Come ammazzare mamma e papà di Antonio Amurri

Letto a gennaio. 

Questo libro è datato 1978 e, nonostante il titolo che potrebbe lasciar presagire atti abominevoli, in realtà si tratta di un libro di satira. 
Ho conosciuto Antonio Amurri quando ero solo una ragazzina, quando vidi i due precedenti libri di questa trilogia dai titoli Come ammazzare la moglie e perché e Come ammazzare il marito senza tanti perché in mano a mia madre - e ammetto che mi facevano un po' paura. Poi lei mi spiegò che in realtà facevano ridere e così lessi e poi, successivamente, me ne sono impossessata. Sono tre libri accomunati da una satira dissacrante, che prende i peggiori difetti del coniuge e/o dei genitori e li porta all'estremo. Questo forse mi è piaciuto un po' meno rispetto ai precedenti due che lessi anni fa: io non sono una figlia modello e ci sono effettivamente dei genitori all'interno del libro che sono qualcosa di allucinante, ma ammetto che per una buona parte del libro in realtà quelli che avrebbero dovuto essere fatti fuori erano i figli. Ma è comunque una lettura da prendere così com'è con il sorriso e soprattutto figlia del suo tempo visti i modi in cui ancora venivano visti donne e uomini. 


Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach

Letto a gennaio. 
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L'ho letto praticamente a scatola chiusa perché l'avevo sempre sentito nominare nel corso degli anni, ma non avevo mai approfondito e cercato di cosa parlasse. Questa è la storia - divisa in tre parti - del gabbiano Jonathan Livingston, un gabbiano che ama volare per il gusto di farlo invece che per il mero scopo di procacciarsi il cibo e questo è malvisto dagli altri gabbiani, che presto lo rifiutano. Questa storia è una sorta di viaggio spirituale che prende una vena filosofica in quanto la prima parte è quella più concreta, ma poi è un crescendo di concetti e idee di libertà e limiti, spazio e tempo nella vita - mescolando concetti di religioni diverse - e allo stesso tempo passando veramente tante pagine sui dettagli tecnici del volo, dalla torsione delle ali alla loro estensione e alla velocità raggiunta. La prima parte è quella che mi è piaciuta di più, quella che seppure comunque simbolica è quella in cui ci si può identificare quando ci sentiamo soli e non parte del gruppo perché considerati "diversi" a causa del nostro volere qualcos'altro - del volere di più. Il resto però mi ha lasciata alquanto indifferente. 


Alla fine dipende di Maya Bricks

Letto a ottobre. 
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Questa novella stazionava sul mio Kindle da parecchio tempo e non so come ho fatto a resisterle fino a questo momento - insomma, essendoci un gatto in copertina mi ci sarei dovuta fiondare sopra! La protagonista è Viviana, che un giorno si trova a dover cambiare prospettiva - letteralmente - quando il suo gatto Frattaglia si siede sui suoi occhiali e glieli rompe. Ci vuole un po' prima che un nuovo paio sia pronto e Vivi non passa indenne questo periodo: il fidanzato storico sembra troppo preso dalla Playstation per andare dall'ottico e, costretta a tirar fuori un paio di vecchi occhiali, Vivi viene presa in giro dai colleghi e in special modo dalla Belva, con la quale condivide l'ufficio. Poi arrivano gli occhiali nuovi e improvvisamente Vivi riesce a mettere tutto a fuoco: quello che vuole da una relazione, quello che vuole dal lavoro, quello che vuole dalla sua vita. Alla fine dipende è una novella simpatica e davvero carina, che ho letto in pochissimo tempo - Frattaglia poi è il personaggio della vita perché ha sempre capito tutto.

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