Santo cielo, per fortuna questa settimana lavorativa è quasi alla fine perché non ne posso veramente più - per fortuna lunedì sono a casa e andrò quindi a vedermi Star Wars - L'ascesa di Skywalker e anche se la Vigilia di Natale toccherà a me fare chiusura, almeno la prossima settimana lavorativa sarà estremamente corta.
Vi viene mai voglia di mollare tutto e ritirarvi su un eremo?
Distraiamoci un po', va'.
Vi viene mai voglia di mollare tutto e ritirarvi su un eremo?
Distraiamoci un po', va'.
Titolo: Insieme siamo perfetti
Titolo originale: Punk 57
Autrice: Penelope Douglas
Data di uscita: 21 settembre 2017
Data di uscita originale: 21 ottobre 2016
Pagine: 380 (Kindle Edition)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/2DKhLhg
Trama: Non posso fare a meno di sorridere leggendo la sua lettera. Mi manca.
In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire.
Quando lessi per la prima volta la trama di Punk 57, secondo voi, potevo forse resistere a qualcosa che sembrava gridare C'è Posta per Te da tutte le sue pagine? Ovviamente no.
Alla fine poi questo libro non si è rivelato affatto simile ad uno dei miei film preferiti, ma credo che comunque ne uscirà una recensione abbastanza lunga.
TRIGGER WARNING: bullismo, minacce di stupro.
Misha e Ryen si sono scritti lettere per sette anni - anche quando il progetto scolastico è arrivato a conclusione, loro hanno continuato. Si sono scritti delle loro vite, delle loro famiglie, delle loro passioni, dei loro gusti cinematografici e musicali, delle loro prime relazioni, dei dubbi, delle paure - le loro parole sono andate a comporre le canzoni che Misha suona con la sua band. Nonostante a separarli ci siano sempre stati solo cinquanta miseri chilometri, né l'avvento dei social media e neanche la patente li ha spinti a voler conoscere l'aspetto dell'altro o ad incontrarsi dal vivo - sulla carta erano perfetti così com'erano. Perché rischiare di rovinare il loro rapporto?
Finché una sera, ad una festa per raccogliere fondi per finanziare il tour della band di Misha, quest'ultimo - studiando le foto della caccia al tesoro della serata sui social - riconosce il nome di Ryen tra le persone taggate. Quindi Ryen è lì in mezzo? Sarebbe così brutto cliccare e scoprire che aspetto ha?
Una serie di circostanze li porta ad incontrarsi e a conoscersi, peccato che Ryen non abbia idea di avere davanti il suo amico di penna Misha e che Misha scopra che la ragazza davanti a lui non sembra assomigliare per niente a quella che gli ha scritto per sette anni. Chi è la ragazza crudele, superficiale ed egocentrica che ha di fronte? Dov'è la ragazza gentile, divertente e vulnerabile ma capace di dargli la forza necessaria nel momento del bisogno che l'ha sostenuto con tutte quelle lettere?
Ryen non è scritta per piacere al lettore, è una di quelle protagoniste che io definisco unlikeable - e indovinate? A me è piaciuta proprio per quello. Fin dalla prima pagina, fin dalla prima lettera che scrive a Misha, ho trovato intere frasi che avrei sottolineato. Ryen da bambina veniva presa in giro, esclusa - eppure ha sempre voluto far parte del gruppo delle bambine popolari. Quindi è cambiata per assomigliare a loro, fino a quando quella Ryen ha preso il sopravvento circondata da falsi amici e ipocrisia - e la vera Ryen intanto emergeva solo nelle lettere scritte a Misha, nelle quali offriva il meglio di sé.
Vi dico solo che ho provato un enorme déjà-vu e che c'è un motivo se volevo sottolineare tantissimo delle parti di Ryen.
La notte che incontra Ryen per la prima volta, la vita di Misha cambia - ma non è neanche tanto l'incontro con la sua amica di penna a cambiarlo, quanto qualcosa di più serio che distrugge la sua vita come l'aveva sempre conosciuta.
Misha lentamente sparisce, esattamente come sparisce la sua ispirazione e come spariscono le lettere in risposta a quelle di Ryen. Lascia Thunder Bay per andare a Falcon's Well - incidentalmente è il luogo in cui vive Ryen, ma non è lì per lei. Però la vede, la incontra e detesta tutto quello che vede. Scontrarsi con lei, provocarla e farle male sembrano essere l'unico modo per sentirsi ancora un po' vivo - e sembrano anche essere l'unico modo per far uscire la Ryen che una volta conosceva allo scoperto.
Non vuole avvicinarsi a lei, ma questo sembra inevitabile - peccato che ancora lei non conosca la sua vera identità.
Ho letto solo un libro della Douglas tantissimi anni fa - Bully, in italiano Mai per amore. Il suo libro, uscito poco dopo la mia iscrizione su Goodreads, è stato uno dei primi a comparirmi tra i risultati quando ho cercato libri aventi come tema il bullismo. I libri della Douglas hanno sempre tropes che sulla carta mi piacciono, ma che nella vita reale so che non riuscirei a tollerare. Nel caso di Bully, io non riuscirei ad innamorarmi e a restare innamorata di uno dei miei aguzzini, però ne ho un ricordo abbastanza piacevole.
Lo stesso mi è accaduto con Insieme siamo perfetti.
La relazione tra Misha e Ryen assume connotazioni che per me sono tossiche e che nella vita reale per me risulterebbero intollerabili - lui mente sulla sua identità rendendo quindi ogni rapporto intimo basato su una bugia e su un tradimento della fiducia, la tratta male, si insultano e si fanno del male a vicenda appena possono. Eppure...
Eppure c'è stato qualcosa che me l'ha fatto apprezzare, che l'ha reso vero ai miei occhi - sebbene io continui a pensare che al posto di Ryen mi sarei probabilmente comportata nella maniera opposta. Ma questo perché la mia prima reazione è sempre la fuga, invece Ryen resta e combatte - fosse anche solo per non perdere la faccia e lo status popolare per cui ha lottato tanto duramente.
Resta vero però che quando stiamo male facciamo male anche a chi amiamo, accecati come siamo dalla rabbia e dal dolore. Ed è vero che quando siamo giovani siamo capaci di enormi crudeltà pur di sentirci accettati dai nostri coetanei.
E quando ci sono protagoniste unlikeable, alla fine io tendo sempre a sentirmi più vicina a loro. Non sono mai stata cattiva come Ryen, ma ho avuto anche io i miei momenti di crudeltà in quinta liceo.
Però come lei ero esclusa, presa in giro da bambina e volevo essere l'ape regina - o perlomeno essere ammessa alla sua corte. Odiavo me stessa, mi sono costretta a cambiare per essere accettata, volevo essere la cheerleader ma anche essere la cheerleader alla fine è stancante.
Il percorso che compie Ryen la porta a ritrovare se stessa, ad usare la sua voce per esprimere i suoi pensieri, a fare ammenda, ad odiarsi meno e ad amarsi di più, a "trovare la sua tribù" - come alla fine ho fatto io. Più o meno.
Misha invece è qui per chiudere un capitolo della sua vita e guardare finalmente al futuro - non mi è stato difficile dopo un po' capire cosa cercasse e quale fosse il suo movente.
Ci ho messo poco a leggerlo perché la scrittura della Douglas mi spingeva a voler sapere come sarebbe proseguita la storia - e alla fine credo proprio che mi comprerò Punk 57 cartaceo anche solo per sottolineare tutte le cose (brutte) che ho in comune con Ryen.
Il titolo originale ha un senso, ha il suo perché - si capisce anche leggendo la versione italiana del romanzo. Anche quello tradotto però è fedele ad una frase del libro, non è il solito titolo che non ci azzecca nulla con il contenuto.
Vi dico però che, nonostante i due protagonisti siano all'ultimo anno di scuola superiore e quindi questo lo renda uno YA, per il linguaggio forte e le esplicite scene di sesso il romanzo risulta di fatto più un new adult.
Questo è solo il secondo libro della Douglas che leggo, ma ho una sommaria conoscenza degli altri suoi romanzi - quindi quando Misha nomina la "Notte del Diavolo", ho immaginato subito che fosse un riferimento all'altra serie dell'autrice.
Questo è uno standalone, ma vengono introdotti il cugino di Misha Will e i suoi amici Michael e Kai - Michael è il protagonista di Il mio sbaglio più grande, Kai di Mille ragioni per odiarti. Il terzo è ancora inedito in Italia e ha un protagonista che non conosco perché qui non è apparso, il quarto che deve ancora essere pubblicato credo che avrà come protagonista proprio Will. Ma comunque al momento non sono interessata a leggere questa serie - io e il dark romance non andiamo a braccetto.
E niente, spero che la recensione sia risultata abbastanza chiara se volevate farvi un'idea del libro e decidere se leggerlo o meno e che la quantità di dettagli di vita reale e personale vissuta non vi abbiano disturbati.
La relazione tra Misha e Ryen, nel suo punto più basso, è qualcosa che proprio non tollererei nella vita reale - qualcosa che definirei tossico e da cui io scapperei a gambe levate. Però qui funziona e loro, presi singolarmente in tutti i loro atteggiamenti positivi e negativi, sono realistici e funzionano ancora meglio.
E quando di un libro io voglio sottolineare metà delle sue pagine perché mi rivedo in uno dei personaggi, allora con me ha fatto centro - quindi sì, ammetto che forse il mio voto non è del tutto oggettivo viste queste premesse.
Titolo originale: Punk 57
Autrice: Penelope Douglas
Data di uscita: 21 settembre 2017
Data di uscita originale: 21 ottobre 2016
Pagine: 380 (Kindle Edition)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/2DKhLhg
Trama: Non posso fare a meno di sorridere leggendo la sua lettera. Mi manca.
In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire.
--- ---
Quando lessi per la prima volta la trama di Punk 57, secondo voi, potevo forse resistere a qualcosa che sembrava gridare C'è Posta per Te da tutte le sue pagine? Ovviamente no.
Alla fine poi questo libro non si è rivelato affatto simile ad uno dei miei film preferiti, ma credo che comunque ne uscirà una recensione abbastanza lunga.
TRIGGER WARNING: bullismo, minacce di stupro.
Misha e Ryen si sono scritti lettere per sette anni - anche quando il progetto scolastico è arrivato a conclusione, loro hanno continuato. Si sono scritti delle loro vite, delle loro famiglie, delle loro passioni, dei loro gusti cinematografici e musicali, delle loro prime relazioni, dei dubbi, delle paure - le loro parole sono andate a comporre le canzoni che Misha suona con la sua band. Nonostante a separarli ci siano sempre stati solo cinquanta miseri chilometri, né l'avvento dei social media e neanche la patente li ha spinti a voler conoscere l'aspetto dell'altro o ad incontrarsi dal vivo - sulla carta erano perfetti così com'erano. Perché rischiare di rovinare il loro rapporto?
Finché una sera, ad una festa per raccogliere fondi per finanziare il tour della band di Misha, quest'ultimo - studiando le foto della caccia al tesoro della serata sui social - riconosce il nome di Ryen tra le persone taggate. Quindi Ryen è lì in mezzo? Sarebbe così brutto cliccare e scoprire che aspetto ha?
Una serie di circostanze li porta ad incontrarsi e a conoscersi, peccato che Ryen non abbia idea di avere davanti il suo amico di penna Misha e che Misha scopra che la ragazza davanti a lui non sembra assomigliare per niente a quella che gli ha scritto per sette anni. Chi è la ragazza crudele, superficiale ed egocentrica che ha di fronte? Dov'è la ragazza gentile, divertente e vulnerabile ma capace di dargli la forza necessaria nel momento del bisogno che l'ha sostenuto con tutte quelle lettere?
Ryen non è scritta per piacere al lettore, è una di quelle protagoniste che io definisco unlikeable - e indovinate? A me è piaciuta proprio per quello. Fin dalla prima pagina, fin dalla prima lettera che scrive a Misha, ho trovato intere frasi che avrei sottolineato. Ryen da bambina veniva presa in giro, esclusa - eppure ha sempre voluto far parte del gruppo delle bambine popolari. Quindi è cambiata per assomigliare a loro, fino a quando quella Ryen ha preso il sopravvento circondata da falsi amici e ipocrisia - e la vera Ryen intanto emergeva solo nelle lettere scritte a Misha, nelle quali offriva il meglio di sé.
Vi dico solo che ho provato un enorme déjà-vu e che c'è un motivo se volevo sottolineare tantissimo delle parti di Ryen.
La notte che incontra Ryen per la prima volta, la vita di Misha cambia - ma non è neanche tanto l'incontro con la sua amica di penna a cambiarlo, quanto qualcosa di più serio che distrugge la sua vita come l'aveva sempre conosciuta.
Misha lentamente sparisce, esattamente come sparisce la sua ispirazione e come spariscono le lettere in risposta a quelle di Ryen. Lascia Thunder Bay per andare a Falcon's Well - incidentalmente è il luogo in cui vive Ryen, ma non è lì per lei. Però la vede, la incontra e detesta tutto quello che vede. Scontrarsi con lei, provocarla e farle male sembrano essere l'unico modo per sentirsi ancora un po' vivo - e sembrano anche essere l'unico modo per far uscire la Ryen che una volta conosceva allo scoperto.
Non vuole avvicinarsi a lei, ma questo sembra inevitabile - peccato che ancora lei non conosca la sua vera identità.
Ho letto solo un libro della Douglas tantissimi anni fa - Bully, in italiano Mai per amore. Il suo libro, uscito poco dopo la mia iscrizione su Goodreads, è stato uno dei primi a comparirmi tra i risultati quando ho cercato libri aventi come tema il bullismo. I libri della Douglas hanno sempre tropes che sulla carta mi piacciono, ma che nella vita reale so che non riuscirei a tollerare. Nel caso di Bully, io non riuscirei ad innamorarmi e a restare innamorata di uno dei miei aguzzini, però ne ho un ricordo abbastanza piacevole.
Lo stesso mi è accaduto con Insieme siamo perfetti.
La relazione tra Misha e Ryen assume connotazioni che per me sono tossiche e che nella vita reale per me risulterebbero intollerabili - lui mente sulla sua identità rendendo quindi ogni rapporto intimo basato su una bugia e su un tradimento della fiducia, la tratta male, si insultano e si fanno del male a vicenda appena possono. Eppure...
Eppure c'è stato qualcosa che me l'ha fatto apprezzare, che l'ha reso vero ai miei occhi - sebbene io continui a pensare che al posto di Ryen mi sarei probabilmente comportata nella maniera opposta. Ma questo perché la mia prima reazione è sempre la fuga, invece Ryen resta e combatte - fosse anche solo per non perdere la faccia e lo status popolare per cui ha lottato tanto duramente.
Resta vero però che quando stiamo male facciamo male anche a chi amiamo, accecati come siamo dalla rabbia e dal dolore. Ed è vero che quando siamo giovani siamo capaci di enormi crudeltà pur di sentirci accettati dai nostri coetanei.
E quando ci sono protagoniste unlikeable, alla fine io tendo sempre a sentirmi più vicina a loro. Non sono mai stata cattiva come Ryen, ma ho avuto anche io i miei momenti di crudeltà in quinta liceo.
Però come lei ero esclusa, presa in giro da bambina e volevo essere l'ape regina - o perlomeno essere ammessa alla sua corte. Odiavo me stessa, mi sono costretta a cambiare per essere accettata, volevo essere la cheerleader ma anche essere la cheerleader alla fine è stancante.
Il percorso che compie Ryen la porta a ritrovare se stessa, ad usare la sua voce per esprimere i suoi pensieri, a fare ammenda, ad odiarsi meno e ad amarsi di più, a "trovare la sua tribù" - come alla fine ho fatto io. Più o meno.
Misha invece è qui per chiudere un capitolo della sua vita e guardare finalmente al futuro - non mi è stato difficile dopo un po' capire cosa cercasse e quale fosse il suo movente.
Ci ho messo poco a leggerlo perché la scrittura della Douglas mi spingeva a voler sapere come sarebbe proseguita la storia - e alla fine credo proprio che mi comprerò Punk 57 cartaceo anche solo per sottolineare tutte le cose (brutte) che ho in comune con Ryen.
Il titolo originale ha un senso, ha il suo perché - si capisce anche leggendo la versione italiana del romanzo. Anche quello tradotto però è fedele ad una frase del libro, non è il solito titolo che non ci azzecca nulla con il contenuto.
Vi dico però che, nonostante i due protagonisti siano all'ultimo anno di scuola superiore e quindi questo lo renda uno YA, per il linguaggio forte e le esplicite scene di sesso il romanzo risulta di fatto più un new adult.
Questo è solo il secondo libro della Douglas che leggo, ma ho una sommaria conoscenza degli altri suoi romanzi - quindi quando Misha nomina la "Notte del Diavolo", ho immaginato subito che fosse un riferimento all'altra serie dell'autrice.
Questo è uno standalone, ma vengono introdotti il cugino di Misha Will e i suoi amici Michael e Kai - Michael è il protagonista di Il mio sbaglio più grande, Kai di Mille ragioni per odiarti. Il terzo è ancora inedito in Italia e ha un protagonista che non conosco perché qui non è apparso, il quarto che deve ancora essere pubblicato credo che avrà come protagonista proprio Will. Ma comunque al momento non sono interessata a leggere questa serie - io e il dark romance non andiamo a braccetto.
E niente, spero che la recensione sia risultata abbastanza chiara se volevate farvi un'idea del libro e decidere se leggerlo o meno e che la quantità di dettagli di vita reale e personale vissuta non vi abbiano disturbati.
La relazione tra Misha e Ryen, nel suo punto più basso, è qualcosa che proprio non tollererei nella vita reale - qualcosa che definirei tossico e da cui io scapperei a gambe levate. Però qui funziona e loro, presi singolarmente in tutti i loro atteggiamenti positivi e negativi, sono realistici e funzionano ancora meglio.
E quando di un libro io voglio sottolineare metà delle sue pagine perché mi rivedo in uno dei personaggi, allora con me ha fatto centro - quindi sì, ammetto che forse il mio voto non è del tutto oggettivo viste queste premesse.
A vedere Star Wars ci andrò domenica, ma purtroppo mi sono beccata due spoiler enormi e adesso la voglia che ho di andarci sta sotto le scarpe :(
RispondiEliminaPer quanto riguarda il libro, ammetto candidamente che non è il mio genere, quindi credo proprio che mi fermerò alla lettura della recensione e sarò soddisfattissima lo stesso :D
Accidenti, io sono stata fortunata e grazie al cielo non ne ho beccato nessuno! >.<
Elimina