giovedì 22 marzo 2018

[Recensione] "Made You Up" di Francesca Zappia

Ad inizio mese è uscito Ti ho trovato tra le stelle - il secondo romanzo dell'autrice e il cui titolo originale è Eliza and Her Monsters - tradotto dalla Giunti. 

Questo invece è il suo romanzo di debutto, ma qui da noi è ancora inedito.


Titolo: Made You Up
Autrice: Francesca Zappia
Data di uscita: 2 maggio 2017
Data di uscita originale: 19 maggio 2015
Pagine: 445 (copertina flessibile)
Editore: Greenwillow Books
Link Amazon: http://amzn.to/2C63T2r

Trama [tradotta da me]: La realtà, come poi salta fuori, non è sempre come pensi.

Armata di un atteggiamento alla "non faccio prigionieri", la sua macchina fotografica, la sua Magica Palla 8 e la sua unica alleata (la sua sorellina minore), Alex combatte una battaglia quotidiana nel decifrare cosa è reale e cosa non lo è. E dopo un estremamente sfortunato incidente, Alex è pronta per un nuovo inizio in una nuova scuola dove nessuno la riconosce. Prima che se ne accorga, Alex si sta facendo degli amici, sta andando alle feste, si sta innamorando. Ma la sua incapacità di separare le allucinazioni dalla realtà è sempre in agguato sotto la superficie e potrebbe avere conseguenze disastrose per le persone più vicine a lei.

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Qualche volta penso che le persone diano la realtà per scontata.

Alexandra Victoria Ridgemont è all'ultimo anno di scuola superiore ed è schizofrenica.
La diagnosi risale a molti anni prima quando, in seguito ad un incidente mentre era al supermercato, il mondo come Alex l'aveva sempre conosciuto è improvvisamente crollato e dal momento che sua madre non ha mai fatto cenno a qualcuno in sua compagnia, la ragazza ha dato per scontato che quel bambino accanto a lei con le lentiggini e gli occhi azzurri fosse qualcuno creato dalla sua mente. 

Alex è una schizofrenica paranoica, una che quando entra in una stanza oppure si avvicina ad un luogo deve fare una perlustrazione del perimetro, una che deve assicurarsi che non ci siano microfoni o qualcuno nascosto in un angolo pronto a rapirla, una che deve assicurarsi che non le abbiano messo dei traccianti o del veleno nel cibo. 
Alex è una ragazza che, dopo un incidente nella sua nuova scuola, deve ricominciare da capo - con una terapeuta che le sta con il fiato sul collo, genitori che al minimo allarme o comportamento pericoloso sono pronti a mandarla in un ospedale psichiatrico e una sorellina che vorrebbe seguirla ovunque. 

Per distinguere la realtà dalle sue allucinazioni, Alex si aiuta consultando la Magica Palla 8 che si trova alla tavola calda dove lavora e alla sua macchina fotografica - Alex fotografa tutto perché dopo un po' le allucinazioni svaniscono e quello che resta impresso nella foto non può che essere la realtà. 
Ma poi una sera, proprio la sera prima dell'inizio dell'ultimo anno, alla tavola calda entra un ragazzo con gli stessi capelli biondi, le stesse lentiggini e gli stessi occhi di un azzurro impossibile di quel bambino quel giorno al supermercato - è reale oppure lo sta immaginando? Può trattarsi della stessa persona oppure quel bambino era solo frutto dello squilibrio chimico nel suo cervello e questo ragazzo invece gli assomiglia solamente?

Quanto di quello che Alex vede e sente è davvero reale e quanto è invece immaginato?


Leggere questo libro è un po' come stare sulle montagne russe. 

Narrato in prima persona, diventa impossibile non farsi coinvolgere - diventa impossibile non empatizzare, non vedere e non sentire quello che Alex vede e sente. 
Ma Alex è una narratrice inaffidabile e mentre lei si destreggia tra suoni e colori che potrebbe sentire e vedere solo lei, accade lo stesso anche a noi: siamo lì con un nodo allo stomaco perché non sappiamo se quello che Alex sta vivendo - che noi stiamo vivendo con lei - sia reale o meno. 

Alex è una protagonista che sa il fatto suo, che nonostante sia schizofrenica e non voglia che gli altri lo sappiano è comunque decisa a finire le superiori e andare al college. 
Motivo per il quale cerca di cavarsela da sola con le sue allucinazioni, dal momento che la madre sembra ad un passo dallo spedirla in ospedale e no, grazie tante. 

Con Miles, il ragazzo che potrebbe o non potrebbe essere il bambino che ha conosciuto quando aveva sette anni, sono subito scintille - ma non di quelle d'amore, dal momento che passano il primo semestre a combinarsi scherzi a vicenda. 
Miles è allo stesso tempo vittima e carnefice: viene preso di mira dai bulli e chiamato nazista perché parla anche il tedesco, ma si fa anche pagare per fare i "lavoretti sporchi" degli altri e per questo tutti temono le sue rappresaglie.

Alex e Miles sono costretti a passare del tempo insieme perché Miles è a capo del gruppetto di ragazzi puniti con i lavori socialmente utili per qualcosa che hanno combinato e Alex è stata assegnata a loro dopo l'incidente nella vecchia scuola. 
Per Alex però questo gruppo si rivela una benedizione perché finalmente può sentirsi una ragazza normale e si fa i suoi primi amici "reali". 

Le allucinazioni però non smettono e distinguere la realtà dalle cose immaginate diventa sempre più difficile: c'è davvero un complotto in atto a scuola oppure è la sua paranoia che glielo fa credere?


Questo libro mi è piaciuto tanto - mi ha emozionata e mi ha coinvolta dall'inizio alla fine. 

Ha una narratrice inaffidabile che però ti costringe a trattenere il fiato, a sperare che quello che vede sia reale, a credere che le persone siano migliori di come sono - che anche lei possa avere le stesse possibilità degli altri, di quelli "normali". 
Affidarsi ai suoi sensi e alle sue percezioni però significa non avere certezze.

Le pagine scorrono in fretta, sia per lo stile di scrittura che per la voglia di scoprire quanto di quello che Alex vive accada davvero. 

E non fatevi fregare dalla trama, non c'è nessun instalove - c'è il romance, ma arriva con i suoi tempi e in maniera naturale. 
Alex e Miles sono entrambi anti-sociali in un certo senso, eppure si capiscono e comprendono in una certa misura cosa c'è nella testa dell'altro. Insieme funzionano perché loro sono quanto di più reale abbiano nelle loro vite. 

La sorellina di Alex è una bambina a volte capricciosa, ma anche dolce.  
Ho adorato il padre di Alex, un archeologo che spesso è assente, ma che ama profondamente la figlia. Con sua madre invece ho avuto più problemi. 
Entrambi vogliono bene ad Alex: il padre è forse troppo permissivo per non far soffrire e limitare la figlia dove la madre invece è troppo severa, ma non sempre il loro amore è la cosa più giusta per Alex in certi momenti. 

Ho trovato fantastici gli amici che Alex si fa nella nuova scuola: Tucker - il suo primo vero amico e fonte delle mie risate in una scena in particolare - e i gemelli Evan, Ian e Theophilia. Sì, quest'ultima è una ragazza, ma chiamatela Theo.

C'è un pizzico di mistero, c'è un pizzico di paura, c'è del bullismo che ti fa venire voglia di prendere a pugni alcuni personaggi, c'è amicizia, c'è consapevolezza di sé e dei propri limiti, c'è tanta ironia con momenti che fanno anche ridere, c'è voglia di vivere, c'è tanto che noi diamo per scontato e che invece dovrebbe farci riflettere.

Il debutto di Francesca Zappia è ottimo e sperando comunque che lo traducano, se non dovessero farlo e in inglese ve la cavate, allora vi consiglio di recuperarlo.

10 commenti:

  1. Oh ma mi ispira! Anche se è in inglese... XD

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    1. E se ti ispira tanto da leggerlo, poi fammi sapere! xD

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    2. È passato molto tempo da questo commento, ma in caso non l'avessi ancora letto, è uscito qualche giorno fa in italiano!

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    3. Avrei forse dovuto fare un re-up della mia recensione una volta uscito il libro in italiano, effettivamente...

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  2. Nella tua recensione mi ci ritrovo parecchio, e spero che si decidano a portarlo da noi, soprattutto visto che il secondo sta riscuotendo un discreto successo anche qui. E il secondo è davvero carino, mi ha piacevolmente sorpreso (anche perché mi sono accorta che l'autrice era la stessa quando sono arrivata alla fine... distratta io??) ma questo, a livello di idee, secondo me è migliore. Sono davvero contenta che ti sia piaciuto! :)

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  3. Spero davvero la Giunti prenda in seria considerazione di pubblicare pure questo volume, perché 'Ti ho trovato fra le stelle' mi è piaciuto molto! Anche in quello la protagonista è asociale, parla poco ed è estremamente timida. Mi piace che l'autrice prenda protagoniste che ci assomigliano, non è che tutti i lettori siano estroversi di carattere! Mi piace leggere di protagonisti di questo tipo, sento più feeling :D

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    1. Per quello che so di Ti ho trovato tra le stelle e delle sua protagonista, credo proprio che entrerò ancora di più in empatia con Eliza di quanto abbia fatto con Alex. :)

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  4. Sembra davvero interessante, e la copertina mi piace da morire.

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    1. L'aspetto fisico della ragazza in copertina - per quanto disegnata - per una volta è coerente con la sua descrizione all'interno del libro! xD

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