Quinto
appuntamento con questa rubrica inventata da me e se siete nuovi di
queste parti oppure vi siete sempre persi questa rubrica perché a prima vista la credevate una carrellata delle nuove uscite, potete leggere la divertente(?) origine del suo titolo QUI.
BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di cinque - o quasi, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.
Love, Care and Share di Tom Herstad
Letto a dicembre e presente in questo WWW Wednesday.
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Questo libro mi è stato inviato dal suo autore. Si tratta praticamente di un libro di memorie che un figlio - l'autore - ha dedicato a sua madre. Margie Herstad, nonostante i lutti e le perdite avvenute presto nella sua vita, è sempre stata una donna estremamente generosa - mai negando aiuto a nessuno, sempre pronta ad ascoltare e ad offrire un rifugio nella sua casa a persone e animali in difficoltà. Una donna che ha fatto della fede, dell'integrità, dell'amore, della cura e della condivisione i pilastri fondamentali della sua vita e li ha trasmessi ai suoi figli e a tutti coloro che l'hanno conosciuta - una donna che, anche se non sei credente, ti porta a credere ai miracoli. Non nego che ho pianto e che in alcuni momenti ho anche singhiozzato tanto mi sono emozionata nella parti più commoventi.
Buona vita a tutti di J.K. Rowling
Letto a febbraio e presente in questo WWW Wednesday.
Link Amazon: http://amzn.to/2GTKMqY
In sole 69 pagine - di cui la metà sono disegnate - è racchiusa davvero tanta saggezza. Questo libriccino raccoglie il discorso che J.K. Rowling tenne nel 2008 ai laureati di Harvard e mi ha davvero emozionata. Si parla di fallimento, di come ognuno di noi misuri a modo proprio il fallimento sebbene il mondo non esiti a fornirci la sua definizione, ma è proprio nel fallimento di qualcosa - nel vivere e provare anche se non ci si riesce - che si scoprono i propri punti di forza e quello che conta davvero, chi ci resta accanto e quanta volontà magari ancora non sappiamo di avere. E si parla di immaginazione, di come "immaginare" non si riferisca solamente a luoghi o persone inventate, ma alla capacità di mettersi nei panni degli altri e aprire la propria mente a vite così diverse dalla nostra perché senza quell'immaginazione diventeremmo solo più freddi ed egoisti. Un discorso così bello che è stato come se la Rowling fosse davanti a me a leggerlo.
Gli animali fantastici: dove trovarli di J.K. Rowling
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
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Questo era l'ultimo libro dei tre libri della Biblioteca di Hogwarts che ancora mi mancava da leggere - ed è anche l'unico diverso rispetto alle edizioni in mio possesso degli altri due. Però comunque trovo la cover davvero caruccia, specialmente il retro. È stato bello ritornare nel mondo di Hogwarts - come se non mi fossi fatta una maratona di tutti i film nel mese di dicembre. Il punto è che è stato bello ritrovare le creature che avevo già conosciuto nella saga vera e propria e anche quelle che poi hanno finalmente preso vita nel film dedicato a Newt Scamander - che qui scrive l'introduzione e spiega come si è arrivati a classificare queste creature e poi ci sono tutti gli animali elencati dalla A alla Z con le descrizione e le loro caratteristiche, livello di pericolosità e in alcuni casi anche i disegni. Ehi, sapete che noi Babbani a quanto pare conviviamo con alcune creature magiche e non lo sapevamo? Dico due nomi a caso - lo Yeti e il mostro di Loch Ness. Una lettura davvero simpatica che si consuma in un giorno - ma potrebbero essere anche dieci, in fondo non ne abbiamo mai abbastanza del mondo di Harry Potter.
Niente donne perfette, per favore di Jane Austen
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
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Questa è una raccolta di alcune delle lettere scritte da Jane Austen - quelle che si sono salvate nonostante la sorella Cassandra e altri membri della famiglia avessero coscientemente deciso di bruciare per proteggere l'intimità di Jane. Scritte principalmente proprio alla sorella Cassandra - ma anche alle nipoti Anne e Fanny - e con l'ironia a cui ci ha abituate nei suoi romanzi, vediamo una Jane all'indomani della delusione avuta con Tom Lefroy e una Jane che, anche quando nella sua giornata non è successo "nulla di interessante", intrattiene comunque con pettegolezzi e una sagace critica dei balli e dell'etichetta inglese. Ci sono lettere in cui parla dei suoi romanzi pubblicati, in cui si vede come sia passata da essere ancora quasi insicura e poi conscia del proprio talento e sicura del suo modo di scrivere e altre lettere in cui critica i romanzi contemporanei della sua epoca che "vendono" protagonisti perfetti che non esistono nella realtà. Le ultime lettere della raccolta sono quelle indirizzate a sua nipote Anne, anche lei aspirante scrittrice, in cui le fornisce consigli e suggerimenti e critiche gentili per aiutarla a migliorare il suo romanzo. Una raccolta davvero bella, lo scorcio di una Jane Austen sempre ironica e sagace, ma anche più libera nella sua intimità e in famiglia.
Sir Charles Grandison di Jane Austen
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
Quando l'anno scorso sono stata da Libraccio - ancora prima dell'estate perché poi questo libro è finito inscatolato e messo via quando abbiamo dovuto dare il bianco alle pareti di casa - com'è di mia consuetudine non ho mancato di dare un'occhiata a tutti i libri di Jane Austen presenti e per puro caso ho notato questo volume che non avevo mai visto prima. L'introduzione e la postfazione danno due interpretazioni diverse di quello che è racchiuso tra le pagine - e io mi sento più vicina alla linea di pensiero dell'introduzione perché scritta da una donna il cui nome era comparso molto spesso nelle mie ricerche quando ho scritto la mia tesi di laurea su Orgoglio e Pregiudizio. In origine, The History of Sir Charles Grandison è un romanzo epistolare in sette volumi scritto da Samuel Richardson, ma una Jane quindicenne l'avrebbe ridotto a cinque brevi atti in modo da poterlo recitare in famiglia come forma di intrattenimento. Tra le righe si leggono molte delle sue battute sagaci che si prestano a doppi sensi, ma c'è chi confuta questa teoria - c'è chi confuta questa Jane così vivace e irriverente e con una passione per il teatro perché va a collidere con l'immagine di donna riservata e conservatrice che molti membri della sua famiglia hanno cominciato a dipingere dopo la sua morte, partendo proprio dall'eliminazione quasi totale delle lettere scritte da Jane. L'altra teoria sarebbe quella della nipote Anne di sette anni che un giorno si è presentata a zia Jane con il canovaccio di questa storia, dettandogliela in modo che la scrivesse - e l'opinione dell'autore della postfazione è che l'abbiano scritta insieme, che quella di Jane sia stata una lezione pedagogica per Anne. Ho trovato la "voce" di Jane Austen in molte righe, ma allo stesso tempo questo testo teatrale non mi ha fatta impazzire - e forse dipende dal fatto che non conoscendo per niente l'opera originale, i salti temporali fanno risultare del tutto incomprensibili le scene negli atti successivi e perfetti sconosciuti i personaggi. Io resto dell'opinione che sia stata scritta da Jane Austen - anche perché, come viene spiegato nell'introduzione, nel testo (sia quello rimasto che quello tagliato) ci sono riferimenti al matrimonio e molte allusioni a ciò che succede in quelli infelici grazie ad un certo personaggio che fa intendere violenze e stupro - non ce la vedo proprio una bambina di sette anni, per quanto nipote di Jane Austen, a rielaborare una cosa del genere.
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Sir Charles Grandison di Jane Austen
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Quando l'anno scorso sono stata da Libraccio - ancora prima dell'estate perché poi questo libro è finito inscatolato e messo via quando abbiamo dovuto dare il bianco alle pareti di casa - com'è di mia consuetudine non ho mancato di dare un'occhiata a tutti i libri di Jane Austen presenti e per puro caso ho notato questo volume che non avevo mai visto prima. L'introduzione e la postfazione danno due interpretazioni diverse di quello che è racchiuso tra le pagine - e io mi sento più vicina alla linea di pensiero dell'introduzione perché scritta da una donna il cui nome era comparso molto spesso nelle mie ricerche quando ho scritto la mia tesi di laurea su Orgoglio e Pregiudizio. In origine, The History of Sir Charles Grandison è un romanzo epistolare in sette volumi scritto da Samuel Richardson, ma una Jane quindicenne l'avrebbe ridotto a cinque brevi atti in modo da poterlo recitare in famiglia come forma di intrattenimento. Tra le righe si leggono molte delle sue battute sagaci che si prestano a doppi sensi, ma c'è chi confuta questa teoria - c'è chi confuta questa Jane così vivace e irriverente e con una passione per il teatro perché va a collidere con l'immagine di donna riservata e conservatrice che molti membri della sua famiglia hanno cominciato a dipingere dopo la sua morte, partendo proprio dall'eliminazione quasi totale delle lettere scritte da Jane. L'altra teoria sarebbe quella della nipote Anne di sette anni che un giorno si è presentata a zia Jane con il canovaccio di questa storia, dettandogliela in modo che la scrivesse - e l'opinione dell'autore della postfazione è che l'abbiano scritta insieme, che quella di Jane sia stata una lezione pedagogica per Anne. Ho trovato la "voce" di Jane Austen in molte righe, ma allo stesso tempo questo testo teatrale non mi ha fatta impazzire - e forse dipende dal fatto che non conoscendo per niente l'opera originale, i salti temporali fanno risultare del tutto incomprensibili le scene negli atti successivi e perfetti sconosciuti i personaggi. Io resto dell'opinione che sia stata scritta da Jane Austen - anche perché, come viene spiegato nell'introduzione, nel testo (sia quello rimasto che quello tagliato) ci sono riferimenti al matrimonio e molte allusioni a ciò che succede in quelli infelici grazie ad un certo personaggio che fa intendere violenze e stupro - non ce la vedo proprio una bambina di sette anni, per quanto nipote di Jane Austen, a rielaborare una cosa del genere.
Mi incuriosiscono tanto i due libri di Jane Austen che non conosco e poi vorrei leggere anch'io Animali fantastici sembra proprio carino.
RispondiEliminaMi piace molto questa rubrica
Grazie, Susy! :)
EliminaQuello della Rowling è davvero molto carino e anche il primo della Austen!
Ciao! Complimenti per le tante letture! Quello che mi incuriosisce di più è sicuramente "Love, care and share" :-)
RispondiEliminaGrazie Silvia, ma la brevità ha avuto il suo peso! xD
EliminaNiente donne perfette, per favore continua ad ispirarmi parecchio! E pure Buona vita a tutta, sarei davvero curiosa di leggerli!
RispondiEliminaSono entrambi molto belli!
EliminaLove, Care and Share mi ha lasciato senza fiato! Devo assolutamente leggerlo *_*
RispondiEliminaFammi sapere nel caso tu lo legga! :)
EliminaE niente.. Jane devo leggerla asolutamente!
RispondiEliminaJane va letta a prescindere! xD
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