Avevo promesso che nel secondo appuntamento non ci sarebbe stata di nuovo un'introduzione chilometrica e ho tutte le intenzioni di mantenere la promessa.
Quindi, se è la prima volta che capitate qui sul mio blog oppure vi siete persi la prima puntata e non avete ancora capito esattamente di che rubrica si tratti, potete leggere il mio monologo su come mi sia venuta l'idea e da dove sia nato il titolo QUI.
Quindi, se è la prima volta che capitate qui sul mio blog oppure vi siete persi la prima puntata e non avete ancora capito esattamente di che rubrica si tratti, potete leggere il mio monologo su come mi sia venuta l'idea e da dove sia nato il titolo QUI.
BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di cinque, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.
Il Quidditch attraverso i secoli di J.K. Rowling
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
Sempre sulla scia de Le fiabe di Beda il Bardo inserite nel precedente appuntamento, anche questo libretto sul Quidditch l'ho letto anni e anni dopo la sua prima pubblicazione.
Mi è piaciuto perché non è solo un insieme di regole di gioco - sebbene ci sia una sezione in cui vengono spiegati i ruoli dei giocatori e le funzioni dei Bolidi, della Pluffa e del Boccino - ma narra proprio la nascita di questo sport, dalla prima versione rudimentale alla versione odierna. Mi è piaciuto leggere della varie squadre ufficiali - ricordando così i momenti nei quali avevo incontrato quei nomi nella saga di Harry Potter, ho adorato vedere quali studenti hanno preso il libro in prestito nel corso del tempo. E niente, mi ha fatto venire un incredibile voglia di rileggere nuovamente la saga oppure di vedere i film in cui c'era ancora la spensieratezza delle partite a Quiddicth prima che Voi-Sapete-Chi si imbucasse alla festa. E io aspetto sempre la lettera da Hogwarts.
Tribute to Andy Whitfield 1971-2011 a cura di Irena Kyd
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
Ammetto che me lo aspettavo diverso quando ho deciso di acquistarlo, mi aspettavo forse un aspetto più biografico su questo attore che mi ha conquistata nella sua interpretazione di Spartacus nell'omonimo telefilm della Starz.
La parte che ho più apprezzato è quella iniziale, quella che raccoglie i pensieri e i ricordi della crew e degli attori che hanno lavorato con lui in quella prima stagione - e di Liam McIntyre che poi l'ha sostituito.
Il resto sono pensieri e dediche raccolte sulla pagina Facebook immediatamente successive alla sua morte e durante il mese seguente. Ora, non fraintendetemi, ma alcune le ho trovate un po' esagerate - affettate, forse. Magari sono io cinica e per carità, le ho avute (e le ho ancora) le "cotte" per una celebrità e quella sorta di ammirazione quasi reverenziale, ma alcune di quelle dediche mi sembravano alquanto fuori luogo - specialmente considerando che poi questa raccolta è stata consegnata alla moglie di Andy e ai suoi due figli.
Oltretutto c'erano sempre quelle tre/quattro persone ricorrenti e dopo un po' erano tutte uguali - quasi troppo sdolcinate. Ne ho apprezzate altre invece che erano molte più sentite, di genitori che avevano figli affetti dallo stesso male di Andy e quel cordoglio l'ho sentito più sincero. Ho anche apprezzato la presenza italiana tra le dediche e le poesie.
Solo l'Amore di Francesca Lesnoni
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
In realtà la recensione di questo libro esiste, ma si trova su Goodreads e sono stata indecisa fino all'ultimo se inserirlo in questa rubrica o meno - motivo per il quale non è nell'ordine cronologico che ho seguito fino a questo momento.
Ma di fatto la recensione sul blog non esiste, quindi aveva tutti i diritti di essere qui.
Questa è la storia di un'assenza che in realtà si fa sentire come una presenza, se non di più. Lucia, l'amore di sempre del protagonista, è scomparsa lasciando un biglietto criptico che non spiega nulla e quello che Pier compie non è soltanto un viaggio fisico di (ri)scoperta nei luoghi di Roma che hanno significato qualcosa per Lucia, ma con la sua scrittura poetica ed evocativa l'autrice ci porta insieme a Pier in un viaggio interiore attraverso i ricordi.
On the Beach at Night Alone di Walt Whitman
Letto ad aprile e presente in questo WWW Wednesday.
Confesso che questo volumetto un po' mi spaventava. Non ho mai avuto un buon rapporto con la poesia fin dai primi anni di scuola, quindi l'idea di leggere non solo dei poemi ma di farlo anche in inglese rappresentava per me una grande sfida.
Ed è andata così così: alcuni li ho capiti meglio di altri, alcuni mi sono piaciuti di più e altri di meno, alcuni li ho trovati scorrevoli e altri più ermetici - difficili da afferrare.
Ma siamo io e la poesia che non ci capiamo quasi mai.
C'è anche da dire che, da quanto ho letto, molti sono estrapolati dal loro contesto e forse per questo sono di più difficile comprensione tolti dall'opera maggiore.
Whitman parla della natura e della guerra, della terra e dell'oceano, del cielo e delle stelle e degli uccelli. Parla delle relazioni umane attraverso metafore e similitudini.
Non sono sicura che questi poemi si trovino nella mia edizione di Foglie d'erba - almeno, ad una prima occhiata non mi sembra. Se così fosse, mi dispiacerebbe non leggere la loro traduzione italiana e capirli finalmente, ma l'importante è averne afferrato comunque il senso - o perlomeno quello che io credo sia il senso. Ma, come ho detto, siamo io e la poesia ad essere incompatibili fin dall'alba dei tempi - forse ancor di più se in una lingua che non è la mia, già in italiano a scuola avevo voglia di lanciare il libro di testo fuori dalla finestra e lo sapevano tutti quanto io odiassi la poesia e tutte le sue componenti.
Comunque il mio poema preferito in questa selezione è stato To You.
The Beautifull Cassandra di Jane Austen
Letto ad aprile e presente in questo WWW Wednesday.
Stiamo parlando della Austen, che cosa vi posso dire che già non sappiate o che io non abbia già scritto?
Questa è una piccola selezione dei suoi scritti giovanili, di quelli ironici e pieni di sarcasmo nei quali prendeva in giro gli usi e i costumi della società in cui viveva e ne portava quasi all'esasperazione alcuni tratti, che poi leggeva alla sua famiglia per il loro divertimento. Si parla di balli e di corteggiamenti, si parla di amore e di buon senso, si parla di rendite annuali e di vestiti messi una volta di troppo, si parla di virtù e di difetti grandi come peccati capitali - tutto raccontato con arguzia e sagacia, quelle caratteristiche che l'hanno sempre descritta come scrittrice.
È scritto in un inglese diverso, figlio del suo tempo e con parole a volte tronche che rendono comunque l'idea del senso che vogliono comunicare - una volta assorbito lo stile delle prime 5/10 pagine, le restanti scorrono lisce.
Sempre sulla scia de Le fiabe di Beda il Bardo inserite nel precedente appuntamento, anche questo libretto sul Quidditch l'ho letto anni e anni dopo la sua prima pubblicazione.
Mi è piaciuto perché non è solo un insieme di regole di gioco - sebbene ci sia una sezione in cui vengono spiegati i ruoli dei giocatori e le funzioni dei Bolidi, della Pluffa e del Boccino - ma narra proprio la nascita di questo sport, dalla prima versione rudimentale alla versione odierna. Mi è piaciuto leggere della varie squadre ufficiali - ricordando così i momenti nei quali avevo incontrato quei nomi nella saga di Harry Potter, ho adorato vedere quali studenti hanno preso il libro in prestito nel corso del tempo. E niente, mi ha fatto venire un incredibile voglia di rileggere nuovamente la saga oppure di vedere i film in cui c'era ancora la spensieratezza delle partite a Quiddicth prima che Voi-Sapete-Chi si imbucasse alla festa. E io aspetto sempre la lettera da Hogwarts.
Tribute to Andy Whitfield 1971-2011 a cura di Irena Kyd
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
Ammetto che me lo aspettavo diverso quando ho deciso di acquistarlo, mi aspettavo forse un aspetto più biografico su questo attore che mi ha conquistata nella sua interpretazione di Spartacus nell'omonimo telefilm della Starz.
La parte che ho più apprezzato è quella iniziale, quella che raccoglie i pensieri e i ricordi della crew e degli attori che hanno lavorato con lui in quella prima stagione - e di Liam McIntyre che poi l'ha sostituito.
Il resto sono pensieri e dediche raccolte sulla pagina Facebook immediatamente successive alla sua morte e durante il mese seguente. Ora, non fraintendetemi, ma alcune le ho trovate un po' esagerate - affettate, forse. Magari sono io cinica e per carità, le ho avute (e le ho ancora) le "cotte" per una celebrità e quella sorta di ammirazione quasi reverenziale, ma alcune di quelle dediche mi sembravano alquanto fuori luogo - specialmente considerando che poi questa raccolta è stata consegnata alla moglie di Andy e ai suoi due figli.
Oltretutto c'erano sempre quelle tre/quattro persone ricorrenti e dopo un po' erano tutte uguali - quasi troppo sdolcinate. Ne ho apprezzate altre invece che erano molte più sentite, di genitori che avevano figli affetti dallo stesso male di Andy e quel cordoglio l'ho sentito più sincero. Ho anche apprezzato la presenza italiana tra le dediche e le poesie.
Solo l'Amore di Francesca Lesnoni
Letto a marzo e presente in questo WWW Wednesday.
In realtà la recensione di questo libro esiste, ma si trova su Goodreads e sono stata indecisa fino all'ultimo se inserirlo in questa rubrica o meno - motivo per il quale non è nell'ordine cronologico che ho seguito fino a questo momento.
Ma di fatto la recensione sul blog non esiste, quindi aveva tutti i diritti di essere qui.
Questa è la storia di un'assenza che in realtà si fa sentire come una presenza, se non di più. Lucia, l'amore di sempre del protagonista, è scomparsa lasciando un biglietto criptico che non spiega nulla e quello che Pier compie non è soltanto un viaggio fisico di (ri)scoperta nei luoghi di Roma che hanno significato qualcosa per Lucia, ma con la sua scrittura poetica ed evocativa l'autrice ci porta insieme a Pier in un viaggio interiore attraverso i ricordi.
On the Beach at Night Alone di Walt Whitman
Letto ad aprile e presente in questo WWW Wednesday.
Confesso che questo volumetto un po' mi spaventava. Non ho mai avuto un buon rapporto con la poesia fin dai primi anni di scuola, quindi l'idea di leggere non solo dei poemi ma di farlo anche in inglese rappresentava per me una grande sfida.
Ed è andata così così: alcuni li ho capiti meglio di altri, alcuni mi sono piaciuti di più e altri di meno, alcuni li ho trovati scorrevoli e altri più ermetici - difficili da afferrare.
Ma siamo io e la poesia che non ci capiamo quasi mai.
C'è anche da dire che, da quanto ho letto, molti sono estrapolati dal loro contesto e forse per questo sono di più difficile comprensione tolti dall'opera maggiore.
Whitman parla della natura e della guerra, della terra e dell'oceano, del cielo e delle stelle e degli uccelli. Parla delle relazioni umane attraverso metafore e similitudini.
Non sono sicura che questi poemi si trovino nella mia edizione di Foglie d'erba - almeno, ad una prima occhiata non mi sembra. Se così fosse, mi dispiacerebbe non leggere la loro traduzione italiana e capirli finalmente, ma l'importante è averne afferrato comunque il senso - o perlomeno quello che io credo sia il senso. Ma, come ho detto, siamo io e la poesia ad essere incompatibili fin dall'alba dei tempi - forse ancor di più se in una lingua che non è la mia, già in italiano a scuola avevo voglia di lanciare il libro di testo fuori dalla finestra e lo sapevano tutti quanto io odiassi la poesia e tutte le sue componenti.
Comunque il mio poema preferito in questa selezione è stato To You.
The Beautifull Cassandra di Jane Austen
Letto ad aprile e presente in questo WWW Wednesday.
Stiamo parlando della Austen, che cosa vi posso dire che già non sappiate o che io non abbia già scritto?
Questa è una piccola selezione dei suoi scritti giovanili, di quelli ironici e pieni di sarcasmo nei quali prendeva in giro gli usi e i costumi della società in cui viveva e ne portava quasi all'esasperazione alcuni tratti, che poi leggeva alla sua famiglia per il loro divertimento. Si parla di balli e di corteggiamenti, si parla di amore e di buon senso, si parla di rendite annuali e di vestiti messi una volta di troppo, si parla di virtù e di difetti grandi come peccati capitali - tutto raccontato con arguzia e sagacia, quelle caratteristiche che l'hanno sempre descritta come scrittrice.
È scritto in un inglese diverso, figlio del suo tempo e con parole a volte tronche che rendono comunque l'idea del senso che vogliono comunicare - una volta assorbito lo stile delle prime 5/10 pagine, le restanti scorrono lisce.
Ecco sì, uno dei tanti motivi per iniziare a leggere in inglese...Janeb sarai mia! xD
RispondiEliminaAhaha, non l'ho citato ma Jane poi prende anche in giro una delle sue protagoniste un po' troppo dedita all'alcol. xD
EliminaPrendilo, prendilo - è un libriccino così piccolo che si legge comunque che è un amore.