venerdì 14 aprile 2017

[Recensione] "Il cielo di domani" di Luca Brunoni

Per questa lettura devo ringraziare l'autore e la sua casa editrice, che mi hanno fornito una copia digitale del romanzo anche se non avevo vinto il cartaceo su Goodreads. 

E che bella lettura che è stata. 


Titolo: Il cielo di domani
Autore: Luca Brunoni
Data di uscita: 21 agosto 2016
Pagine: 244 (Kindle edition)
Editore: Fontana Edizioni

Trama: Per il protagonista di "Il cielo di domani" il futuro è a portata di mano: la banca dove lavora lo sta formando perché diventi un pezzo grosso, di quelli che guardano la città dall’alto del loro ufficio di vetro e che a Natale sotto l’albero trovano bonus da capogiro. Non male per un ragazzo di periferia, figlio di operai; uno che sotto la pelle di futuro leader è insicuro e sensibile – forse troppo per quel mondo di tagliagole. E soprattutto, non male per un ragazzo che da qualche anno lotta con una malattia complicata. Ma quando, trasferitosi a Barcellona per un corso di spagnolo voluto dalla banca, perde le pastiglie che lo curano, gli eventi precipitano. Un passato dimenticato ritorna a galla, aprendo uno squarcio nelle sue certezze: abbastanza per intravedere l’ombra di un terribile segreto.
Cominciano così settantadue ore frenetiche a Barcellona, dai vicoli scuri del Barri Gòtic alle colline del Parc Güell, mentre la città, travolta da temporali, cambia volto. "Il cielo di domani" è la storia di un cambiamento ed è una storia d’amore. È la storia di un uomo che forse ha inseguito il sogno sbagliato, che si è dimenticato chi era. E che ora vuole ricordare.



L'ho divorato in due giorni.
Non mi dilungherò tanto nella trama, un po' perché è già descritta a sufficienza e un po' perché il rischio di spoilers è parecchio alto.

Il protagonista - un trentenne senza nome - segue un prestigioso programma di formazione all'interno di una banca di Milano, "costola" di una banca americana.
Per lavoro viene mandato in Spagna, a Barcellona, a seguire un corso di lingua e di linguaggio tecnico proprio del settore commerciale in previsione di una specializzazione nei mercati latino-americani.
Ma a differenza del corso seguito a Londra l'anno precedente, a Barcellona le cose sono diverse: il clima, il ritmo della vita, le persone. Forse il vero amore.
Il nostro protagonista perde a poco a poco la sua rigidità e comincia a lasciarsi andare, dimenticando - inconsciamente oppure no - di prendere le medicine che tengono sotto controllo la sua malattia.
E sono dovute all'astinenza le visioni che poi compaiono davanti ai suoi occhi? Sono allucinazioni oppure sono ricordi? Sono momenti di vita che ha dimenticato di aver vissuto? Appartengono ad una persona che ora non riconosce più allo specchio, ma che allo stesso tempo gli sembra famigliare? Ha veramente tutto quello che ha sempre desiderato o c'è forse qualcosa di più nella vita?

Come ho scritto sopra, l'ho divorato in due giorni.
I capitoli sono brevi e la scrittura è fluida ed estremamente scorrevole - impossibile non farsi trascinare da essa, non ti accorgi nemmeno di quante pagine hai macinato nel frattempo. Ha un che di onirico a volte, è un viaggio introspettivo ma è anche un viaggio che porta il nostro protagonista nel cuore di Barcellona, nelle sue parti più turistiche e in quelle più sconosciute, facendogli incontrare persone che gli ricorderanno il ragazzo che è stato una volta e che gli faranno rendere conto che non tutti i sogni sono giusti - o che forse è stato sbagliato il percorso per realizzarli e raggiungere quel riscatto personale a cui si aspirava tanto.

I flashback mi piacciono sempre in una storia - che sia quella scritta di un libro o quella scritta di una serie televisiva - e qui li trovo gestiti davvero a meraviglia.
Non c'è nessuna confusione tra la storia presente e i ricordi della vita a Milano e dei due mesi precedenti a Barcellona, tutto si incastra alla perfezione e noi siamo sempre con il protagonista e con la sua confusione mentre cerca di sbrogliare la matassa.
Non posso dire altro se voglio evitare di fare spoilers, ma la storia ad un certo punto ha assunto la piega che sospettavo ma che è riuscita comunque a sorprendermi in quel particolare punto e anche successivamente. L'ho divorato perché volevo assolutamente sapere come sarebbe andata a finire, tra amore e sacrifici e stili di vita un po' alternativi.

Davvero una bella lettura che raccomando sicuramente e la cover non potrebbe essere più perfetta per l'atmosfera della storia. 


2 commenti:

  1. Mi hai proprio convinta, sai? Già nel WWW avevo adocchiato la copertina e la tua recensione non fa che confermare l'opinione!

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    1. Spero che allora ti piacerà com'è piaciuto a me! :)

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