martedì 15 novembre 2016

[Recensione] "Goodbye Stranger" di Rebecca Stead

Il mio incontro con questo libro è stato puramente casuale. 
Come potete leggere nel What's on my bedside table? di ieri, un pomeriggio ero in un'altra città con un'amica e siamo entrate da Feltrinelli. 
Lei per libri universitari per i quali non aveva proprio sentimenti e io perché non so resistere all'idea di vedere libri in lingua inglese con i miei occhi e poterli toccare concretamente con mano - anche se spesso in libreria costano un occhio della testa più che comprarli online. 

Il punto è che ero indecisa tra due libri e non ero nemmeno convinta di volerne acquistare effettivamente uno, ma poi l'occhio mi è caduto sul titolo di un terzo e ho letto l'argomento e ciao - era fatta. 
Così, tra i due litiganti, me ne sono andata con il pretendente più timido.    


Titolo: Goodbye Stranger
Autrice: Rebecca Stead
Data di uscita: 2 giugno 2016
Data di uscita originale: 4 agosto 2015
Pagine: 287 (copertina flessibile)
Editore: Andersen Press

Trama [tradotta da me]: Bridge è un'eccentrica. Scarabocchia. Indossa orecchie da gatto tipiche di Halloween tutti i giorni. Ed è sopravvissuta ad un serio incidente quando era più giovane. 
Da quando ha perso un anno di scuola per guarire e riprendersi, trova difficile essere in compagnia delle sue migliori amiche Emily e Tabitha - trova difficile adattarsi. Avevano promesso di non litigare mai, ma è dura quando cominciano a mantenere segreti le une con le altre
Sherm vuole conoscere meglio Bridge. Ma anche lui sta nascondendo un segreto. E poi c'è un'altra misteriosa ragazza che sta lottando con un problema ancora più serio...
Una storia dolceamara di amicizia, litigate e fratture e di ricerca della propria strada. 


Dalla trama mi ero fatta un'altra idea. 
Dalla trama sembra che Bridge venga lasciata in disparte da Tab ed Em. 
Dalla trama sembra qualcosa che non è. 

Il libro inizia con un prologo, un prologo in cui Bridget ha otto anni e sta andando sui pattini per strada e per una serie di eventi viene investita sotto gli occhi della sua migliore amica Tabitha e delle loro madri. 
Bridget si rompe qualcosa come tredici ossa e il suo cuore si ferma tre volte e perde tutta la terza elementare e da quel momento sente di non essere più quella di prima e il primo passo è quello di farsi chiamare Bridge. 
Al suo ritorno a scuola in quarta elementare, Tab le presenta Emily e le tre stringono il patto di non litigare mai. 
E arriviamo alla seconda media. 

Il target di questo libro è molto al di sotto di quelli che leggo di solito - a volte mi sento persino troppo vecchia per gli young adult, specialmente se sono romance. 
Questo è un middle grade e l'età più grande che viene rappresentata sono i sedici anni di Jamie, il fratello di Bridge - con una sporadica partecipazione della diciottenne Adrienne che lavora nel bar di proprietà del padre di Bridge e Jamie. 

È un middle grade e la storia si focalizza su queste tre amiche, su Sherm e su questa ragazza misteriosa - di cui scopriamo l'identità solo alla fine. 

Come ho detto prima, la trama sembra suggerire litigate che in realtà non avvengono - o perlomeno non avvengono tra Bridge e Tabitha ed Emily, bensì riguardano off-screen la ragazza misteriosa.
Tuttavia, sebbene aspettassi con il cuore in gola tutte le parte di questa quasi quindicenne senza nome, è stato emozionante lo stesso leggere anche di queste tre amiche in seconda media - e questo è stato uno dei motivi che mi ha spinta a comprare il libro. Mi aspettavo più drama tra di loro perché anche per me i problemi promessi dalla trama sono iniziati in seconda media, ma alla fine mi è andata bene così. 

Questo libro ha un tipo di narrazione molto particolare, diviso in tre punti di vista che non si "spalmano" in maniera uniforme lungo le pagine
Abbiamo le parti di Bridge, raccontate in terza persona. 
Abbiamo le parti di Sherm, raccontate in prima persona e tramite lettere mai spedite al nonno che ha abbandonato lui, i suoi genitori e sua nonna di punto in bianco per rifarsi una vita in New Jersey con un'altra donna. 
Abbiamo le parti della ragazza misteriosa, raccontate in seconda persona. 

Un'altra particolarità della narrazione è che le parti di Bridge e Sherm seguono un ordine cronologico, partendo da settembre; le parti della ragazza misteriosa invece si svolgono unicamente in un solo giorno, giorno nel quale arriveranno a convergere anche gli altri due punti di vista e si scoprirà la sua identità. Da quel momento in poi le tre storylines vanno avanti tutte insieme verso il futuro.

La scoperta dell'identità della ragazza misteriosa per me è stata una vera sorpresa e solo dopo mi sono resa conto di quanti indizi fossero stati disseminati lungo i capitoli precedenti. Ti viene naturale pensare che sia qualcuno di vicino a loro dato che vengono nominati e frequentati gli stessi posti di Bridge e che questa ragazza conosce la sua famiglia e anche Jamie, sebbene lui abbia un anno più di lei. Però mai avrei pensato che si sarebbe rivelata lei

Comunque, torniamo alla trama. 

La trama sembrava promettere litigi, vero? 
In realtà sì, ci sono cose che le ragazzine tengono segrete, ma questo dura solo un lasso di tempo relativamente breve. Non ci sono state tra di loro le stesse dinamiche che invece io ho vissuto sulla mia pelle - e per questo quasi ho tirato un sospiro di sollievo, nonostante il motivo per cui ho coprato il libro fosse proprio l'opposto. 

Sono ragazzine molto diverse tra loro. 
Emily è la prima a diventare più femminile e ad essere notata dai maschi, Tabitha invece è una piccola femminista in erba e Bridge è quella forse un po' più ingenua ancora, quella che quando non capisce un modo di dire o una battuta dà la colpa a quell'anno di scuola che ha perso a causa dell'incidente. 
E forse non se ne rende veramente conto, ma portare quelle orecchie da gatto è quasi una sorta di barriera perché non riesce a lasciarsi tutto alle spalle - quelle orecchie sono un po' alla stessa stregua della coperta di Linus. 
Sono molto diverse, ma sono davvero molto amiche e sono sempre pronte a sostenersi a vicenda - non importa cosa succeda

Sherm ha un paio di classi in comune con Bridge e i due diventano buoni amici, tanto che anche Emily e Tabitha lo includono nelle conversazioni. Prova molta rabbia verso suo nonno e ignora tutti i messaggi che gli manda, ma nonostante questo sente anche terribilmente la sua mancanza ed ecco che gli scrive delle lettere che al momento non ha alcuna intenzione di spedire. 

I problemi della ragazza misteriosa vengono a galla poco alla volta e questo è dovuto al fatto che viviamo un solo giorno della sua vita dal suo punto di vista. La ragazza misteriosa è quella con cui alla fine mi sono ritrovata ad avere più cose in comune e io, a 27 anni, stavo in angoscia per questa quindicenne e aspettavo con trepidazione che fosse il suo turno nella storia per scoprire cos'era successo. E ci ho visto un po' di me stessa, con lei che racconta di quelle che erano sue amiche da una vita e che improvvisamente erano delle sconosciute e del rapporto che aveva con una di queste, Vinny, mentre si trasformava in una vera mean girl sotto i suoi occhi - questa parte mi ha ricordato tanto il rapporto tra Regina e Anna in Some Girls Are di Courtney Summers. 

È un middle grade come target, ma anche avendo 27 anni non mi sono sentita per niente troppo vecchia perché ricordo come se fosse ieri la mia seconda media e anche com'era avere quindici anni. 

È un libro che dovrebbero leggere tutti, indipendentemente dall'età, perché è molto di più che "banali litigi e ragazze che non si parlano più" - vengono affrontati anche temi davvero importanti. 
Si parla di cosa significa essere figli di divorziati e avere il sostegno che ti serve e i ragazzi vengono puntualmente sottoposti a delle esercitazioni in classe su cosa fare e come comportarsi in caso qualcuno si introducesse a scuola armato - e questo è purtroppo qualcosa di cui si sente ancora parlare. 
E poi c'è tutta la questione del cyberbullismo, di quanto è da incoscienti mandare foto di se stesse semi-svestite a qualcuno con il rischio che le foto vengano mostrate ad altri o messe in rete - ed è qualcosa che accade nel libro e qui si vede che le ragazze possono anche essere cattive e ferire altre ragazze, ma ci sono anche amiche vere che sono pronte a sostenerti. 
Si parla della disuguaglianza di genere, di come il gesto venga percepito diversamente se a farlo è una ragazza rispetto ad un ragazzo - di come l'etichetta "sgualdrina" venga appiccicata con troppa facilità. 
Si parla dell'influenza che le persone - i nostri coetanei - esercitano su di noi a quell'età e come a volte basta una persona di un anno più grande per manipolarci e metterci in una brutta situazione. 

E quel "goodbye" del titolo assume più di un significato - è un addio alle persone che siamo state, è un addio a coloro che non fanno più parte della nostra vita perché le cose sono cambiate.

"That's what life is. Life is where you sleep and what you see when you wake up in the morning, and you tell about your weird dream, and what you eat for breakfast and who you eat it with. Life isn't something that happens to you. It's something you make yourself, all the time. Life is that half minute in the morning before your cat remembers she's kind of a grouch, when she pours out her love and doesn't give a flying newton who sees it."

Le mie aspettative erano altre con questo libro, ma accidenti se non è stato addirittura meglio di quanto avrei creduto. 

6 commenti:

  1. Ciao! Anche io ho 27 anni, però credo che mi interesserebbe molto leggere un middle grade perché negli ultimi due anni ho lavorato come insegnante, soprattutto alle medie.
    L'idea di una storia in cui "si dice addio" ai vecchi se stessi è comunque intrigante...!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia!
      Alla fine il target di "middle grade" assume un significato puramente indicativo, sta lì solo per dire in che fascia d'età sono i protagonisti. Secondo me è un libro che dovrebbero leggere tutti e mentre lo leggi, l'età non importa davvero più.

      Elimina
  2. E niente.. prime tre righe di recensione e già ero lì su goodreads a schiacciare il pulsante "want to read" <3 Spero proprio di poterlo leggere e amarlo quanto te!

    RispondiElimina
  3. Ciao Cara ! Che tenerezza questo libro, giè appena ho lettto che la protagonista indossa orecchie da gatto sono partiti occhi a cuoricini da tutte le parti ahahah
    Cavolo che fortuna! Anche io vorrei essere in grado di leggere libri in inglese, saI per caso se lo pubblicheranno in italiano ? Comunque anche io ho un blog, se hai voglia di farci un salto sei la benvenuta ;) https://mandorlibri.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti so proprio dire se verrà tradotto in italiano o meno, ma di sicuro lo meriterebbe!
      Passo volentieri da te! :)

      Elimina