venerdì 3 gennaio 2025

Tirando le somme del... 2024

Siamo qui a tirare le fila degli ultimi 366 giorni - 366 giorni scanditi da reading slump, lavoro, stanchezza, svariate crisi di nervi e lacrime di frustrazione, da promesse di essere più presente sul blog e invece credo di aver postato meno nel 2024 che nei due anni precedenti messi insieme. 
 
Mi sembra ormai chiaro che devo smetterla di fare promesse che non manterrò. 

Tirando le somme del... è una rubrica inventata da me e pubblicata l'ultimo giorno dell'anno in cui non solo faccio il riepilogo di tutti i libri letti durante i precedenti 365 giorni, ma anche dei film visti e delle nuove serie iniziate e delle vecchie serie concluse.


2024



LIBRI, GRAPHIC NOVEL, MANGA, ECC...

Nel 2024 ho segnato come letti... 60 titoli
 
Avevo settato un obiettivo più basso rispetto al 2023 e, nonostante questo, ho comunque rischiato di non superare la challenge - in estate ho letto molto meno di quanto mi sarei aspettata perché due dei tre mesi di vacanza li ho passati a seguire un corso e a dare esami quindi diciamo che sono stati di "vacanza" per modo di dire. 
 
In teoria nell'estate 2025 non dovrei avere impedimenti, quindi credo che la challenge resterà sempre sui 50 libri - meglio non azzardare di più. 
 

 

Di questi 60 titoli, solo una graphic novel e un fumetto e un manga.
 
Per quanto riguarda romanzi e novelle (tra cartacei, digitale e audiolibri), quest'anno i libri in italiano sono stati 26 e quelli in inglese sono stati 31 - di cui 29 inediti in Italia. Quest'anno ho letto molto di più in inglese rispetto all'anno scorso, nel quale i libri in italiano erano stati la maggioranza.
 
Le valutazioni a cinque stelle sono state 4, una in più dell'anno scorso (un libro, una novella, un fumetto e una graphic novel), la media delle mie valutazioni 3.2 - inferiore rispetto a quella dell'anno scorso.
 

SERIE TV

HO TERMINATO:









 
 
TOTALE:

Iniziate: 0 | Terminate: 9 | In corso: 29

Non ho terminato nessuna della serie storiche che ho in sospeso da una vita, ma almeno ho ricominciato a guardarle (The Big Bang Theory, due stagioni) e sono fiduciosa per questo 2025 perché adesso guardo loro quando faccio tapis roulant invece dei film
 
E sono orgogliosa di non aver cominciato proprio nulla - cosa che non varrà in questo nuovo anno perché il prequel/spin-off di NCIS su Gibbs da giovane quello lo guardo sicuro. E non ho neanche pensato di inserire Criminal Minds: Evolution nelle serie iniziate perché di fatto non è una serie nuova - la sua prima stagione viene comunque classificata come sedicesima nella storia del telefilm - e sebbene io l'avessi messa tra quelle "terminate" quando era finita nel 2020, non starò a fare anche la categoria "revival" quindi non sarà nemmeno contata tra quelle in corso. Diciamo che è a sé stante.


FILM

Cinema: 8
DVD: 3 (4)
Televisione: 3
Streaming: 44 (5)
Rewatch: 9

TOTALE: 66

Anche quest'anno sono andata meno al cinema e in generale ho visto molti meno film - non ci sono i settanta film di differenza che c'erano tra 2022 e 2023, ma tra 2023 e 2024 ce ne sono comunque una quarantina.
 
 
VITA PERSONALE, LAVORATIVA E MUSICA
 
La salute qui è sempre quella che è - sono alle prese con la seconda otite dell'anno (la prima a febbraio con tanto di febbre a quaranta e mezzo e questa seconda a dicembre che non vuole saperne di fare le valigie) ma forse, grazie alla cure termali e al vaccino contro lo pneumococco, di fatto finora non mi sono ancora beccata la bronchite tutti i mesi. Già, perché non dimentichiamo che a luglio mi hanno diagnosticato l'asma e quindi probabilmente è per questo che mi ammalavo sempre. 
 
Di positivo c'è che la mia infiammazione temporo-mandibolare è nettamente migliorata da quando a giugno sono andata dal dentista e ho iniziato a portare il bite per dare sollievo all'articolazione. Sarà una cosa lunga, come minimo tre anni, ma adesso non riesco neanche ad immaginare di non portarlo la notte. 
 
E la dieta e il tapis roulant, tra cambi di alimentazione e rabbia e momenti di arresto e lacrime di frustrazione, hanno comunque dato i loro risultati. Non ho ancora finito, ce n'è ancora di strada da fare, ma da novembre 2023 ad oggi ho perso 20 chili. 


A livello lavorativo, sono un po' più lontana da casa rispetto al precedente anno scolastico - ma questa volta ho un contratto fino al 30 giugno e non devo più vivere con il patema tutti i mesi dell'incertezza di un rinnovo o meno. A livello di colleghi vado bene (a parte uno che mi sta proprio antipatico), ma i ragazzini sono dei veri e propri animali e più che stare in una scuola mi sembra di stare in uno zoo/manicomio. 


A livello musicale, poche novità e le solite certezze. 
 
Il mio 2024 e il mio Spotify sono stati dominati dall'ascolto dei Bad Omens e, grazie a loro e alla riproduzione casuale, ho scoperto altre band con canzoni che mi piacciono un sacco come Caskets e Rain City Drive. 

A settembre sarebbe dovuto uscire il secondo album dei Loveless, ma poi è saltato tutto - Julian è sparito dai social per mesi e ho scoperto solo in seguito che erano state mosse accuse contro di lui e che il suo socio Dylan e l'etichetta l'hanno mollato. Ora ha ripreso a postare qualcosa, è stato in rehab e ora è sobrio, ma non so se i Loveless esistono o esisteranno ancora oppure se avvierà un progetto solista sotto un altro nome. Ma resta il fatto che mi sento un po' in conflitto per le cose che ho saputo e non so se sarebbe giusto scindere le canzoni e la voce che amo dalla persona che era e da ciò che ha fatto in passato. Insomma, non è il caso del cantante dei Lostprophets, ma non è neanche una cosa da niente - vedremo, il 2025 è appena iniziato.

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Il recap del 2024 si conclude qui - spero che il vostro anno sia andato bene e che quello nuovo possa andare ancora meglio. Ne abbiamo tutti bisogno. 
 
Non li ho fatti in apertura del post quindi gli auguri di buon anno ve li faccio qui, augurandovi un 2025 pieno di letture soddisfacenti e belle cose. 
 
Ci vediamo presto su questi schermi.

mercoledì 1 gennaio 2025

Monthly Recap | Dicembre 2024

Buon 2025 a tutti quanti! 

Prima di dare il vero benvenuto al nuovo anno però, bisogna prima archiviare quello vecchio - ecco che oggi vediamo cos'è successo a dicembre e dopodomani vedremo cos'è successo nell'intero 2024.
 
Parlando di dicembre, è dal 6 che sono ammalata - ho avuto così tanto mal di gola e mi si sono gonfiati i linfonodi del collo che quasi mi è sembrato che mi fossero ricresciute le tonsille e un'otite che non vuole saperne di andarsene e la congiuntivite in un occhio che invece va e viene come le pare. Solo gioie e salute, qui. 

Poi, mettiamoci anche complice la malattia e il non stare bene, una volta fatto trenta ho fatto anche trentuno con la reading slump che mi ha tenuta stretta per buona parte del mese - e quindi quanto tempo sprecato con Audible perché non ero in grado - per stanchezza o poca voglia oppure nessun tempo - di ascoltare niente. 



LETTURE

https://www.goodreads.com/book/show/43347903-the-liar-s-daughter  https://www.goodreads.com/book/show/53018564-the-glare  https://www.goodreads.com/book/show/62919719-fangirl-vol-3

https://www.goodreads.com/book/show/55977922-out-of-the-fire  https://www.goodreads.com/book/show/41044784-cold-day-in-the-sun
 
The Liar's Daughter di Megan Cooley Peterson
The Glare di Margot Harrison
Fangirl, Vol. 3: The Manga di Rainbow Rowell, Gabi Nam
Out of the Fire di Andrea Contos
Cold Day in the Sun di Sara Biren


CRONACHE DI AUSPICABILI BUONI PROPOSITI - ovvero cercare di leggere almeno due cartacei e due eARC al mese.

Cartacei: Fangirl, Vol. 3: The Manga di Rainbow Rowell, Gabi Nam
eARC: n/a
 
 
ACQUISTI
 

L'impero dei dannati di Jay Kristoff


Al secondo tentativo di reperirlo usato su Libraccio ce l'ho fatta - mi è andata invece male con il drago di Red Rising.
 
 
REGALI ED EXTRA
 

I'm the Girl di Courtney Summers
One of Us Is Back di Karen M. McManus
Fangirl, Vol. 3: The Manga di Rainbow Rowell, Gabi Nam
Harley Quinn: Ravenous di Rachael Allen
 
 
Sì, è un'altra edizione di un libro della Summers - questa perché ha come bonus chapter una sorta di epilogo di Sadie che lo collega in qualche modo anche a I'm the Girl e che prima era stato solo disponibile online per un tempo limitato.  
 
 
SERIE TV
 
STO SEGUENDO:
 
  • 9-1-1 - stagione 6 [14/18]
  • 9-1-1: Lone Star - stagione 4 [14/18]
  • S.W.A.T. - stagione 7 [7/13]
 
HO TERMINATO:
 
  • SEAL Team - stagione 7 [ultima]
  • The Big Bang Theory - stagione 8
 
TIME WASTED:
 
  • THEN: 2 years, 2 months, 4 days, 21 hours, 40 minutes
  • NOW: 2 years, 2 months, 5 days, 17 hours, 10 minutes
 
 
 
FILM

https://movieplayer.it/film/kraven-the-hunter_50634/  https://movieplayer.it/film/luomo-dei-ghiacci-the-ice-road_52761/  https://movieplayer.it/film/the-plane_61014/

https://movieplayer.it/film/trap_63122/  https://movieplayer.it/film/il-grinch_39630/  https://movieplayer.it/film/halloween_47622/

https://movieplayer.it/film/mulan_5339/  https://movieplayer.it/film/scary-movie-5_30338/  https://movieplayer.it/film/misanthrope_58371/

https://movieplayer.it/film/official-secrets-segreti-di-stato_45227/  https://movieplayer.it/film/ma_49019/  https://movieplayer.it/film/twisters_61729/

https://movieplayer.it/film/ouija_28864/
 
  • Kraven - Il Cacciatore
  • L'uomo dei ghiacci - The Ice Road [streaming Chili]
  • The Plane [streaming Chili]
  • Trap [streaming Infinity+]
  • Il Grinch [streaming Infinity+] [rewatch]
  • Halloween [streaming Infinity+]
  • Mulan [DVD] [rewatch]
  • Scary Movie 5 [streaming Chili]
  • To Catch A Killer [streaming Chili]
  • Official Secrets - Segreti di Stato [streaming Chili]
  • Ma [streaming Infinity+]
  • Twisters [streaming Infinity+] [rewatch]
  • Ouija [streaming Infinity+]
 
La mia cotta per Aaron Taylor-Johnson dura dai tempi di Angus, Thongs & Perfect Snogging (aka La mia vita è un disastro) del 2008 e non mi passerà tanto presto - soprattutto non quando interpreta Kraven. 
 
E perché in tutti questi anni io non ho mai saputo di un quinto capitolo di Scary Movie
 
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L'ultimo mese del 2024 si conclude qui - questi ultimi 31 giorni a voi come sono andati? 
Nel frattempo ci vediamo dopodomani per il recap dell'intero anno. 

martedì 31 dicembre 2024

[Recensione] "Cold Day in the Sun" di Sara Biren

E con la recensione del sessantesimo libro dell'anno chiudiamo qui il 2024 - ma non definitivamente eh, perché domani arriva il recap di dicembre e venerdì arriva il recap degli ultimi 366 giorni.


Titolo: Cold Day in the Sun
Autrice: Sara Biren
Data di uscita: 12 marzo 2019
Durata:
8H 32Min
Editore: Amulet Books
Link Amazon: https://amzn.to/4j8xhpJ

Trama [tradotta da me]: Holland Delviss vuole essere conosciuta per il suo talento di giocatrice di hockey, non come un giocatore di hockey che casualmente è anche una ragazza. Ma quando la sua squadra viene selezionata per essere filmata e partecipare all'HockeyFest, il suo status di unica ragazza in un team di maschi la fa diventare la notizia principale. Non tutti sono entusiasti della nuova fama di Holland, ma c'è una persona che la sostiene con orgoglio ed è l'ultima persona che si sarebbe aspettata (e decisamente l'ultima persona della quale si dovrebbe innamorare): il suo prepotente capitano, Wes.
 
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TRIGGER WARNING: linguaggio sessista e misoginia, slut-shaming.


Dalle premesse e dalla trama mi ricordava molto Michigan vs. the Boys di Carrie S. Allen perché quello è stato l'unico altro libro che io abbia mai letto in cui un ragazza fa parte di una squadra maschile di hockey. Ma le somiglianze si fermano qui. 

La storia di Michigan parte dalla premessa che la sua squadra femminile di hockey è stata sciolta per mancanza di fondi scolastici e quindi, non potendosi permettere di spostarsi e giocare nella squadra di un'altra scuola in un'altra città, Michigan si intestardisce e decide di entrare nella squadra maschile - da qui ne conseguono nonnismo, molestie, misoginia, sessismo, bullismo e via discorrendo. 

Qui invece bisogna fare un atto di fede e attuare un po' di sospensione dell'incredulità perché la squadra femminile di hockey esiste ed è anche composta da giocatrici molto capaci, ma Holland non ci gioca semplicemente perché lei da sempre e fin da quando sapeva fare a malapena a camminare ha sempre giocato con dei maschi, i suoi tre fratelli, e discende da una "stirpe" di campioni e quindi per lei è sempre stato naturale provare - e riuscire - ad entrare nella squadra maschile. E va bene a tutti, tutti la amano e tutti la rispettano. Vaaaaa beeeene. Diciamo che la gente a cui non va bene la nuova fama di Holland a cui si accenna nella trama sono gli uomini vecchio stampo del paese in cui vivono e un giornalista che deve intervistarla per la sua partecipazione all'HockeyFest - che poi questo tizio fa anche domande sensate, sebbene Holland si indigni e si scaldi un po,' ma ribadisco, sospensione dell'incredulità. 

Anche dalla storia con Wes mi aspettavo di più - molto di più. E con un nome del genere, praticamente mi aspettavo un altro sogno ma no, questo Wes non è degno neanche di indossare i calzini dell'altro Wes che mi ha rubato il cuore - sì, Wes Bennett, sto parlando proprio di te. Mi aspettavo più enemies-to-lovers, più battibecchi - sebbene io abbia trovato adorabile che lui la chiami sempre Dutch (non solo in riferimento al suo nome, ma anche in riferimento ad un altro atleta) e quando è lui ad innamorarsi per primo a me manca sempre un battito. Però non c'è costruzione, non c'è slow burn, non c'è quasi tensione - si passa quasi subito da zero a cento e le ragioni di Holland per non voler inizialmente cedere e successivamente uscire allo scoperto come coppia erano tutte ragionevolissime e comprensibili e invece Wes quasi la forza a rendere la loro storia pubblica prima che lei abbia superato le sue insicurezze sul suo effettivo valore come giocatrice e sul ruolo in squadra.

Di base non c'è quasi accenno a quei temi che invece nel libro di Michigan erano preponderanti - e se se ne parla, è sempre più in riferimento alla storia d'amore e alle conseguenze di stare con il capitano giocando nella stessa squadra che alla questione vera e propria dell'essere una donna in un mondo di uomini, oltretutto giocando anche ad hockey, lo sport forse con la reputazione e l'ambiente più maschilista e tossico che ci sia. 

Punti bonus questo libro se li prende per i gusti musicali dei protagonisti - go metal

Insomma, non ho finito l'anno col botto ma poteva andare sicuramente peggio - anche questo, come il precedente, aveva le carte per diventare uno dei miei nuovi preferiti e invece la resa, sebbene di intrattenimento, non è stata all'altezza. 

venerdì 27 dicembre 2024

[Recensione] "Out of the Fire" di Andrea Contos

Era da molto tempo che non finivo un libro in soli due giorni - miracolo.
 
 
Titolo: Out of the Fire
Autrice: Andrea Contos
Data di uscita: 19 ottobre 2021
Durata: 9H 14Min (Audible Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/49U8u4n

Trama [tradotta da me]: Eravamo come il fuoco, noi quattro. Alimentavamo le scintille l'una delle altre fino a quando le fiamme crescevano, si diffondevano, divampavano al di fuori di ogni nostro controllo.

Abbiamo inflitto loro lo stesso danno che essi ci avevano procurato, gli abbiamo buttato addosso il peso del nostro dolore.

Potremo anche essere spezzate in questo momento, ma lasceremo loro scottati e carbonizzati per sempre.

Cenere alla cenere.


Non è stato il rapimento che ha rovinato la vita di Cass Adams. Sono state le lettere che sono arrivate dopo. Le buste rosa che hanno cominciato ad apparire nella sua macchina, nel suo armadietto, nella sua camera da letto. Biglietti da parte dell'uomo da cui è riuscita a scappare, che le dicono che lui è sempre lì - che osserva sempre.

E che un giorno tornerà a prenderla.

La polizia dice che non c'è niente che possa fare e Cass si è rassegnata a vivere nella paura fino a quando non riallaccia i rapporti con tre vecchie amiche - tre ragazze pronte ad esercitare vendetta contro quelli che hanno fatto loro dei torti.

Ma più a fondo Cass scava, più la verità diventa scioccante - specialmente quando scopre che la persona che le ha rovinato la vita potrebbe essere l'unica in grado di salvargliela.

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TRIGGER WARNING: tentato rapimento, stalking, molestie, razzismo, minacce, intimidazione, violenza, sangue. 


Cinque mesi fa, la vita di Cass è stata sconvolta da un tentato rapimento - è riuscita fisicamente a liberarsi e a mettersi in salvo, ma mentalmente e psicologicamente è ancora intrappolata e ferma a quel giorno. Ha mollato lo sport e abbandonato i suoi amici, ha paura ad uscire di casa e si guarda costantemente alle spalle perché il suo rapitore è anche diventato il suo stalker e gioca con lei come il gatto con il topo, lasciandole sempre lettere e biglietti in buste rosa e facendole sapere che è sempre lì ad osservarla, aspettando soltanto il momento giusto per riprovarci. 

L'incontro con una vecchia amica, il segreto che un'altra amica le confessa e la paura che legge negli occhi di una compagna di scuola portano le quattro ragazze ad avere uno scopo comune e a cementare un patto di sorellanza e vendetta: hanno smesso di essere vittime ed è ora di far provare la stessa paura che provano loro anche ai loro carnefici. 


Dunque, le premesse di questo libro mi ricordavano molto Foul Is Fair di Hannah Capin per quanto riguarda la vendetta e il fattore sorellanza/femminismo e Jane Anonymous e The Last Secret You'll Ever Keep di Laurie Faria Stolarz per quanto riguarda il rapimento. Ho pensato che le due cose unite mi avrebbero regalato un altro libro preferito, ma è andata a finire che una storyline è andata poi a discapito dell'altra. 

La verità è che ho trovato questo libro un po' confusionario - inizia con una determinata scena, poi torna indietro e inizia un conto alla rovescia che però non è esattamente un conto alla rovescia e spesso un capitolo è ambientato nello stesso giorno del precedente, ma non si capisce esattamente quanto durino queste giornate. Ma questo è il meno. 

Da una parte vorrei dire che questa storia è costruita così bene che si arriva alla fine senza aver indovinato niente - niente colpi di scena telegrafati, niente personaggi che girano con un cartello appiccicato alla schiena con scritto "il colpevole sono io"; dall'altra fa dei giri immensi e coinvolge così tante persone che ad un certo punto ho perso il filo della storia e delle connessioni tra i vari personaggi e con i vari moventi, di quale evento è stato la causa degli altri e di cosa effettivamente ha messo in moto tutto e come si legavano i vari elementi. 

C'è stata meno sorellanza di quanto mi sarei aspettata, molti meno momenti insieme a pianificare vendette che invece sarebbero stati necessari e fondamentali - Nomi, Margot e Ori sono descritte e approfondite quel tanto che basta perché il lettore sappia per cosa si devono vendicare, ma tutto il resto della scena se lo prende Cass e va bene che è lei la protagonista però mi sarei aspettata molto di più, soprattutto per quanto riguarda le vendette che sono fatte per motivi anche piuttosto pesanti e invece sono pianificate off-screen ed eseguite in quattro e quattr'otto. 
 
Mi è mancato quel senso di tensione e di angoscia al ritrovamento di una nuova lettera - è chiaro che lo stalker riesce ad arrivare dappertutto rubando anche cose estremamente personali e facendo sapere di essere testimone anche di momenti intimi, ma l'autrice ci dice che Cass ha paura più che mostrarcela e cercare di farla provare anche a noi.

C'è una sorta di triangolo amoroso che poi alla fine non è un vero triangolo, ma che mi ha comunque messa in difficoltà inizialmente tra classico bravo ragazzo e bad boy di turno perché entrambi sanno essere molto affascinanti. 

Diciamo che per certi aspetti questo libro mi è piaciuto e lo stile e la voce della narratrice hanno di certo aiutato, ma per altri non è stato per niente come me lo sarei aspettato. In realtà, se avessi tempo e voglia, sarebbe uno di quei libri da rileggere con annotazioni e schemini per riuscire a tirare le fila della storia e avere ben chiare tutte le relazioni tra i personaggi e per vedere se c'erano indizi palesi che sono invece sfuggiti la prima volta. 
 
Diciamo anche che i libri citati all'inizio per me sono stati letture estremamente coinvolgenti, appassionanti e ben fatte, pertanto è difficile fare meglio o comunque arrivare a quel livello.  

mercoledì 25 dicembre 2024

[Recensione] "The Glare" di Margot Harrison

Buon Natale a tutti - e sì, sono ancora viva. 

Pensavo che il mese di dicembre sarebbe stata una replica di novembre in quanto a quantità di letture invece, per un motivo o per l'altro, mi sono arenata. Ne parleremo presto nel recap, ma sappiate che c'entrano blocco del lettore e mancanza di concentrazione e anche una salute a dir poco pessima. 
 
 
Titolo: The Glare
Autrice: Margot Harrison
Data di uscita: 14 luglio 2020
Durata: 9H 44Min (Audible Edition)
Editore: Little, Brown Books for Young Readers
Link Amazon: https://amzn.to/41pt36l

Trama [tradotta da me]: Dopo dieci anni trascorsi vivendo in un ranch isolato e privo di tecnologia con sua madre, la sedicenne Hedda sta per tornare nel mondo del Glare - la sua parola per cellulari, computer e tablet. A Hedda è stato insegnato ad avere paura della tecnologia, paura che le sarebbe entrata nella mente e le avrebbe fatto del male. Ma ora sta per andare a vivere con suo padre in California, dove è nata, ed è finalmente pronta ad essere una ragazza normale. Non andrà "fuori di testa" come sua madre dice che ha fatto quando era bambina.

Una volta arrivata, Hedda si sente finalmente come se avesse il controllo. Si ricongiunge con vecchi amici e instaura un rapporto con la sua matrigna e il suo fratellastro. Gli incubi terrificanti e le visioni che cominciano a tornarle alla mente non importano - non sono reali.

Ma poi Hedda riscopre il Glare - il vero Glare, un gioco spara-tutto in prima persona emerso dal Dark Web che la spaventava quando era più giovane. Dicono che se muori tredici volte al tredicesimo livello, poi muori nella vita reale. E mentre Hedda comincia a giocare al cosiddetto "gioco della morte" - e il gioco comincia a diffondersi tra i suoi amici - comincia anche a capire che i suoi incubi sono anche più distorti di quanto avrebbe potuto immaginare. E se vuole fermare il Glare, dovrà prima confrontarsi con l'oscurità dentro se stessa.

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TRIGGER WARNING: autolesionismo, uso di alcol e droga da parte di minori, mostri, violenza, dubbia realtà.
 
 
Avevo grandi aspettative per questo libro - soprattutto dopo aver letto una recensione entusiasta su Goodreads. Ma forse mi ha beccata in un momento in cui non avevo voglia di fare altro se non dormire per smaltire stanchezza e malattia e comunque non avevo tempo nemmeno per fare quello - e forse c'era pure qualcosa nella voce della narratrice che mi disturbava e che non mi coinvolgeva per niente, tanto che non avevo mai voglia di andare avanti sebbene le premesse fossero intriganti. 
 
Mi piaceva molto l'idea di un videogioco che, arrivati ad un certo livello, la leggenda urbana dice che ti ucciderà - insomma, solleticava la parte nostalgica della me stessa appassionata di Supernatural. E io non sono mai stata una gamer - se escludiamo quando da giovane giocavo a Oddworld alla Playstation - perché so che mi fisserei con cose come battere il record, superare il livello e ancora solo un'altra partita e via di questo passo. Quindi, non facendolo nella realtà perché so come diventerei, l'idea di un videogioco horror killer mi attirava un sacco. 

 
Hedda è nervosa all'idea di tornare in mezzo alla gente e soprattutto in mezzo alla tecnologia, soprattutto dopo aver vissuto gli ultimi dieci anni in un ranch nel deserto dell'Arizona con sua madre. Questo per tenerla lontana da qualsiasi tipo di schermo perché, a sentire sua madre, quando era piccola aveva sempre gli occhi attaccati al tablet per giocare e ad un certo punto ha perso letteralmente il controllo. 

Ma ora Hedda si sente pronta e vuole essere una ragazza normale - ma forse non è tanto normale che abbia ancora gli incubi e che, ritrovando la sua bambola di quando era piccola, sulla sua pancia di stoffa trovi scritto un indirizzo del Dark Web che porta ad un gioco che ha le stesse atmosfere dei suoi incubi. 
 
Ma il gioco è come una droga, livello dopo livello, e, come una droga, inizia a diffondersi tra i suoi nuovi amici...


Sarò sincera, data la leggenda urbana che circonda il gioco The Glare mi aspettavo qualcosa di molto diverso - e soprattutto di sovrannaturale. Sebbene le atmosfere descritte del videogioco dipingano una foresta inquietante e dei mostri da far venire la pelle d'oca e la tensione cresca piano piano, lo stesso mi è mancato qualcosa. Mi è mancato quel qualcosa che mi tenesse sulle spine, che mi facesse voglia di saperne di più e di non staccarmi dalla pagine - o dalle cuffie, in questo caso - pur di saperne di più. Il fatto che alcune cose mi avessero fatto suonare un campanello d'allarme e messo la pulce nell'orecchio su che piega avrebbe preso la storia non ha aiutato.

La verità è che la storia si butta un po' troppo dalla parte dell'insegnamento - e ok, se ci fermiamo a rifletterci sul serio, questo romanzo mostra come in realtà siamo dipendenti da telefoni e computer, come siamo facilmente influenzabili dalle strategie di marketing e dall'ingenieria sociale, come siamo portati ad essere manipolati psicologicamente per acquistare di più o giocare un'altra partita - come tutto giochi con le nostre emozioni sfruttando traumi, voglia di rivalsa, delusioni in un tira e molla di premio per la vittoria e umiliazione per la sconfitta.

Quindi sì, il fatto della manipolazione psicologica è la cosa veramente spaventosa di questo libro quando ci si ferma a rifletterci sopra - ma se iniziate la lettura aspettandovi solo intrattenimento e jump scares dovuti al sovrannaturale, allora resterete delusi.

sabato 7 dicembre 2024

[Recensione] "The Liar's Daughter" di Megan Cooley Peterson

Questa è stata una settimana alquanto terrificante, pertanto ci ho messo più tempo del previsto a finire questo libro.
 
 
Titolo: The Liar's Daughter
Autrice: Megan Cooley Peterson
Data di uscita: 10 settembre 2019
Durata: 7H 7Min (Audible Edition)
Editore: Holiday House
Link Amazon: https://amzn.to/3B70qjG

Trama [tradotta da me]:  Piper è stata cresciuta in una setta.
Solo che Piper non lo sa.


La diciassettenne Piper sa che suo Padre è un Profeta. Infallibile. Il prescelto.

Lei farebbe di tutto per suo Padre. È per questo che si prende cura di tutte i suoi fratelli più piccoli. È per questo che si sottopone a tutte le esercitazioni di preparazione alla fine del mondo. È per questo che non fa mai domande. Perché suo Padre sa cos'è meglio per tutti.

Fino al giorno in cui non è così. Fino al giorno in cui il governo fa irruzione nel complesso e separa Piper dai suoi fratelli, da sua Madre, dalle Zie, da tutti i seguaci di suo Padre--anche da Caspian, il ragazzo che lei ama.

Ora Piper vive Fuori. In mezzo a Loro.

Con una donna che Loro sostengono sia la sua vera madre--una donna da cui secondo Loro suo Padre l'avrebbe portata via.

Ma Piper sa la verità. E Piper riuscirà a scappare.

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TRIGGER WARNING: sette, lavaggio del cervello, manipolazione psicologica, abusi fisici. 


Come dissi già quando lessi The Project di Courtney Summers, mi sono sempre ritenuta una persona razionale e diffidente di chiunque sia pronto ad offrirti la salvezza dell'anima in cambio di qualcosa - dalla fede e devozione cieca alle donazioni in denaro. 

The Project mi aveva portata a dubitare di queste certezze perché forse, date determinate persone e circostanze e vissuto personale, si può essere portati ad entrare in qualcosa che sembra innocuo a prima vista e che poi si rivela essere un incubo pieno di orrori. 

Ma se invece nasci all'interno di una setta? Se invece vieni rapita così piccola, portata via dai tuoi genitori naturali e ti viene fatto il lavaggio del cervello tanto che l'unico modo in cui il tuo inconscio ha di proteggersi è quello di credere alla nuova realtà? 

Narrato in alternanza tra PRIMA e DOPO, vediamo sia Piper che vive la sua vita all'interno di The Community che Piper che sente le mancanza dei suoi genitori e di sente prigioniera nella sua nuova vita dopo che è stata fatta irruzione nel complesso ed è stata portata via e separata dagli altri. 
 
Non scopriamo mai come funziona esattamente la setta di Curtis perché il tutto è narrato in prima persona da Piper e anche se noi vediamo gli orrori a cui tutti sono sottoposti perché persone esterne, per Piper invece rappresentano la normalità perché lei ha una fede cieca in suo Padre e la sua parola è legge. 

Sono rimasta subito invischiata dalla storia di Piper fin dalle prime righe - nel PRIMA avrei voluto dirle di non fidarsi, di aprire gli occhi di fronte a tutto ciò che io vedevo sbagliato e nel DOPO volevo dirle che finalmente era tornata a casa sua. Ma per Piper la sua casa era il parco divertimenti vicino al lago in cui è cresciuta e Piper è un personaggio che suscita comprensione ed empatia, ma è anche estremamente forte e combattiva perché non vuole arrendersi a questa nuova vita che va contro tutti gli insegnamenti di suo Padre. Non è debole e vulnerabile come ci si aspetterebbe da una vittima di rapimento perché lei non sa di essere stata rapita - o meglio, crede di esserlo stata adesso e adesso è grande perché era arrivato finalmente il momento della sua Iniziazione e ora ha più fede che mai che suo Padre tornerà a salvarla. Pertanto è estremamente crudele con Jeannie, la sua vera madre, colpevole di averla portata via dalla sua famiglia e perché Piper è cresciuta bramando approvazione e adorazione, anche se questo significava fare la spia sulle persone della Comunità che secondo lei mettevano in dubbio suo Padre. 

Questo romanzo però secondo me avrebbe potuto essere più lungo perché certe scene chiave e certi momenti fondamentali sono stati un po' tralasciati - avrei voluto vedere più scene di Piper dallo psicologo, più scene in cui la sua confusione prendeva il sopravvento e i ricordi della sua vera vita precedente si mescolavano a quelli che credeva reali e non sapeva più cosa potesse essere vero o meno. Tutta la fase di deprogrammazione che attraversa una persona coinvolta in una setta non si vede - dopo tutto quello abbiamo visto della vita di Piper, a lei basta vedere i posti in cui è stata portata appena rapita e rivedere il posto in cui è cresciuta smantellato per rendersi conto di quale sia la verità. Ho apprezzato che i suoi sentimenti per Curtis e Angela rimanessero ambivalenti e che Jeannie e Rich non fossero diventati improvvisamente "mamma" e "papà", ma ho avuto comunque la sensazione che mi mancasse qualcosa. 

In ogni caso, se siete affascinati dal mondo delle sette o anche semplicemente incuriositi, The Liar's Daughter è un ottimo punto di partenza. 

martedì 3 dicembre 2024

[Recensione] "In Case You Missed It" di Sarah Darer Littman

Devo tenere duro solo tre settimane e poi finalmente arriveranno le vacanze di Natale.
 
 
Titolo: In Case You Missed It
Autrice: Sarah Darer Littman
Data di uscita: 10 ottobre 2016
Durata: 7H 39Min (Audible Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/3Ow5cKw

Trama [tradotta da me]: Tutti hanno dei segreti—fino a quando questi non diventano virali.

Sammy Wallach ha dei piani grandiosi per la fine del penultimo anno di scuola: sgattaiolare in città per vedere la sua band preferita, fare in modo che quello schianto di Jamie Moss la inviti al ballo, primeggiare in tutti gli esami (soprattutto quelli dei corsi avanzati e quello di guida).

Grazie ad un paio di bugie bianche, un po' di fascino irresistibile e tanta pratica, Sammy ha tutto sotto controllo. O almeno lo è fino a quando la banca internazionale per la quale suo padre lavora è attaccata da un gruppo di hacktivisti, il quale riesce a rubare tutto ciò che esiste nel cloud privato della famiglia Wallach - compresa l'intera vita digitale di Sammy. Adesso letteralmente tutto il mondo ha accesso alle sue email, ai messaggi, alle foto e, cosa peggiore di tutte, al suo diario.

La. Vita. È. Finita.

Ora le migliori amiche di Sammy sono furiose per le cose che ha scritto, Jamie pensa che lei sia una disperata e Sammy può a malapena mostrare la sua faccia a scuola - in più i suoi genitori sono a conoscenza di tutte le regole che ha infranto. Ma Sammy non è l'unica con dei segreti—la sua famiglia ne ha un paio che potrebbero cambiare tutto. E se dicono che la verità rende liberi, nessuno ha però mai detto che la cosa non sarà dolorosa - o, nel caso di Sammy, privata.

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TRIGGER WARNING: razzismo, misoginia. 
 
 
Le intenzioni di questo libro sono nobili - e nonostante siano passati otto anni, alcuni dei temi messi in scena sono purtroppo ancora attuali e radicati. 
 
Un altro "purtroppo" è la sua esecuzione: dovrebbe essere uno young adult, ma a livello di linguaggio, espressione e dimensionalità dei personaggi arriva al lettore come un middle grade. E non c'è nulla di male in un middle grade, parliamoci chiaro, perché anche i middle grade sono grandi portatori di lezioni morali e umane, ma il target di questo libro sarebbe dovuto essere un altro e allora il suo messaggio avrebbe avuto più impatto.  

Da un certo punto di vista, Sammy arriva come la tipica adolescente riportata anche in maniera realistica: è una brava ragazza che studia perché è quello che ci si aspetta da lei, nasconde alcune cose ai suoi genitori e vuole fare cose da grandi - e per questo è costretta a bugie e scappatoie. 

Ma quando la banca di suo padre - il CEO - viene presa di mira e con essa anche lui stesso e ciò che rappresenta, anche il cloud privato della famiglia viene hackerato e messo online. E tra le cose che diventano virali, oltre agli scheletri di famiglia, anche il diario online di Sammy viene messo a disposizione del mondo intero. 

Sammy si rende quindi conto che non solo la sua cotta e i suoi pensieri più privati ora sono di dominio pubblico, ma anche tutti gli sfoghi che aveva scritto contro anche le sue migliori amiche in momenti di frustrazione ora sono la causa di rottura di rapporti che credeva sarebbero durati una vita. Perché chi non ha mai avuto qualcosa di brutto da dire anche contro chi ama in un momento di rabbia o cattivo umore? Ma Sammy si rende anche conto, da come glielo sbattono in faccia, che molti dei suoi pensieri sono anche velati di razzismo interiorizzato e che di questo non era mai stata consapevole. 

Soprattutto Sammy non riconosce suo padre: il padre che ha sempre ripetuto fino alla nausea quanto Sammy si dovesse impegnare e studiare, che con l'impegno non c'era nulla che non avrebbe potuto ottenere, alla fine è il primo che - grazie alle email aziendali trapelate - si macchia di misoginia e razzismo. 

Non so, il tutto resta molto "basico", ad un livello quasi superficiale. E per dare al tutto un lieto fine - compresa una potenziale love story con un ragazzo di cui sappiamo pochissimo - molte conversazioni importanti vengono lasciate in sospeso. O meglio, Sammy si confronta sia con la sua amica Rosa che con suo padre, ma soprattutto con questo non si arriva per me ad un livello soddisfacente di risposte perché anche messo di fronte alla sua ipocrisia da sua figlia, di fatto non ho visto vero rimorso o propensione al cambiamento - non ho visto profondità ed è proprio la profondità che manca a questo romanzo. 

Parliamoci chiaro, se fosse rivolto ad un target di middle grade questo basterebbe per cominciare ad introdurre il concetto, ma se si vuole rivolgere ad un pubblico young adult allora no. In compenso i conflitti di un'adolescente con i propri genitori sono resi molto bene: i genitori non capiscono i loro figli e impongono loro regole che agli occhi di una sedicenne sono troppo rigide o senza senso mentre gli adolescenti pensano sempre che i genitori siano lì per rovinare loro la vita - e io, a onor del vero, mi sono immedesimata molto nei panni di Sammy perché vedevo un'ipocrisia nei loro discorsi e nei loro dettami che mi faceva prudere le mani. 
 
È un romanzo carino, scorrevole, ma ammetto che mi aspettavo di più - forse più conflitto, sia in famiglia che a scuola, e più approfondimento invece della mono-dimensionalità di alcuni personaggi.