lunedì 27 gennaio 2020

BRT: Breve Riassunto della Trama #10

Decimo appuntamento con questa rubrica inventata da me e se siete nuovi di queste parti oppure vi siete sempre persi questa rubrica perché a prima vista la credevate una carrellata delle nuove uscite, potete leggere la divertente(?) origine del suo titolo QUI.

BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di tre o cinque, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.

State of the Union di Nick Hornby

Letto a gennaio. 
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State of the Union di Nick Hornby è una storia breve - appena 132 pagine - e parla di Tom e Louise, coppia sposata da vent'anni ora in crisi a causa di un errore commesso da uno dei due. Ma si può dire che gli errori li ha commessi solo uno di loro se si tratta di un rapporto a due? Tom e Louise vanno a fare terapia di coppia una volta a settimana, ma questa non è la storia delle sedute dalla consulente - è invece la storia di quei 15/20 minuti che trascorrono al bar davanti ai loro drink prima della seduta vera propria. La loro è la terapia prima della terapia, in cui discutono cosa è andato male e dei primi tempi del matrimonio, in cui arrivano al bar arrabbiati o speranzosi per qualcosa di nuovo o diverso, in cui si accusano a vicenda oppure si giustificano. Attraverso metafore come le parole crociate o la Brexit, analizzano il loro matrimonio - fanno paragoni, lo dissezionano, usano le coppie che vedono uscire prima del loro orario di appuntamento facendo ipotesi e applicando i loro problemi agli altri o a se stessi. Assistiamo a dieci di questi incontri al bar, cogliamo piccoli frammenti di vita passata e attuale dai loro discorsi, sentiamo le loro diverse opinioni su matrimonio ed economia e come le usano per dare un senso al punto in cui sono arrivati, vediamo come siano in procinto di andare ognuno per la sua strada una volta e volerci riprovare la successiva, leggiamo le paure tra le righe - sia di una vita separati che di una vita di nuovo insieme - e di come si aggrappano anche alle cose più triviali pur di difendere il proprio punto di vista. Non è un romanzo, forse è una novella un po' discontinua, ma a me piace sempre il modo in cui Hornby riesce a dipingere l'essere umano in tutti i suoi difetti e in tutte le sue difficoltà - specialmente di fronte a qualcosa di impegnativo come un matrimonio. Forse non tutte le metafore e tutti i discorsi saranno accolti con lo stesso grado di comprensione di altri - specialmente di fronte alle divagazioni di Tom - ma State of the Union offre sicuramente un interessante spaccato di vita. 


Christmas in July di Jay Asher

Letto a gennaio. 
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Lo so, Natale è già passato e manca ancora un bel po' al prossimo. Quando ero una ragazzina - prima che mi venisse il diabete da romance - ricordo che adoravo l'estate perché di sera facevano su Canale 5 tutti questi film super-romantici che mi facevano sospirare un sacco. La scorsa settimana poi ho sentito per radio When You Say Nothing At All di Ronan Keating, canzone che veniva usata come sigla di "introduzione" ai film in prima serata e che mi fa ancora pensare a tutte quelle calde serate estive sdraiata sul mio letto a guardare lo schermo rapita - la canzone in sé poi mi piace tanto, quindi è solo un bonus. Tutto questo per dire che probabilmente era quella la nostra versione della tipica tradizione americana dei film di romance di Natale trasmessi su Hallmark Channel e Lifetime - tradizione che negli ultimi anni è arrivata anche dai noi se la programmazione di TV8 funge come prova, dal momento che perlomeno al sabato ci sono ancora romance natalizi in onda. Questo libro è scritto sotto forma di sceneggiatura ed è un film dentro un film - nella nota iniziale l'autore spiega che aveva pensato di farne prima la versione romanzata, ma che poi ha deciso di lasciarlo inalterato. È la storia di Amanda Fox, un'attrice che dopo anni di serie televisive ha deciso di dare la priorità a suo figlio ed è famosa per i suoi romance di Natale - ne gira solo uno all'anno e ha sempre tante sceneggiature tra cui scegliere. E poi c'è Cole Buskin, cantante country che da giovane aveva una cotta per un personaggio interpretato da Amanda e che vuole provare anche a recitare. Nonostante le reticenze di Amanda che non ha stima dei musicisti che si improvvisano attori, si ritrovano a recitare insieme in A Christmas Single e anche se la neve è finta, il resto potrebbe non esserlo così tanto. Letto a dicembre e da chi è un vero amante dei romance natalizi in tutte le salse, questo libro potrebbe trasmettere quel senso di calore desiderato in quel periodo dell'anno. E sarà forse perché io e il romance da più di dieci anni a questa parte abbiamo un rapporto altalenante e perché la sceneggiatura nella sceneggiatura mi ha tenuta un po' a distanza, ma nelle (brevi) parti in cui stavano effettivamente girando il film, non ho mai sentito "sfrigolare" tutta quella chimica tra Amanda e Cole che gli altri vedevano guardandoli recitare. Ciò non toglie che, pur non essendomi sentita coinvolta a livello sentimentale perché forse a me servono i dettagli e il contorno e il "supporto visivo" che la forma di una sceneggiatura non può offrire, sia stata comunque una lettura piacevole. 


Nineteen di Makenzie Campbell

Letto a gennaio. 
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Questo libro è ancora inedito, uscirà a marzo e ringrazio NetGalley e la Central Avenue Publishing per avermi scelta a random e avermene fornito una copia digitale in anteprima. Io e la poesia non andiamo molto d'accordo fin dalla notte dei tempi, ma questo libro sembra essere scritto in parte in versi e in parte in prosa - la mia poi è una versione non corretta, quindi non so se effettivamente la cosa verrà mantenuta così, se ci sono punti di vista che non sono stati evidenziati o cose di questo genere. Io e la poesia non andiamo d'accordo, però mi aveva attirata per il titolo che mi ricordava i miei diciannove anni, specialmente quando ho letto dalla "trama" di ricordi impressi sui muri dei luoghi che abbiamo frequentato, di cuori spezzati e amori perduti e relazioni finite. Diviso in luoghi come la camera da letto, il parco, il sedile del passeggero in macchina oppure il posto di guida, ogni sezione prende spunto da questi luoghi per parlare di sentimenti, amore, rimpianto, dolore e rinascita. Ci sono momenti in cui chi narra è stata lasciata, momenti in cui invece è stata lei a lasciare altre persone. Ci sono momenti in cui si rivolge al lettore, momenti in cui sembra essere il lettore a rivolgersi a lei. E poi ci sono quei momenti che mi hanno colpita più di tutti, quei momenti in cui chi narra dice di avere 28 anni e sembra rivolgersi alla se stessa diciannovenne - e quelli sono stati un colpo al cuore. Io di anni ne ho 30 - ad aprile saranno 31, a dire il vero - e ho sottolineato tre quarti di libro perché tutte le frasi sottolineate che parlavano di amore, di persone che non riesci a lasciare andare, di sogni, speranze e desideri, di una vita che tenti di rimettere in piedi, di nuova gente che fai entrare nel tuo cuore pur lasciando spazio a chi sai che non rivedrai mai più, beh... sono tutte cose che ad un certo punto ho provato, ma soprattutto sono frasi che ho scritto anche io. Io che ho sempre tenuto un diario cartaceo da adolescente, io che dal 2006 metto la mia vita personale sul web - prima su Splinder e poi, quando ha chiuso, dal 2012 qui su Blogger. Sono tutte frasi che ho scritto di getto proprio durante i miei 17/18/19 anni, frasi che poi ho maturato e sviluppato in qualcosa di più concreto e comprensibile una volta passata la ventina. Questa della Campbell è forse qualcosa che non molti definirebbero poesia nel senso classico del termine, ma che a me ha colpito al cuore e nell'anima.

4 commenti:

  1. Ho visto qualche puntata della serie di Hornby, molto teatrale, bellina!

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    1. Davvero? Io ancora no - appena avrò un po' più di tempo vedrò di recuperare! :)

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  2. Devo assolutamente leggere State of the Union di Nick Hornby mi ispira un sacco ** hai per caso già la recensione? Chissà se uscirà anche in italiano

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    1. Considerando la brevità del libro consideravo già quanto scritto sopra una sorta di mini-recensione per non rischiare di svelare troppo - ecco, forse ho dimenticato di nominare l'ironia che contraddistingue sempre Hornby e che tendo a dare sempre per scontata quanto parlo di cose scritte da lui.
      Comunque in italiano c'è, è uscito qualche mese fa per la Guanda con il titolo Lo stato dell'unione. :)

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