lunedì 2 marzo 2020

[Recensione] "Lab Partners" di Mora Montgomery

Buon inizio di settimana, lettori! 

So che le recensioni di solito vanno online la mattina, ma oggi volevo lasciarvi più tempo a disposizione per visionare il recap mensile di febbraio che ho pubblicato ieri. 

Detto questo, grazie alla Wattpad Books e a NetGalley per la copia digitale in anteprima del romanzo - stavolta richiesto da me.


Titolo: Lab Partners
Autrice: Mora Montgomery
Data di uscita: 10 marzo 2020
Pagine: 352 (Kindle Edition)
Editore: Wattpad Books
Link Amazon: https://amzn.to/328ryJg

Trama [tradotta da me]: Qualche volta non sai chi ami fino a quando la persona in questione dice di amarti ...

Quando Jordan Hughes arriva alla Pinecrest High School, l'ultimo anno di Elliot Goldman diventa improvvisamente molto più interessante. Intelligente, di bell'aspetto e affascinante, Jordan non è esattamente il tipo di persona che Elliot è abituato ad avere come compagno di laboratorio. Ma quando cominciano a superare in maniera brillanti i compiti che vengono loro assegnati, la vita è improvvisamente molto di più lezioni noiose e pessimi nachos della mensa o bullismo che non lascia tregua e per la prima volta da sempre Elliot non vede l'ora della lezione di chimica.

Quando cominciano a trascorrere più tempo insieme fuori dalla scuola, Elliot si rende conto che non ha mai conosciuto nessuno come Jordan. E tutto cambia una sera quando Jordan lo bacia, facendo mettere a Elliot tutto in discussione per quanto riguarda il loro rapporto e se stesso. Le farfalle nello stomaco cominciano ad avere un senso — il problema è, ora come ora, che nient'altro ce l'ha un senso.

L'amore era l'ultima cosa che passava per la testa di Elliot. Ma mentre comincia a capire cosa prova davvero per Jordan, capisce anche che qualche volta l'ultima cosa che stai cercando è proprio quella di cui hai più bisogno.


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TRIGGER WARNING: bullismo, violenza, omofobia, linguaggio omofobico, omofobia interiorizzata, accenni di depressione.


A quasi trentun anni io continuo ad avere un debole per le storie ambientate alle superiori - probabilmente sarà così anche per il prossimo trentennio. 

Elliot Goldman è all'ultimo anno di superiori e senza la minima idea di cosa farne del suo futuro. Suo padre lavora nella finanza, sua madre è un'ingegnere meccanico e sua sorella gemella Eleanor è così intelligente che frequenta già il community college nella città vicina per accumulare crediti in attesa di entrare al college insieme a tutti i suoi coetanei. 
Elliot invece sente di non avere alcuna propensione per le materie scientifiche e analitiche come ce le ha la sua famiglia - a differenza loro, a Elliot piace cucinare. 

Pinecrest è un posto estremamente piccolo in cui si conoscono tutti ed Elliot è da sempre l'obiettivo principale dei bulli: neanche tanto perché è un nerd, ma perché si mette in mezzo quando Morgan, Nate e Cole tormentano qualcuno - secondo la filosofia quindi "meglio me di loro". 
L'unica sua amica a scuola è Holly e i due si conoscono da sempre perché Holly è la migliore amica di sua sorella Ellie. 

Con l'inizio del semestre alle porte, l'insegnate decide di cambiare i partner di laboratorio dei suoi studenti ed Elliot si ritrova accoppiato a Jordan Hughes, studente trasferitosi da poco dal New Hampshire. 

Jordan è gentile, divertente e odia i bulli - specialmente quando scopre a che livello sono arrivati gli abusi nei confronti di Elliot. I due diventano amici passando anche del tempo insieme fuori dalla scuola ed è la prima volta che Elliot frequenta qualcuno che non sia sua sorella oppure Holly - la tranquillità però si incrina quando, dopo un brutto pestaggio, Jordan lo bacia ed Elliot entra nel panico. Lui non è mica gay, no? 


Lab Partners ha una scrittura molto semplice, quasi elementare - per questo scorre bene, ma dall'altra parte lo penalizza un po' perché manca parecchio approfondimento psicologico e con la maggior parte dei personaggi non andiamo oltre la superficie: i bulli sono tutti dei cliché, solo Cole è il più interessante perché mostra diverse sfumature ogni volta che lo incontriamo. 

In questo libro ho trovato gli stessi difetti che avevo trovato lo scorso aprile in I Knew Him di Abigail de Niverville: non c'è una vera e propria collocazione temporale che ci indichi il tempo che passa e soprattutto quanto ne passa, c'è troppo di raccontato e troppo poco di mostrato - quindi ci viene detto che Elliot e Jordan si sono frequentati al di fuori della scuola e che sono diventati amici, ma non ci è stato mostrato tale processo quindi il lettore resta sempre un po' freddo e si sente distante da questo rapporto che poi non può fare a meno di inquadrare come instalove

Elliot, per sua stessa ammissione dato anche il suo essere senza amici, non aveva mai pensato o provato ad avere una relazione con qualsiasi persona - femmina o maschio che fosse - quindi è anche piuttosto normale che dopo il bacio vada in crisi. 
Jordan, in linea generale, mi è piaciuto: è dolce e protettivo con Elliot. Ciò che però mi ha fatto storcere un po' il naso è stato che, pur mantenendosi a distanza per la maggior delle volte durante la sua crisi e lasciando lo spazio ad Elliot di riflettere sulle sue sensazioni e i suoi sentimenti, ha avuto dei momenti in cui ha detto ad Elliot che l'avrebbe convinto di essere gay perché quella confusione che stava affrontando Elliot l'aveva affrontata anche lui. Ecco, quelle frasi non mi sono piaciute tanto - non è che puoi convincere qualcuno ad essere qualcosa che vuoi tu e che magari l'altra persona alla fine non è. 
Le loro scene però restano davvero carine, tenere e dolci. 

Ciò che invece mi è piaciuto tanto è stato il discorso che Ellie ha fatto ad Elliot sulla sessualità: gli ha aperto gli occhi sul fatto che esistono anche persone che si identificano come asessuali e aromantiche, ma che la sessualità non è qualcosa incisa nella pietra - è qualcosa di fluido che può cambiare. 
Che anche se Elliot avesse scoperto di essere gay o magari anche attratto solo da Jordan, questo non avrebbe cambiato l'affetto che nutrivano per lui. 

Lab Partners ha indubbiamente dei difetti, ma è comunque una bella storia sulla scoperta della propria identità sessuale, sull'affrontare le proprie paure e denunciare la cattiveria, sulla pressione che a diciott'anni senti quando devi scegliere che strada intraprendere per il tuo futuro, sul rinforzo della propria autostima anche quando sembra che il resto della famiglia ti stia lasciando indietro - e peccato che il discorso della depressione sofferta da Elliot sia stato solamente sfiorato. 

Detto questo, Lab Partners è una lettura piuttosto piacevole e che intrattiene quando avete due giorni in cui non volete avere tra le mani qualcosa di troppo impegnativo e che scorre velocissima - per me ha anche meno pagine di quelle indicate nella scheda, però sul tablet non mi dava il numero ma solo la posizione. 

2 commenti:

  1. Grazie per la recensione! Mi piace trovare il pensiero di qualcun'altro che legge romanzi in lingua ancor prima che siano pubblicati da noi ♥

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    1. Ma grazie a te per il commento! :)
      Se ho fatto bene i conti, l'anno scorso qui sul blog sono comparsi più libri in lingua inglese inediti che in italiano. xD

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