venerdì 27 settembre 2019

[Recensione] "Jack of Hearts (And Other Parts)" di L.C. Rosen

Il weekend ormai è qui, lo posso quasi sentire - penultimo giorno di lavoro della settimana, questa sera vedo le mie amiche per una serata e poi domani l'ultimo sforzo fino a lunedì. Ce la posso fare. 

Ma non è ancora il momento di salutare la settimana o il mese di settembre perché prima c'è la recensione del libro che ho finito martedì sera. 


Io ve lo dico: Jack non si censura, quindi i termini espliciti non mancano già nella trama. 


Titolo: Jack of Hearts (And Other Parts)
Autore: Lev A.C. Rosen
Data di uscita: 30 ottobre 2018
Pagine: 352 (copertina rigida)

Durata: 8H 10Min
Editore: Little, Brown Books for Young Readers
Link Amazon: https://amzn.to/2HZ9tEI

Trama [tradotta da me]: La prima volta che l'ho preso nel culo è stato piuttosto strano. Credo che sia strana per tutti la prima volta, in realtà.


Jack Rothman ha diciassette anni. Un bravo studente con un talento per l'arte a cui piacciono le feste, il make-up e i ragazzi. Qualche volta tutto questo nello stesso momento. La sua vita sessuale movimentata e di cui non si vergogna lo rendono l'argomento principale della macchina del pettegolezzo scolastico, ma a Jack non importa troppo di quello che la gente dice di lui. Il suo motto è: 'potrebbe andare peggio'. 

E così è. 

Quando Jack comincia a scrivere una rubrica sul sesso per gli adolescenti sul sito della sua migliore amica, comincia anche a ricevere inquietanti e minacciose lettere d'amore. Il suo 'ammiratore' è ossessionato da Jack - sa con chi passa il tempo, con chi va a letto, con chi esce sua madre. Afferma di amare Jack, ma di non amare il suo stile di vita. Vuole che metta un freno alla sua sessualità e alla sua personalità. E se non lo farà, lo costringerà lui. Mentre il suo stalker diventa sempre più pressante, tocca a Jack e ai suoi amici scoprire la sua identità prima che il suo amore diventi davvero pericoloso. 

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CONTENT WARNING: omofobia, stalking, uso di alcol e sostanze stupefacenti ad uso ricreativo da parte di minorenni, linguaggio e sesso esplicito. 


Come descrivere Jack Rothman?
Jack è uno di quei ragazzi sempre fabulous, con uno stile tutto suo e il make-up sempre perfetto. Ama le feste, andarci con i suoi amici, lo shopping, il sesso occasionale. 
Soprattutto il sesso occasionale. 

Non è uno da relazione, infatti il suo unico ex-ragazzo risale a diversi anni fa e hanno rotto perché lui e Jeremy avevano visioni diverse su cosa significhi essere gay e su come questo ha un impatto sulla popolazione eterosessuale e su come sono visti da loro. E a Jack non dispiace essere uno stereotipo - a lui sta bene la sua vita, il modo in cui la conduce e il modo in cui appare. È quasi sempre al centro dei pettegolezzi - ma quasi sempre per cose esagerate che non ha fatto. Solo una parte delle cose che presumibilmente ha fatto a letto - o da qualche altra parte - con qualcuno è vera.

Ma va bene, potrebbe andare peggio. 
Che importa se dicono che è uno che va a letto con tutti? Non è del tutto vero, ma lui non se ne vergogna e lo dimostra con orgoglio. 

I suoi amici sono orgogliosi di ciò che sono esattamente come lui: Jenna, una ragazza latina figlia di un avvocato e di una giornalista che ha aperto un blog tutto suo dopo essere stata cacciata dal giornale della scuola perché non ha paura di dire le cose in faccia neanche al preside; Ben, anche lui gay, nero e grasso e orgoglioso di esserlo e con la passione per la moda e per crearsi gli abiti su misura. 

Jack all'inizio è titubante quando Jenna gli chiede di scrivere una rubrica sul suo blog - una rubrica dove risponderebbe a domande sul sesso che gli vengono fatte in maniera anonima, ma che con un nome come "Jack of Hearts" sarebbe immediatamente riconducibile a lui. Non si vergogna, ma comunque pensa a quanto i pettegolezzi potrebbero storpiare ulteriormente la sua reputazione - però alla fine si convince. 

E qualche giorno dopo dal suo armadietto scivola fuori una nota piegata ad origami. Una nota che inizialmente sembra il pensiero di un ammiratore segreto, ma che man mano che le note aumentano il contenuto assume toni più cupi e minacciosi. 

Pinky - soprannominato così per via degli origami fatti con carta rosa - afferma di amare Jack, ma di non tollerare affatto il suo stile di vita e il modo in cui parla di sesso sulla rubrica. E vuole che smetta di truccarsi, vestirsi come si veste e andare a letto con altri ragazzi. Perché Jack non vuole che Pinky si ingelosisca e si arrabbi, vero?
Brutte cose succedono quando Pinky si arrabbia. 


Al di là del fatto che i personaggi di questo libro sono tutti ragazzi ricchi che frequentano una scuola privata e vivono in case enormi e danno feste degne delle migliori viste in Gossip Girl, con tutto il resto è facile identificarsi. 

Jack è un personaggio che, prima dando consigli al suo migliore amico e poi anche a coloro che gli scrivono, trasmette tanti messaggi positivi. 

Va bene essere come si è. 
Va bene voler combattere gli stereotipi o decidere di essere uno stereotipo - purché sia una propria decisione. 
Va bene fare sesso occasionale - purché tutti siano consenzienti e d'accordo fin dal principio che non ci si aspetta qualcosa di più serio. 
Va bene essere vergini e voler aspettare di essere sicuri - di se stessi, dell'altra persona, purché siano tutti d'accordo e non ci siano forzature da nessuna delle due parti. 
Va bene avere delle fantasie. 
Va bene anche non desiderare di fare sesso - l'asessualità esiste. 

Essendo Jack gay si parla ovviamente di sesso gay - e le sue sono anche critiche all'insistenza che hanno gli eterosessuali nel domandare chi sia la "donna" nel rapporto tra due uomini, pur mantenendo un tono cordiale e aperto al dialogo - ma le sue risposte a chi gli scrive si applicano in generale a qualsiasi orientamento. 

Jack è un normalissimo adolescente: gli piace il sesso, al momento non vuole nessuna relazione e non vuole essere il ragazzo di nessuno, se incontra un ragazzo che gli piace e si trovano sulla stessa lunghezza d'onda vanno a letto, altrimenti se è un no va bene lo stesso - perché i no vanno rispettati. 
Nonostante la distanza che si crea tra un genitore e un figlio quando questo cresce, Jack e sua madre hanno sempre avuto un rapporto in cui la comunicazione è sempre aperta, pur rispettando ognuno la privacy dell'altro - e li ho adorati insieme.

Eppure le note di Pinky mandano Jack in crisi, lo inquietano, lo portano a perdere tutto quel glitter che l'ha sempre contraddistinto. 
Viene da dare ragione a Jenna quando questa si arrabbia perché Jack non vuole andare alla polizia quando Pinky inizia a minacciare tutti quelli a cui Jack vuole bene, ma Jack si rende conto che deve combattere con tutti i pregiudizi della gente eterosessuale: lui ha una certa reputazione, lui non fa nulla per uniformarsi agli altri ed è sempre appariscente, lui parla apertamente di sesso su un blog. Pregiudizi che in realtà potrebbero anche applicarsi ad altre persone di un altro orientamento sessuale.

Ho voluto un gran bene a Jack, circondato da amici così fedeli e da un'insegnante d'arte pronta ad andare con lui contro il preside. 
Ho voluto un gran bene a Jack perché con la sua rubrica - e non solo lì, ma in tutto il libro si parla esplicitamente di sesso (anche se forse sentire parlare di sesso BDSM da parte di un adolescente risulta un po' inverosimile) - l'insegnamento generale è che ci vuole rispetto, comunicazione e scelta. E gli altri devono accettare quelle scelte che noi facciamo nei confronti di come vogliamo vivere la nostra vita.

Il narratore è stato perfetto: la voce di Jack esattamente la immaginavo e le note di Pinky - se le ascoltavo al buio ad occhi chiusi - mi facevano immediatamente voglia di accendere la luce per l'inquietudine. 
Jack ha una voce trascinante e carismatica, sia quando è pieno di energia e pronto a flirtare che quando è impaurito, vulnerabile e totalmente smarrito perché il peso dello stalking si fa sentire - Jack smette di essere se stesso e all'inizio non si rende conto di quanto ora la sua vita sia condizionata dal potere che le minacce e i ricatti di Pinky hanno su di lui, non si rende conto all'inizio di quanto le sue scelte non siano più sue ma siano invece del suo stalker. C'è un momento in cui Jack pensa al suo futuro e al modo in cui ormai si sia abituato a Pinky nella sua vita che mette i brividi. 
Ammetto che non avevo capito chi fosse Pinky, ma la cosa poi si è risolta un po' in fretta.

È un libro particolare questo: un libro che molte persone boccerebbero perché oltrepassa la linea, perché argh, adolescenti che bevono e fumano e parlano apertamente di pratiche sessuali - e le mettono in atto.
È un libro che non si censura perché è esplicito e a volte volgare, ma è anche un libro che ti dice che vai bene esattamente così come sei e pieno di sex positivity. Non mira a promuovere il sesso in se stesso, ma a promuovere la propria autostima. Se non va bene con una persona, allora quella non era la persona giusta per te. 

Know what you want. Ask for it. Be prepared for people to say no. That's the best any of us can do.

Come dice Jack, potrebbe andare peggio. 

4 commenti:

  1. Sembra molto interessante, il tema delle molestie - soprattutto quando ad essere molestati sono individui che rientrano in un certo tipo di stereotipo - è molto importante. E ben vengano letture che vanno ad intaccare un certo tipo di mentalità.

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    1. Sono assolutamente d'accordo - specialmente con la tua ultima frase.

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  2. E anche questo finisce nella lista delle probabili letture! Dalla tua recensione mi pare di capire che forse sarebbe stato meglio un cast di personaggi leggermente più maturo (magari neo maggiorenni) non per le tematiche esplicite ma perché l'accettazione di sè e la positività sono forse meno comuni negli adolescenti (o forse sono io che ho un pessimo ricordo dell'adolescenza). Però sembra davvero un bel libro, con un messaggio importante!

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    1. Io sicuramente non sono stata un'adolescente così "avanti". xD
      Però sì, è indubbiamente un bel libro con tanti messaggi importanti.

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