lunedì 25 febbraio 2019

[Recensione] "American Gods" di Neil Gaiman

Iniziamo anche questa settimana con una recensione - e sempre in compagnia di Federica di L'ennesimo Book Blog, perché anche questo libro l'abbiamo letto insieme.
Questa volta l'ha finito prima lei di me e ho sofferto vedendo tutti i commenti sotto spoiler nella nostra chat che non potevo leggere fino a quando non avessi terminato un determinato capitolo. 

Ma bando alle ciance e veniamo alle cose più interessanti.


Titolo: American Gods
Titolo originale: American Gods
Autore: Neil Gaiman
Data di uscita: 28 ottobre 2016
Data di uscita originale: luglio 2001
Pagine: 528 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/2UUIPkk

Trama: Appena uscito dopo tre anni in carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l'africano Anansi, come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori o minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. È per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno on the road attraversando in lungo e in largo l'America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l'anima stessa dell'America...


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Devo premettere che avevo acquistato il libro con l'idea di leggerlo prima di vedere la serie televisiva. Poi, complici altre letture che hanno preso il sopravvento e il fatto che in alcuni periodi la Vodafone mi avesse regalato dei giga sul telefono, alla fine ho visto prima la prima stagione e chissà per quanto ancora avrei continuato a rimandare la lettura se non fosse stato che ho visto il libro di Gaiman nella TBR di Federica, motivo per il quale quindi ho proposto la lettura insieme. 

L'inizio è stato molto familiare perché il telefilm l'ha riportato alquanto fedelmente: Shadow è in carcere da tre anni e manca poco al suo rilascio, ha cercato di tenersi lontano dai guai durante la sua prigionia e non vede l'ora di tornare a casa da sua moglie Laura a Eagle Point, nell'Indiana. 
La sorpresa del rilascio anticipato però è rovinata dalla notizia che sua moglie è morta e nel viaggio di ritorno verso il funerale viene avvicinato da un signore che si fa chiamare Mr. Wednesday e che lo vuole assumere alle sue dipendenze. 
Dopo le resistenze iniziali e dopo essersi reso conto che in effetti non ha più nulla a cui tornare, accetta di lavorare per Mr. Wednesday e di seguirlo in giro per l'America nella sua campagna di arruolamento per una guerra che si profila all'orizzonte e che in realtà già sfrigola nell'aria. 

Perché Shadow ancora non ha ben chiaro chi sta combattendo e per cosa, non ha ancora idea del perché sia stato scelto proprio lui da Mr. Wednesday, non ha ancora capito perché è stato preso di mira e in molti sembrano volere che si tolga di mezzo. 
Shadow, che dopo la notizia della morte della moglie sembra non sorprendersi più di nulla, scoprirà che gli dèi del vecchio mondo esistono davvero e che sono in guerra con i nuovi dèi del giorno d'oggi - quelli che sembrano corrompere l'America, come la televisione e la tecnologia e la globalizzazione. 
E i vecchi dèi non ci stanno ad essere rimpiazzati così, a sentirsi deboli e stanchi e soprattutto davvero vecchi, a smettere di essere venerati in una terra nella quale sono stati trascinati dai propri credenti che poi, discendenza dopo discendenza, sembrano aver smarrito il ricordo di essi. 


Non dirò altro sulla trama perché questo libro è un bel mattoncino di 519 pagine ed è pieno, ma pieno di tante cose.
Ci sono dettagli a cui non presti inizialmente importanza ma che poi si rivelano fondamentali, frasi criptiche che ti rendi conto solo alla fine di cosa significavano, informazioni date così in passaggio che ti sfuggono salvo poi tornare più avanti e sorprenderti con la violenza di una botta in testa - perché no, magari alcune cose erano proprio scritte nere su bianco, ma proprio non ci sei arrivata. 
Ogni tanto io e Federica ci siamo sentite come Shadow, quando ricordava di aver sentito o visto una determinata cosa ma non riusciva a ricordare esattamente dove. 

Non ho letto il libro, ma conoscevo già Gaiman per Coraline - che avevo visto al cinema e che mi aveva inquietata e spaventata a morte. Avrei forse dovuto immaginare il mondo che avrebbe saputo creare, invece mi ha comunque spiazzata.

American Gods è un romanzo con un pizzico di magia, molto onirico dove i sogni sono una componente fondamentale della storia, è psichedelico negli scenari e nei colori che Gaiman porta nella mente del lettore e American Gods sa essere anche alquanto inquietante in più di un'occasione. E Gaiman alla fine ricollega tutti i pezzi e le informazioni precedenti con una fluidità che lascia storditi.

Forse non ho sentito un particolare coinvolgimento emotivo perché, come gli viene detto, Shadow non è morto ma non sembra neanche vivere davvero. Accetta tutto con una naturalezza e un disincanto tali che sorprendono tutti, sembra quasi che le cose gli scivolino addosso - il mondo spirituale fuori sembra andare in pezzi e lui reagisce allenandosi nei giochi di prestigio con le monete, sempre attento però a non perdere quella d'argento che gli è stata donata come protezione. 
E i giochi di prestigio... beh, anche loro giocano un ruolo fondamentale nella storia.

Shadow, proprio come vuole il suo soprannome, rimane sempre un po' nell'ombra, la sua vita prima della prigione mostrata a pizzichi e bocconi, un uomo che comunque cerca di fare la cosa giusta e forse per questo incapace di restare lontano dai guai nonostante le ammonizioni di Mr. Wednesday e le regole non scritte di un gioco messo in moto molto prima della sua entrata in scena.  
Un gioco che Shadow non capisce subito e proprio quei sogni e quelle allucinazioni gli forniranno le risposte - ma soprattutto le verità - che gli servono.


American Gods è un viaggio attraverso l'America, attraverso le culture e le abitudini e le credenze. È un viaggio nella conoscenza di tutti gli dèi che sono stati portati sul continente, sia dai migranti volontari che da quelli che invece ci sono venuti contro la loro volontà come gli schiavi, e di quelli che invece sono nati con la modernità. 
E ognuno di questi dèi sembra avere un interesse per Shadow: c'è chi gli si affeziona, chi lo vede come uno strumento, chi lo vede come un ostacolo, chi non capisce perché Mr. Wednesday se lo porti dietro.

American Gods è un romanzo fatto di illusioni e di inganni, che dovete leggere con la mente e gli occhi aperti - ma anche se li avete spalancati verrete comunque truffati perché, come sono soliti dire, il trucco c'è ma non si vede.  
È un romanzo che ridisegna tutte le vostre convinzioni sulla religione e l'epilogo per me è stato qualcosa di veramente bello. 

Come ho già detto, l'inizio per me è stato familiare perché è stato riportato fedelmente nella prima stagione, ma poi mi sono lasciata sorprendere da quello che è stato cambiato e da quello che non conoscevo - e grazie al nuovo trailer ora so che certi avvenimenti che qui avvengono in un determinato ordine e pensavo fossero stati saltati, ora invece verranno inseriti nella seconda stagione.

Ammetto che i capitoli lunghi sfiancano (ma mi sfiancano in qualsiasi romanzo) però, nonostante questo, l'ho trovato scorrevole e allo stesso tempo lento perché è anche un romanzo di attese - attesa della prima mossa da parte di qualcuno, attesa dell'inverno che passi, attesa che la scacchiera sia con tutte le pedine nella posizione giusta. 
E quando arrivi alla fine ti senti come quando ti risvegli da un sogno: ricordi, ma poi i dettagli sfumano man mano che le ore passano nella realtà vera e propria.

14 commenti:

  1. Ciao Alice! Non conoscevo né romanzo né serie tv. Devo ammettere che l'idea degli "antichi dei in decadenza" mi ha ricordato un po' il romanzo "I Guardiani" di Maurizio De Giovanni, non so se lo conosci. Tuttavia mi sembra comunque una storia originale.

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    1. Ciao Silvia! Conosco l'autore anche se non ho mai letto niente di suo, però il titolo citata da te mi è sconosciuto!
      Sì, mi ha decisamente sorpresa.

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  2. Praticamente potrei copia incollare il commento che ho lasciato sotto la recensione di Federica anche qua! ;)
    io non ho apprezzato il libro, mi ha pesato l'assenza di coinvolgimento emotivo con i personaggi e per i miei gusti era tutto un po' troppo onirico. Però sono contenta che a voi sia piaciuto! :)

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    1. Di norma la mancanza di empatia mi disturberebbe, però proprio perché è un romanzo molto onirico mi sono sentita come se stessi leggendo/guardando un sogno e non mi è dispiaciuto!

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  3. Il coinvolgimento emotivo credo sia proprio una carenza di Gaiman per quello che ho letto io, ma riesce a rendere interessanti le sue storie tanto da farmele apprezzare (anche se mai da 5 stelline ecco). Ma tu sai già tutto, e quindi niente, procediamo con il romance dove almeno i vivi sono vivi U.U

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    1. Ma certo che so già tutto - come tu sai che proseguirò con la lettura di altre sue opere. Ma NON Coraline. xD
      I romance - quelli dove i vivi sono sì, vivi, ma anche un po' indisponenti. xD

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  4. Se fosse stato solo per la parte delle divinità ci avrei fatto un pensierino

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  5. Ogni volta che qualcuno legge questo libro, io sto lì ad aspettare il verdetto XD mi fa sempre un grande piacere quando viene apprezzato nonostante sia così particolare (e privo di note, accidenti a lui, che la prima volta mi sono persa metà delle divinità perché non me le cercai su internet).

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    1. Io per quelle norrene ho dovuto chiedere l'aiuto telefonico per un paio di cose - aka Federica mi ha illuminata in chat. xD

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  6. Bella recensione ma come ho già detto non fa per me... non mi attira la cover, non mi attira la trama....

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    1. Ma ci sta perfettamente - e per fortuna dei nostri portafogli che non siamo attirati da tutti i libri! xD

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  7. Sono bellissime le tue considerazioni, e se inizialmente ero convinta a non leggerlo, poi quasi persuasa, ora sono totalmente sicura di volerlo leggere e aggiungo, non vedo l'ora di vedere la seconda stagione su Amazon *-* Mi sembra arrivi l'11 Marzo! Credo anche che lo regalerò a una persona che sta amando la serie, apprezzerà sicuramente la lettura del libro.
    Brava, hai scritto benissimo :)

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    1. Ma grazie, Connor! *-*
      Sì sì, la data è l'11 marzo - anche io non vedo l'ora, soprattutto perché dal trailer ho già visto dei cambiamenti rispetto al libro e sono curiosa di vedere la direzione che prenderà. xD

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