giovedì 23 maggio 2019

[Recensione] "Bright Burning Stars" di A.K. Small

Ci ho messo due settimane per leggerlo, ma finalmente ho finito il libro e la recensione è qui - scritta al computer dei miei perché il mio ha dei problemi. 

Ho già detto che detesto maggio? 

Comunque si ringrazia tanto Brittani della Algonquin Books per la copia eARC - e non perdetevi domani l'appuntamento sul mio blog con il primo capitolo in occasione della mia partecipazione al blogtour.


Titolo: Bright Burning Stars
Autrice: A.K. Small
Data di uscita: 21 maggio 2019
Pagine: 304 (Kindle Edition)
Editore: Algonquin Young Readers
Link Amazon: https://amzn.to/2voX9GR

Trama [tradotta da me]: Le migliori amiche Marine Duval e Kate Sanders si sono allenate alla Paris Opera Ballet School sin dall'infanzia, dove hanno formato un legame inseparabile in seguito alle tragedie avvenute nelle rispettive famiglie e all'amore per la danza. Quando il corpo di una studentessa viene trovato nei dormitori proprio prima dell'inizio del loro ultimo anno, Marine e Kate cominciano a chiedersi cosa farebbero pur di vincere il massimo premio: essere la ragazza selezionata per unirsi al prestigioso corpo di ballo dell'Opera. Morirebbero? Imbroglierebbero? Sedurrebbero il ragazzo più talentuoso della scuola, soprannominato il Semidio, sperando che la sua magia faccia brillare anche loro? Nessuna delle due ragazze ne è sicura.

Ma poi Kate si avvicina al Semidio, anche se pure Marine ha cominciato a catturare il suo cuore. E mentre il giorno della selezione si fa sempre più vicino, la competizione—per il premio, per
il Semidio—diventa più agguerrita e Marine e Kate capiscono che hanno tutto da perdere, incluse l'un l'altra. 

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Dunque, la trama è un po' fuorviante - sebbene abbia delle vibes alla Cigno Nero, non c'è nessuno che sta facendo fuori i rats della scuola di Nanterre per eliminare la competizione. Ma è proprio la competizione che porta una ragazza di nome Yaelle a morire letteralmente di fame pur di essere leggera abbastanza per volare e sfidare la forza di gravità nella danza. 

Ed è in seguito a questo - e al primo posto della classifica settimanale pererennemente occupato da Gia "The Ruler" Delmar - che Marine e Kate cominciano a chiedersi cosa farebbero pur di vincere. 

La scuola di Nanterre ha tante regole: ragazzi e ragazzi entrano quando sono ancora piccoli, poco più di dieci anni, e studiano e si allenano senza sosta perché non ci si può mai rilassare un attimo - se si è bravi abbastanza ogni anno si arriva alla Divisione successiva, ogni settimana si deve ballare per mostrare i progressi e il proprio talento e se non ci si piazza abbastanza in alto si fanno le valigie e si torna a casa. 

Marine e Kate sono amiche da quando avevano undici anni, da quando la loro compagna di stanza era stata mandata a casa e nella notte si sono confidate i propri dolori familiari: Marine balla per il suo fratello gemello Oli che non c'è più e il cui sogno era studiare a Nanterre, Kate è stata abbandonata dalla madre quando aveva sei anni e da allora ha sempre momenti in cui il vuoto dentro di sé minaccia di soffocarla. 
Hanno stretto un patto con la luna testimone: sono diventate sorelle, si confidano tutto e nella danza sono l'una la più grande alleata dell'altra quando si tratta di provare e di correggere gli errori. 

Ma sono anche molto diverse: Marine ha un senso del ritmo che tutti le invidiano, ma Kate brilla di luce propria come una stella. 
Oli continua ad essere l'unica cosa importante per Marine e tutto è fatto in funzione della sua memoria senza una particolare ambizione personale, Kate invece ha la tendenza a perdersi dietro ai ragazzi e il suo atteggiamento nei confronti delle "relazioni" non è per niente sano ma danzare è quello che ha sempre voluto per restare ancorata alla realtà. 

E anche in questo caso la trama è fuorviante: non aspettatevi un triangolo amoroso. 
Perché sì, Cyrille il Semidio arriverà a creare problemi tra Marine e Kate, ma non nel modo in cui pensate voi. E personalmente io non l'ho nemmeno trovato tutto questo granché.


Fin dall'inizio ho sempre avuto una certa preferenza per Marine perché certi atteggiamenti - specialmente quelli manipolatori - di Kate non mi piacevano, ma successivamente sono arrivata a comprendere anche lei. 

Bright Burning Stars è un romanzo che indaga l'amicizia femminile quando viene messa a dura prova e sotto pressione, quando anche anni di solida unione scricchiolano sotto il peso della realtà. 
Perché il primo posto è uno solo, perché le chiacchiere diminuiscono e i silenzi aumentano, perché i segreti taciuti vengono poi scoperti nel peggiore dei modi, perché anche la frase più innocente viene udita con la peggiore sfumatura possibile. 

Il fatto che sia narrato dal doppio punto di vista aiuta a comprendere entrambe le parti, a vedere come quando una di loro cerca di tendere la mano per ristabilire quella connessione che le ha sempre unite poi il gesto viene frainteso oppure ignorato. 
Seguiamo Marine e Kate in un percorso che le separa, che le porta a soffrire da sole per poi rialzarsi sempre da sole per scoprire chi sono davvero Marine e Kate senza l'altra.
Perché l'anno a Nanterre sta per finire: forse non vincerà nessuna delle due, forse una invece si aggiudicherà il primo posto a discapito dell'altra, ma in ogni caso il momento di separarsi è all'orizzonte e forse per entrambe è giunto il momento di scoprire perché danzano e cosa significa davvero per loro. 


Ci ho messo tanto tempo a leggerlo perché il lavoro mi sta sfiancando e se anche riesco a staccare il cervello una volta che arrivo a casa, poi finisco per addormentarmi quasi immediatamente. Tuttavia mi è piaciuto e si vede che l'autrice è stata lei stessa una ballerina perché Bright Burning Stars presenta tantissimi temini specifici della danza. Poi a me piacciono i romanzi che parlano di amicizie femminili che vanno in crisi e questo ne è davvero un ottimo esempio.

Non mancano gli argomenti "scottanti": si parla di suicidio, abuso di droghe, relazioni tossiche, aborto e anoressia - ma non sempre sono stati trattati nel migliore dei modi. 
Gli adulti sembrano ciechi anche di fronte all'evidenza e sottovalutano i problemi e non mi è piaciuto come il riprendersi dall'anoressia sia stato romanticizzato, come la guarigione o la ricaduta dipendano da quanto ti ritiene bella o ti ignora un ragazzo. Forse l'autrice avrebbe dovuto prendersi un po' più di tempo per esplorare questi traumi e le loro conseguenze, ma riesce comunque a dare un'idea della gravità di questi problemi. 

8 commenti:

  1. Ciao! Come forse saprai la danza è una mia passione e credo proprio che questo romanzo mi piacerebbe. La mia è una scuola amatoriale ed il clima è molto "free", ma spesso mi chiedo se la mia passione per la danza resisterebbe in un contesto competitivo e pieno di rivalità personali… temo che mi perderei tutto il divertimento!

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    1. In effetti credo anche io che la competizione farebbe emergere il lato individualistico delle persone a discapito del resto!

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  2. Mi hai fatto venire voglia di rivedere Cigno nero, che è un film che mi inquieta un casino, anche se è diverso poi da questo libro!

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  3. Bella recensione!:)
    Il libro sembra molto interessante e devo dire che sei riuscita ad incuriosirmi ^_^

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  4. Ero già curiosa, e ho letto l'estratto che hai postato, peggiorando la mia situazione. Ammetto che effettivamente la trama sembra fuorviante e mi aspettavo qualcosa di diverso, ma la tua recensione è comunque interessante e quindi il libro finisce in lista.... non riuscirò mai a vedere il fondo di questa lista, sigh!

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    1. Anche io dalle premesse mi aspettavo qualcosa di diverso - più mystery - ma comunque non mi è dispiaciuto!

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