venerdì 17 marzo 2023

[Recensione] "Una dote di sangue" di S.T. Gibson

Grazie al cielo sta per iniziare un nuovo weekend, anche se al momento della scrittura di questa recensione per me è solo martedì e mi aspetta un turno 12-19.
 
 
Titolo: Una dote di sangue
Titolo originale: A Dowry of Blood
Serie: A Dowry of Blood #1
Autrice: S.T. Gibson
Data di uscita: 1 novembre 2022
Data di uscita originale: 31 gennaio 2021
Durata: 5H 53Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3LcXRiR

Trama: Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.

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Non aspettatevi un vero e proprio svolgimento di trama, non aspettatevi azione oppure un ritmo concitato - questo è un flusso di coscienza, questa è una lettera d'amore (e dedicata all'amore tossico) che Constanta scrive al suo creatore, al suo signore e padrone, e che attraversa i secoli vissuti da immortale. 

Aspettatevi però sangue, omicidi, abusi verbali e fisici, relazioni tossiche, scene grafiche di sesso e dissanguamenti, depressione e stati catatonici. Aspettatevi una prosa musicale e poetica che, ne sono cosciente, potrebbe non piacere a tutti - io, sono sincera, ne sono rimasta conquistata. Sono rimasta conquistata dalla musicalità delle parole di Constanta, tradotte così abilmente in italiano da Tiffany Vecchietti - conosciuta da tutti sul web come Miss Fiction. Non era un libro che avevo nei piani di leggere, ma proprio la traduzione da parte sua mi ha spinta nella direzione opposta.


Constanta, prima di diventare immortale, aveva un altro nome. Un nome che le è stato strappato via, che è stata costretta ad abbandonare e a dimenticare quando il suo creatore - il suo signore, il suo amore nei secoli - l'ha trovata viva a malapena, sopravvissuta al massacro della sua famiglia e del suo villaggio, aggrappata così tanto alla vita da chiedere di essere salvata in qualsiasi modo. 

Inizia così la sua nuova vita, al fianco del suo creatore di cui lei non ci rivela mai il nome perché decisa a strapparglielo come lui le ha strappato il suo - ma che noi possiamo immaginare come Dracula.

Inizialmente la vita di Constanta sembra felice, ma è anche solitaria. I momenti di gentilezza del suo signore si fanno sempre più sporadici e, a detta sua, per ravvivare la loro vita insieme nel corso dei secoli entrano in scena Magdalena - giovane, brillante, astuta e con una grande mente politica - e Alexi - giovanissimo, bellissimo e in cerca di una carriera nel teatro. Constanta si sente sempre inferiore e oscurata da loro e dalla loro vivacità, tanto che il suo signore sembra avere sempre meno pazienza con lei e lei, pur essendo ancora docile e di fatto il collante che tiene unita quella famiglia diventata disfunzionale, purtroppo sa che fine hanno fatto precedenti "spose" e amanti. 

Dracula è insidioso, cerca di mantenere atteggiamenti sempre affascinanti e carismatici, ma tende sempre a denigrare con parole sottili le sue spose e i suoi amanti - in particolare con Constanta denigra sempre la sua fede in Dio (che continua a resistere e a rimanere viva nei secoli) e si prende gioco del suo senso di giustizia quando vanno a caccia; infatti Constanta, rimasta traumatizzata dagli eventi violenti vissuti in gioventù quando era ancora mortale, tende a prendere di mira come prede persone malvagie e Dracula tenta sempre di farla sentire sbagliata per questo. Dracula promette loro sicurezza e amore ma di fatto li rinchiude in una sorta di prigione, li convince che tutto sia fatto per il loro bene e ci vorranno secoli prima che Constanta si renda conto della tirannia sotto la quale vivono tutti e tre - di come la felicità e le risate siano un ricordo di secoli fa e di come la paura ora comandi le loro vite e ogni loro più azione o decisione.


Come vi ho detto prima, non aspettatevi azione o ritmi concitati - questo è un flusso di coscienza, questa è Constanta che prende in mano la sua vita e le redini del suo destino: la questione dei vampiri è quasi un mero espediente per descriverci una relazione tossica dall'inizio alla fine e in tutto il suo svolgimento. 
Personalmente ho adorato lo stile dell'autrice, ma forse avrei anche fatto a meno della novella da punto di vista di Alexi alla fine del romanzo - è vero che ci fa sbirciare nel futuro, nelle vite attuali ai giorni nostri dei personaggi, ma per me poteva benissimo concludersi con la fine della "lettera" di Constanta in pura poesia. 

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