martedì 7 febbraio 2023

[Recensione] "Come uccidono le brave ragazze" di Holly Jackson

Torno prima del previsto - ma sempre in ritardo sulla tabella di marcia secondo Goodreads - perché stavolta mi sono sentita veramente coinvolta a tutto tondo dal libro.


Titolo: Come uccidono le brave ragazze
Titolo originale: A Good Girl's Guide to Murder
Serie: A Good Girl's Guide to Murder #1
Autrice: Holly Jackson
Data di uscita: 26 gennaio 2021
Data di uscita originale: 2 maggio 2019
Durata: 11H 51Min (Audible Edition)
Editore: Rizzoli
Link Amazon: https://amzn.to/3wIEaXx

Trama: Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?

--- ---

Ormai dovreste sapere che ho una passione per questo genere di romanzi, ma che parecchie volte ne sono anche rimasta delusa - però non è questo il caso. 
 
È ovvio che bisogna prenderli con una certa di dose di sospensione dell'incredulità - mi fanno sempre inarcare le sopracciglia tutte quelle recensioni che parlano di quanto sia inverosimile che un'adolescente riesca a risolvere degli omicidi. Ma va? Certo che è inverosimile, ma è il bello di questo filone della narrativa young adult. 
 
Quello che per Pip inizia come il progetto conclusivo dei suoi anni di superiori - un progetto atto a dimostrare quanto i media abbiano influenzato l'opinione pubblica sul più grande caso che Little Kilton abbia mai visto e a valutare la possibilità che Sal Singh fosse innocente - comincia presto a diventare qualcosa di più. 
 
Ottenendo l'accesso a documenti pubblici come le trascrizioni di interrogatori e parlando con le persone vicine alle vittime cinque anni prima, Pip scopre presto delle incongruenze e più scava nella vita e nelle ombre di Andie Bell e della gente che credeva di conoscere, più la sua ricerca assomiglia sempre di più ad una caccia all'assassino. Perché ormai Pip è convinta che Sal fosse innocente, che sia stato incastrato e che il vero assassino sia ancora in libertà - inoltre i vari messaggi minatori che riceve sia nell'armadietto a scuola che sul cellulare sembrano proprio ammettere implicitamente che Pip abbia ragione e che sia più vicina di quanto pensi. 
 
 
Dopo la slump che mi aveva provocato la narratrice di Loveless di Alice Oseman, con questo libro sono andata molto più spedita - certo, ci ho messo comunque sei giorni, ma due di questi ho lavorato e sono crollata esausta dal sonno una volta a casa e poi mi sono ammalata. Ancora. 
 
L'inizio, pur essendo accattivante fin dalle prime battute perché Pip è capace di coinvolgerti fin da subito, è chiaramente più "smorzato" rispetto ad una seconda parte di romanzo dove le cose prendono un certo ritmo senza più battute d'arresto e vicoli ciechi. 
 
Pip stessa forse è un po' monodimensionale in quanto il suo essere etichettata come "brava ragazza" sembra derivi esclusivamente dall'ottenere il massimo dei voti a scuola, dal pensare sempre ai compiti e dall'avere un buon rapporto con i suoi genitori. Certo, la vediamo passare del tempo con le sue migliori amiche Cara e Lauren e avere dei pigiama party anche con il gruppo di ragazzi loro amici, ma anche in quel caso pensa alla sua ricerca oppure c'è qualcosa in un discorso che le accende un'idea per una pista da seguire. Ma poi la "brava ragazza" scompare sullo sfondo perché Pip ricorre a metodi e stratagemmi che quando non sfociano proprio nell'illegalità vera e propria, vanno comunque a sfiorarne la linea di confine - in questo vediamo Pip al massimo della sua caparbietà, della sua testardaggine e del suo coraggio perché non si tratta più solo di un compito scolastico, ma della ricerca della verità.

Ma una Pip inizialmente monodimensionale non mi è dispiaciuta, in fondo - il focus della storia è Andie Bell e ho adorato la struttura narrativa del romanzo tra i pezzi narrati in terza persona, le trascrizioni delle registrazioni telefoniche e il diario di lavoro di Pip in cui sentivamo in prima persona la sua voce. 

Per me si vede che è scritto da un'autrice inglese e ambientato nella campagna inglese - tutti hanno un modo di esprimersi così... formale, anche gli adolescenti, e forse cadrò anche io nello stereotipo, ma un mystery young adult di stampo americano ha tutto un altro registro. 

Il romanzo per me è ben strutturato - tutti gli indiziati per me erano potenziali assassini, tutti gli angoli di Little Kilton potevano portare alla luce un cadavere e io proprio non ci ero arrivata ad indovinare, soprattutto la seconda parte e quando non indovino e non mi annoio mai, per me è un mystery thriller riuscito e l'ultima ora e mezza di ascolto che ho dovuto rimandare a ieri, l'ho ascoltata completamente rapita. 
 
Ci sono temi pesanti inseriti nella storia, grandi brutture nascoste nelle ombre della vita di Andie e di tutti quelli coinvolti - e per alcuni non si può comunque fare a meno di provare compassione. Non posso dirvi di che si tratta perché sarebbe uno spoiler, ma se ancora non l'avete letto entrateci in punta di piedi.
 
E pur essendo il primo di una serie, comunque funziona benissimo da autoconclusivo.

2 commenti:

  1. Di questo sento sempre parlare bene, ma temo che la mia antipatia per i gialli non me lo farebbe apprezzare :(

    RispondiElimina