venerdì 18 dicembre 2020

Singing the Book #26

Questo è l'ultimo appuntamento del 2020 con la rubrica che unisce libri e canzoni - e che alla fine ho scritto ieri sera in extremis rimandando la visione del finale di serie di un telefilm a stasera. 
 
E sì, è l'ultimo appuntamento del 2020, ma non preoccupatevi - ho già tutto il 2021 coperto. E quando dico tutto, intendo veramente tutto - tutti e dodici i mesi.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al ventiseiesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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She’s the One di Erin Nicholas / She’s the One di Robbie Williams
 
Pur avendo vissuto tutti gli anni '90, la verità è che la mia "coscienza musicale" si è svegliata solo verso la fine del decennio - d'altronde sono nata nel 1989 e quindi, per almeno i primi cinque/sei anni, se ascoltavo qualcosa quelle erano le canzoni dello Zecchino d'Oro. Ecco perché ho completamente bypassato la fase Take That e ho preso coscienza delle boybands solo con i Backstreet Boys e Robbie Williams l'ho conosciuto quando si era già avviato alla carriera da solista - non so se She's The One sia stata la prima sua canzone che ho sentito, ma ricordo benissimo quanto mi aveva fatto senso/paura il videoclip di Rock DJ. In realtà poi gli anni di cambiamento musicale erano già dietro l'angolo e quindi, a parte sentirle quando passavano in rotazione su MTV, sebbene mi piacessero non ho mai approfondito e non sono mai diventata fan. Il libro è il primo di una serie - al momento ne ho contati cinque, ma non so se con gli stessi protagonisti o autoconclusivi - ed essendo un chick-lit direi che con la canzone ci sta. 
 

 
 
Hush Now Baby di Cheryl Bradshaw / Hush Hush di Avril Lavigne

Nell'estate del 2004 non ho ascoltato altro che l'album Under My Skin di Avril Lavigne. Non sono mai diventata una fan sfegatata a livelli assurdi come ho visto tante altre ragazze fare, ma ho continuato ad ascoltarla anche negli anni successivi - fino a quando, due album dopo, erano solo due o tre le canzoni che davvero mi erano restate dentro. Non ho più ripreso ad ascoltarla come una volta e Under My Skin è ancora il mio album preferito, ma l'album omonimo del 2013 - con alcune delle sue tracce - aveva riacceso in me l'entusiasmo. E non dimentichiamo che in una canzone di quell'album c'è anche il contributo di Martin Johnson - così, per dire. Comunque la canzone protagonista di questo post è quella che chiude il disco ed è stata una di quelle che mi sono piaciute subito, sebbene più lenta e lontana dalle sonorità rock. Il libro è un thriller e con la canzone - che parla di sentimenti non corrisposti - non c'entra niente. 
 

 

Stay Up with Me di Tom Barbash / Stay With Me degli You Me At Six

Questo 2020 ha segnato il decimo compleanno di Hold Me Down, il secondo album degli You Me At Six - che è ancora e sempre il mio preferito, che amo dalla prima all'ultima traccia. Ed è difficile trovare delle tracce preferite in un album che ami nella sua interezza - e non ricordo nemmeno quale sia stato il primo singolo che è uscito perché, beh, è passato un decennio - e Fireworks è sempre la preferita in assoluto, ma anche Stay With Me rientra tra quelle che non mi stanco mai di ascoltare. E a proposito del decimo compleanno di quest'album, siccome il Covid-19 ci ha mandato all'aria le vite e i piani, gli YMAS hanno annunciato proprio ieri che - quando riprenderanno i concerti - oltre a presentare il nuovo album in uscita a gennaio, suoneranno anche nella sua interezza Hold Me Down come avrebbero dovuto fare quest'anno - piango dall'invidia perché questo è ovviamente previsto in UK. Il libro è una raccolta di racconti e chissà, magari al suo interno c'è anche una storia che può conciliarsi con il testo della canzone, ma con le poche informazioni a mia disposizione direi che in generale non hanno nulla in comune. 
 

 
 
The Southern Bride di Lenora Worth / Southern Air degli Yellowcard
 
Scusate se un libro/titolo di questo genere risveglia la (tuttora) amante degli Yellowcard che è in me, ma non potete sapere e/o capire cosa e quanto significhi questa canzone - e album, dal momento che hanno lo stesso titolo. Ho già scritto molteplici volte che già nel 2006 gli Yellowcard avevano segnato la mia vita, ma è stato solo nel 2011 che sono diventati la mia band preferita e Southern Air, il disco dell'anno successivo, è stato la prova del nove - superata a pieni voti. Quell'album mi ha dato una consapevolezza di me stessa come pochi altri album/artisti hanno saputo fare e la canzone omonima, quella finale che chiude il disco se escludiamo la bonus track, ha al suo interno una strofa che ancora mi fa venire i brividi pure con i 40 gradi estivi - e non smetterò mai di essere grata a Ryan Key per avermi regalato delle canzoni che sento così personali e vicine a chi sono davvero. Il libro - come si capisce ovviamente da titolo e copertina - è un contemporary romance e con la canzone - che parla della vita per strada della band e dell'amore per la Florida da dove vengono gli Yellowcard - non c'entra niente. 
 

 

Coming Home di Rosamunde Pilcher / Coming Home di Diddy - Dirty Money Feat. Skylar Grey

Non ricordo esattamente quando e dove ho sentito per la prima volta la canzone - forse ero ancora nella fase Step Up e film sulla musica dance/elettronica e quindi era comparsa tra i miei suggerimenti. Ricordo bene però che questa canzone ha fatto la sua comparsa nell'episodio 21 della prima stagione di Hawaii Five-0 nel 2011 e in quell'episodio tra le guest stars c'era proprio Diddy e la canzone suonava negli ultimi minuti della puntata - quindi sì, anche questa canzone ha i suoi anni, eppure la ricordo ancora bene ed è sempre la prima cosa che mi viene in mente quando leggo un "coming home" da qualche parte. Il primo libro che mi ha acceso la lampadina per questa associazione è quello che vedete qui di fianco della Pilcher - un romance storico ambientato durante la seconda guerra mondiale per il quale la canzone (nella sua prima parte) ci potrebbe anche stare - ma, settimane dopo, nella newsletter di BookBub è comparso anche Coming Home di Laurèn Lee - questo invece un thriller, perciò sono alquanto sicura nel dire che la canzone non ci azzecca nulla.
 

 
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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento - l'ultimo del 2020 - e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

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