lunedì 3 agosto 2020

[Recensione] "By the Book" di Amanda Sellet

Dite pure ciao ad un libro che finisce dritto nella lista di quelli da comprare cartacei!


Titolo: By the Book
Autrice: Amanda Sellet
Data di uscita: 12 maggio 2020
Durata: 9H 57Min (Storytel Edition)
Editore: HMH
Link Amazon: https://amzn.to/2OLKGa1

Trama [tradotta da me]: In quanto devota lettrice di romanzi classici, Mary Porter-Malcolm sa tutto a proposito degli Errori Che Sono Stati Commessi, specialmente da impressionabili giovani donne. Così quando una ragazza nella sua nuova scuola quasi soccombe ai raggiri di un noto mascalzone, Mary inizia a compilare la Guida di Sopravvivenza alle Canaglie - un elenco di tipi letterari da evitare a tutti i costi.

Sfortunatamente, Mary è più brava a dispensare consigli che a seguirne—e il cattivo ragazzo numero uno sulla sua lista è terribilmente affabile. Mentre le sue migliori intenzioni vanno in fumo, Mary scopre che la vita non segue le stesse regole della finzione. Se vuole il lieto fine nella realtà, dovrà scriverselo da sola.



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Mi sentite fangirlare come una pazza? 
Ho ascoltato questo libro in due giorni e non ero neanche a metà quando ho capito che l'avrei comprato cartaceo per averlo come "libro coccola" ogni volta che ne sento la necessità - e per sentirmi di nuovo come alla mia prima lettura di Orgoglio e Pregiudizio


Mary è la penultima di cinque figli in una casa dove nessuno possiede un cellulare perché mantenere un piano telefonico per sette persone sarebbe davvero troppo dispendioso. 
I suoi genitori sono entrambi professori al college, le due sorelle gemelle più grandi Addie e Van sono due registe teatrali con la loro compagnia interamente dedicata a Shakespeare, l'altra sorella più grande Cam è all'ultimo anno di liceo e dedica la sua vita all'hockey su prato e il fratellino minore Jasper Orlando è all'ultimo anno di medie e la sua passione è mettere in imbarazzo Mary. 
Mary, dal canto suo, ha la passione per i libri - specialmente per i romanzi classici e non vede l'ora di essere lei finalmente protagonista di una storia e magari proprio della sua, visto quel po' di risentimento che prova per i genitori che hanno dato a tutti gli altri figli nomi collegati a Virginia Woolf mentre lei si ritrova incastrata con un banale "Mary". 

Mary sente che la sua occasione si sta per presentare quando i genitori le comunicano che la scuola che frequentava fino a quel momento - una sorta di esperimento educativo tenuto nel campus del college - ha chiuso per mancanza di fondi e ora Mary, a partire dal suo secondo anno di liceo, deve frequentare una vera scuola pubblica. 
Mary si sente come una debuttante che sta per fare il suo ingresso in società e pensa a tutti gli incontri e alle occasioni che le si potranno presentare davanti - e almeno avrà la sua amica Anjuli che la seguirà in questo nuovo percorso. 
Peccato che Anjuli la pianti in asso proprio il primo giorno in mensa, facendole capire quanto ritenga noiosa Mary a causa della sua passione dei libri e il lettore non può fare a meno di chiedersi se, nella sua ingenuità, Mary non abbia mai colto i segnali e Anjuli non sia mai stata sua amica. 

Lo stesso giorno, per caso, Mary ascolta parte di una conversazione che si sta svolgendo tra tre ragazze e non può fare a meno di intervenire - specialmente quando sente che una di loro è stata invitata ad uscire da Alex Ritter e Mary questo proprio non lo può permettere. Perché Mary conosce Alex, sa come si comporta e non può lasciare che un'altra ragazza caschi nella sua rete ed esca insieme ad un Vronskij di quel calibro - insomma, Mary non vuole mica vedere quella ragazza sotto un treno (anche se metaforico) come Anna Karenina! 

Le tre ragazze - Arden, Lydia e Terry - sono incuriosite ma allo stesse tempo scettiche, ma in breve tempo gli indizi forniti da Mary sembrano rivelarsi validi e allora Mary diventa la loro guida per riconoscere le canaglie che si spacciano da bravi ragazzi (con tanto di esempi tratti dai libri) e in cambio le ragazze faranno vivere a Mary una "stagione" di appuntamenti mondani che non può assolutamente mancare nella vita di ogni adolescente che si rispetti. 

Se soltanto Alex Ritter non spuntasse ovunque Mary vada...


Gente, io questo libro l'ho adorato! 
So che nessuno (specialmente adolescente) nella vita reale parla in quel modo così affettato, ma è proprio la particolarità di Mary e della sua ossessione per i romanzi classici - dove lei crede esistano tutte le risposte, salvo poi rendersi conto che la realtà è ben diversa e soprattutto piena di tante sfumature che nei libri non esistono. 

A dispetto di quello che si potrebbe pensare, questo libro è concentrato più sull'amicizia che sull'aspetto romantico. 
Mary - scaricata pubblicamente da Anjuli in quella che poi viene chiaramente riconosciuta come un'amicizia tossica - trova in Arden, Lydia e Terry delle vere amiche, che l'accettano così com'è. Ossessione per i classici compresa. 
Le tre ragazze poi sono fantastiche, ognuna con una personalità chiara e ben definita: Arden, spumeggiante come i suoi capelli rossi, ottimista, la prima ad abbracciare in toto le storie e le teorie di Mary e a volerle far vivere tutto ciò che si è persa fino a quel momento; Lydia, bionda e vestita sempre di rosa, che in realtà è un mastino quando si tratta di difendere le sue amiche e con un atteggiamento da no-nonsense come l'avvocato che vuole diventare; Terry, che sembra una principessa uscita da un cartone animato Disney capace di fare girare la testa a tutti, in realtà sogna di diventare una patologa forense, vede potenziali assassini e armi del delitto ovunque ed è sempre pronta a chiedere a Mary esempi di storie in cui tutti muoiono ammazzati. 
È stato davvero bello leggere dei loro momenti insieme e di come Mary si sentisse a suo agio in mezzo a persone che non la facevano sentire strana per i suoi modi di fare e di parlare un po' old-fashioned. Insieme vanno a caccia di ragazzi da classificare come buoni e cattivi seguendo gli esempi della letteratura, ma fanno anche cose "normali" come fare shopping o guardare un film.

E sì, si concentra sull'amicizia, ma i momenti romantici non mancano - anche se forse ne avrei voluto qualcuno in più e anche in questo caso, com'è stato per altri romanzi che ho letto, il punto di vista di Alex non avrebbe guastato per sentire la sua voce e cosa pensava. Però ho fangirlato come una scema lo stesso perché, come dice Anton - il costumista delle gemelle, ci sono i cattivi ragazzi ma ci sono anche i bravi cattivi ragazzi e Alex decisamente ricade in quest'ultima categoria, dimostrando che l'etichetta di Vronskij alla fine non è esattamente corretta. 

E Mary è davvero ingenua perché non si accorge di qualcuno che flirta con lei - si ritiene talentuosa nell'analizzare gli altri, ma quando è compresa lei nell'equazione è più cieca di una talpa. Il che ovviamente porta a tutti i fraintendimenti del caso. 
L'interesse di Alex l'avrebbe visto anche un cieco e io ero quasi lì che mi contorcevo per l'invidia - e gente, dove lo trovo un Alex Ritter?

È stato bello anche leggere dei momenti in famiglia, in cui tutti sono presi dalle loro cose e dalle loro vite, quasi svagati anche di fronte alle cose ovvie oppure ripetute una decina di volte, nella cui casa regna il caos più totale e anche gli amici vanno e vengono a loro piacimento, ma che ci sono sempre in caso di bisogno. 

Spero davvero che un giorno verrà tradotto e pubblicato in Italia perché By the Book di Amanda Sellet è un libro dolce, divertente, romantico, focalizzato sull'amicizia come pochi altri libri che ho letto ed è una dedica a tutti i romanzi classici - e sì, anche ai loro mascalzoni e alle loro canaglie che fanno soffrire le eroine. 

Che poi pure Mary pensa che quella tra Catherine e Heathcliff in Cime Tempestose sia una relazione tossica che porta tutti quanti ad essere miserabili anche generazioni dopo e io posso non adorarla per questo? 

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