venerdì 14 agosto 2020

Singing the Book #22

L'estate è ormai agli sgoccioli, ma questa volta - a differenza della precedente - non ho una canzone che parla esplicitamente di questa stagione, ma con un piccolo sforzo ci possiamo immaginare una festa in spiaggia con l'ultima traccia di cui vi parlo oggi. 

Perlomeno è sempre così che me la sono immaginata io da otto anni a questa parte.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al ventiduesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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The Trouble with Tabbies di A.G. Henley / The Trouble with Girls di Scotty McCreery

Ho scoperto questa canzone grazie ad un episodio di Hart of Dixie - serie che all'inizio ho trovato molto lenta, ma che poi mi ha appassionata sempre di più, soprattutto quando Lemon Breeland è diventata un personaggio più piacevole. E poi chi ne voleva sapere di George  Tucker quando c'era quel bravo cattivo ragazzo di Wade Kinsella? Motivo per il quale sorvolerò sul fatto che questa canzone vedeva protagonista George - invece di Wade - in una scena con Zoe. E sì, questa è una canzone country ed esula dal mio solito genere di musica, ma proprio Hart of Dixie mi ha fatto scoprire un lato amante della musica country di me stessa che non sapevo di avere. Il libro - che oltre a farmi venire subito in mente la canzone ha attirato la mia attenzione a causa dei gatti in copertina - è il secondo in una serie di romanzi che ha dei titoli davvero carini e divertenti ed essendo questo un chick-lit, penso che con la canzone - che è una delle più romantiche che io abbia mai sentito - ci stia davvero benissimo. 




From This Moment On di Bella Andre / Long Gone And Moved On dei The Script

Lo so, apparentemente i due titoli non hanno niente in comune - ma il titolo del libro è ciò che dà il "la" al ritornello della canzone. Anche i The Script esulano dal mio solito genere musicale - e se vi devo dire la verità, una delle loro prime canzoni la odiavo proprio. Poi ho sentito Nothing e lì qualcosa ha cominciato a cambiare, ma in realtà è stata Six Degrees of Separation (scoperta grazie ad una fanfiction) a fare la vera magia - e No Good in Goodbye ha cementato il tutto perché uno dei suoi versi è il mio status su Whatsapp da quando ho uno smartphone. Il libro è un contemporary romance e ovviamente ha il lieto fine, quindi con la canzone non ha proprio niente in comune dal momento che quella parla di una relazione finita in cui l'altra persona si è rifatta una vita mentre tu stai ancora arrancando. 




Hold Your Breath di B.P. Walter / Hold Your Breath dei My Last Fall

Vi starete chiedendo chi sono i My Last Fall, sebbene siano apparsi un'altra volta diversi appuntamenti fa. I My Last Fall sono/erano una band romana che mi piaceva molto e che purtroppo sono riuscita a vedere live solo una volta, insieme ad un'altra band romana che adoravo - aprivano a Bologna per i Sing It Loud, mi pare, ma loro non li avevo mai ascoltati prima. Ricordo che comunque era maggio 2009 e quello è stato uno degli anni migliori della mia vita - quello è stato uno dei concerti migliori di sempre e non perché fosse affollato (anche perché l'anno dopo sarei andata all'I-Day a vedere All Time Low, Simple Plan, Sum 41 e Blink-182 e quello sì che era il caos puro), ma perché ero insieme alla mia amica di Milano che era più in confidenza con i membri delle band avendoli visti più volte di me e quella serata è stata segnata da scenette epiche e battute che ricordiamo ancora oggi. La canzone - che è la seconda dell'album e nel video sotto è presente anche l'intro strumentale rappresentante la prima traccia - è una di quelle che mi sono sempre piaciute di più, anche se non è la mia preferita e con il libro, che è un mystery thriller, non c'entra nulla. 




Bad Blood di L.T. Vargus and Tim McBain / Bad Blood dei Bastille

I Bastille decisamente non sono la prima volta che fanno la loro comparsa in questa rubrica. Io ho iniziato ad ascoltarli nel dicembre del 2014, ma il loro primo album era uscito l'anno prima - album omonimo della canzone protagonista di oggi. E quell'album devo dire che è ancora quello che preferisco, quello che amo (quasi) nella sua interezza - anche se altre canzoni in questi ultimi anni mi sono entrate nel cuore. Questa canzone - quella che dà il nome all'album - credo sia tra le prime cinque che ho ascoltato quando ho cominciato a fare la conoscenza dei Bastille ma, se vi devo dire la verità, nel corso del tempo ha cominciato... non so, a venirmi a noia? Non saprei, so solo che spesso e volentieri la salto nella playlist in macchina perché non mi piace più come un tempo - anche se non è mai stata tra le mie preferite per cominciare. Il libro è un altro mystery thriller come quello sopra e, se vogliamo associare libro e canzone, dobbiamo farlo prendendo alla lettera il testo quando dice che il sangue cattivo non si secca. 




The Afterlife of the Party di Marlene Perez / Life of the Party dei Boys Like Girls

E per concludere in bellezza, una canzone di una delle mie band preferite cantata da uno dei miei cantanti preferiti - e lo so, ormai avrete la nausea nel vedere sempre apparire o sentirmi parlare dei Boys Like Girls - o Martin Johnson in generale. Prima dell'album Crazy World (l'ultimo finora, ma io spero sempre in un comeback e chissà che non avvenga come certe cose sembrano suggerire) del 2012, i BLG avevano fatto uscire qualche mese prima un EP che conteneva tre canzoni - sarebbero state poi rispettivamente la prima, la seconda e la quarta traccia dell'album. Se con Be Your Everything e The First Time era stato amore immediato, non posso dire che sia stato lo stesso con Life of the Party - incredibile ma vero, all'inizio non mi piaceva. Questo però non mi impedisce certo di cantarci sopra e farci pure il balletto perché sono sempre debole quando si tratta dei Boys Like Girls e con il tempo ho imparato ad apprezzarla, anche se sicuramente resta quella che mi piace meno dell'album - forse dell'intera discografia. Per quanto riguarda il libro, come si può forse indovinare dalla cover, parla di vampiri adolescenti e con la canzone non c'entra niente - a meno che non vogliamo prenderla proprio in senso largo. 



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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

2 commenti:

  1. Quando hai citato Hart of Dixie e "canzone" nella mia mente è partita "scappa via da wade scappa via da wade"! XD

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