venerdì 13 novembre 2020

Singing the Book #25

Intanto che io magari recupero il tempo perso tra letture e ascolti - e, si spera, anche recensioni - vediamo un po' di riempire questo fine settimana con il consueto appuntamento musicale di metà mese.
 
Che poi questo è anche l'ultimo che avevo pronto, immagino ora come mi divertirò con i prossimi e il nuovo Blogger - ha ha.  

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al venticinquesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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Lies di T. M. Logan / Thanks For Coming (I Like You Dead) degli Hopes Die Last

Se questa non è stata LA canzone che mi ha fatto conoscere gli Hopes Die Last - l'unica band romana del mio cuore che non sono mai riuscita a vedere live con mio grande rammarico perché l'unica volta che avrei potuto vederli, poi non ce l'hanno fatta a venire - sicuramente è stata la seconda dopo Call Me Sick Boy. O prima c'era stata Sparkle of Life? Erano gli anni oscuri della mia adolescenza, probabilmente ero alla fine della quarta superiore ed ero sempre in cerca di musica che "urlasse" al posto mio - e accidenti se gli Hopes Die Last urlavano, c'era ancora Nick come screamer. Questa è stata anche la canzone che mi ha fatta innamorare della voce di Becko - in versione acustica poi è un amore. Dov'è l'associazione chiedete voi? Il titolo del libro - un thriller psicologico - è la parola con cui inizia il ritornello della canzone e la canzone, a parte per qualche sfumatura presa molto alla larga, non ci si adatta molto. Per niente.




Hell di Tom Lewis / The Hell Song dei Sum 41

Come nel caso sopra, se questa non è stata la prima canzone che ho sentito dei Sum 41, di sicuro è stata la seconda dopo Still Waiting. Ero in terza media, lo ricordo, in quella strana fase di transizione musicale tra boybands come i Blue, il pop sempre presente di Britney Spears, la presenza nordica e delicata di Lene Marlin e qualcosa di più "pesante" per me all'epoca - e per gli occhi e le orecchie scioccate dei presenti di allora - come In the Shadows dei The Rasmus. Che poi se la me stessa di allora avesse saputo cos'avrei ascoltato in seguito, sarebbe andata a rifugiarsi sotto le coperte tremante - ma quello è un altro discorso. Comunque, dicevo: era la terza media, verso la fine dell'anno scolastico in realtà, perché ricordo che faceva caldino e invece di passare la pausa dopo la mensa arrampicata sul termosifone del bagno delle femmine a spettegolare, eravamo tutti fuori in giardino a goderci il sole prima delle tre ore di lezione pomeridiane. E c'era questo mio compagno di classe che si era portato a scuola il CD originale di Does This Look Infected? dei Sum 41 - e ricordo benissimo che la cover mi aveva fatto senso e temevo che la musica di quel gruppo fosse troppo "rumorosa". Sì, facciamoci tutti delle grasse risate alle spalle della me stessa tredicenne - anzi, sicuramente già quattordicenne in quel periodo. Fu poi la mia ex-migliore amica a convincermi ad ascoltare un paio di canzoni - ed erano proprio The Hell Song e Still Waiting. Fu subito amore e sempre quel mio compagno di classe mi fece scoprire anche i Linkin Park nello stesso periodo perché di quello stesso anno era anche Meteora - e non mi ricordo se era Somewhere I Belong oppure Breaking the Habit in classifica a TRL su MTV all'epoca, ma finirono per piacere pure a mia madre. E niente, il libro è un horror con possessioni demoniache e per quanto riguarda la canzone... beh, se prendiamo per vero l'incipit everybody's got their problems, allora siamo a cavallo: direi che quello della protagonista è un problema. Per il resto invece non c'entra nulla. 




Caught in the Flames di Kacey Shea / Caught in the Storm degli Our Last Night

Eh sì, sulla cover del romanzo abbiamo un bel pompiere mezzo nudo - e va bene che sono fissata con i telefilm sui pompieri e che Taylor Kinney di Chicago Fire e Ryan Guzman (nonostante alcune sue dichiarazioni di qualche mese fa alquanto discutibili) di 9-1-1 di sicuro accendono la temperatura nella stanza, ma giuro che non è per questo che il libro è finito in questa rubrica perché nel momento in cui sto scrivendo questo, manco ho letto la trama. Il suo titolo però mi ha fatto venire in mente una canzone degli Our Last Night - sebbene il libro alluda alle fiamme e invece la canzone ad una tempesta. E questa è una delle canzoni dell'EP Selective Hearing con il quale li ho riscoperti - o meglio, prima li ho riscoperti con le loro cover di canzoni famose (che mi piacciono di più fatte da loro che in originale) dopo che mi ero allontanata dallo screamo intorno ai vent'anni, poi ho sentito qualche canzone dell'album Younger Dreams e infine mi sono lanciata nel recuperare tutta la discografia che avevo perso nel corso del tempo. Libro e canzone non hanno niente in comune perché il primo è - ovviamente - un romance e la seconda - a cui sono particolarmente affezionata - parla di un'amicizia finita. 




Safe and Sound di Fern Michaels / Safe & Sound di Taylor Swift feat. The Civil Wars

Anche Taylor Swift esula dal mio solito genere musicale, eppure ricordo ancora che sentii per caso alla radio Love Story e fu subito amore - ancora di più quando gli Yellowcard ne fecero una cover. Ecco, diciamo che forse ha cominciato a piacermi il country grazie ai suoi primi album e Fearless era un album che avevo amato tantissimo, ma era il periodo in cui erano le canzoni di Speak Now a parlarmi sul serio - e in quell'album c'era anche If This Was a Movie con cui era stato amore immediato e quando scoprii che il suo autore era Martin Johnson molte cose mi furono più chiare, compreso il perché. Quindi ero ancora in questa sorta di mood due anni dopo, quando uscì il film di Hunger Games - di cui non avevo letto i libri (e tuttora è così), ma di cui conoscevo vagamente le storia comunque perché la sorella di una mia amica aveva cominciato a leggere la trilogia. E uscì la notizia che Taylor Swift partecipava alla colonna sonora con due canzoni - una è la protagonista di questo episodio e l'altra, che preferivo nettamente perché sembrava rappresentare la persona che ero in quei momento, è Eyes Open. Il libro è un crime thriller e con la canzone - scritta appositamente per il film - non c'entra molto, a meno che non prendiamo il significato del titolo in senso lato. 




All Because of You di Melissa Hill / Because of You di Kelly Clarkson

Anche Kelly Clarkson appartiene a quel periodo di transizione musicale di inizio adolescenza nel 2004 - abbastanza pop e mainstream da passare in rotazione su MTV ma un po' più "aggressiva" delle stelline del pop, con acuti che io provavo a replicare senza successo mentre chi mi ascoltava si doveva tappare le orecchie. La mia preferita è sempre stata Since U Been Gone, quella con cui l'ho conosciuta, ma di quell'album amavo tantissimo anche Gone. La cosa devo dire che però non è durata molto perché già l'album successivo lo ascoltai pochissimo e solo nel 2011 sentii una sua canzone che finalmente fece presa su di me: (What Doesn't Kill You) Stronger - per il resto avevo già cominciato ad ascoltare la musica che ancora oggi è nella mia vita. Però il titolo di questo romanzo - un contemporary romance - me l'ha fatta tornare in mente, anche se con la canzone non c'entra niente perché in quella la Clarkson parla del rapporto conflittuale con suo padre. 



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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

4 commenti:

  1. Te lo dico sempre, mi piace troppo questa idea!
    Safe and Sound ❤️

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    1. Sono contenta di vedere che continui ad apprezzarla! :)

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  2. Ciao! Non conoscevo queste canzoni, ma secondo me gli abbinamenti sono perfetti! :)

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