Ed eccoci di nuovo qui con un booktag, questa volta trovato sul blog di Sara di And I believe in a book again.
In cosa consiste?
Consiste nel comporre il mio nome usando i titoli dei libri.
All'inizio, quando l'ho progettato, avevo pensato di inserire libri che non ho ancora letto in modo da non citare sempre gli stessi ma poi mi sono resa conto che avrei fatto "spoiler" su alcuni libri che avrei mostrato nel recap mensile.
Quindi mi sono armata di Goodreads e ho spulciato tutti i libri letti alla ricerca di quello più adatto e santo cielo, non sapete che problemi mi ha dato la E!
Cominciamo?
An Abundance of Katherines di John Green
È stato l'ultimo libro che ho letto di John Green - da qualche parte in camera ho ancora Will Grayson, Will Grayson da leggere e avrei anche Let It Snow scritto a sei mani con altri due autori.
Tradotto come Teorema Catherine, è stato quello che mi è piaciuto di meno tra i quattro di Green che ho letto - avevo trovato Colin davvero irritante e lagnoso, sebbene condividessi alcune cose con lui su cui forse sarebbe meglio non soffermarsi perché questa non è la sede adatta, ma di base ho preferito il suo migliore amico come personaggio.
Se volete, potete leggere la mia recensione in inglese QUI su Goodreads - altrimenti fate un fischio e posso anche tradurvela in un Throwback Thursday, a voi la scelta.
La mia migliore amica di Anne-Sophie Brasme
Mettiamola così: era il 2008, era un periodo orribile, non parlavo con la mia ex-migliore amica da due anni e quando ho visto questo libro non ci ho pensato due volte - solo recentemente ho scoperto che la prima edizione italiana risale al 2002.
Comunque questo libro non è stato assolutamente come me lo aspettavo: è un libro profondamente disturbante, che racconta di un'amicizia morbosa che rasenta l'ossessione - anzi, non è che la rasenta, lo diventa proprio - e con una protagonista in carcere che racconta cosa l'ha portata due anni prima ad uccidere la sua migliore amica.
Quando ho fatto le grandi pulizie l'ho messo in soffitta, ma non ne nego che sarei curiosa di rileggerlo ora che è passato tanto tempo da quel periodo.
IT Can Be Dangerous di Ita Ryan
Questo è un libro inedito in Italia, mi aveva attirata per il doppio significato che leggevo nel titolo: quello generale "può essere pericoloso" a quello specifico inerente alla trama di "il reparto informatico può essere pericoloso".
Ed è proprio nel reparto informatico di un ufficio nella City di Londra che si consuma un delitto, con la nostra protagonista così assorta nella programmazione di codici da non accorgersi nemmeno che il suo capo nell'ufficio a fianco viene ucciso. Cynthia viene sospettata, ma non ci sta a fare la donzella in pericolo quando viene riconosciuta come testimone e presa di mira dal vero assassino e si mette ad indagare. È stato davvero carino, a tratti esilarante a causa dello scambio di email tra Cynthia e i suoi colleghi e tiene sulle spine nell'attesa di scoprire il colpevole. Potete leggere la mia recensione in inglese QUI.
Come capire se il tuo gatto sta cercando di ucciderti di Matthew Inman
È l'unica graphic novel in mio possesso, un regalo di Natale del 2013 di quando c'era ancora Cico - il mio bellissimo micio rosso. Onestamente, chiunque conoscesse un minimo Cico, avrebbe pensato che questa graphic novel davvero carina fosse assolutamente adatta a noi umani - non sapevi mai quando Cico avrebbe colpito. E direi che a quanto pare è una cosa di famiglia avere gatti pronti a ucciderti nel sonno perché a dispetto di tutto quello che si dice sulle femmine che sono più coccolone, evidentemente non hanno mai conosciuto la mia piccola Alaska - un'altra killer vestita di morbido pelo. È divertente e leggera - la graphic novel, non Alaska. Beh, anche lei perché in fondo è una scricciola, ma non è dei suoi baffi che stiamo parlando qui.
Emily di Christa Laas
Questo è l'unico libro che possiedo - tra quelli letti e quelli in TBR - il cui titolo inizia con la lettera E. Ci sarebbe Emma, ma non posso mettere la Austen ovunque. Tecnicamente ce ne sarebbe stato un altro, ma la E del titolo è accentata e siccome il mio nome non ha accenti da nessuna parte, non mi sembrava il caso.
Emily è uno dei libri che ho amato da ragazzina, uno di quelli che tengo ancora sullo scaffale in camera mia. E ragazzina lo ero sul serio perché l'edizione italiana è del 2001 e io avevo 12 anni ed ero alle prese con il mio primo e unico colpo di fulmine - ma non entriamo in argomento. Questo è un libro molto delicato: è la storia di Emily che viene lasciata da Julian senza neanche una parola e al centro commerciale incontra Sascha, capace di distrarla e di diventare presto suo amico - costruendo le basi per qualcosa di più magari? Forse è una storia come tante, ma credo che letto nei primi anni dell'adolescenza sia davvero adatto nel modo in cui insegna a reagire alla rottura della prima storia d'amore.
E anche per questo tag è tutto, se non l'avete ancora fatto sui vostri blog allora sentitevi pure presi in causa!
Cheers! =]
An Abundance of Katherines di John Green
È stato l'ultimo libro che ho letto di John Green - da qualche parte in camera ho ancora Will Grayson, Will Grayson da leggere e avrei anche Let It Snow scritto a sei mani con altri due autori.
Tradotto come Teorema Catherine, è stato quello che mi è piaciuto di meno tra i quattro di Green che ho letto - avevo trovato Colin davvero irritante e lagnoso, sebbene condividessi alcune cose con lui su cui forse sarebbe meglio non soffermarsi perché questa non è la sede adatta, ma di base ho preferito il suo migliore amico come personaggio.
Se volete, potete leggere la mia recensione in inglese QUI su Goodreads - altrimenti fate un fischio e posso anche tradurvela in un Throwback Thursday, a voi la scelta.
La mia migliore amica di Anne-Sophie Brasme
Mettiamola così: era il 2008, era un periodo orribile, non parlavo con la mia ex-migliore amica da due anni e quando ho visto questo libro non ci ho pensato due volte - solo recentemente ho scoperto che la prima edizione italiana risale al 2002.
Comunque questo libro non è stato assolutamente come me lo aspettavo: è un libro profondamente disturbante, che racconta di un'amicizia morbosa che rasenta l'ossessione - anzi, non è che la rasenta, lo diventa proprio - e con una protagonista in carcere che racconta cosa l'ha portata due anni prima ad uccidere la sua migliore amica.
Quando ho fatto le grandi pulizie l'ho messo in soffitta, ma non ne nego che sarei curiosa di rileggerlo ora che è passato tanto tempo da quel periodo.
IT Can Be Dangerous di Ita Ryan
Questo è un libro inedito in Italia, mi aveva attirata per il doppio significato che leggevo nel titolo: quello generale "può essere pericoloso" a quello specifico inerente alla trama di "il reparto informatico può essere pericoloso".
Ed è proprio nel reparto informatico di un ufficio nella City di Londra che si consuma un delitto, con la nostra protagonista così assorta nella programmazione di codici da non accorgersi nemmeno che il suo capo nell'ufficio a fianco viene ucciso. Cynthia viene sospettata, ma non ci sta a fare la donzella in pericolo quando viene riconosciuta come testimone e presa di mira dal vero assassino e si mette ad indagare. È stato davvero carino, a tratti esilarante a causa dello scambio di email tra Cynthia e i suoi colleghi e tiene sulle spine nell'attesa di scoprire il colpevole. Potete leggere la mia recensione in inglese QUI.
Come capire se il tuo gatto sta cercando di ucciderti di Matthew Inman
È l'unica graphic novel in mio possesso, un regalo di Natale del 2013 di quando c'era ancora Cico - il mio bellissimo micio rosso. Onestamente, chiunque conoscesse un minimo Cico, avrebbe pensato che questa graphic novel davvero carina fosse assolutamente adatta a noi umani - non sapevi mai quando Cico avrebbe colpito. E direi che a quanto pare è una cosa di famiglia avere gatti pronti a ucciderti nel sonno perché a dispetto di tutto quello che si dice sulle femmine che sono più coccolone, evidentemente non hanno mai conosciuto la mia piccola Alaska - un'altra killer vestita di morbido pelo. È divertente e leggera - la graphic novel, non Alaska. Beh, anche lei perché in fondo è una scricciola, ma non è dei suoi baffi che stiamo parlando qui.
Emily di Christa Laas
Questo è l'unico libro che possiedo - tra quelli letti e quelli in TBR - il cui titolo inizia con la lettera E. Ci sarebbe Emma, ma non posso mettere la Austen ovunque. Tecnicamente ce ne sarebbe stato un altro, ma la E del titolo è accentata e siccome il mio nome non ha accenti da nessuna parte, non mi sembrava il caso.
Emily è uno dei libri che ho amato da ragazzina, uno di quelli che tengo ancora sullo scaffale in camera mia. E ragazzina lo ero sul serio perché l'edizione italiana è del 2001 e io avevo 12 anni ed ero alle prese con il mio primo e unico colpo di fulmine - ma non entriamo in argomento. Questo è un libro molto delicato: è la storia di Emily che viene lasciata da Julian senza neanche una parola e al centro commerciale incontra Sascha, capace di distrarla e di diventare presto suo amico - costruendo le basi per qualcosa di più magari? Forse è una storia come tante, ma credo che letto nei primi anni dell'adolescenza sia davvero adatto nel modo in cui insegna a reagire alla rottura della prima storia d'amore.
E anche per questo tag è tutto, se non l'avete ancora fatto sui vostri blog allora sentitevi pure presi in causa!
Cheers! =]