giovedì 6 ottobre 2016

Throwback Thursday: "About A Boy" di Nick Hornby

Rieccoci di nuovo qui con un nuovo Throwback Thursday e con protagonista ancora Nick Hornby. Dopo il libro che mi era piaciuto di meno, ho pensato di risollevare un po' il morale ed ecco quindi a voi About A Boy - il secondo romanzo in ordine di pubblicazione, il secondo che ho letto di Hornby (fine dicembre 2014), il secondo che ho amato. 

Tradotto in italiano con il titolo Un ragazzo, ne è anche stato tratto un film con Hugh Grant e Nicholas Hoult.  

Throwback Thursday è ideata da The Housework Can Wait e Never Too Fond of Books.
Rubrica del giovedì in cui parlo di libri che ho recensito solo su Goodreads o altrove, in quanto ancora non avevo un blog in cui parlarne.


Titolo: About A Boy
Autore: Nick Hornby
Data di uscita: 2010
Data di uscita originale: 1998
Pagine: 278 (copertina flessibile)
Editore: Penguin

Trama [tradotta da me]: "Quanto è fico Will Freeman?"

Troppo fico! A 36 anni, Will è alla moda come un adolescente. È single, non ha figli, va nelle discoteche giuste e sa quali scarpe da ginnastica indossare. Ha anche trovato un fantastico modo per fare centro con le donne: presentarsi ai gruppi per genitori single pieni di madri disponibili (e grate!), tutte speranzose di incontrare un Bravo Ragazzo. 
Ed è così che Will incontra Marcus, il dodicenne più vecchio del pianeta. Marcus è un po' strano: ascolta Joni Mitchell e Mozart, si occupa di sua madre e non è mai stato in possesso di un paio di scarpe da ginnastica. Ma Marcus si attacca a Will e non ha intenzione di mollare la presa. Può Will insegnare a Marcus a diventare fico? E può Marcus aiutare Will a maturare?


Marcus e Will: chi è il vero "ragazzo" qui tra i due?

Marcus è un adulto nel corpo di un ragazzino, Will è un adulto che non è mai cresciuto, che non si è mai preso una responsabilità nella sua vita, che non si è mai trovato un lavoro e che non si è mai innamorato.
Marcus è vittima di bullismo a scuola e deve occuparsi di una madre hippie con tendenze suicide ed è troppo giovane e inesperto per assumersi questa grande responsabilità.
Will è un uomo superficiale, egoista ed egocentrico, le cui uniche preoccupazioni nella vita sono come trascorrere il suo tempo e incontrare donne.
In qualche modo si incontrano e in qualche modo Marcus si attacca a Will e si insinua letteralmente nel suo appartamento e poi nella sua vita.

Marcus vede Will come un amico più grande, qualcuno che può aiutarlo ad essere più fico e insegnargli tutto sulla cultura pop  - qualcosa che Fiona, la madre di Marcus, non vuole neanche sentire nominare visto che crede fermamente nei suoi principi da hippie. E Marcus vede Will anche come qualcosa vicino ad una figura paterna visto il suo vero padre è assente e troppo occupato con la sua nuova ragazza a fumare canne.
Will sopporta a malapena questo strano ragazzino, ma non può evitare l'affetto crescente che sviluppa nel corso del tempo. Will si trova circondato da persone anche quando non vuole essere coinvolto nelle loro vicende, ma non può fare a meno di preoccuparsi per Marcus e per il suo benessere.
Will ha paura del punto nella vita e alla fine scopre che il punto c'è, c'è sempre stato e non è nemmeno poi così tanto male.

Circondati da  Fiona, Ellie (la ragazzina di 15 anni fan di Kurt Cobain che diventa amica di Marcus), la nuova ragazza di Will Rachel e suo figlio Alistair, Clive e Lindsey, Marcus e Will si aiuteranno a vicenda a crescere e a guarire.

Il finale non è un vero e proprio finale, ma è qualcosa di molto realistico.
È realistico con Marcus finalmente libero di essere il ragazzino che dovrebbe essere e con Will improvvisamente una sorta di amico/padre per Marcus e Alistair - anche quando non voleva e tutto quello che desiderava era stare isolato nella sua bolla dove a nessuno era concesso entrare.
Non sappiamo come le loro vite continueranno, ma certamente quelle vite sono migliori adesso di quanto sarebbero potute essere se Marcus e Will non si fossero mai incontrati.

Amo lo stile di Hornby e ho riso così tanto con il senso dell'umorisimo cinico di Will.
Ero in empatia con Marcus, forse un po' troppo, ma la sua situazione ha toccato alcuni nervi scoperti perché anche io sono stata vittima di bullismo quando ero alle superiori e tutto era cominciato quando avevo la sua età. Ero particolarmente in empatia con lui quando era arrabbiato nei confronti di tutti quelli che gli dicevano che bastava girare al largo dai bulli. Come se fosse una cosa facile da fare - e io ne so qualcosa.

Amo come Hornby riesce a descrivere i difetti umani e a renderli reali - tangibili.
Ho trovato pezzi e frammenti di me in Marcus, Will, Ellie e anche Fiona e ho amato questo romanzo immensamente



"He was going to have to tell the truth, but the problem was the truth would lead to a lot more questions."

2 commenti:

  1. Alice eccomi qui finalmente <3 Io ho visto il film con Hugh Grant e mi è piaciuto ma dopo le tue parole mi sento davvero in colpa per non aver letto il libro, rimedierò assolutamente <3

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    1. Pensa che invece io il film non l'ho ancora visto! xD

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