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mercoledì 13 dicembre 2017

WWW.. Wednesday! #78

Buongiorno, lettori!
Mi sembra passata una vita dall'ultimo WWW Wednesday, forse perché la mia ultima lettura ha avuto un po' il peso di una palla al piede. E invece sono passati solamente sette giorni - e no, ok, questa frase mi ricorda decisamente brutte cose. Cose che se a voi non si è bloccata la crescita come alla sottoscritta dopo aver visto The Ring, allora non potete proprio capire. 
 
Ma lasciamo da parte queste cose terribili che ancora mi fanno venire gli incubi e andiamo a vedere com'è stata e come sarà la mia settimana.  



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho letto solo Il Rosso e il Nero di Stendhal - e no, il fatto che io ci abbia messo solo una settimana ha un che di miracoloso. Quasi temevo che me lo sarei tenuto per tutto dicembre, pranzi e cenoni compresi - invece no, grazie al cielo. Questo di Stendhal è un classico "serio", uno di quelli che andrebbero letti a scuola quando si studia quel determinato periodo storico e c'è qualcuno che nel caso può spiegartelo - e se è un po' che avete studiato la Restaurazione, un bel ripasso vi serve. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Avrei potuto iniziare ieri Weltanschauung di Vikki Patis, ma poi ho passato il pomeriggio presa da acquisti di Natale e compleanni - già, perché ho la bellezza di due amiche che compiono gli anni nella seconda metà di dicembre e quindi per loro doppio regalo da procurarsi in una volta sola. E poi mi serviva almeno un giorno per riposare il cervello dopo Stendhal, no? 
La verità è che, da quanto promette la trama e da quelle recensioni che ho letto su Goodreads, questi sembrano essere cinque racconti inquietanti sicuramente e forse anche paurosi - io di sicuro non me la sono sentita di iniziare a leggere senza la luce del giorno e le persiane alzate! 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Ho sempre Love, Care and Share di Tom Herstad, che mi è stato mandato dal suo autore in digitale un paio di settimane fa. 
Dopodiché mi dedicherò a The Twelve Days of Dash & Lily di Rachel Cohn & David Levithan - sequel di Come si scrive ti amo che avevo letto a marzo (recensione).

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Benissimo, eccoci giunti alla fine di questo WWW! 
Credo proprio che d'ora in poi procederò spedita nella lettura, ma ditemi un po' come sono state le vostre invece! Scrivetemele nei commenti oppure lasciatemi il link al vostro post e appena mi sarà possibile verrò a farvi visita! 
Ah, e chi è impaziente per Star Wars - Gli ultimi Jedi? Io, io, io, io, io! *-*
Cheers! :)

martedì 12 dicembre 2017

[Recensione] "Il Rosso e il Nero" di Stendhal

Eccoci qui, esattamente una settimana dopo l'inizio di questa lettura, giunti al momento di una recensione che spero sarà comprensibile.


Titolo: Il Rosso e il Nero
Titolo originale: Le Rouge et le Noir
Autore: Stendhal
Data di uscita: 14 maggio 2013
Data di uscita originale: 1830
Pagine: 576 (copertina flessibile)
Editore: Feltrinelli

Link Amazon: http://amzn.to/2Bl8OaH

Trama: La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.


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Premessa: non so recensire i classici. 
Forse sono troppo moderna, forse non mi so immedesimare abbastanza come suggerisce io debba fare mia madre - non lo so. 
Comunque ci provo. 

Prima di cominciare con la recensione vera e propria, mi sento di dire una cosa: credo ci siano romanzi - classici - che debbano essere letti in determinate circostanze e in determinati periodi. 
Non ho letto poi così tanti classici da poter definire questa mia ultima frase un dogma, ma se c'è un classico che me l'ha fatto pensare è proprio Il Rosso e il Nero.

Il paragone con Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen e Cime Tempestose di Emily Brontë mi è saltato subito alla mente: la Austen critica la società inglese e ho detestato con tutto il mio cuore Catherine e Heathcliff, ma non ho mai faticato tanto come nel leggere l'opera di Stendhal. 

Il punto è che, per quanto forse l'avrei odiato a sedici o diciassette anni, Il Rosso e il Nero è un libro che andrebbe letto a scuola nel momento in cui si studia il periodo storico della Restaurazione. E invece, anche se si ha la fortuna di trovare nella stessa persona l'insegnante di storia e di italiano, le cose non vanno mai di pari passo oppure non sono previste dal programma. 
Il problema è che noi studiamo sì la Rivouzione Francese, Napoleone e la sua caduta (Il cinque maggio di Manzoni tornerà a tormentarmi per il resto della mia vita, ma quella è un'altra storia per un'altra volta), ma da quel momento in poi inevitabilmente passiamo alle ripercussioni in territorio italiano - e non ricordo moltissimo di quando ho studiato la Restaurazione, ma sono piuttosto sicura di averne studiato le conseguenze italiane. 
Stesso discorso vale per la letteratura: essendo italiani, studiamo la letteratura italiana. E non dico che sia un male, lungi da me farlo - e solo il cielo sa quanto io sia ignorante in questa materia per colpa di anni di insegnamenti ridotti all'osso e continui ritardi sul programma nel corso di tutto il liceo - però, parlando per esperienza personale, anche fissarsi due anni sui Promessi Sposi e i restanti tre sulla Divina Commedia mi pare eccessivo, soprattutto se a discapito di classici che hanno una profonda radice storica e politica come Il Rosso e il Nero.

Detto questo, ho lottato tantissimo leggendo Il Rosso e il Nero proprio perché a 28 anni non ricordo quasi nulla della Restaurazione e il clima politico in Francia di quell'epoca risulta parecchio ostico tra giacobini, liberali e ultra - e l'odio così sfrenato per Napoleone dei francesi per motivi monetari e di immagine risulta estraneo. 


Il Rosso e il Nero si apre a Verrières, paese della provincia francese. 
Julien Sorel, di diciannove anni e figlio di un carpentiere, viene assunto come precettore dei figli del sindaco - figura che a Verrières è pari a quella di un monarca. 
Julien è un ragazzo che ha sempre avuto grandi ambizioni militari e come modello Napoleone, ma nato nel periodo sbagliato perché nel 1830 quello di Napoleone è il nome più odiato di Francia. Julien è anche per sua stessa ammissione un ipocrita perché in nome di queste ambizioni che gli bruciano dentro, passa dal rosso della carriera militare al nero della tonaca ecclesiastica - unica via per fare carriera e ottenere vantaggi economici. Ed è proprio grazie alla sua memoria, alla sua ipocrisia e ai suoi studi teologici di una fede in cui non crede minimamente che entra in casa del sindaco e che con orgoglio, presunzione e anche tanta ingenuità comincia la sua scalata sociale. 

Julien è dotato di un orgoglio che gli fa vedere tutti come nemici, dal sindaco ai seminaristi che incontrerà dopo fino ai nobili dei salotti parigini. Cerca di farsi furbo, ma proprio a causa della sua ingenuità cade spesso in contraddizione perché quello che pensa è in realtà molto diverso da quello che dovrebbe fare, rimane spesso accecato dalle apparenze e non importa quanto cerchi di scrollarsi di dosso i panni di "provinciale", con sua grande irritazione tutti lo giudicano sempre per meno di quello che è. 
Nella provincia contano i soldi, ma lui è troppo povero; a Parigi si dà più importanza ai titoli nobiliari che ai soldi, ma nonostante tutto il suo impegno e il riconoscimento altrui dei suoi meriti e del suo "grande cuore" e senso dell'onore rispetto a molta altra gente, lui sarà sempre di una casta troppo bassa. 

Basato su un fatto di cronaca realmente accaduto, indubbiamente Il Rosso e il Nero è un grande romanzo di ambientazione storica e politica. 
L'ipocrisia non è solamente quella di Julien, nessuno ne è esente nel libro: gente corrotta, lo stesso clero che trama con il governo per nomine sempre più altisonanti e sempre più soldi e sempre più ricchezze, alleanze politiche che cambiano a seconda di quello che più conviene e tanto, ma tanto orgoglio. Quella di Stendhal è una forte critica sociale, una forte critica della società francese del diciannovesimo secolo - una Francia che aspirava a tornare alla monarchia di un tempo, che voleva cancellare Napoleone come se non fosse mai esistito e che lo malediva, che temeva le rivolte popolari, che vedeva l'arrivo e l'instaurarsi di una Repubblica come il più grande male possibile perché avrebbe significato la perdita dei titoli nobiliari e di tutti i vantaggi del clero. Una Francia in cui, se hai la sfortuna di nascere povero e senza titoli, tutti cercheranno di impedirti di alzare il tuo status sociale perché la macchina del governo e del clero è troppo forte.
Il Rosso e il Nero è anche un romanzo psicologico, se così vogliamo dire: siamo sempre con Julien nella sua testa e con i suoi pensieri - sempre a conoscenza delle sue ambizioni, dei suoi tormenti, di quel dovere che sente anche quando dovrebbe trattarsi di amore perché per lui ogni cosa è una battaglia, un pegno da conquistare - e vediamo poi quello che alla fine diventa amore straziante per Madame de Rênal e Mathilde. 

Il mio problema - oltre che con il periodo storico e politico che ad un francese o anche solo ad un appassionato di storia sembrerà semplicissimo, ma che per me che l'ho studiato più di dieci anni fa è stato estremamente difficile - è stato con la narrazione. 
Nella postfazione, la scrittura di Stendhal viene definita "rapida e tagliente". 
Ora, forse perché io sono sempre stata quella con il dono della sintesi - e okay, vedo già le vostre espressioni sconcertate, ma come, tu che scrivi recensioni chilometriche? - e non ero solita perdermi in dettagli, ho trovato la narrazione davvero lenta e a tratti prolissa e troppo descrittiva. Proprio perché siamo nella mente di Julien, assistiamo a tutti i suoi monologhi interiori e filosofici - e basta però ad un certo punto! 
Vero è che questi monologhi portano alla fine Julien a spogliarsi delle sue ipocrisie e a chiedersi per cosa valga davvero la pena vivere, a fargli ricordare con tenerezza momenti semplici che all'epoca aveva sminuito e macchiato con la sua ambizione e voglia di essere altrove - ma tutto questo, e la poca azione del romanzo, avvengono solo nell'ultimo centinaio di pagine. 

Il Rosso e il Nero è indubbiamente un grande romanzo storico e politico, non è difficile capire perché sia diventato un classico.
Però di certo quella de Il Rosso e il Nero non è una lettura facile: armatevi di pazienza perché forse avrete voglia di lanciare il libro fuori dalla finestra ogni tanto e magari fatevi anche un ripasso di storia prima. 
 


Note sciocche: 
In un momento di sclero nel quale non ne potevo più di Julien e di tutti i suoi voli pindarici, ho letto a mia madre uno stralcio in cui il nostro Sorel per ripararsi dalla pioggia mentre era fuori - a passeggio o per una commissione del marchese, ora non ricordo - entra in un café e qui si offende a morte perché uno sconosciuto lo guarda. Da qui ad attaccar briga per non lasciare impunito l'insulto al dare dell'individuo spregevole al tizio fino a chiedergli l'indirizzo per un duello all'alba, il passo è breve - quando vi dicevo che l'orgoglio di Julien non gli permetteva di accettare di essere inferiore a nessuno, non lo dicevo mica tanto per dire. 
Comunque, il dialogo poi tra me e mia madre è stato questo - in cui racconto una breve scena, ma a mio parere non è nulla di spoiler. Soprattutto visto che si tratta del riassunto estremamente condensato di dieci pagine sulla bellezza di 544 - se però avete paura e/o non volete sapere, non proseguite.

Madre: E si è offeso perché questo gli ha dato uno sguardo? 
Io: Eh già. E poi non contento chiama questo tizio con cui tira di scherma per fargli da padrino al duello e si presenta all'indirizzo del biglietto da visita che il tizio gli ha gettato in faccia e una volta lì scopre che il padrone di casa non è quello con cui ha litigato. Scopre però che il tizio con il quale ha litigato è il cocchiere del padrone di casa e lo picchia, allora il padrone di casa - che nel frattempo ha sentito la rissa - scende e dice che ora ci sono i presupposti per un duello. E Julien si becca una pallottola in un braccio in tipo tre secondi. Cioè, Julien, ma datti una calmata! 
Madre: Ah, io stavo per dire "Julien, ma datti fuoco!". 

Fine. 

lunedì 11 dicembre 2017

What's on my bedside table? #35 | "Il Rosso e il Nero" di Stendhal

In questo freddissimo, grigio e piovoso lunedì di dicembre vi aggiorno sulla mia attuale situazione libresca. Situazione che è drammaticamente sempre la stessa visto che sono ancora alle prese con lo stesso libro da una settimana. 
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"Il Rosso e il Nero" di Stendhal
Un classico della letteratura che però forse andrebbe letto in determinate circostanze - poi vi spiegherò il perché.


SONO A... 
Pagina 404. Mi mancano esattamente 140 pagine e... che fatica. Prenderei a mazzate tutti quanti - cioè, non ce n'è uno che mi sembri sano di mente. Con un po' di fortuna oggi riuscirò a finirlo e domani arriverà la recensione.


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... me l'ha prestato la mia vicina di casa ancora a fine settembre/ottobre in modo che lo leggessi prima io in quanto lei in quel periodo non aveva tempo, per restituirglielo poi a Natale dicendole com'è.

mercoledì 6 dicembre 2017

WWW.. Wednesday! #77

Buongiorno, lettori!
 
In questo freddissimo mercoledì di dicembre vi porto uno degli ultimi WWW Wednesday del 2017. L'atmosfera natalizia un po' la sento e un po' non la sento, alcuni regali li ho già fatti e per gli altri da fare l'ansia incombe minacciosa. 
 
Quindi distraiamoci con le letture che mi hanno fatto compagnia in quest'ultima settimana e con quelle che verranno! 



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Il primo libro che ho finito è stato Ragdoll di Daniel Cole, un buon thriller che bilancia aspetto poliziesco e umano e con un detective che per una volta tanto non è infallibile. Recensione QUI
È stata poi la volta di The Darkest Corners di Kara Thomas, che sonda più l'aspetto psicologico della protagonista e che mi è piaciuto anche di più. Ah, e se lo leggete di notte è probabile che vi venga un po' di pelle d'oca alla sola idea di uscire dalla vostra stanza anche solo per andare in bagno. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ho iniziato ieri Il Rosso e il Nero di Stendhal - prestatomi dalla mia vicina di casa, ma non avendo letto neanche 20 pagine non vi so proprio dire nulla a riguardo. In ogni caso, ieri ho postato l'incipit e lo potete leggere QUI



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Sarà poi la volta di Weltanschauung di Vikki Patis che, a dispetto del titolo dal suono tedesco, è in inglese. Si tratta di una raccolta di storie - cinque, per la precisione - e l'ho vinto il mese scorso su Goodreads. 
Infine, prima di darmi alle tre letture natalizie che desidero ardentemente fare, ho in programma Love, Care and Share di Tom Herstad - mandatomi dall'autore in digitale. 

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Fine del primo appuntamento di dicembre! 
Se posso dirvelo in sincerità, non vedo l'ora di smaltire le letture "obbligatorie" per darmi a quelle di Natale - anche se, devo dirlo, Weltanschauung mi ispira davvero tanto perché dovrebbe essere a tinte inquietanti/horror.
Ma ditemi un po' della vostra settimana! Com'è andata? 
Scrivetemi le vostre letture nei commenti oppure lasciatemi il link ai vostri post - appena possibile passo! 
Cheers! :)

martedì 5 dicembre 2017

Chi ben comincia... #11 | "Il Rosso e il Nero" di Stendhal

Inizia oggi la mia avventura con questo classico. 
Detto in tutta sincerità, non so se l'avrei mai preso in mano di mia iniziativa se non fosse che mi è stato prestato dalla mia vicina di casa con la richiesta di leggerlo prima di lei e poi di farle sapere a Natale quando, come da tradizione, mi reco a casa sua dopo pranzo per fare gli auguri a lei e alla sua famiglia. 
E il fatto che mia madre l'abbia abbandonato a pagina 60 di certo non è di buon auspicio. 

Chi ben comincia... è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

1.Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
2. Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
3. Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
4.Aspettate i commenti



La cittadina di Verrières può essere considerata una delle più graziose della Franca Contea. Le sue case bianche con i loro tetti a punta di tegole rosse si distendono sul pendio di una collina, con ciuffi di robusti castagni che ne mettono in evidenza ogni minima sinuosità. Il Doubs scorre qualche centinaio di piedi al di sotto delle fortificazioni, erette molto tempo fa dagli spagnoli e oggi in rovina. 
Verrières è protetta a settentrione da un'alta montagna, che è una diramazione del Jura. Le cime frastagliate del Verra si coprono di neve ai primi freddi d'ottobre. Un torrente, che si precipita giù dalla montagna, attraversa Verrières prima di gettarsi nel Doubs, e fornisce il movimento a un gran numero di segherie, un'industria molto semplice che procura una certo benessere alla maggior parte degli abitanti, più contadini che borghesi. Non sono tuttavia le segherie ad aver arricchito questa cittadina. È alla fabbrica di tele dipinte, dette di Mulhouse, che si deve la generale agiatezza grazie alla quale, dopo la caduta di Napoleone, sono state ricostruite le facciate di quasi tutte le case di Verrières. 

(Stendhal - Il Rosso e il Nero)

mercoledì 29 novembre 2017

WWW.. Wednesday! #76

Dopo una settimana di pausa - in cui al posto della solita rubrica del mercoledì era andato online il No WWW, no party #6 perché non avevo aggiornamenti di sorta - torniamo con un nuovo appuntamento del WWW Wednesday. 
Anche se, diciamoci la verità, ero convinta di fare meglio del previsto. 



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho letto in digitale Operation: Hail Storm di Brett Arquette, che mi era stato mandato dall'autore e - se volete la verità - me lo aspettavo molto diverso e anche... sì, migliore. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ieri non sono per niente andata avanti con Ragdoll di Daniel Cole causa troppi telefilm da recuperare durante il giorno perché la sera prima ero fuori a cena e poi perché in serata sono andata al cinema. Comunque ho passato la metà, mi sta piacendo e ora sono arrivata ad un punto davvero interessante e non vedo l'ora di andare avanti. Quindi, a meno che non sorgano imprevisti di sorta, credo di finirlo al massimo domani. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Ho sempre in programma The Darkest Corners di Kara Thomas - non vedo l'ora. 
Avrei poi voluto darmi alle letture natalizie perché ne ho come minimo tre che mi ero programmata di fare, ma uno o due mesi fa la mia vicina di casa mi ha prestato Il Rosso e il Nero di Stendhal - e visto che lei in quel periodo non aveva tempo, mi ha chiesto di leggerlo per prima in modo da restituirglielo poi a Natale quando per tradizione vado a farle gli auguri e di raccontarle com'è. Sinceramente il fatto che mia madre l'abbia abbandonato a se stesso da settimane non mi fa ben sperare. 

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Bene, si conclude qui questo appuntamento! 
Fatemi sapere com'è andata la vostra settimana di letture nei commenti oppure lasciatemi il link al vostro post e io, cercando intanto di far rientrare la mia lettura attuale dentro il mese di novembre evitando di sforare a dicembre, poi passerò a ricambiare! 
Cheers! :)