lunedì 14 febbraio 2022

[Recensione] "Aristotle and Dante Dive into the Waters of the World" di Benjamin Alire Sáenz

Questa recensione la leggete di martedì, ma fingete che sia stata pubblicata invece ieri nella data che vedete sopra. Insomma, vuoi non concludere il sequel di Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe nel giorno di San Valentino?

 
Titolo: Aristotle and Dante Dive into the Waters of the World
Serie: Aristotle and Dante #2
Autore: Benjamin Alire Sáenz
Data di uscita: 12 ottobre 2021
Pagine: 516 (copertina flessibile) | 10H 3Min (Storytel Edition)
Editore: Simon & Schuster
Link Amazon: https://amzn.to/3rMx7LV

Trama [tradotta da me]: Una storia d'amore come nessun'altra.

In Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe, due ragazzi si sono innamorati. Ora devono scoprire cosa significhi restare innamorati e costruire una relazione in un mondo che minaccia la loro stessa esistenza.

Ari ha trascorso tutto il liceo nascondendo chi fosse veramente, restando silenzioso e invisibile. Si aspettava che l'ultimo anno sarebbe stato uguale. Ma qualcosa in lui è cambiato quando si è innamorato di Dante e non può tornare indietro. Improvvisamente si ritrova a farsi nuovi amici, affrontare i bulli e a far sentire la sua voce. E, sempre, c'è Dante - meraviglioso e arguto Dante - che riesce a far saltare i nervi ad Ari e a riempirlo di desiderio allo stesso tempo.

I ragazzi sono determinati a forgiare un percorso per loro stessi in un mondo che non li capisce. Ma quando Ari si trova faccia a faccia con una scioccante perdita, dovrà combattere come non ha mai fatto prima per creare una vita che possa chiamare veramente e felicemente sua.

--- ---

Era un sequel necessario? Non proprio. 
L'ho apprezzato ed è stato un degno proseguimento della storia cominciata anni fa? 
Direi di sì. 

Nel primo libro Ari era un ragazzo taciturno, che teneva a distanza le persone - famiglia compresa. La madre era l'unica con cui avesse un rapporto più o meno aperto - con il padre, ancora traumatizzato dalla guerra in Vietnam, non riusciva a stabilire un dialogo e le sue sorelle erano troppo grandi e alle prese con una famiglia tutta loro. C'era poi anche il problema di Bernardo, quel fratello che lui ricordava di avere tanto amato, ma che era in carcere per omicidio. 

E poi c'è stato l'incontro con Dante, in una piscina in un giorno d'estate. 
E mai Aristotle avrebbe pensato che si sarebbe potuto innamorare di un ragazzo. 

Li avevamo lasciati così, all'inizio di quella scoperta - di loro stessi, della loro relazione e di quell'universo racchiuso tra le loro mani. 
Li ritroviamo qui, quasi dove li avevamo lasciati - perché, con la scoperta di questo amore, c'è anche la scoperta che tutto attorno esiste un mondo fatto di persone che non sempre sapranno essere accoglienti e benevole. 

E siamo nel 1988, siamo in una America - e in un mondo - devastato dalla pandemia dell'AIDS, con i governi che si girano a guardare da un'altra parte perché secondo loro gli omosessuali valgono tanto quanto la terra che calpestano e non meritano una cura. 

E Ari e Dante hanno paura, temono un futuro che forse li porterà a separarsi perché il mondo non li accetterà mai così come sono - e non accetterà mai il loro amore. 

La voce narrante indiscussa è ancora quella di Ari, attraverso i suoi pensieri e i suoi timori e i suoi sentimenti. La crescita e la maturazione che compie Ari in questo secondo romanzo sono qualcosa di veramente commovente - lo vediamo accettare e impegnarsi a pieno nella sua storia con Dante, lo vediamo finalmente aprirsi con la sua famiglia e trovare un altro porto sicuro in quella di Dante, lo vediamo comprendere che servono degli amici nella vita e costruire delle relazioni solide e durature fatte di vera comprensione, lo vediamo superare preconcetti che lui stesso non sapeva di avere, lo vediamo mettersi in gioco ed esporsi stupendo tutti quelli che lo etichettavano in malo modo. 

Lo vediamo insieme a Dante aprirsi al mondo, consapevoli che potrebbero restare feriti, e Ari dimostra a se stesso e agli altri quanto l'essere umano sia capace di inventarsi storie sulle persone a cui finisce poi per credere facendo ancora più danni. 

È un romanzo che affronta molti temi, non solo quello dell'omosessualità - si parla anche di razzismo, guerra, compassione, solidarietà, speranza. In molti punti mi sono commossa e in diverse occasioni mi sono anche messa a piangere. 
Lo stile non è cambiato, è come quello del primo libro - semplice, con alcune frasi che spesso si ripetono, con capitoli composti a volte in prevalenza da dialoghi e altri, molto più spesso, in gran parte introspettivi. 

Mi sono affezionata tantissimo ad Ari e Dante e a tutti coloro che li circondano, adesso più che con il primo libro e sono stata felice di ritrovare Lin-Manuel Miranda come narratore - non ci sarebbe potuto essere nessun altro di più perfetto.
 

2 commenti:

  1. Nonostante trovi solo recensioni positive sui libri di questo autore non riesco a farci niente, non riescono proprio ad interessarmi :(
    Non preoccuparti per averla pubblicata oggi, fai conto. He io ieri ho pubblicato quella de La guerra dei papaveri, scordandomi completamente che era San Valentino e magari potevo fare un post a tema XD

    RispondiElimina