lunedì 5 ottobre 2020

[Recensione] "Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini" di Mackenzi Lee

In ritardo come sempre, ma abbiate pietà - sono giorni difficili e complicati, pieni di impegni e infatti anche mercoledì pomeriggio dovrò andare in città. 

Un enorme grazie alla Oscar Vault per la copia digitale omaggio.


Titolo: Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini
Titolo originale: The Gentleman's Guide to Vice and Virtue
Serie: Montague Siblings #1
Autrice: Mackenzi Lee
Data di uscita: 29 settembre 2020
Data di uscita originale: 27 giugno 2017
Pagine: 424 (Kindle Edition)
Editore: Mondadori Oscar Vault
Link Amazon: https://amzn.to/3003SqN

Trama: Henry "Monty" Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d'Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l'amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un'incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all'uomo attraverso l'Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.



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Forse non vi stupirà sapere che ho avuto questo libro in wishlist sin dalla sua uscita nel 2017 - e che alla fine non ho mai letto per tutta una serie di cose: magari lo mettevo in qualche lista di regali per il compleanno e Natale e non veniva mai scelto oppure negli acquisti finivo sempre per dare la precedenza a qualcos'altro. 
Poi la Oscar Vault ne ha annunciato la traduzione e pubblicazione italiana, quindi mi sono ancora di più adagiata sul fantomatico divano ad aspettare. 

Ne è valsa la pena? È stato all'altezza delle mie aspettative? 


Henry "Monty" Montague è un rampollo figlio di un conte inglese in un punto imprecisato del '700. Da un paio di anni si è reso conto di essere innamorato del suo migliore amico Percy e non vede l'ora di cominciare il Grand Tour dell'Europa insieme a lui - dove potranno essere soli e godersi la vita tra alcol, gioco d'azzardo e tante persone da incontrare ad altrettante feste a cui intendono partecipare. 
I suoi piani però sono rovinati dal padre, con cui i rapporti sono sempre stati tesi: quel Tour che doveva essere la sua ultima occasione di svago prima di dover prendere in mano le redini della tenuta - e prima che Percy venga spedito in Olanda per diventare avvocato, diventa ancora più pesante con sua sorella minore Felicity appresso in viaggio insieme a loro per raggiungere la scuola di buona educazione per donzelle a Marsiglia e di fronte alla notizia che gli verrà assegnato un tutore che lo tenga sotto controllo e freni i suoi vizi

Si sa però che i piani ben congegnati non vanno sempre come previsto - o, come ama dire mia madre, tu fatti i tuoi conti che questi poi diventano marchesi. 
Monty non diventa un marchese, ma di sicuro non si avvicina nemmeno all'idea di conte che tutti credono debba diventare. 
Ecco che quindi il Tour prende una piega inaspettata quando Monty ne combina una delle sue e improvvisamente si ritrovano fuori rotta a scappare per l'Europa. 


Monty è un'adorabile canaglia, un po' egocentrico e vanesio, a cui piace bere e giocare d'azzardo e amante della bellezza femminile e maschile - anche se il suo preferito resta sempre Percy. Un po' lo vorresti prendere a schiaffi e un po' lo vorresti abbracciare - specialmente quando più avanti vengono fuori le sue fragilità - e mi ha fatto anche tanto ridere perché è un po' una drama queen. Insomma, tutte le sue uscite - tra pensieri e battute - sono degni della migliore regina del melodramma. 

Percy è stato assolutamente adorabile, il suo essere un giovane uomo di razza mista - e quindi di colore - in un'epoca storica in cui la schiavitù era ancora più che diffusa, conscio di non avere gli stessi privilegi di Monty e non di poter fare tutto quello che fa lui e cavarsela sempre, di non poter esibire il suo orientamento sessuale e costretto anche a nascondere i suoi problemi di salute perché ritenuti qualcosa da esorcizzare. 
La sua pazienza con Monty - e in generale con tutto il mondo, specialmente con quelli che lo considerano sempre il servitore di Monty ovunque vadano insieme - è qualcosa di incredibile e gli ho voluto tanto bene.

Felicity alla fine è la più intraprendente dei tre, ce l'ha sempre con il fratello per i privilegi che a lei in quanto donna non sono concessi e che lui non è capace di sfruttare - non rendendosi nemmeno conto di come il suo essere maschio bianco lo privilegi rispetto a lei e a Percy. Felicity vuole diventare un medico ed è oltremodo irritata che ora che finalmente ha convinto i genitori a mandarla a scuola, questa sia solo una scuola di buone maniere per giovani donne - lei e Monty avranno spesso da litigare su questo, sui concetti di privilegio e diritti e doveri tra maschi e femmine, ma scopriranno anche di volersi bene e di tenere all'altro più di quanto credessero all'inizio. 

Lo stile della Lee è sempre veloce e semplice, le descrizioni mai troppo pesanti e le pagine scorrono davvero in fretta. Non mancano alcune cose un po' inverosimili e tutta la storyline dell'alchimia non mi ha catturata come avrebbe dovuto, ma è un romanzo che coniuga romance e avventura in un modo che mi ha divertita - e Monty e Percy sono la ship della vita sin dalla prima pagina.  

Ho apprezzato le note finali dell'autrice in cui spiega la storia del Grand Tour, la situazione politica e queer dell'Europa nel '700 - ho apprezzato molto la rappresentazione dei protagonisti tra bisessualità, omosessualità e anche un accenno di asessualità. Ho apprezzato la descrizione delle difficoltà di Percy in una società che non lo voleva accettare - di sicuro non come suo pari - e la maturazione di Monty nel comprendere vite diverse dalla sua senza i privilegi da maschio bianco che lui ha sempre dato per scontati. Ho apprezzato anche il rapporto quasi paterno che viene a crearsi con Scipio, il capitano dei pirati - ho letto un certo affetto da parte sua nei confronti di Monty. 
E ora non vedo l'ora di leggere la storia di Felicity, che di certo non vuole conformarsi a quanto i suoi genitori e la società pretendono da lei.

Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini è stato un romanzo leggero che mi ha divertita, che forse non brilla per verosimiglianza ad ogni pagina, ma non è stato difficile per me immaginarmi questi tre ragazzi in giro per l'Europa - soprattutto non mi è stato difficile immaginare i loro abiti data anche la mia ossessione per il musical Hamilton, ambientato anche lui nello stesso secolo. 
Lo stesso Alexander Hamilton viene citato dalla Lee nelle note finali in quanto uomo di razza mista - cosa che spesso viene scordata. 

Insomma, se volete una lettura che vi distragga dallo stress quotidiano, questa potrebbe essere ciò che fa al caso vostro - ma non aspettatevi che sia più storica che altro perché qui a fare da padrone ci sono le paturnie amorose di Monty, le sue schermaglie con Felicity e la sua innata capacità di cacciarsi nei guai non tenendo mai la sua boccaccia chiusa.

2 commenti:

  1. Nonostante tutto, e per quanto si direbbe essere una lettura easy e tranquilla, non riesco a provare la benché minima briciola di interesse per questo titolo 😅

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