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mercoledì 15 novembre 2017

WWW.. Wednesday! #75

È già mercoledì ed è già ora di un nuovo WWW - incredibile!
E io oggi sto anche aspettando un pacco perché è vero che manca ancora poco più di una settimana al Black Friday, ma ho trovato tre libri a prezzi stracciatissimi nelle mie wishlist e potevo forse non approfittarne? 
Anche perché, considerando la mia solita fortuna, se avessi aspettato fino a venerdì 24 i casi erano due: i prezzi salivano alle stelle oppure i libri se li intascava qualcun altro... quindi perché rischiare? 

Ma non è questo l'argomento del giorno, perciò proseguiamo! 



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Il primo libro che ho finito in questi ultimi sette giorni - e oddio, questa frase mi ricorda un po' troppo The Ring - è stato The Upside of Unrequited di Becky Albertalli. Nonostante qualche piccolo difettuccio mi è piaciuto molto e la recensione la trovate QUI
Ho finito anche L'evidenza delle cose non viste di Antonio Monda - che, per avere solamente 150 pagine, si è trascinato in alcuni punti in maniera straziante. Non è stato come me lo aspettavo, mi è piaciuto e non mi è piaciuto allo stesso tempo. Maggiori dettagli nella mia recensione che trovate QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


La settimana scorsa vi avevo detto che la mia voglia di leggere Operation: Hail Storm di Brett Arquette era abbastanza scemata da quando avevo accettato di leggere il libro dopo essere stata contattata dall'autore. Ieri però mentre iniziavo ad impostare il post con tutti i dati in vista della futura recensione, traducendo la trama si è riaccesa una sorta di scintilla - forse perché lo vedo un po' come American Assassin e non vedo l'ora di vedere al cinema Dylan O'Brien. Morale della favola: lo comincio oggi. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Proseguendo sulla scia dei thriller, leggerò Ragdoll di Daniel Cole - ehi, guarda! Un libro in italiano! Sarà un miracolo oppure sarà un miraggio?
Un po' perché avrei dovuto leggerlo quest'estate ma non ne avevo le energie visto che ero fagocitata dal lavoro e un po' perché mia madre fa pressing - lei sì che sa fare pressing, altro che la nostra Nazionale. E okaaaay, questo non c'entra. 
Sempre sullo stesso genere leggerò The Darkest Corners di Kara Thomas, che ho avuto la fortuna di acquistare in hardback per soli 2€ su IBS a giugno ed ehi, mi accorgo solo adesso che su Goodreads è segnato come "want to read" da aprile dell'anno scorso. Mi dicono che so quali e quanti libri voglio leggere e che ne tengo benissimo traccia, sìsì. 
Ah, va da sé che è in inglese ed è inedito. Ma va?

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Siamo giunti alla fine di questo ricco appuntamento - non ricchissimo, ma di sicuro più ricco dei miei soliti standard. 
Come sempre siete i benvenuti se volete lasciarmi le vostre letture settimanali nei commenti oppure il link dei vostri post - appena mi è possibile passo da voi! 
Ah, e vi state chiedendo che libri sto aspettando oggi? 
Beh, restate nei paraggi nel weekend... una nuova puntata di Some (New) Books Are (Here) è in arrivo! 
Cheers! :)

martedì 14 novembre 2017

[Recensione] "L'evidenza delle cose non viste" di Antonio Monda

Come avrete intuito dai post precedenti, questo libro ha per tema il tradimento. 
Ed è un tema con cui di solito faccio a botte, quindi mi sarà piaciuto oppure no?


Titolo: L'evidenza delle cose non viste
Autore: Antonio Monda
Data di uscita: 14 marzo 2017
Pagine: 156 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Trama: È il 1986. A New York il benessere non è più un sogno ma una realtà alla portata di tutti, e Audrey è appena arrivata in città dall'Olanda, dopo un breve periodo passato a Chicago. È giovane, affascinante, e ha la distinta sensazione di trovarsi nel cuore del mondo. L'eccitazione dell'arrivo a Manhattan diventa incontenibile quando Audrey trova lavoro presso lo studio legale Barron: Warren, il titolare, è il più importante avvocato di New York, e tra i suoi clienti ci sono i finanzieri, i politici e le star più in vista d'America e di ogni parte del mondo. È un uomo di grande successo, rispettato, invidiato, per la vita professionale e per la solidità del rapporto con la moglie Beth, elegante e bellissima: un matrimonio talmente saldo da essere definito, da tutti, "la casa sulla roccia". Eppure tra Audrey e Warren qualcosa succede. Finché un giorno Warren invita Audrey a seguirlo a Las Vegas, per chiudere un affare e assistere al match di pugilato tra il campione in carica e Mike Tyson, un giovane pugile tanto brutale da sembrare imbattibile. Dopo l'incontro, passano la loro prima notte insieme. Una notte che segna l'inizio di una relazione clandestina, tanto impossibile quanto irrinunciabile. Con L'evidenza delle cose non viste Antonio Monda aggiunge un tassello al suo grande progetto di raccontare New York in dieci romanzi, assumendo l'inattesa prospettiva di una donna innamorata, costretta a vivere, nell'invisibilità e in solitudine, una passione più forte della vita. Il risultato è un romanzo sorprendente che, muovendo dalla complessità dello sguardo della protagonista, indaga i sentimenti e racconta in modo intimo e profondo una meravigliosa e struggente storia d'amore.


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Essendo contraria in qualsiasi forma al tradimento, il fatto che io abbia deciso di leggere questo libro è andato contro i miei "principi". 
Proprio perché sono contraria al tradimento e non lo concepisco - voglio dire, se non mi ami più e hai trovato qualcuno che per te è meglio, mollami e basta e il perdono è escluso a priori perché la fiducia se ne va a quel paese e chi tradisce una volta, è incline a farlo ancora - sono solamente due i libri che ho letto in cui il tradimento era un pilastro della storia e/o ne era parte integrante. 

Il primo è stato La distanza tra me e te di Lucrezia Scali, in cui i due protagonisti vivono un amore sebbene entrambi fidanzati e/o sposati con altre persone. 
Il secondo è stato The Mothers di Brit Bennett - portato quest'anno in Italia dalla Giunti con il titolo Le madri - e questo mi ha messo già più in crisi perché la protagonista effettivamente assume il ruolo dell'amante, ma con un ragazzo  con cui aveva già avuto una relazione e questo ai miei occhi ha assunto la forma di un ritorno al primo amore e ammetto che in questo caso il mio rigore morale ha vacillato e non poco. 

Questo libro è stato interessante per me perché forniva sì la prospettiva di un'amante, ma di un'amante in quanto tale - non in quanto primo amore oppure ritorno di fiamma, ma come elemento nuovo che arriva a scombinare un equilibrio. 

Siamo nel 1986 e Audrey Shama, di origini olandesi, da Chicago arriva a New York inseguendo quello che credeva essere amore, ma che invece non lo era.
Nella città delle mille luci che non dorme mai, Audrey viene assunta nel studio legale più prestigioso di Manhattan direttamente al servizio di Warren Barron - l'avvocato a capo dello studio, l'avvocato che ha conquistato tutto quello che c'era da conquistare e che annovera tra i suoi clienti tutte le persone più influenti in città e fuori, l'avvocato così potente che non ha bisogno di nessun cognome accanto al suo sulla parete dello studio. 
Warren Barron è un uomo cinico, disilluso, ateo ed estremamente contrario a qualsiasi religione, un uomo che vive per il suo lavoro e che ritiene sacra solo la legge e con un'alta reputazione dovuta anche ai suoi tre figli e alla moglie Beth, un esempio di sobria eleganza e dignità, in un matrimonio così riuscito e inamovibile da venire definito da tutti i loro amici e conoscenti "la casa sulla roccia".

Eppure tra Audrey e Warren inizia una relazione, una relazione che andrà avanti per anni e fatta di incontri rubati, viaggi dell'ultimo minuto accampati con scuse di lavoro, luoghi lontani dalle numerose conoscenze di Warren - momenti in cui Warren sembra perdere quello sguardo disilluso e vuoto di chi non ha più niente da conquistare e sembra ritrovare quella luce perduta da tempo solo grazie a Audrey. 


Me lo aspettavo diverso, sarò sincera.
Non che un libro dal punto di vista di una donna che si infila consapevolmente come amante in un matrimonio altrui debba essere incentrato unicamente su quello, ma non me lo aspettavo neanche così... scarso da quel punto di vista. E probabilmente lo è perché si concentra sulla solitudine di Audrey.
Assomiglia più ad un flusso di coscienza e parla più di New York che della relazione stessa tra Audrey e Warren. È una New York in continuo cambiamento e in continua evoluzione, ma è anche una New York la cui percezione cambia a seconda di come cambia Audrey. 
New York è viva e pulsante, New York è in mano a chi ha ottenuto il potere e ha conquistato tutto, New York è la città delle promesse che a volte mantiene e a volte no, New York sa essere grandiosa ma sa anche essere spietata con chi aveva dei sogni e non li ha realizzati e con chi aveva ottenuto quello che voleva e poi l'ha perso. 

Audrey è arrabbiata con se stessa e con Warren per il suo ruolo di amante, si è arresa al fatto che lei verrà sempre per ultima - dopo Beth, dopo i figli, dopo Warren stesso - ma allo stesso tempo spera sempre di vivere da protagonista. 
Vediamo Audrey che si accorge dei pettegolezzi e di come cambiano gli atteggiamenti di chi lavora allo studio con lei, vediamo Audrey che combatte la solitudine buttandosi a capofitto in tutti i musei e in tutta l'arte che New York può offrire in compagnia del suo padrone di casa - un signore tedesco avanti con l'età, solo anche lui e visto molto spesso con sospetto perché forse nazista durante la guerra. 

È la New York dei potenti della midtown, la New York della luce dorata invernale sui grattacieli, la New York che dà molto ma toglie altrettanto. 
New York sembra fare da specchio a Audrey, mutando con il suo umore restando comunque sempre la stessa. 

Audrey per sua stessa ammissione ha rinunciato alla sua dignità in nome di un amore che forse non può neanche chiamare tale, vivendo la sua vita da esclusa in quanto amante e pensando ogni notte alla differenza tra vivere e sopravvivere - pensando ogni notte a quanto odia il suo ruolo, ma incapace di rinunciarvi. Osservando le persone che la circondano e chiedendosi se quello che hanno sia per loro sufficiente, se hanno raggiunto quello che credono essere il massimo possibile oppure se invece si stanno accontentando perché di più non potranno avere.
Sospetto che a volte fosse più infatuata del carisma emanato da Warren, dal suo potere e dalle sue conquiste, ma Audrey sembra essere anche l'unica a vedere le ombre e il peso che queste comportano. Però non è sufficiente, perché a volte la reputazione duramente conquistata è tutto, non importa quello a cui si rinuncia nel frattempo.

Non sono riuscita ad entrare in empatia con nessuno dei due personaggi: in Warren non ho visto nulla di quello che ha fatto innamorare Audrey e con Audrey sapevo in partenza che non sarebbe successo: sono troppo egoista, gelosa e possessiva per accettare di vivere un amore a metà e che non sia tutto mio. 
Tuttavia è stato interessante leggere la storia di un tradimento dal punto di vista dell'amante: Audrey sa di sbagliare, vorrebbe Warren tutto per sé alla luce del sole ma sa cosa questo comporterebbe e allo stesso tempo prega che Beth e i figli non lo vengano mai a sapere. Audrey vorrebbe scrollarsi di dosso la sua invisibilità, ma allo stesso tempo sa di non poterlo fare e tenta di non dare l'impressione di avere il ruolo di amante.
Mi è piaciucchiato, non mi sbilancio né in un senso e neanche nell'altro: più che focalizzarsi sulla relazione clandestina in sé, il flusso di coscienza di Audrey si focalizza sull'umanità e sulle diverse vite a New York, sui sentimenti e sui desideri e sulle emozioni, sulla vita che ognuno sceglie di vivere - che sia davvero vita vissuta o mera sopravvivenza, che ci si accontenti o che si lotti per quello che davvero si vuole. 

Sono solo 150 pagine, ma in qualche modo sono "pesanti" e la prosa in alcuni momenti si trascina - sembra di non andare mai avanti. 
E dal momento che per essere solo 150 pagine il prezzo di 18€ mi sembra veramente una follia, mi sarei anche aspettata una cura maggiore: errori di ortografia, parole mancanti e frasi che quindi non avevano il minimo senso, pensieri e discorsi impostati al maschile quando la protagonista è femmina - e questo non so se dipende da un errore inconscio dell'autore o da chi poi ha corretto la bozza. 

Mi è piaciuto e non mi è piaciuto troppo allo stesso tempo: sebbene il tradimento non sia affatto uno dei miei argomenti preferiti, vederlo scendere in secondo piano per dare risalto a New York - per quanto estremamente dinamica e affascinante - non era esattamente quello che mi aspettavo quando ho deciso di leggere questo libro. 

lunedì 13 novembre 2017

What's on my bedside table? #32 | "L'evidenza delle cose non viste" di Antonio Monda

Buonasera lettori! 
Era un piovoso e grigio lunedì di novembre anche quello della settimana scorsa, ma in questo abbiamo in aggiunta il vento che a momenti porta via anche le tegole del tetto. 
E mi fa venire voglia di rintanarmi sotto le coperte e non uscirne più fino a primavera.  
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"L'evidenza delle cose non viste" di Antonio Monda
Si tratta del primo romanzo che leggo di questo autore.


SONO A... 
Pagina 94. L'ho iniziato venerdì e il libro ha solo 150 pagine eppure io sono ancora qui. Non so quale sia il problema, ma non è proprio come me l'aspettavo


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... galeotta fu la copertina, nonostante il tema del tradimento con cui faccio spesso e volentieri a botte. Eppure mi intrigava la prospettiva del tradimento visto dal punto di vista dell'amante.

venerdì 10 novembre 2017

Chi ben comincia... #10 | "L'evidenza delle cose non viste" di Antonio Monda

Ieri mi sono presa una piccola pausa dalla lettura - ho dovuto "supervisionare i lavori" per la mia nuova libreria e poi mi sono messa a fare liste per il 2018. 
Oddio sì, lo so, sto correndo troppo avanti. 
Ah, e poi mi sono messa in testa di fare un supermega-post di riepilogo a fine 2017 e ho smadonnato dietro all'HTML di Blogger e alla sera mi sono pure vista due film. 

Tutti validi(?) motivi per i quali il libro in oggetto l'ho cominciato solo oggi. 

Chi ben comincia... è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

1.Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
2. Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
3. Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
4.Aspettate i commenti



Credevo che la cosa più difficile fosse vederti arrivare. 
È quello che pensavo stamattina, senza che ne potessi parlare con nessuno, come sempre. 
Ma credevo di riuscire a controllare le emozioni, in fondo è quello che abbiamo fatto ogni volta che non eravamo soli. 
Poi invece i figli mi hanno commosso, i tuoi figli Warren, quelli che hai avuto con Beth. Mi hanno fatto piangere quando si sono raccolti intorno a te e hanno cantato Nearer, my God, to Thee. Non sapevo che avessero fede, e chissà se ne hanno, in realtà: non me ne hai mai parlato, tu queste cose le hai sempre combattute. Anzi disprezzate. 
Dicono che sei stato un padre distante, ma erano belli quando cantavano e ringraziavano, ne sentivano il bisogno, si vedeva. E avrei voluto ringraziare anch'io, e disperarmi, sì, Warren, anche dopo tutti questi anni. E accarezzare la cassa come ha fatto Beth, e poi baciarla. E ricevere l'abbraccio di tutti. Ma non era né il luogo né il momento. 

(Antonio Monda - L'evidenza delle cose non viste)

mercoledì 8 novembre 2017

WWW.. Wednesday! #74

Buongiorno a tutti
Torniamo alla normalità con il consueto appuntamento mattutino, dato che la settimana scorsa a causa del recap di ottobre il post era andato online di pomeriggio. 

A causa della concentrazione particolarmente intensa di telefilm il lunedì sera, ormai il martedì non è più giorno di recensioni perché sono troppo impegnata a recuperare gli episodi - ma non temete: recupero di due episodi di Scandal e uno di Shameless permettendo, una recensione arriverà domani!



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho finito Every Last Promise di Kristin Halbrook - una protagonista difficile e per questo non particolarmente piacevole. A tutti piacciono le eroine, ma Kayla è così assolutamente umana nei suoi fallimenti e nelle sue mancanze che pur non potendola amare si arriva in un certo senso a capirla. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Mi mancano circa 70 pagine per finire The Upside of Unrequited di Becky Albertalli e so già che recensione scriverò. Quella famosa recensione di cui parlavo prima, telefilm permettendo. E sì, potrei dirvi già adesso qualcosa, ma perché rovinarvi l'attesa?



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


In programma ho L'evidenza delle cose non viste di Antonio Monda - e dovrei anche fare presto visto che ha solo 150 pagine. Che per carità, cover bellissima e tutto quanto, ma con un numero così esiguo di pagine cara Mondadori quanto mi costi. 
Leggerò poi in digitale Operation: Hail Storm di Brett Arquette, che mi è stato proposto direttamente dall'autore tramite Goodreads - a quanto pare sulla base del mio gradimento di Blake Crouch. È una sorta di spy-story/techno-thriller e ammetto che forse la mia voglia di leggere una storia simile al momento è un po' scemata rispetto alla fine di ottobre quando ho ricevuto il messaggio, ma la vedo anche un po' come "preparazione": i presupposti sono simili a quelli di American Assassin - prima libro di Vince Flynn e prossimamente al cinema con protagonista Dylan O'Brien e non vedo l'ora

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Bella gente, siamo giunti alla fine di questo WWW!
Come sempre siete i benvenuti a lasciarmi le vostre letture settimanali nei commenti oppure direttamente il link ai vostri post e io non mancherò di passare! 
Nel frattempo io vado a finire il libro di Becky Albertalli (qui da noi ancora inedito), così domani avrete una recensione tutta nuova da leggere. 
Cheers! :)

mercoledì 1 novembre 2017

WWW.. Wednesday! #73

Dopo il recap mensile di stamattina, eccoci di nuovo qui su Some Books Are!
Adesso è la volta del riepilogo delle letture settimanali, quindi senza tanti indugi vi lascio alle mie risposte alle classiche tre domande del mercoledì!



WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Exit, Pursued by a Bear di E.K. Johnston è un libro che tratta un tema delicato: lo stupro. Per me non è esattamente una novità: ho letto libri in cui c'è una tentata aggressione, ho letto libri in cui la protagonista assiste e non sempre fa la cosa giusta, ho letto All the Rage di Courtney Summers in cui la protagonista viene accusata di essere una bugiarda dopo la violenza. Questo libro invece è diverso - è comunque intenso e con delicatezza offre quella che non dovrebbe essere l'alternativa, ma una costante: il sostegno, il supporto, la terapia. Hermione è una ragazza che non ci sta a passare per vittima. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Non sono ancora vicina alla fine - sono ancora a metà, ma so già che tipo di recensione scriverò per Every Last Promise di Kristin Halbrook. Forse perché dipende dal fatto che si tratta del mio "tipico" libro. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


In programma ho sempre The Upside of Unrequited di Becky Albertalli, inedito in Italia. 
In successione leggerò L'evidenza delle cose non viste di Antonio Monda, che tratta un argomento a cui di solito mi oppongo con forza ma che però in questo caso mi incuriosisce. La cover poi è stupenda e questo non mi ha lasciata indifferente.

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La vostra settimana di letture com'è andata? Avete letto tanto oppure poco? 
Siete sempre i benvenuti a scrivermelo nei commenti oppure a lasciarmi i link dei vostri post - appena mi è possibile passerò da voi! 
Cheers! :)