venerdì 17 giugno 2022

[Recensione] "Maybe This Time" di Kasie West

 Inizia a fare caldo... troppo caldo.
 
 
Titolo: Maybe This Time
Autrice: Kasie West
Data di uscita: 9 luglio 2019
Durata: 7H 48Min (Audible Edition)
Editore: Point
Link Amazon: https://amzn.to/3QiG0qG

Trama [tradotta da me]: Un anno. Nove eventi. Nove occasioni per... innamorarsi?

Matrimoni. Funerali. Barbecues. Feste di Capodanno. Fate il nome di un evento e Sophie Evans ci sarà. Beh, ci deve essere - Sophie lavora per la fiorista locale, quindi può essere vista ad ogni grande evento nella sua piccola cittadina mentre sistema i bouquets e gestisce i drammi famigliari.

Entra in scena Andrew Hart. Figlio del nuovo raffinato chef in città, Andrew è improvvisamente tenuto a partecipare a tutti gli eventi di Sophie - pretenzioso, arrogante, fighetto Andrew. Sophie vuole solo finire il suo lavoro e terminare i suoi bozzetti così da fare domanda per la scuola di design, ma ogni volta che si gira c'è Andrew in mezzo ai piedi a renderle la vita più complicata - fino al giorno in cui si domanda se avere la vita complicata sia poi così brutto...

Raccontato nel corso di un anno seguendo Sophie da un evento all'altro, questo delizioso romanzo - scritto dalla maestra della commedia romantica Kasie West - mostra come l'amore possa sbocciare nei posti più inaspettati.
 
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L'estate è sempre la stagione perfetta per leggere un libro di Kasie West - le sue sono storie piacevoli, di evasione, romantiche con un pizzico di drama, scorrevoli e semplicemente adatte quando si vuole staccare la mente. Di norma li leggo/ascolto anche in fretta, ma stavolta qualcosa non ha fatto scattare la scintilla come mi sarei aspettata. 

Sebbene si tratti di un "hate to love" o di un "enemies to lovers" a seconda di come lo vogliate chiamare - e comunque trope che mi piace tanto - non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi. 

Sophie vive in piccolo paesino dell'Alabama - non vede l'ora di andarsene, non vede l'ora di diplomarsi per andare a New York e coronare il suo sogno di diventare una stilista di moda, pertanto cerca sempre di mascherare il suo accento del sud per sembrare una di città e ha un rapporto molto conflittuale con la madre dopo che suo padre li ha mollati tutti per andare in California. Lavora per la fiorista locale e sebbene desiderasse un altro lavoro come modo per mettere da parte soldi per il college, Sophie ha scoperto che in fondo non le dispiace creare composizioni con i fiori per i vari eventi della cittadina e che anche queste composizione possono essere una fonte di ispirazione per i suoi disegni. 

All'evento di San Valentino si scontra con Andrew, figlio di un rinomato chef appena arrivato in città per fare da mentore per un anno al padre della sua migliore amica Micah, il quale possiede un'attività di catering. Non vanno d'accordo su niente: Sophie lo ritiene un viziato arrogante e Andrew, dal canto suo, la etichetta come una snob con la puzza sotto al naso. Micah è l'unica a fare da collante, conoscendo Sophie da una vita e prendendo immediatamente in simpatia Andrew, incaricato di fare le foto agli eventi e di allestire il sito web per la famiglia Williams. 

Mi è piaciuta molto l'idea di raccontare la storia osservando i nove eventi a cui i ragazzi sono "costretti" a partecipare, tuttavia è chiaro fin da subito che sono esattamente nove le occasioni in cui Sophie e Andrew passano del tempo insieme e in cui imparano a "conoscersi": non si frequentano al di fuori di essi, a differenza di Micah e Andrew che ci viene detto che si sono visti anche in maniera "informale". Forse per questo allora non mi sono sentita troppo coinvolta, mi è stato difficile cogliere una qualsiasi forma di chimica e credere poi al sentimento che si sviluppa tra loro. Diverso sarebbe stato se, prima dello svolgimento dell'evento vero e proprio in cui li vediamo davvero interagire, ci fosse stato un qualche aneddoto su altri incontri o altri momenti passati insieme - lì mi sarebbe stato più facile credere alla costruzione di un rapporto, anche se di solito non sono una fan del "tell, no show". 

Inoltre Sophie sembra tirare fuori il suo peggio quando è con Andrew, non è per niente facile affezionarsi a lei e anche lei si rende conto che forse snob lo era davvero - lo screzio con Micah, per quanto doloroso, era anche necessario per la sua crescita e per fortuna la West non l'ha tirato troppo per le lunghe. Di Andrew continuiamo a sapere sempre troppo poco perché, per tre quarti del libro, Sophie non gli dà proprio neanche mezza possibilità. 

È stata comunque una lettura carina, ma il libro non rientra tra i miei preferiti della West.
 

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