lunedì 13 giugno 2022

[Recensione] "The Hate Project" di Kris Ripper

 Dopo secoli torna una recensione sul blog.
 
 
Titolo: The Hate Project
Serie: The Love Study #2
Autore: Kris Ripper
Data di uscita: 27 aprile 2021
Durata: 8H 21Min (Audible Edition)
Editore: Carina Adores
Link Amazon: https://amzn.to/3mC8i1I

Trama [tradotta da me]: Questo accordo potrebbe essere esattamente ciò di cui hanno bisogno--oppure un totale disastro.


Oscar è un brontolone.


Questo è un fatto ben stabilito nel suo stretto gruppo di amici e gli vogliono bene comunque.

Jack è uno stronzo.

Jack, che è sempre pronto con un insulto impertinente, con cui non si può avere una conversazione senza litigare e con cui Oscar potrebbe o non potrebbe essere andato a letto con un accordo da una botta e via senza alcun legame. Anche se era stata una botta e via estremamente bollente.

Insieme sono un disastro litigioso e agguerrito.

Quando Oscar viene licenziato (rispondere al telefono non è proprio adatto per chi soffre d'ansia), in qualche modo finisce a lavorare per Jack. Forse mentre puliscono la casa della nonna di Jack possono riuscire a smettere di litigare abbastanza a lungo da trasformare una botta e via in una situazione da nemici-con-benefici.

La casa è un sito archeologico di amore e disfunzione e se Oscar pensava di essere preparato, si sbagliava.
È impossibile immergersi così a fondo nel passato di qualcuno senza arrivare a comprenderlo almeno un po', ma Oscar ha dei limtii per una ragione—anche se qualche volta Jack gli fa venire voglia di infrangerli tutti.

Dopotutto, odiare Jack è meno rischioso che amarlo…
 
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TRIGGER WARNING: depressione, ansia, attacchi di panico.


Quando ho scelto questo libro da ascoltare/leggere nel catalogo di Audible non avevo idea che fosse il secondo di una trilogia - anche se poi quando ho controllato su Goodreads mi sono resa conto che il primo della serie, The Love Study, l'avevo già incrociato da qualche parte perché la trama mi era familiare. 

Forse è per questo quindi che in certi momenti non mi sono sentita particolarmente coinvolta e mi sono anche chiesta quanto della dinamica tra Oscar e Jack si fosse magari già vista nel libro precedente riguardante Declan e Sydney. 

The Hate Project è una accuratissima rappresentazione della depressione e dell'ansia - in molte cose mi sono ritrovata in Oscar, come l'ansia nel rispondere al telefono e il dover fare un paio di volte il percorso per andare al lavoro per essere quasi certi di quello che ci aspetta. Per non parlare del panico del parlare con degli sconosciuti senza essersi prima "preparati" un discorso e l'invidia verso coloro che sembrano reagire con prontezza e scioltezza di fronte a qualunque situazione sociale si trovino davanti - non fatemi poi entrare nel merito di lavorare a contatto con il pubblico. 
A posteriori, ripensandoci adesso, molti dei miei comportamenti sono simili a quelli di Oscar eppure il libro per me si è trascinato tantissimo. Sebbene abbia apprezzato come non venga veicolato il messaggio che l'amore curi qualunque cosa perché il libro inizia con Oscar che soffre di depressione, ansia e panico e finisce esattamente nello stesso modo, quasi tutta la storia è concentrata su questi aspetti e sempre dentro la sua testa. 

La chimica con Jack è a malapena pervenuta - anzi, Jack sembra di non imparare a conoscerlo affatto, sebbene diversi aspetti del suo carattere siano intuibili e per questo mi sono chiesta se parecchio dell'inizio del loro rapporto non fosse nel primo libro, considerando che viene detto che Jack e Declan lavorano insieme. 
Mi è proprio mancato il punto di vista di Jack, il suo modo di vedere le cose e il suo modo di vedere Oscar - Oscar ha chiaramente dei problemi di accettazione della propria immagine e del proprio corpo, tanto che nei momenti di intimità lui si limiterebbe all'atto in sé e non vorrebbe proprio che Jack lo toccasse o gli dicesse quanto lo trovi attraente. In quanto persona io stessa che fatica ad accettarsi così com'è, il punto di vista di Jack - per sapere come vede Oscar e cosa apprezza di lui - avrebbe dato quella spinta in più che ritengo necessaria. 

Hanno molti problemi di comunicazione, con Jack che viene da una famiglia dove quando qualcosa non va se ne discute e la si affronta a viso aperto e con Oscar che invece tende a seppellire i problemi e a scappare via - con Jack si comporta molto male in alcuni momenti, ha reazioni che ora che io sto meglio rispetto ad anni fa trovo forse esagerate, ma comportamenti che ammetto adotterei anche io (come la fuga). Va sempre a finire così con personaggi che mi somigliano - o li abbraccio totalmente e li adoro oppure ci scendo in guerra, criticandoli per difetti che in realtà so essere miei. 

In ogni caso il romance è poco presente in questo romanzo, quindi se cercate questo la storia finirà inevitabilmente per sembrarvi un fardello che vi state trascinando dietro. Resta comunque una rappresentazione accurata di depressione e ansia - dipende da cosa cercate e da cosa vi aspettate. 

Mi è piaciuta molto la nonna di Jack - un po' in stile nonnina di Sid nell'Era Glaciale alla "vi seppellirò tutti" - e mi sono piaciuti anche i Motherfuckers, il gruppo di amici che fanno parte delle vite di Oscar e di un molto più riluttante Jack, ma devo dire che questi ultimi mi hanno ricordato fin troppo il gruppo di amici di Luc in Boyfriend Material e quelli vincono per sarcasmo e invadenza (in senso buono).

Pensavo ci avrei messo molto di meno a leggerlo, ma ve l'ho detto, la storia di trascina e molto spesso non avevo proprio voglia di andare avanti perché non ero nel mood per un'altra giornata depressiva o ansiosa di Oscar. Avrei proprio voluto leggere di più di Jack, vederli interagire di più e costruire qualcosa perché per come vediamo Oscar, quest'ultimo non sembra proprio pronto ad avere una relazione. Manca proprio il punto di vista di Jack, a mio parere. 

Non so se leggerò mai gli altri due della serie - forse mi ispira di più la storia di Declan e Sydney e ammetto che ero intrigata da quella di Mason, che sei anni prima del primo romanzo era stato lasciato all'altare da Declan, ma ho letto che si tratta di un triangolo amoroso - o meglio, di Mason che si innamora di un uomo sposato con una donna con cui ha un matrimonio aperto e questo tipo di storie non fanno per me perché mi sento alquanto monogama e poco incline a "condividere" qualcuno che amo con altre persone. 
Quindi penso che con questi personaggi la chiuderò qui, ma sul Kindle ho un altro libro di questo autore che non fa parte di questa trilogia e a quello darò un'opportunità. 

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