mercoledì 22 giugno 2022

[Recensione] "Jay's Gay Agenda" di Jason June

Una volta il mercoledì era dedicato al WWW Wednesday - ormai non ricordo neanche quando ho postato l'ultimo - oggi invece lo dedichiamo ad una recensione.


Titolo: Jay's Gay Agenda
Serie: Jay's Gay Agenda #1
Autore: Jason June
Data di uscita: 1 giugno 2021
Durata: 9H 05Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
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Trama [tradotta da me]: C'è una cosa che Jay Collier sa per certo—lui è un'anomalia statistica in quanto unico ragazzo gay dichiarato nella sua piccola cittadina di campagna nello stato di Washington. Mentre tutti i suoi amici non fanno altro che parlare delle loro relazioni e botte e via eterosessuali, Jay può solo sognare le sue prime volte compilando una lista di tutte le romantiche cose-da-fare di cui un giorno spera di poter fare esperienza—la sua Gay Agenda.

Poi, contro ogni previsione, la famiglia di Jay si trasferisce a Seattle e lui comincia il suo ultimo anno in un liceo con un'attiva comunità LGBTQIA+. Per la prima volta in assoluto Jay sente di aver trovato finalmente un posto a cui appartenere, dove può flirtare con Ragazzi Davvero Sexy e cercare l'amore. Ma mentre Jay comincia a cancellare le voci dalla sua lista, si sente presto in conflitto con il suo cuore e con i suoi ormoni, i vecchi amici e quelli nuovi...perché, dopotutto, la vita e l'amore non vanno sempre secondo i piani.

Dallo scrittore al suo primo romanzo Jason June arriva una commovente e divertente storia sex-positive sulle complessità dei primi amori, delle prime esperienze e dei primi cuori infranti—e su come rimanere fedeli a se stessi anche di fronte a ciò che non ci aspettava.
 
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Mi sento un po' in conflitto nei confronti di questo libro: ne ho apprezzato il messaggio e l'intenzione, ma ci sono state tante altre cose - forse perché sono ormai fuori target e sto dimenticando com'era essere adolescenti - che mi hanno fatto storcere il naso. 


Jay Collier è una giovane ragazzo gay, l'unico del suo piccolo paese di nome Riverton - collocato nel bel mezzo del nulla nello stato di Washington. Sa tutto di statistiche, è appassionato di liste e mentre tutti intorno a lui sperimentano i primi amori e le prime esperienze sessuali, lui può solo sognarsele - tanto più che l'estate prima dell'ultimo anno trascorre ancora più solitaria del solito quando la sua migliore amica Lu si trova il ragazzo e Jay si sente ancora di più lasciato indietro. 

La svolta arriva quando deve trasferirsi a Seattle a causa del lavoro di sua madre - improvvisamente è circondato da una comunità queer, sta incontrando altri ragazzi gay e molte delle voci sulla sua lista/manifesto vengono spuntate a velocità record - anche grazie al suo nuovo amico Max, dai lunghi capelli biondi e un impeccabile senso dello stile che si proclama la sua guida gay per far sì che Jay viva tutte le esperienze che si è perso nei primi diciassette anni della sua vita. 

Così Jay assiste ad uno spettacolo di drag queen, esce con un ragazzo, ne bacia un altro e inizia anche ad avere qualche esperienza sessuale - peccato che non sempre sia sincero e che spesso menta, sia con i ragazzi che frequenta che con Lu, rimasta a Riverton e in crisi con il ragazzo e con la vita in generale. 


Dunque, di base lo trovo un romanzo molto realistico per quanto concerne il comportamento adolescente. Jay è un ragazzo di diciotto anni che non ha mai avuto esperienze, quindi è logico che abbia gli ormoni a mille e voglia farsi qualsiasi cosa si muova. Ci sta che nella vita si possa andare a letto con qualcuno in stile "amici con benefici" e intanto innamorarsi di qualcun altro - di fatto Jay e Albert non hanno mai dichiarato di avere un rapporto esclusivo, ma ad un certo punto è chiaro che la cosa cominci a farsi seria e Albert non se la prende tanto per il tradimento in sé perché di fatto non avevano ancora reso le cose ufficiali, ma proprio perché Jay non fa altro che mentire e tacere sulle cose e perché si sente usato da Jay come se fosse solo un elemento della lista da spuntare. 

Jay è molto disonesto - vuole tentare di rendere tutti felici, ma intanto ricevere tutti i benefici: va a letto con un ragazzo e intanto esce con Albert, promette alla sua amica Lu di esserci per il ballo a Riverton ma poi non vuole perdere tutte le occasioni ed esperienze gay che sta vivendo e quindi finge di essere già fidanzato con Albert, rinfacciando a Lu che anche lei l'aveva piantato in asso durante l'estate per stare con Chip. 

Le relazioni tra tutti loro sono realistiche: potevo capire benissimo il fastidio di Jay nei confronti di Lu perché anche io sono stata messa da parte da certe amiche quando queste si sono trovate il ragazzo, potevo capire la sensazione di sentirsi lasciati indietro e di voler vivere in prima persona quelle esperienze che per gli etero sono più facili e quasi scontate, ma sebbene non si sia trattato di effettivo tradimento, per me è stato come se lo fosse e tutto questo mi ha portata ad essere molto critica e, lo ammetto, a giudicare parecchio. 

In generale non ho amato nessuno dei personaggi: Jay etichetta praticamente ogni ragazzo che vede come VSB (Very Sexy Boys) - la sigla torna continuamente nelle frasi di Jay e dopo un po' mi ha dato a noia perché capisco gli ormoni e i diciotto anni, ma dopo un po' possiamo andare oltre le apparenze? Sembra invece che trovarsi un ragazzo e avere esperienze sessuali diventi la sua intera personalità - inoltre la mancanza di onestà e rispetto nei confronti degli altri mi ha dato alquanto fastidio. 
Lu mi ha ricordato tanto certe mie ex-amiche, che prima spariscono quando si fidanzano e poi quando si mollano ritornano e pretendono che tu riprenda da dove vi siete lasciate anche se per te la vita nel frattempo è andata avanti. 
A Max non gli si può dire niente che si voglia tenere segreto perché subito lo andrà a riferire a qualcuno: in un caso non è stata neanche colpa sua, ma di una bugia che Jay aveva detto e di cui Max era totalmente all'oscuro, ma andare a spiattellare ad un'altra persona la Gay Agenda di Jay - sebbene involontariamente - mi è sembrata una violazione della privacy che io non avrei perdonato. Certo Jay non aiuta, infoiato dagli ormoni com'è, perché lui stesso - a dispetto delle sue proclamazioni di volere che tutto accada in maniera naturale ed organica - si comporta come se fosse una lista di cose da spuntare e addirittura nel minore tempo possibile, tanto che il romanzo copre la durata di un mese. 

Di base ho apprezzato l'intenzione della storia e il suo messaggio - è un romanzo dove la sex-positivity fa da padrone, di sesso se ne parla tranquillamente, lo si fa e la cosa non viene censurata. Siamo in un mondo idilliaco, dove Jay non è mai stato bullizzato per il suo essere gay, dove nessuno prende in giro Max per il suo aspetto a volte femminile, dove andare ad un brunch drag è una cosa totalmente normale, dove la squadra di football segue un corso di fashion design e nessuno batte ciglio. 
Però lo stile di scrittura mi ha un po' urtata - tutte le liste di Jay (e sono tante) ripetute per intero ogni volta che spuntava una voce e tutti i VSB - e certi comportamenti dei personaggi non hanno aiutato, per quanto assolutamente in linea con l'essere adolescenti quindi sarò io che sono ormai fuori target. Inoltre, se vi aspettate di trovare del romanticismo, rivolgetevi altrove - qui sono gli ormoni e l'attrazione sessuale a fare da padrone, tanto che la chimica tra Jay e Albert io non l'ho neanche percepita e li si vede veramente poco interagire in paragone a tutto il resto.

Ammetto che mi aspettavo molto di più da questo libro e forse qualcuno più in target - sia come età che come orientamento sessuale - lo apprezzerà di più, ma per me sono tre stelline un po' stiracchiate.

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