martedì 2 maggio 2017

[Recensione] "Va a finire che ti amo" di Rachel Cohn & David Levithan

Non ho mai fatto mistero di apprezzare i romanzi scritti in coppia da questi due scrittori che mi hanno conquistata dieci anni fa. Questo forse mi è piaciuto un pochino meno degli altri, ma non per questo non l'ho apprezzato.


Titolo: Va a finire che ti amo
Titolo originale: Naomi and Ely's No Kiss List
Autori: Rachel Cohn & David Levithan
Data di uscita: 2009
Data di uscita originale: 2007
Pagine: 294 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori

Collana: Shout

Trama: Naomi e Ely sono amici da quando andavano all'asilo, e sono così legati che niente e nessuno potrebbe minacciare l'inossidabile "N. & E. Istitution". Niente o quasi: per questo hanno deciso di stendere una lista con le cose da non fare MAI per proteggere la loro amicizia, resistita alle peggiori calamità, tra le quali l'appartenenza a due universi lontani come quello maschile e femminile. Ma Ely è gay, e il prezioso vademecum consiste in un elenco di ragazzi da non abbordare nemmeno in caso di estinzione del genere umano: la Lista degli Imbaciabili®. Non a caso, è proprio contro il più intoccabile della lista che il patto si infrange: il ragazzo di Naomi. È la tragedia, e Naomi decide di non rivolgere più la parola al suo migliore amico. Ma non per la ragione più ovvia. Perché c'è una cosa che Naomi non vuole ammettere: ad andare in frantumi non è stata la sua fiducia, ma l'inconfessabile speranza che un giorno Ely si innamori di lei.



Per la prima volta nella mia storia decennale con Rachel Cohn e David Levithan non mi sono innamorata di uno dei loro personaggi maschili. Ely proprio non mi ha fatto l'effetto di Nick o Dash e Gabriel non è stato approfondito abbastanza per i miei gusti. 

La trama spiega di per sé già tutto: Naomi ed Ely sono amici da una vita, vivono in un mondo tutto loro in cui solo loro si capiscono e ci sono sempre l'una per l'altro. Il fatto che Ely baci il ragazzo di Naomi per lei non è poi neanche tutta questa tragedia perché sa benissimo di non essere mai stata attratta più di tanto da Bruce Secondo - no, la tragedia sta nel fatto che questo infrange tutte le speranze che ancora nutriva sul fatto che un giorno Ely potesse ricambiare il suo amore. 
Il punto è che anche l'amicizia è una forma di amore e che se si è fortunati non ci sarà una sola persona con cui stare per il resto della vita, ma più di una e forse tante se ci si impegna e Naomi ci metterà parecchio a capirlo. 

A differenza degli altri libri, qui i capitoli non si alternano esclusivamente tra Naomi ed Ely ma ci sono anche altri punti di vista: in totale sono otto, se non ho contato male - alcuni personaggi compaiono una sola volta, altri invece hanno più capitoli in cui esprimere la propria voce e i propri pensieri. 
Oltre a Naomi ed Ely abbiamo Bruce Secondo, ex-ragazzo di Naomi e ora ragazzo di Ely e causa apparente e involontaria della rottura tra i due migliori amici di sempre sotto gli occhi scioccati di tutto il condominio e degli amici.
C'è Gabriel, il portinaio con una cotta per Naomi. C'è Bruce Primo, ancora alle superiori e infatuato senza speranza di Naomi. In misura minore ci sono Robin-femmina, una compagnia di college di Naomi e con un solo capitolo a testa Kelly, la sorella gemella di Bruce Primo che tenta di tenere "quella stronza di Naomi" lontana da suo fratello e Robin-maschio, in un flusso di coscienza nel quale prende in esame la sua amicizia e forse amore per Robin-femmina. 

Naomi ed Ely non sono gradevoli subito - magari neanche dopo. 
Entrambi belli, bellissimi, strafighi e consapevoli di esserlo, usano la loro bellezza in modi diversi e sono menefreghisti nei confronti degli altri - a loro non importano i sentimenti altrui, importano solo quelli del proprio migliore amico. 
E, a dire il vero, forse ho trovato Ely ancora più menefreghista di Naomi, ma Ely ha dalla sua il fatto di aver sempre saputo chi è e cosa vuole mentre Naomi continuava a nascondere le sue fantasie dietro bugie e un'apparente arroganza. A volte c'è mancanza di comunicazione anche tra loro, ma resta il fatto che la loro è un'amicizia che reputo invidiabile sotto molti aspetti. 
Sono effettivamente troppo co-dipendenti nei confronti l'uno dell'altro e la conseguenza della loro lite li costringe a sperimentare l'assenza l'uno dell'altra nella propria vita come non avevano mai fatto, ma li costringe anche a far luce su alcune verità e a mettere le cose in prospettiva - sia in fatto di importanza che in fatto di sentimenti. 

Si parla di amicizia, solidarietà, amore, scoperta della propria sessualità e coming out, insicurezze, famiglia e depressione. 
Si parla di dolore perché sebbene ad un certo punto lo ritengano entrambi qualcosa di necessario, la perdita l'uno dell'altro come amico assomiglia tantissimo ad un divorzio. E per loro, che sono sopravvissuti al disastro che hanno combinato le loro famiglie e di cui si parla ancora nel condominio, è ancora più difficile avere poi a che fare con quel vuoto creato dall'assenza. 
Forse tutti quei punti di vista a volte sono risultati eccessivi, con il risultato di "disperdere" un po' il pathos e sorvolando anche su argomenti che forse avrebbero meritato un po' più di attenzione ai dettagli e un po' più di approfondimento. 

Non dico che non mi è piaciuto perché non sarebbe vero, ma per me non è ai livelli di Accadde tutto in una notte e Come si scrive ti amo - è un pochino più in basso. 
È scorrevole, scorrevolissimo - tanto che l'ho letto in un giorno solo - ma un po' mi è dispiaciuto vedere New York fare solo da sfondo questa volta, a differenza degli altri due in cui era quasi alla stregua di una protagonista. Con questo romanzo però ho imparato dove si trovano un sacco di Starbucks, passione imperitura di Naomi. 
La mia gioia però è stata ritrovare anche in questo romanzo il famoso locale di Accadde tutto in una notte. Esattamente come in Come si scrive ti amo, un personaggio va in bagno e trova la scritta di Norah per Nick: 


"Mi spiace, Nick. Lo sai. Vorrai baciarmi ancora?"

Dire che in quel momento assomigliavo allo Stregatto è dire un eufemismo. 


e ½

2 commenti:

  1. Mi è piaciuta la tua recensione, ti consiglio di guardare il film se ne hai occasione, io stranamente l'ho apprezzato molto più del libro :)
    xoxo Connor

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    1. Grazie Connor, il film non mancherò sicuramente di guardarlo non appena ci metto le mani sopra! :)

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