martedì 16 maggio 2017

[Recensione] "Dreamwalker: la ragazza che camminava nei sogni" di Mariachiara Cabrini

Alla fine ho fatto una super-maratona notturna e l'ho finito - in fondo le mie occhiaie violacee non sono storia nuova per nessuno e io dovevo sapere
Questo post è programmato perché in questo momento io sono fuori casa e rientrerò soltanto stasera, ma sentitevi pure liberi di leggere questa recensione e scorazzare a vostro piacimento per il blog!


Titolo: Dreamwalker: la ragazza che camminava nei sogni
Autrice: Mariachiara Cabrini
Data di uscita: 27 aprile 2017
Pagine: 306 (Kindle edition)
Editore: PubMe

Trama: Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l’abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l’assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l’ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.

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Avevo già letto due opere di Mariachiara e mi erano piaciute, quindi non ho esitato ad accettare quando mi ha proposto la lettura del suo ultimo lavoro e la ringrazio per la copia digitale. 

Mi sto chiedendo come fare a parlarvene senza fare spoiler. 

Il romance con un pizzico di paranormal non è un genere che leggo spesso - perlomeno non lo leggo assiduamente da diversi anni. C'era qualcosa però nella trama di Dreamwalker che ha stuzzicato la mia curiosità. 

Conosciamo Diana in un brutto periodo della sua vita, quello in cui ha veramente toccato il fondo. Ha fatto molti sbagli, ha commesso molte azioni deprecabili e tutte per sopravvivere e per punirsi e per anestetizzare i sensi di colpa che la tormentano. 
Sono la somma di cinque anni che vuole cancellare, ma ancora così tangibili da portarne addosso le cicatrici e le sofferenze. 

Diana è tornata a Verona cinque anni dopo che l'ha lasciata e sta cercando di tornare a vivere, tentando di trovare qualcosa il più simile possibile alla normalità che non avrà mai più. Rincorre il sogno che aveva da adolescente, quello di studiare lingue straniere e diventare traduttrice ed ecco che si iscrive all'Università - facendo un po' da mamma chioccia/sorella maggiore alla sua coinquilina Elisa e ai suoi vicini Roberto e Cristiano più giovani di lei di qualche anno e viziandoli con il suo talento nascosto per i dolci. 
E quando lo studio si fa troppo intenso, in alternativa alla cucina per rilassarsi va a correre e in palestra. 

E poi un giorno incrocia due occhi che le sono fin troppo famigliari e quelle poche certezze che aveva guadagnato crollano. 
Sebastiano assomiglia incredibilmente al suo primo amore, ma Diana sa che è impossibile - sa che non può essere lui. Razionalmente lo sa. 
E se le similitudini sono tante, altrettante lo sono le differenze e Diana non potrà impedirsi di lasciarsi catturare da quel sentimento che sta nascendo anche contro la sua volontà. 

Quest'opera di Mariachiara è diversa dalle altre e anche se manca quell'ironia che permetteva di ridere insieme alle sue protagoniste, lo stile adottato in questo romanzo fa entrare davvero in empatia con Diana - con la sua incertezza, con la sua confusione, con la sua tristezza, con il suo dolore. 
Anche se le pagine del mio Kindle erano scritte in modo fitto, mi sono ritrovata a leggere le parole tutte d'un fiato tanto scorrevano fluide nonostante qualche piccolo refuso. 

Questa è una storia di rinascita, coraggio, paura, sfida e speranza. 
È una storia in bilico tra sogno e realtà, tra quello che le distingue e quello a cui ci aggrappiamo quando è il momento di scegliere. 
È una storia di accettazione: di noi stessi, del nostro passato e dei nostri errori. Ma anche delle scelte degli altri e di quello che queste comportano. 
È una storia che parla di ciò a cui ci appoggiamo quando ne abbiamo bisogno e di ciò in cui scegliamo di credere - perché alla fine quella scelta è solo nostra. 

La ricerca che Mariachiara ha fatto per questo libro si vede perché ho riconosciuto molte cose - temi, situazioni e problemi - della serie televisiva Perception, che parla proprio di uno degli argomenti affrontati dalla protagonista. 

Diana è una ragazza forte, tenace ma anche consapevole dei propri limiti - anche se a volte tenta comunque di superarli perché non è mai stata capace di arrendersi. 
Anche i personaggi secondari sono degni apprezzamento: Marzio, oltre che ad essere un personal trainer che ti spreme fino al midollo, è anche un buonissimo amico e non potrete restare indifferenti a Federico, il suo fratello minore. 

È una storia che porta il lettore a chiedersi quale sia il sogno e quale sia la realtà insieme a Diana, a stare in ansia per il suo destino e a fare il tifo per lei - fino alla fine. Perché la speranza e la felicità esistono sempre, anche negli angoli più bui nei quali sono nascoste. 

4 commenti:

  1. Ciao Alice,
    Mai letto nulla di quest'autrice, ma sembra bello il suo modo di scrivere da come ne parli.

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    1. Le sue opere precedenti sono molto ironiche, qui invece ha sperimentato uno stile più introspettivo - mi piacciono entrambi. :)

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  2. Ciao Alice! Anch'io non ho mai letto nulla di questa autrice, ma la tua recensione mi ha suscitato un po' di curiosità!
    Mi sono iscritta ai tuoi lettori fissi!
    A presto!

    MARTINA
    IL RUMORE DELLE PAGINE

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