venerdì 26 maggio 2017

[Recensione] "Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano

Con alcuni libri è amore a prima cover oppure amore a primo titolo - per me, in questo caso, è stato amore a primo incipit. 
Quando ho ricevuto da IBS una email con la presentazione del libro e l'incipit in anteprima, mi è bastato leggerlo per capire subito che questo libro avebbe fatto al caso mio perché c'era qualcosa in Gioia che mi ha ricordato... me.


Titolo: Eppure cadiamo felici
Autore: Enrico Galiano
Data di uscita: 18 aprile 2017
Pagine: 300 (copertina rigida)
Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Trama: Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire.
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.


--- ---

Gioia ha 17 anni, due genitori un po' troppo dediti all'alcol e a mollarsi e a riprendersi per accorgersi di quello che accade davvero nella vita della loro unica figlia - dimentichi persino della nonna Gemma immobilizzata a letto e chiusa in uno stanzino. 
Gioia è una ragazza che ascolta musica che i suoi coetanei nemmeno conoscono e che si scrive ogni giorno sul braccio con la penna la stessa frase, una frase in cui lei trova la sua forza e con la quale si ricorda di cercare la bellezza e la felicità anche nelle piccole cose che tutti gli altri ignorano o sottovalutano. Viene vista come strana, asociale, problematica e per questo viene chiamata Maiunagioia dai suoi compagni di classe - ma per fortuna lei ha un professore di filosofia eccezionale con il quale scambiare opinioni, la sua macchina fotografica per fotografare le persone di spalle e il suo taccuino di parole intraducibili che ama perché sono le uniche per le quali non serve un traduttore, quel filtro che sembra essere sempre necessario quando parla con i suoi coetanei. 
E come dimenticare la sua amica immaginaria Tonia, una sempre pronta a dirle in faccia le cose come stanno - soprattutto quando sono scomode.

Ed ecco che una sera incontro Lo, un ragazzo che ha per soprannome un articolo determinativo e che gira sempre con un barattolo pieno di sassolini a ricordo dei posti che più hanno rappresentato qualcosa nella sua vita. Lo sembra l'unico ad essere in grado di stare al passo con Gioia e la stessa Gioia non si sarebbe mai aspettata di trovare qualcuno che non solo capisse, ma accettasse anche il suo sarcasmo e la sua acidità. 
Ecco perché all'inizio non dà retta a Tonia quando questa manifesta i suoi dubbi e perché, quando Lo scompare, Gioia cercherà di smuovere mari e monti nel tentativo di ritrovarlo. 

Enrico Galiano, proprio perché è un professore, sa bene come parlare di adolescenti e il libro scorre davvero benissimo a mio parere - a volte anche con quel tipico flusso di coscienza senza puteggiatura che si potrebbe trovare in un diario.
Sebbene a prima vista possa sembrare che il romanzo si concentri sulla storia d'amore tra Gioia e Lo, ad un'occhiata più approfondita non è affatto così. 
La storia tra Gioia e Lo fa solo da contorno ad argomenti come il disagio giovanile, i problemi famigliari, le prese in giro a scuola, cosa comporta essere diversi e contemporaneamente essere la nuova arrivata, la consapevolezza di dire la verità e vedere che nessuno ti crede, il dubbio su cosa sia reale e cosa sia immaginato anche se fino a quel momento sei sempre riuscita a distinguere le due cose. 
La storia che Gioia e Lo vivono servirà ad entrambi per crescere e maturare e accettare anche quelle parti di sé che a volte tentiamo con ogni mezzo di nascondere o di far finta che non esistano. O che magari proprio non sapevamo ci fossero. 

Ci sono a volte situazioni che sembrano un po' surreali, ma di base il mondo adolescenziale è descritto benissimo e quello che inizialmente mi aveva colpito di Gioia non solo si è confermato, ma si è esteso anche al resto del romanzo. 
I problemi con i compagni di classe, la mentalità del gruppo quando questo si focalizza su un unico elemento e la sensazione di unità che questo "tutti contro uno" trasmette, tenere il cappuccio in testa e le cuffie nelle orecchie, scrivere sulla carta pensieri e parole e testi che nessuno avrebbe potuto comprendere - leggevo di Gioia, ma intanto ricordavo me stessa perché a 17 anni ero esattamente così. 

Questo romanzo non parla solo di amore, ma anche di paura e timore e coraggio di fare la cosa giusta, crescita e maturità e accettazione. 
È un romanzo che mi ha ri(cor)dato la mia adolescenza nel miglior modo possibile. 


6 commenti:

  1. Mi incuriosisce molto questo romanzo, soprattutto per la particolare collezione della protagonista. Sono contenta di scoprire che, oltre a questo e alla storia d'amore, c'è l'adolescenza con le sue difficoltà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per i miei gusti, se si fosse concentrato solo sulla storia del primo amore e tutto ciò affine ad esso con tutta probabilità non mi sarebbe piaciuto. Per fortuna invece è solo un aspetto in mezzo ad altri.

      Elimina
  2. E' un libro che mi ha dato molto a prescindere dalla trama. L'ho trovato ricco di suggestioni: le parole, le foto, la musica, i pensieri...un universo nel quale mi sono ritrovata.
    Felicissima che sia piaciuto anche a te.
    Lea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono assolutamente d'accordo, offre molto di più di quanto sembri a prima vista.

      Elimina
  3. Come ti dicevo ero molto curiosa di sapere la tua opinione e devo dire che sembra tanto interessante come libro! Lo metto in WL e poi chissà... XD
    Cover e titolo favolosi *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora se lo leggerai fammi sapere! :)
      E per una volta la modella sulla cover rispecchia a pieno la protagonista! xD

      Elimina