Prima di tutto è doveroso un ringraziamento a Simo del blog La Biblionauta e alle altre blogger che hanno organizzato un tour che definire gustoso è dire poco e grazie alla VerbaVolant che ha messo in palio una copia di questa meraviglia, di questa opera a cura di Lorenzo Naia (per i testi) e di Roberta Rossetti (per le illustrazioni).
Titolo: Briciole
Autori: Lorenzo Naia (testi), Roberta Rossetti (llustrazioni)
Data di uscita: 10 maggio 2016
Pagine: 65 (copertina rigida)
Editore: VerbaVolant
Trama: Ogni giorno nella Parigi dei primi del Novecento tante briciole di dolci si sentono scartate e rifiutate e vagano sconsolate per la città senza capire il perchè della loro triste sorte. Brisè, una briciola di tartelletta alla frutta, avanza verso l’Arco di Trionfo senza sapere che di lì a poco avrebbe incontrato tante altre briciole come lei: Tarte Tatin, Croquenbouche, Savarin, Eclair e tante altre… Seduta su una buccia di banana ai Jardins des Tuileries, una briciola di Churros, Pepito, regala preziosi consigli alle briciole rimaste orfane di impasto e le condurrà da Bibì, uno sfortunato ma tenace pasticcere della rue de Bièvre che non riesce ad attirare clienti nel suo negozio. Tutte le briciole si uniranno a un impasto di Bibì dando vita a un dolce molto speciale: ad assaggiarlo per prima sarà Marie Riderot, una spietata critica gastronomica della prestigiosa rivista “Paris Gourmet” fortunosamente giunta in pasticceria per ripararsi da un temporale. Un’esplosione di gusti che farà meritare a Bibì una fantastica recensione sulla rubrica “Saint Honorè”.
Si tratta di una lettura breve, ma estremamente piacevole e assolutamente golosa.
Insomma, queste povere briciole vengono abbandonate.. ma come si fa?
Sacrilegio!
Il libro profuma - non di dolci, ma le sue pagine profumano comunque e ho passato almeno due minuti a sfogliarlo stando attentissima alle pagine intanto che le annusavo.
È la storia di queste briciole abbandonate che vagano nelle strade di Parigi in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro e grazie ad una briciola spagnola che ha già vissuto quest'esperienza prima di loro incontrano Bibì, uno sfortunato pasticciere che non riesce ad avere tutti i clienti che meriterebbe.
L'incontro tra le briciole e Bibì sarà decisivo perché darà vita ad un dolce così buono che conquisterà persino la critica gastronomica di dolci più severa di Parigi.
I disegni sono bellissimi, accompagnano le briciole lungo le strade di Parigi e ci donano sguardi incantevoli sulla città.
Le briciole stesse sono bellissime, ognuna con la sua storia e la sua particolarità e sembra quasi di sentire il loro profumo mentre attraversano Pairigi lasciandosi una scia dolcissima dietro.
È una lettura breve e dolcissima, l'ideale per rilassarsi dieci minuti dopo una giornata faticosa e per ritrovare il sorriso.
Ma mi raccomando, abbiate sempre vicino qualcosa da mangiare perché la storia di queste belle briciole è inframezzata dalla storia della loro nascita e non potrete resistere di fronte a tutta quella bontà!
Mi sa che vado in perlustrazione della dispensa..
Autori: Lorenzo Naia (testi), Roberta Rossetti (llustrazioni)
Data di uscita: 10 maggio 2016
Pagine: 65 (copertina rigida)
Editore: VerbaVolant
Trama: Ogni giorno nella Parigi dei primi del Novecento tante briciole di dolci si sentono scartate e rifiutate e vagano sconsolate per la città senza capire il perchè della loro triste sorte. Brisè, una briciola di tartelletta alla frutta, avanza verso l’Arco di Trionfo senza sapere che di lì a poco avrebbe incontrato tante altre briciole come lei: Tarte Tatin, Croquenbouche, Savarin, Eclair e tante altre… Seduta su una buccia di banana ai Jardins des Tuileries, una briciola di Churros, Pepito, regala preziosi consigli alle briciole rimaste orfane di impasto e le condurrà da Bibì, uno sfortunato ma tenace pasticcere della rue de Bièvre che non riesce ad attirare clienti nel suo negozio. Tutte le briciole si uniranno a un impasto di Bibì dando vita a un dolce molto speciale: ad assaggiarlo per prima sarà Marie Riderot, una spietata critica gastronomica della prestigiosa rivista “Paris Gourmet” fortunosamente giunta in pasticceria per ripararsi da un temporale. Un’esplosione di gusti che farà meritare a Bibì una fantastica recensione sulla rubrica “Saint Honorè”.
Si tratta di una lettura breve, ma estremamente piacevole e assolutamente golosa.
Insomma, queste povere briciole vengono abbandonate.. ma come si fa?
Sacrilegio!
Il libro profuma - non di dolci, ma le sue pagine profumano comunque e ho passato almeno due minuti a sfogliarlo stando attentissima alle pagine intanto che le annusavo.
È la storia di queste briciole abbandonate che vagano nelle strade di Parigi in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro e grazie ad una briciola spagnola che ha già vissuto quest'esperienza prima di loro incontrano Bibì, uno sfortunato pasticciere che non riesce ad avere tutti i clienti che meriterebbe.
L'incontro tra le briciole e Bibì sarà decisivo perché darà vita ad un dolce così buono che conquisterà persino la critica gastronomica di dolci più severa di Parigi.
I disegni sono bellissimi, accompagnano le briciole lungo le strade di Parigi e ci donano sguardi incantevoli sulla città.
Le briciole stesse sono bellissime, ognuna con la sua storia e la sua particolarità e sembra quasi di sentire il loro profumo mentre attraversano Pairigi lasciandosi una scia dolcissima dietro.
È una lettura breve e dolcissima, l'ideale per rilassarsi dieci minuti dopo una giornata faticosa e per ritrovare il sorriso.
Ma mi raccomando, abbiate sempre vicino qualcosa da mangiare perché la storia di queste belle briciole è inframezzata dalla storia della loro nascita e non potrete resistere di fronte a tutta quella bontà!
Mi sa che vado in perlustrazione della dispensa..
[un esempio dei disegni e la dedica all'interno]