martedì 17 maggio 2016

[Recensione] "Calpurnia - L'ombra di Cesare" di Sonia Morganti

Non sono molto pratica di romanzi storici nonostante al liceo fossi praticamente l'unica a cui storia piacesse e che la volesse in terza prova alla maturità - magari senza quel piccolo dettaglio delle millemila date da ricordare. 

Essendo noi italiani, ovviamente, a scuola dedichiamo la maggior parte dello studio alla nascita della nostra storia - e come può Roma, la sua fondazione e il suo splendore, i personaggi che l'hanno abitata e resa famosa in tutto il mondo sia nei suoi periodi più brillanti che in quelli più neri, non essere il pilastro e le fondamenta di quello che ci viene insegnato? 

La figura di Cesare ci viene sempre dipinta come leggendaria, ci viene presentata la figura di un brillante stratega militare e politico che ha fatto grandi cose - che ha segnato la storia di Roma per sempre. 
Ma a parte i soliti noti che gli vengono sempre associati vicino - Pompeo, Crasso, Marco Antonio, Ottaviano, Bruto, Cicerone - chi davvero poteva dire di conoscere davvero Gaio Giulio Cesare? 

Ecco perché quando ho scoperto il romanzo di Sonia Morganti - romanzo che esplorava la vita di Calpurnia, la terza e ultima moglie di Cesare - ho voluto seguire il blogtour e saperne di più. 
Ho poi avuto la fortuna di vincere una delle due copie in palio e qui è doveroso ringraziare non solo l'autrice, ma anche Emanuela de Il Mondo Di Sopra e le altre blogger che hanno organizzato il tour e la Leone Editore. 


Titolo: Calpurnia - L'ombra di Cesare
Autrice: Sonia Morganti
Data di uscita: 17 settembre 2015
Pagine: 320 (copertina flessibile)
Editore: Leone Editore

Trama: Dopo essere cresciuta nella stimolante villa del padre ai piedi del Vesuvio, all’età di diciotto anni Calpurnia deve adattarsi al suo nuovo ruolo di moglie di Cesare, e quindi imparare a conciliare discrezione e presenza, a essere al di sopra di ogni sospetto senza perdere se stessa. Dopo la partenza di Cesare per la Gallia, terribili prove aspettano Calpurnia, che capisce di dover agire sempre come se il marito fosse lì al suo fianco, di doverne anzi essere l’ombra a Roma: l’ombra perfetta della luce più brillante.



Onestamente non ricordo una singola volta in cui - alle elementari, alle medie, al liceo - venisse fatto cenno alle mogli di Cesare. 
Tutto quello che ci veniva insegnato era come Cesare fosse un abile militare, come avesse un'alleanza con Crasso e Pompeo per avere il potere su Roma, come dicevano si fosse autoproclamato imperatore e come fosse poi stato assassinato in Senato ad opera di Bruto e di altri congiurati. 
Stop. 

In latino e letteratura latina non ci è andata tanto meglio. 

Il libro di Sonia ci mostra anche uno scorcio - seppure piccolo - di Cesare nel privato, un uomo con grandi ambizioni che voleva il meglio per la città che amava. 
E proprio Roma era il suo vero grande amore - forse solo la figlia Giulia gli era così cara. 

Calpurnia viene scelta come terza moglie di Cesare in un accordo stretto tra quest'ultimo e il padre di lei. 
Calpurnia, figlia unica e amatissima di Lucio Pisone, che ha sempre vissuto nella villa di Ercolano circondata da poeti e filosofi si ritrova improvvisamente come un pesce fuor d'acqua a Roma, circondata da pettegolezzi e intrighi. 

Calpurnia ci viene descritta come una donna minuta, ma intelligente e molto attenta a quello che la circonda, tranquilla e per questo sottovalutata da molti. 
Calpurnia si ritrova ad amare Cesare, a tenere davvero a lui - a tenere ad un marito che è sempre assente perché prima impegnato quasi dieci anni in Gallia e poi impegnato nella guerra civile contro Pompeo e poi in Egitto e poi in Spagna e tutto questo per avere la grandezza di Roma. 

Calpurnia resta a Roma e in assenza di Cesare, è compito suo ricordare a tutti che Cesare non se n'è davvero andato e quindi ci sono incontri formali con aristocratici e matrone romane, ci sono feriti di guerra di cui prendersi cura, ci sono apparenze da mantenere. 
E Calpurnia fa tutto questo a testa alta, costretta ad ignorare pettegolezzi e maldicenze, accuse di sterilità e costretta ad affrontare la gente anche quando la notizia che Cesare ha avuto un figlio da Cleopatra e che questi verranno presto a Roma è ormai di dominio pubblico. 

Noi viviamo con questa donna che trova conforto nei pochi momenti che riesce a passare con il padre ormai anche lui impegnato nella scalata politica, che trova conforto negli amici Lucrezio e Catullo, che trova conforto nel giardino da accudire personalmente nonostante le occhiate stranite degli schiavi e delle ancelle, che trova conforto nel ricordo del mare e della villa di Ercolano. 

Calpurnia è una donna che porta con dignità il suo ruolo di moglie e ombra di Cesare, anche quando gli intrighi politici e le alleanze sembrano prendere il sopravvento. 
Calpurnia ama Cesare e Cesare forse non la ama come dovrebbe e come meriterebbe, ma sa anche che Calpurnia è l'unica persona su cui può contare e fare affidamento data la sua sincerità e la sua lealtà. 

Quello di Sonia Morganti è un romanzo che parte piano per poi prendere un ritmo sempre più sostenuto mentre noi assistiamo alla vita di Roma nel corso di quegli anni. 
Assistiamo alla solitudine sempre più pesante sulle spalle di Calpurnia quando uno ad uno, tutti i suoi amici vengono a mancare - Lucrezio, Catullo, Giulia, la suocera Aurelia. 
Assistiamo con il cuore pesante mentre lei cerca di dare un lo stesso un ritmo alla sua vita, nonostante ora viva da sola in una casa che non vede Cesare da troppo tempo e da cui riceve sporadiche notizie. 

E sappiamo tutti cosa accadde il 15 marzo del 44 a.C. - vediamo come Calpurnia veda che qualcosa non va, come veda Bruto e Cassio confabulare e osservare in modo strano, vediamo come lei tenti di avvisare Cesare e come sia lo stesso tutto inutile. 
Con il cuore in gola vediamo Cesare uscire di casa per non fare più ritorno. 

E ancora una volta vediamo come Calpurnia - una donna tanto minuta e al tempo stesso forte e saggia, una donna che ha perso la sua ragione di vita - si rialza e tenta di dare onore a Cesare fino al suo ultimo respiro. 
Vediamo come Cesare sia il suo unico pensiero fino alla fine. 


Calpurnia era una donna atipica per quell'epoca - in realtà, sarebbe atipica anche oggi. 
Era una donna che nonostante non fosse amata come avrebbe dovuto essere amata dal suo compagno, lo stesso gli è rimasta fedele in ogni occasione. 
Lo stesso ha continuato a difenderlo e a portare alto il suo nome perché solo lei vedeva Cesare l'uomo e non Cesare il politico o l'ambizioso o il militare. 
Lo stesso gli è rimasta accanto sopportando tradimenti e un figlio da un'altra donna. 
E tutto questo con dignità e riservatezza, senza mai dare scandali. 

Per me è stato poi inevitabile pensare a Cesare con il volto di Todd Lasance - anche se l'attore è troppo giovane per il Cesare descritto nel romanzo di Sonia. 
Ma ogni volta che il nome di Cesare veniva scritto vicino a quello di Crasso, per me era inevitabile pensare a lui - viene persino nominato Spartacus ad un certo punto in riferimento alle glorie passate di Crasso e quindi non potevo non pensare a Todd e a Simon Merrells quando leggevo i loro nomi perché ho tutta la serie della Starz in DVD. 


Per l'età che ha effettivamente Cesare nel romanzo negli anni in cui è ambientato mi veniva in mente Ciarán Hinds che l'ha interpretato in Rome

Come potete notare, non sono mai stata indifferente alla storia romana. 

Sonia Morganti - davvero meticolosa nelle sue ricerche - non solo descrive la vita di una donna che non viene (quasi) mai nominata nei libri di scuola, ma descrive anche una società che in fondo aveva le stesse pessime abitudini che non abbiamo mai perso: pettegolezzi, maldicenze, intrighi politici, alleanze che cambiano a seconda dell'offerta migliore. 

E in tutto questo si erge Calpurnia, una ragazza che non avrebbe mai immaginato una vita così ma che ha saputo essere più di una semplice moglie. 
Ho sofferto con lei nei suoi momenti di solitudine, l'ho ammirata per la sua forza e ho amato il rapporto che aveva con suo padre - un padre che a volte si sentiva in colpa per averla "venduta" ma forte del fatto che era meglio un uomo come Cesare che un qualsiasi senatore accanto alla figlia. 
Un padre che amava davvero la sua bambina, un padre anche lui atipico come la figlia in una società dove di solito venivano sempre preferiti i figli maschi alle femmine. 

Ma Calpurnia non ha proprio nulla da invidiare a quelli che la circondavano. 
Una donna che così come quieta era entrata nelle loro vite, nella stessa quieta maniera se ne va. 

"Era a piedi scalzi, nel cortile, e il pavimento era ancora caldo. Quella pace era commovente.
In quel momento capì di sentirsi comunque felice, di essere riuscita a trovare un senso a ciò che viveva, a riempire il vuoto che aveva nel cuore con qualcosa di analogo a ciò che avrebbe dovuto esserci: l'assenza non era più una linea di confine che segnava l'inizio della mancanza, ma disegnava i contorni di chi non c'era."


1 commento:

  1. Contenta che il libro ti sia piaciuto e contenta che ti abbia lasciato le sensazioni di una donna forte che nonostante tutto va avanti, tira e graffia, ma va comunque avanti. Una donna sicuramente da ammirare.La stessa autrice a tratti diventa Calpurnia stessa. Bellissima recensione, aspetto altre di romanzi storici!

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