Per fortuna che l'ho letto in un'unica seduta (grazie anche al fatto che un quarto di libro è composto solo da testi di canzoni che neanche vengono usate tutte all'interno della storia) perché pensavo che peggio del primo non si potesse fare, e invece...
Titolo: Non ti lascerò cadere
Titolo originale: Restless Waters
Serie: Left Drowning #2
Autrice: Jessica Park
Data di uscita: 28 maggio 2017
Data di uscita originale: 26 agosto 2015
Pagine: 324 (copertina rigida)
Editore: Sperling & Kupfer
Link Amazon: https://amzn.to/4csFIbG
Trama: Dopo aver affrontato il proprio inferno personale, Blythe McGuire può finalmente guardare in faccia il suo futuro. Un futuro ormai inevitabilmente intrecciato a quello dei fratelli Shepherd. Con Chris, condivide un'incredibile storia d'amore. Con Sabin, un'intensa amicizia, che sta diventando ogni giorno più complicata e presto verrà messa alla prova. Perché ora è Sabin che rischia di annegare, sopraffatto da un passato difficile che ancora lo ossessiona. Il suo tormento minaccia di trascinare tutti e tre in acque pericolose. E anche se Blythe è riuscita a superare il proprio dolore e salvare se stessa, salvare Sabin potrebbe essere, per lei, la sfida più grande di sempre.
Titolo originale: Restless Waters
Serie: Left Drowning #2
Autrice: Jessica Park
Data di uscita: 28 maggio 2017
Data di uscita originale: 26 agosto 2015
Pagine: 324 (copertina rigida)
Editore: Sperling & Kupfer
Link Amazon: https://amzn.to/4csFIbG
Trama: Dopo aver affrontato il proprio inferno personale, Blythe McGuire può finalmente guardare in faccia il suo futuro. Un futuro ormai inevitabilmente intrecciato a quello dei fratelli Shepherd. Con Chris, condivide un'incredibile storia d'amore. Con Sabin, un'intensa amicizia, che sta diventando ogni giorno più complicata e presto verrà messa alla prova. Perché ora è Sabin che rischia di annegare, sopraffatto da un passato difficile che ancora lo ossessiona. Il suo tormento minaccia di trascinare tutti e tre in acque pericolose. E anche se Blythe è riuscita a superare il proprio dolore e salvare se stessa, salvare Sabin potrebbe essere, per lei, la sfida più grande di sempre.
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CONTENT WARNING: flashback di abusi domestici su minori, scatti di rabbia, incendio (menzione), morte di genitori, depressione, disturbo da stress post-traumatico.
Se fosse stato dal punto di vista di Sabin come inizialmente credevo, forse sarebbe stato meglio. Invece è ancora dal punto di vista di Blythe che, lasciatemelo dire, in queste 250 pagine effettive di romanzo è assolutamente insopportabile.
Non solo vi è una continua ripetizione di frasi e momenti a cui abbiamo già assistito nel primo libro, quasi come se questo libro volesse essere uno standalone e volesse fare un riassunto di ciò che accaduto prima per i lettori che non hanno letto Sei in ogni mio respiro quando invece è chiaramente un sequel e non cambia nemmeno punto di vista narrante come si è soliti fare, ma in alcuni punti si contraddice anche e soprattutto non mancano (ancora fin troppe) le scene di sesso tra Blythe e Chris perché, oh, si amano solo loro.
Blythe è insopportabile perché si dimostra egoista, possessiva e fin troppo co-dipendente da tutti quanti - pronta a piangere, a fare una scenata, a far sapere a tutti il suo disappunto volto a creare sensi di colpa nell'eventualità (non sia mai!) che suo fratello James o qualcuno dei fratelli di Chris voglia allontanarsi da casa e farsi una vita sua. No, fosse per lei starebbero sempre tutti e sette sotto lo stesso tetto tutti i giorni dell'anno, ventiquattr'ore su ventiquattro.
Datti una calmata, Blythe.
Se poi potevo anche apprezzare l'amicizia che la legava a Sabin nel primo libro - sebbene comunque troppo fisica dal mio punto di vista, ma sarà forse perché io non sono mai stata tipo da slanci di affetto - qui le cose diventano così intime e confuse che quasi diventa un triangolo perché Blythe si fa prendere dalla gelosia e loro sono oh così platonicamente innamorati l'uno dell'altra che bisogna per forza creare dell'angst e farci delle belle scene isteriche di pianto.
E stavolta mi tocca promuovere quell'idiota di Chris a santo perché lui capisce la situazione e approva e tutto il resto - perché, ovviamente, viene fuori che sono legati dal destino da sempre.
Forse, a ripensarci, sono tutti degli idioti.
Insomma, se nel primo salvavo qualcosa, qui darei fuoco a tutto - perché se fosse stato dal punto di vista di Sabin e sul suo percorso di guarigione avrebbe avuto più senso e invece no, quella santa martire di Blythe deve salvare tutti e averli tutti con sé.