lunedì 24 giugno 2024

[Recensione] "I giorni felici di Juniper Lemon" di Julie Israel

Oggi sarà una giornata piuttosto impegnativa - all'ora in cui questo post andrà online io sarò già in città e poi oggi pomeriggio mi aspetta un'altra incombenza.
 
 
Titolo: I giorni felici di Juniper Lemon
Titolo originale: Juniper Lemon's Happiness Index
Autrice: Julie Israel
Data di uscita: 6 febbraio 2018
Data di uscita originale: 30 maggio 2017
Pagine: 335 (copertina rigida)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3KNLxEc

Trama: Sono trascorsi ormai 65 giorni dall’incidente che ha letteralmente sbriciolato il mondo di Juniper. Senza Camie, la sua adorata sorella maggiore, la vita è diventata all’improvviso un luogo freddo e buio. Questo almeno fino a quando non trova per caso una lettera scritta dalla sorella proprio il giorno dell’incidente e indirizzata a un misterioso “Tu”, un innamorato segreto con cui Camie aveva intenzione di rompere e di cui lei ignorava l’esistenza. Impaziente di scoprirne l’identità, Juniper inizia a indagare. Forse, pensa, se riuscirà a trovarlo e a consegnargli il messaggio, quel vuoto enorme che avverte dentro potrebbe attenuarsi almeno un po’…

In quegli stessi giorni, però, Juniper perde qualcos’altro che le sta particolarmente a cuore, uno dei cartoncini del suo speciale schedario della felicità sui quali annota gli aspetti positivi e negativi delle sue giornate, un rito quotidiano che l’ha aiutata a tenere insieme i pezzi della sua vita da quando Camie è morta. Senza quel biglietto – che contiene oltretutto un suo segreto inconfessabile – si è creato un vuoto. Un altro, che si somma a quello lasciato dalla scomparsa della sorella.

La vita e la felicità, però, sono per natura imprevedibili e, mentre è impegnata nella sua doppia ricerca, Juniper finisce per scoprire segreti e profondi motivi di infelicità di alcuni dei suoi compagni di classe. A quel punto, si lancia in una nuova missione: rendere meno disperata e solitaria la vita di quei suoi compagni, finendo così per curare, di riflesso, la propria, di infelicità.

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CONTENT WARNING: morte di una sorella, violenza domestica.


Juniper non è mai stata una ragazza molto positiva - quella era più che altro sua sorella Camilla che, mesi prima, l'aveva sfidata a scrivere ogni giorno almeno tre cose felici. Juniper però ha ben poco da essere felice perché il 4 luglio ha perso sua sorella in un incidente stradale, i suoi genitori sono a pezzi e sua madre in particolare non esce quasi mai dalla sua stanza e la sua migliore amica Lauren la evita perché non è mai stata capace di gestire le situazioni imbarazzanti e quindi non riesce a parlarle. 

I suoi cartoncini della felicità quindi, che prima riportavano in cima la data del giorno, ora scandiscono il tempo da quando Camilla è morta e nel giorno 65 dalla sua scomparsa, in una vecchia borsa di Camilla, Juniper trova una lettera che la sorella aveva indirizzato ad un misterioso Te con cui aveva una relazione e di cui Juniper proprio non sapeva niente. 

Chi è Te e come può rintracciarlo? Forse consegnare questa lettera al suo legittimo destinatario può essere un'ultima buona azione che Juniper può fare per Camilla e servire ad espiare la sua colpa - perché nei giorni precedenti l'incidente le due sorelle non si parlavano ed erano arrabbiate l'una con l'altra e Juniper le ha detto cose che ora non può rimangiarsi e per cui è troppo tardi per scusarsi. 

Il ritrovamento della lettera però distrae Juniper dalla compilazione del biglietto 65 quella sera - costretta quindi a portarselo a scuola a causa di un ritardo la mattina successiva, finisce inavvertitamente per perderlo e ora qualcuno rischia di scoprire il suo segreto e le cose che ci ha scritto e di cui si vergogna.

La ricerca del suo biglietto la porterà a scoprire altri segreti e a creare nuove connessioni con persone che non immaginava mentre intanto cerca di scoprire ciò che non sapeva di sua sorella e di onorarla nella maniera migliore possibile. 


Come ripeto sempre quando leggo questo tipo di libri, io sono figlia unica e quindi non posso capire davvero a fondo cosa significhi avere un fratello o una sorella e poi perderlo - magari anche sentendosi in colpa per qualcosa che (non) si è detto o fatto. Juniper però è una protagonista con cui è estremamente facile entrare in empatia, simpatizzando quindi con il suo dolore e i suoi rimpianti mentre cerca di ricostruire una vita che sembrava modellata sulle cose che l'aveva spinta a fare Camilla per farla uscire dal suo guscio. 

Il suo bisogno di sistemare le cose - e anche le persone - la porta spesso a commettere degli errori di valutazione e a non rendersi conto che spesso non serve intervenire perché anche quella che nasce come buona intenzione rischia di provocare danni. 

Ho amato lo svilupparsi del suo rapporto con Brand, prima come siparietto comico fino a diventare qualcosa di più - è proprio Brand ad avvertirla dei pericoli di intromettersi negli affari altrui e questo perché lui stesso nasconde un segreto. Sebbene nel corso del suo rapporto con Juniper faccia una cosa che non mi è piaciuta e che è stata lasciata passare in sordina, l'ho trovato un ragazzo davvero dolce e romantico a modo suo. E poi è un musicista e già questo basta per farmi perdere la testa. 

E ho amato lo sviscerarsi del rapporto di Juniper e Camilla, sebbene questa sia morta - questo perché Juniper fa il possibile per tenerla ancora in vita e vicina a sé il più possibile, ricordando aneddoti e marchiando ogni posto significativo con una "Camilla è stata qui". Sebbene triste in molte scene e nel finale - soprattutto perché si arriva a toccare quella che è la fase di accettazione del lutto - Juniper si rende conto che, per quanto si possa essere vicini, forse non si conoscerà mai davvero tutto di una persona... anche se questa è tua sorella. Il romanzo è triste nel ricordarci quanto una persona che non c'è più non potrà più sperimentare o vivere nella propria vita, ma è proprio quel vuoto lasciato a dare valore a ciò che c'è stato prima e all'amore e al bene che esistevano. 

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